"Allora?" chiese Loki mentre seguiva Spock nei corridoi dell'enterprise.
"Allora cosa?" chiese il vulcaniano alzando un sopracciglio perplesso.
"Non mi racconti i particolari del party, su vulcano?"
"Il party?" ora il vulcaniano aveva alzato anche l'altro sopracciglio in segno di sbigottimento."Alludi forse alla celebrazione dei 40 anni di matrimonio dei miei genitori?
""Perchè c'è stato altro che mi tieni nascosto?"replicò Loki con un sorrisetto malvagio .
"Io non nascondo nulla, ma non capisco cosa possa esserci di interessante in una cerimonia privata in famiglia."
"Ma dai lo sai, voglio sapere come hanno reagito i tuoi vecchi quando gli hai ufficialmente presentato Uhura."
Ora Spock sembrava imbarazzato ."Stranamente mio padre ha reagito con estrema freddezza, credevo che avendo lui stesso sposato un 'umana sarebbe stato più di larghe vedute."
Loki sospirò ma di felicità. Lui decisamente non aveva il problema di presentare il suo ragazzo a nessuno dei suoi familiari. Cercò di immaginarsi James Tiberius Kirk che faceva conoscenza con Odino. Che scena raccapricciante!
"Pssttt.Psssssssssssssssttttttttttt." Loki si voltò di scatto per scoprire la fonte del rumore e con sua somma sorpresa vide Harold Finch in divisa federale, senza i suoi famosi occhiali, che gli faceva segno di andargli incontro.
"Scusa Spock, torno subito." Loki si congedò e raggiunse Harold che lo prese sottobraccio e lo condusse verso un ponte meno affollato.
" Che ci fai qui? "gli chiese Loki che conosceva già la risposta. Guai in arrivo, una montagna di guai!
"Cosa sai della vostra nuova missione? "chiese Harold in tono cospiratorio.
"Ancora nulla, stavo andando alla riunione degli uffiiciali ma tu mi hai distratto."
"Allora vai, ci vediamo dopo così ne parliamo ."
Loki annuì .L'euforia con cui si era svegliato quella mattina era già sparita .
"Ehi a proposito dove ci vediam......" troppo tardi aveva commesso l'errore di dare le spalle ad Harold per un secondo e lui era sparito tra la folla. D’altronde era la sua specialità !
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Quando Loki entrò trafelato in sala conferenze trovò che stavano ancora facendo le presentazioni.
" L'ammiraglio Daystrom." stava dicendo Kirk indicando un uomo di colore sulla sessantina con un ispida barba.
" E il professor John Greer direttore di Decima Tecnologies...."disse incerto rivolgendosi a un civile anziano ed elegante.
"Molto bene signori i miei ufficiali superiori sono tutti qui se volete illustrarci la nostra missione."
"Il professor Greer è qui per installare nella vostra sala macchine il prototipo di un nuovo computer, il signor Spock e il signor Scott lo assisteranno."spiegò l'ammiraglio Daystrom.
"Ci dica di più di questo computer." Spock era incuriosito.
Greer , chiamato in causa si alzò ." Samaritan ,è un prototipo di computer senziente e totalmente autonomo. E’ stato costruito dalla mia industria. Il suo software replica i circuiti neurali umani. Samaritan è in grado di ragionare e agire esattamente come un essere umano." spiegò l'uomo con un certo orgoglio.
" Perchè volete installare questo prototipo sull'enterprise ?"chiese ancora Spock perplesso.
L'ammiraglio Daystrom intervenne prima che l’altro potesse aprire bocca. "Dimostreremo che Samaritan è in grado di governare l'enterprise, come e meglio del suo equipaggio umano. "
Kirk scoppiò in una risata .Daystrom lo fulminò con un 'occhiata."E' una cosa seria capitano, e porterà enormi benefici al genere umano " intervenne Greer.
"Come?" chiese Kirk scettico.
" Se una nave non necessiterà più di un equipaggio potrà fare tutto ciò che attualmente comporta un rischi per gli esseri umani. Esplorazioni in luoghi irraggiungibili perchè lontani, o in luoghi carichi di radiazioni, o in zone di guerra. Niente più vittime, niente più dispersi ."
"E gli umani cosa sono destinati a fare nella sua ottica?" chiese ancora Kirk che non era per niente convinto.
"A vivere una vita tranquilla e pacifica e beneficiare dei frutti delle scoperte fatte da samaritan in giro per la galassia."
"Affascinante" commentò Spock."Tuttavia dubito fortemente che un computer ,per quanto avanzato sarà mai in grado di ragionare come un essere vivente."
Greer non si aspettava quell’affermazione ."Ma...proprio lei lo dice signor Spock? Samaritan in quanto computer, basa i suoi ragionamenti sulla logica, come i vulcaniani." obbiettò.
" In questo periodo che ho passato sull'enterprise, ho scoperto, mio malgrado, che la logica da sola non è sufficiente." Kirk lanciò un occhiata sorpresa ma nello stesso tempo soddisfatta a Spock .
"Ma è questo il punto .Samaritan, non solo è dotato di logica, ma come gli umani può anche imparare dalle sue esperienze. E' come un bambino , in continua evoluzione."
"Insomma, signori, tutte queste discussioni sono inutili. Fate ciò che vi è stato ordinato senza obbiettare." ordinò l'ammiraglio seccato dall'inutile perita di tempo.
Kirk comprese che si doveva arrendere."Spock, Scott occupatevi del dottor Greer. Kelso accompagna l'ammiraglio ." ordinò e in pochi secondi la sala conferenze si svuotò lasciando soli lui e Loki.
"Che dicevi prima?" chiese Finalmente Jim a Loki.
"Che ora so perchè Harold è a bordo."
"Harold è qui?"
"Si l'ho incontrato in corridoio pochi istanti fa, travestito da guardiamarina. Credo sia preoccupato per questo esperimento!"
"Proprio così signor Loki "Loki fece un balzo terrorizzato, poi comprese che Harold stava parlando nel suo impianto intracranico.
Lui e Kirk se lo erano fatto impiantare durante una missione che avevano svolto per lui e non l’aveva più rimosso.
"Quando ci siamo incontrati ho riattivato il tuo impianto di comunicazione intracranico." gli confermò lui.
" E' nella mia testa."spiegò Loki a Kirk che lo guardava preoccupato.
"Bene , dobbiamo parlare Harold ,ho bisogno di capire quello che sta succedendo "
"Sono nella vostra cabina, vi aspetto "rispose lui nella testa di Loki.