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Autore: yuuutsu    31/07/2015    0 recensioni
Avere presente quel genere di ragazzo tanto carino e dolce, ma che quando ci si mette vi fa arrabbiare in maniera esagerata perchè gioca a fare il figo?
Ecco, questo è lui.
E, invece, avete presente quel genere di ragazza apparentemente tanto timida e riservata, ma che alla fine sa il fatto suo?
Questa è lei.
Chi sono loro? Davide e Mariavittoria: migliori amici dai tempi delle medie. Anche se uno dei due non sembra pensarla così...
Sarà sempre così? Resteranno ancora a lungo 'migliori amici'? Chi può saperlo...
La cosa certa è che un bel giorno, un incontro inaspettato gli cambierà la vita, irrompendo nella loro allegra routine quotidiana come solo una tempesta potrebbe fare. 
Impareranno che le cose brutte sono dappertutto, e che accadono alle persone che meno se lo meriterebbero, ma anche che non è detto che debbano per forza condizionare totalmente l'esistenza di questi.
Vi siete incuriositi? 
Bene, benvenuti nel loro mondo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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POV AZZURRA


La porta si chiude alle mie spalle, mentre mi giro per guardare in faccia il biondo seduto davanti a me, con gli occhi azzurro-grigio fissi sulla finestra della stanza che affaccia sul corridoio, al momento coperta da una specie di tendina.
"Mi sa proprio che quei due hanno bisogno -per l'ennesima volta- di chiarirsi..." dice sospirando
"Eh già, lo penso anche io..." dico chiudendo gli occhi
"Ehi..." sento dire dopo un po'.
Apro gli occhi, e lo vedo spostare la tendina mentre cerca di sbirciare Davide -credo si chiami così, visto che la madre si è rivolta a lui con questo nome...- e l'altra ragazza.
"Vieni qui..." mi sussurra, facendo segno con la mano di avvicinarmi
"Che c'è?"
"Guarda." Mi dice indicando l'interno, dove si possono scorgere le figure dei due ragazzi che parlano seduti sul letto: lei accanto a lui, con la testa bassa, apparentemente decisa a non guardarlo in faccia.
Poco dopo lui le prende il mento tra due dita e la costringe ad alzare il viso, avvicinandovisi.
In quel momento Giovanni chiude la tendina e mi guarda sorridendo.
"Sono proprio carini, eh?"
"Si, hai ragione.
Mi fanno davvero tenerezza..." rispondo io ricambiando il sorriso
"Secondo me dovrebbero stare insieme, ma lui si ostina a dire che non prova nulla per Mary..." aggiunge corrucciato
"Che ci vuoi fare, voi maschi siete così stupidamente cocciuti da negare anche l'evidenza!" rispondo io alzando le spalle in segno di rassegnazione.
"Ehi!" dice lui un po'irritato.
Invece io per tutta risposta gli faccio una linguaccia divertita, che lo fa ridere, di una risata flebile e debole, ma sincera, che coinvolge anche me.
"E pensare che lì dentro c'era un' atmosfera così pesante fino a poco fa... Brr!" riprendo, un brivido di disagio che mi percorre la schiena al ricordo dei pochi minuti trascorsi in quella stanza d'ospedale...
"La mamma di quel tuo amico, poi, è proprio..."
"Proprio...?" mi chiede lui, attendendo che finisca la mia frase
"Ecco, non riesco nemmeno a trovare il termine! Ma non è una cosa gradevole..."
"Si, lo so, non è un granché...
Ma dopotutto, meglio questo che niente.
Cioè, potrà anche essersi comportata male, ma è pur sempre sua madre -ed è ancora con lui-, quindi penso che potrebbe fare uno sforzo e perdonarla, qualsiasi cosa abbia fatto..." risponde lui con un'alzata di spalle, fingendo indifferenza, ma io ho notato benissimo il guizzo di tristezza e malinconia che ha attraversato i suoi occhi, segno che non è facile per lui parlare di famiglia...
Sono sul punto di chiedergli cosa abbia causato la sua reazione, ma non ne ho il coraggio:
Per fare una faccia del genere quando si apre quell'argomento, deve aver passato davvero un brutto periodo, e non penso sia felice di ricordarlo...
Però allo stesso tempo vorrei tanto poter fare qualcosa per aiutarlo, e se sapessi cosa lo turba ne avrei l'opportunità...
"Ehi, tutto bene?" mi chiede lui 
"Eh?"
"É che mi stai... 'Guardando' -diciamo così- da più o meno due minuti; c'è qualcosa di cui hai bisogno?..."
"Ecco, io..." provo a farfugliare una frase con un qualche senso logico, cercando di superare l'imbarazzo che mi tormenta, ma poi un pensiero mi blocca.
"Niente." finisco abbassando la testa.
'Forse è meglio lasciare le cose come stanno per ora, ha
avuto una giornata estenuante -e sono solamente le due del pomeriggio!-... Se vorrà, me ne parlerà lui.' mi dico guardando verso l'orologio appeso alla parete di fronte.
Aspetta un attimo! Le due?! 
Oh, diavolo! Come ho fatto a non accorgermene?! Chissà cosa penseranno le infermiere non trovandomi in camera! 
Lo diranno al dottore, e non la scamperò facilmente come l'ultima volta...
"Ohi... Hai una faccia... Tutto bene?" mi chiede Giovanni, probabilmente preoccupato dalla mia espressione.
"Devo andare, sono davvero in ritardo! Le infermiere non mi faranno più uscire se continuo così!" dico sospirando 
"Okay, allora... Ci vediamo."
"Ehi-ehi-ehi, aspetta! 
1- Non credere che sia d'accordo sul fatto che ti sia sforzato così tanto dopo una chemio appena conclusa!" dico puntandolo con un dito in tono severo
"Scusa..." dice con un sorriso colpevole
"2-..." continuo, e vedo il suo viso diventare preoccupato
"... Devi ancora darmi il tuo numero di cellulare!" E questo lo fa ridere...
"Ahahahahahahahah, okay!" Risponde 
"Dove te lo segno?"
"Qui." dico porgendogli il mio cellulare.
Nel passarglielo, le mie dita sfiorano le sue, che si soffermano più del dovuto sull'oggetto che ha -anzi, abbiamo- in mano, e la cosa per qualche strano motivo fa arrossire entrambi.
Quando finalmente lo prende del tutto, sta a smanettare per una trentina di secondi, poi me lo restituisce con un "Ecco fatto!"
"Grazie!" gli dico io 
"Allora, ciao!" mi risponde.
Prima di andarmene, però, mi abbasso per raggiungere lo stesso livello del suo viso -non avrei mai immaginato di doverlo fare, visto che mi supera di circa venti centimetri, in altezza- per dargli un bacio sulla guancia: veloce, lieve, ma comunque imbarazzante...
"Ciao..." dico staccandomi di colpo e correndo via, troppo imbarazzata per guardare la reazione del ragazzo dietro di me...


POV GIOVANNI

Quando la porta della camera si apre e Mariavittoria ne esce, sono ancora lì, appoggiato allo schienale della sedia a sfiorarmi la guancia destra, dove Azzurra ha lasciato un tanto piccolo quanto imbarazzante bacio...
"Ehi...?" mi dice lei 
"Uh. Si?" rispondo io girandomi a guardarla.
A quanto pare devo avere una faccia alquanto buffa, perchè la vedo sghignazzare. 
"Ma guarda... Sei tutto rosso!" Dice ridendo 
"Che avete combinato qui fuori mentre noi parlavamo?" 
"Proprio nulla!!!" rispondo con -forse troppa- enfasi.
"Se lo dici tu..." dice lei, non troppo convinta.
"Abbiamo solo parlato!"
"Ma guarda... Tutti a parlare! Comunque noi abbiamo chiarito, quindi il signorino lì dentro è di buon umore..." mi risponde indicando la porta alle sue spalle
"Lo immagino..." Dico ripensando a quello che poco fa ho osservato (non spiato; OSSERVATO DISCRETAMENTE ED IN DISPARTE) con Azzurra.
"Beh, sto andando a casa per mangiare qualcosa, non vorrei che la mamma mi sgridi... 
Non so se oggi pomeriggio riuscirò a tornare, però..."
"Non preoccuparti, ci vediamo domani!"
"Si, certo!
Ciao!" risponde lei sorridendo mentre si avvia verso l'uscita.
Dopo qualche secondo entro in camera, trovando Davide steso sul letto ad occhi chiusi.
"Ehilà!" lo saluto 
"Ciao." risponde fiacco 
"Ohi... Che ti succede? Non avete chiarito per caso? No, perchè Mary nel corridoio ha detto che era così, perciò-"
"No, non è quello..." dice lui interrompendomi
"Allora cosa c'è?" 
"Sto morendo di fameeee!" si lamenta buttandosi un cuscino in faccia (cosa che fa spesso... Che gli avranno mai fatto di male i cuscini?) ,accompagnato dal suo stomaco che emette un brontolio...
"E per questo ti riduci così?..." chiedo io 
"Perché, non lo trovi normale?" dice guardandomi 
"Ehm... No." rispondo con un sorriso colpevole -quanti ne sto facendo oggi?-
"Mhhh..." Dice Davide alzandosi a sedere, di colpo attento.
"Fino a mezz'ora fa stavi per svenire tanto che stavi male; sembravi uno zombie! Mentre ora non fai che sorridere...
Si può sapere cosa diavolo ti è successo là fuori?" Chiede sospettoso
"Nah, non è successo nulla...
L'ho già detto a Mary, ho solo parlato con Azzurra, la mia amica. Punto."
"Ma sul serio? Perchè il tuo rossore ti tradisce! Sputa il rospo! Cosa è successo?!"
"Niente..." rispondo 
"Solo una delle cose più belle che mi siano accadute fino ad ora." aggiungo a voce bassa, ma il sorrisetto che appare sul volto del mio compagno di stanza mi fa intuire che ha sentito lo stesso.
Ma non ha importanza, forse è persino meglio così...



NOTE DELL'AUTRICE:
Che dire?
Un altro capitoletto quasi solo Giozurra -cosa che non mi dispiace affatto- :3!
Non faccio commenti, li lascio a voi! 
Come sempre grazie popolo di EFP! <3
Baci, KNT <3
   
 
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