Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |      
Autore: slanif    30/07/2015    3 recensioni
Tsubasa era strano, svitato, svampito, un po’ tocco; ma era leale e sincero e per quanto Ryo a volte sentisse la necessità di scuotergli il cervello a suon di ceffoni, non avrebbe scambiato l’amicizia con Tsubasa per nessun’altra al Mondo.
Perché Tsubasa Oozora non era solo un grande giocatore, ma anche un grande amico.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ryo Ishizaki/Bruce Arper, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Grandi Amici
di slanif
 
 
 
 
La prima volta che Ryo Ishizaki aveva visto Tsubasa Oozora, aveva pensato che fosse un po’ svampito. Uno svitato, uno con la testa tra le nuvole, forse proprio un po’ tocco.
E, ad essere strettamente onesti, fuori dal campo Tsubasa non si era rivelato granché più intelligente. Certo, Ryo aveva scoperto che Tsubasa era anche un amico sincero, una persona solidale e generosa, ma... sempre un po’ svampito!
Ma quando erano sul rettangolo verde e la palla correva da un giocatore all’altro, allora Tsubasa era tutta un’altra persona: caparbio, tenace, deciso, combattivo, ma sempre sportivo e leale.
Molto spesso gli avevano domandato: «Come fai a sopportare le sue stranezze?», con quei toni pieni di disprezzo per il solo fatto che Tsubasa non sempre coglieva cosa realmente gli accadeva intorno, troppo concentrato solo sul calcio e sul suo amato pallone.
È vero, Tsubasa era strano, svitato, svampito, un po’ tocco; ma era leale e sincero e per quanto Ryo a volte sentisse la necessità di scuotergli il cervello a suon di ceffoni, non avrebbe scambiato l’amicizia con Tsubasa per nessun’altra al Mondo.
Perché Tsubasa Oozora non era solo un grande giocatore, ma anche un grande amico.
E di fronte a questo, Ryo poteva sopportare anche tutte le sue stranezze. Come adesso, che era più di mezzora che lo aspettava per andare a pranzo e l’amico gli aveva detto: «Altri cinque minuti di palleggi e andiamo.» I cinque minuti di Tsubasa... un po’ come quelli delle donne quando dicono «Sto arrivando!» Se non si diventa mummie in macchina ad attenderle, allora si è fortunati.
Ma la pazienza ha un limite e quella di Ryo aveva sempre avuto un limite molto basso: «Ehi, Tsubasa! Andiamo a mangiare?», gli urlò dalla cima della strada, osservando Tsubasa palleggiare in mezzo al campo che con tanta fatica avevano conquistato battendo la Shutetsu da bambini, tanti e tanti anni prima.
Tsubasa si voltò verso di lui e gli sorrise con la sua solita aria bonaria: «Certo!», esclamò.
Ryo ricambiò il sorriso e attese che il suo amico gli fosse vicino, dopodiché gli strinse un braccio intorno al collo e lo strapazzò un po’, passandogli il pugno chiuso in cima alla testa, col sottofondo delle proteste e risate di Tsubasa.
Sì, Tsubasa era strano, ma d’altronde chi non lo era?
Ryo sapeva che un buon amico era difficile da trovare, perciò si teneva Tsubasa stretto. Stretto al petto e al cuore, nella genuina speranza che la loro amicizia non finisse mai.
 
 
 
 
FINE
 
Preciso che con la mia descrizione di Tsubasa non voglio offendere nessuno. È detto tutto in tono assolutamente bonario, perché Tsubasa, volenti o nolenti, si fa apprezzare a prescindere; perciò anche io, come Ryo, gli voglio bene. Solo che a volte mi fa perdere la pazienza...

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: slanif