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Autore: youaresunlight    02/08/2015    4 recensioni
Tutta la famiglia si riunisce per la cena di compleanno di John, e Jess crede che Cas, il compagno di stanza del college-poi-diventato-migliore-amico di Dean possa anche essere il suo adorabile fidanzato. Di dove Sam ha una cotta per Cas, Dean è il fratello maggiore che Jess non ha mai avuto, John è lontano dall'essere uno stronzo, Mary è meravigliosa, e sono tutti disgustosamente felici.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Jessica Moore, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Titolo: Love Blossom
Autrice: youaresunlight
Traduttrice: niclue
Fandom: Supernatural
Personaggi: Jessica Moore, Sam Winchester, Dean Winchester, Castiel, John Winchester, Mary Winchester
Pairing: Jessica/Sam, Dean/Castiel
Disclaimers: La storia non mi appartiene, io sono solo l’umile traduttrice che raccoglie solo le mollichine. I personaggi non appartengono né a me né all’autrice, così come non mi appartiene la serie. Altrimenti vi pare che avrei permesso le ultime due stagioni?
Note della traduttrice: Sì, lo so, sto aggiornando due long e mi metto a tradurre one-shot, ah ah, che brava. Almeno ho iniziato il nuovo capitolo di A Winter’s Tale, mentre per Even in Texas ce l'ho già pronto (pubblicità occulta? Pff) okay? Quindi ora leggetevi questa one-shot che è ASSHFAIHRAIH e finitela. Cià. 
PS: è seriamente molto ASSHFAIHRAIH, okay? Sul serio, roba fluff forte, eh. Ma adorabile.




 
Love Blossom
 
 
Jess sbircia da oltre la spalla il regalo posto sui sedili posteriori, controllando per l’ennesima volta che la scatola non stia cadendo per terra. La confezione in cui l’ha impacchettato e avvolto con cura meticolosa è appena sopravvissuta ad un volo di sei ore, e non permetterà accada che qualcosa nei venti minuti di trasporto finali. Quando è certa che nulla salvo un oltraggiosamente aggressivo aumento di velocità sgualcirà il suo lavoro, Jess si volta e occhieggia Sam, che canticchia una canzone pop alla radio, le lunghe dita che tamburellano sul volante. È di ottimo umore.
 
“Dimmi di nuovo chi porta Dean?” chiede lei, sorridendo quando il viso di Sam si apre in un largo sorriso.
 
“Cas,” replica lui, l’affetto evidente nella voce. “Lo adorerai. È…” Sam scuote la testa, con le guance increspate e tutto. “È una di quelle perfette storie del college, no? Dove incontri il tuo compagno di stanza al primo anno e, bam, siete inseparabili. Ha passato un sacco di tempo con la nostra famiglia e, Jess, è fantastico. Totalmente brillante con quel suo, non so, senso dell’umorismo spassosamente secco. Ed è anche carinissimo.”
 
“Sembra che tu abbia una cotta,” scherza Jess.
 
Sam non lo nega, nemmeno un po’. “Già,” sospira invece. “Non lo ringrazio mai abbastanza per riuscire sempre a trovare del tempo per me. Tipo, quando ho fatto domanda per Stanford? Ha letto tutti i miei saggi e mi ha fatto calmare e, voglio dire, sarei stato rovinato senza di lui. E poi, è di sicuro un santo per sopportare Dean. Cinque anni a vivere con il deficiente. Mi sbalordisce.”
 
C’è voluto un solo appuntamento con Sam (e un weekend di visita di Dean) a Jess per capire quanto i fratelli tengano l’uno all’altro, perciò ride all’insulto giocoso del suo ragazzo, sapendo che è intesa come battuta. Inoltre pensa che Cas deve essere una persona piuttosto incredibile se entrambi i Winchester ne sono così ovviamente innamorati.
 
La sua curiosità, comunque, diminuisce un po’ mentre entrano nel parcheggio del ristorante e improvvisamente è un fascio di nervi, abbassa la visiera per controllarsi il trucco, aggiustarsi i riccioli biondi, desiderando di aver avuto un po’ di tempo tra l’aeroporto e quel momento per prepararsi meglio. Teme che il suo vestito sia troppo spiegazzato, le scarpe troppo informali, e fa per sistemarsi il ciondolo della collana quando una mano raggiunge e avvolge gentilmente la sua.
 
“Hey,” Sam intreccia le loro dita. “Stai bene?”
 
“Sì, scusa, sono…” soffia contro la testarda ciocca di capelli che continua a caderle sul viso, e lo porta dietro a un orecchio con un movimento determinato del polso. “Pensi che piacerò ai tuoi genitori?” È insolito per lei essere così ansiosa di incontrare nuove persone – probabilmente è la persona più socievole al mondo – ma questo è Sam, che è così importante e così buono con lei che a volte non riesce a sopportarlo.
 
“Jess, te lo giuro,” sorride, facendola sciogliere come la prima volta che si incontrarono. “Ti adoreranno. E non lo sto dicendo e basta.”
 
Quando lei annuisce, Sam si sporge oltre il portaoggetti per un piccolo bacio prima di uscire fuori per aprirle la portiera, e Jess non può fare altro che chiedersi come ha fatto ad essere così fortunata.
 
Dean li sta aspettando all’esterno sotto al tendone, apparendo elegante in una camicia blu e dei pantaloni neri, e appena Jess si fa abbastanza vicina la accoglie in un abbraccio stretto, lasciandola senza fiato. “Gli ho solo detto belle cose,” le sussurra in tono rassicurante. “Ti adoreranno.” Lei si allontana per mimare un silenzioso ‘grazie’ e sta per riabbracciarlo quando Sam dice, “Okay, Dean, ora puoi lasciare la mia ragazza.”
 
Jess ridacchia mentre Dean la libera dalle sue braccia e simula incredulità. “Gesù, sei diventato più alto, Sammy?” E poi ride, un suono meravigliosamente basso e rimbombante, alla vista di Sam che rotea drammaticamente gli occhi. “Vieni qui, Sasquatch,” lo chiama e Sam cede in fretta, avanzando fino a quando non si uniscono in un abbraccio più adatto a due persone che non si vedono da anni rispetto a persone divise per qualche mese.
 
“Dean?”
 
Jess si volta verso la voce sconosciuta per trovare un ragazzo dai capelli scuri (e, wow, stupendo) uscire dalla porta, affascinante in un completo nero e cravatta cobalto insieme ad un overcoat che si potrebbe anche togliere. Questo deve essere Cas, pensa, e l’ipotesi viene confermata quando Sam, un enorme turbinio blu scuro, lo placca in un abbraccio spaccaossa. Vede un paio di mani e polsi gemellati avvolgersi attorno al busto di Sam per dargli una pacca sulla schiena.
 
“Ciao, Sam,” arriva il saluto affezionato e smorzato.
 
Sam ha un sorriso enorme quando si separano. “Cas, amico, mi sei mancato.” Tirando Cas più vicino a Jess, aggiunge, “Questa è la mia ragazza Jess. Jess, questo è Cas.” Sta saltellando sui suoi piedi come un cucciolo, più che eccitato di farli conoscere, e sia Cas che Jess ridacchiano mentre lei porge una mano.
 
“Ciao, Cas.”
 
“Jess, è bello conoscerti finalmente,” la sua mano è calda, così come i suoi disarmanti occhi blu. “Sam mi ha detto tante belle cose.”
 
“Altrettanto.”
 
Lui sorride e Jess sente un leggero rossore spandersi sul suo collo. Oh sì, capisce assolutamente la cotta di Sam.
 
"Questo incontro è dolce e tutto il resto,” dice Dean, raggiungendoli con un ghigno sfacciato, “ma non facciamo aspettare la nostra folla.”
 
A Jess non sfugge la mano di Dean sulla schiena di Cas mentre si girano per entrare.
 
C’è molta meno tensione nelle sue spalle ora grazie a Dean e Cas (e Sam, ovviamente, che li raggiunge dopo aver preso il regalo in macchina), il che funziona bene perché il suo sorriso è già genuino quando Sam la presenta ai suoi genitori. Jess si appresta a scambiare delle strette di mano per poi ricevere una pacca sulla spalla da John, un abbraccio da Mary, e la sua ansia precedente si dissipa appena si siedono al tavolo.
 
La conversazione scorre facilmente, specialmente con Sam e Dean che includono completamente sia lei che Cas. John and Mary, da parte loro, sono sinceramente interessati a conoscere Jess, ed è presto chiaro che condividono l’alta opinione che i figli hanno di Cas, e non è sorprendente visto che ci vogliono cinque minuti a Jess per essere d’accordo. Fa alcune domande a Cas, che risponde ad ognuna di loro con adorabile premura, anche se dopo un po’ nota Dean che piomba a rispondere al posto di Cas, non per interrompere ma per avere l’opportunità di entusiasmarsi per i risultati di Cas, in particolare per il suo formidabile progetto di completare un dottorato di antropologia a Yale.
 
“Voglio dire, è incredibile,” dichiara Dean con ovvietà. “Ha già preso una borsa di studio in programma per autunno. Com’è che si chiamava, Cas? La Wenner-Gren?
 
Cas è un po’ arrossito ora ma accontenta l’entusiasmo di Dean. “Sì, Dean.”
 
“Sì, la Fondazione Wenner-Gren per Futuri Geni Antropologi.”
 
“Non è...” Il colore sulle guance di Cas si rafforza mentre Mary nasconde un sorriso dietro al suo tovagliolo. “Dean, quello non è… proprio… il suo nome.”
 
“Beh, è vero,” insiste Dean, come un bambino testardo con le mani sui fianchi.
 
“E’ davvero notevole, Cas,” conclude Jess, sia come sincero complimento che come tentativo di placare Dean. “Quindi, New Haven, giusto? Mi hanno detto che è meravigliosa ad autunno. Quando vi trasferite?”
 
“La prima settimana di agosto,” risponde Dean. “Carichiamo tutto e andiamo a fare un viaggio in macchina. Vediamo qualche posto lungo la strada. Indianapolis, Cincinnati, Philadelphia, la Grande Mela...”
 
Cas osserva Dean elencare le destinazioni sulle dita, lo sguardo dolce e blu e completamente adorante. Jess alterna gli occhi dall’uno all’altro, alzando un sopracciglio mentre l’investigatore che è in lei riempie le parti mancanti.
 
“Staremo entrambi a New Haven,” interviene Cas, distogliendo finalmente lo sguardo. “Dean comincerà a lavorare a una azienda ingegneristica molto prestigiosa.” L’orgoglio che copre la sua voce è simile a quello che Jess aveva sentito prima in quella di Dean. “All’inizio si era trattenuto dall’accettare l’offerta ma erano davvero insistenti.”
 
Dean scrolla le spalle come se la lode fosse immeritata. “Stavo solo aspettando che tu fossi sicuro su Yale.”
 
Jess si siede più dritta ora, la domanda che sostava sulla punta della sua lingua da più di un’ora. Decide che ci sono state abbastanza segni al neon per giustificarla dal chiederlo con tale convinzione. “Da quant’è che state insieme?”
 
Non si aspetta il silenzio che cade immediatamente sulla tavola; è un po’ allarmante, in realtà. Tutto ciò che vede sono bocche aperte e occhi allargati e c’è un fruscio accanto a lei mentre Sam si sposta per avvicinarsi.
 
“No, Jess, loro- Dean e Cas, loro, non, um-“ Le sue frasi diventano confuse come fanno sempre in una situazione imbarazzante. “Sono migliori-“
 
“Un mese.”
 
Tutti tranne Dean si voltano verso Cas così in fretta che avranno il torcicollo, e Jess quasi cinguetta per quanto adorabile appaia Cas mentre abbassa timidamente la testa. Sam fa un suono scioccato e alieno che suona a qualcosa di simile a “yarmgh” mentre John and Mary rimangono fermi come sagome di cera con le forchette alzate a mezz’aria. Jess, intanto, è felice che la sua impressione fosse giusta.
 
“Voi due siete così carini insieme,” si esalta. Cas la ringrazia graziosamente mentre Dean li allunga per tenergli la mano, ed è solo così che il silenzio si spezza ed escono una raffica di domande malamente articolate da Sam.
 
“Aspetta- Quando? Um?” balbetta. “Uh, soprattutto, quando?”
 
“Già, io, uh, volevo aspettare fino a dopo la torta ma…” Dean si massaggia il retro del collo e Jess non crede di averlo mai visto così imbarazzato. “Ma sì, praticamente noi… Beh, in realtà io… um, ho superato le mie stronzate-“ tossisce quando Mary schiocca la lingua. “Scusa, ho superato le mie congetture. E… già, sono fortunato che Cas qui ha voglia di sopportarmi anche come, sapete, fidanzato.”
 
“Non capisco perché ti esprimi sempre così, Dean,” si corruccia Cas, le sopracciglia che si corrugano in una maniera che è in qualche modo sia seria che affascinante. “Continuo a ripeterti quanto ami stare con te.”
 
"Cas," protesta Dean debolmente, arrossendo come se fosse contento ma anche imbarazzato da quanto sia contento. Jess sente Sam mormorare “seriamente, un santo” sotto il suo fiato mentre lei dice ‘fanculo’ alle buone maniere e poggia un gomito sul tavolo per lasciar cadere il suo mento sulla sua mano, sospirando alla sua nuova coppia preferita.
 
“Beh,” John si schiarisce la gola. Il tavolo si acquieta, l’anticipazione che aumenta nella pausa significativa che segue. L’aria diventa un po’ pesante e Sam comincia ad agitarsi, ma quando John conclude con un “Siamo felici finché voi due lo siete,” Mary sorride e annuisce, Cas si illumina, Dean sembra essere sul punto di piangere, Jess sospira di nuovo, e Sam, beh, lui appare un insieme di tutte quelle opzioni.
 
Tornano alla casa dei Winchester verso le dieci di sera, dopo la torta, i regali e una rumorosa interpretazione di “Tanti Auguri” che per poco non faceva avere un infarto al maître di sala. John è pronto ad andare a letto così gli altri stanno ai piedi delle scale per augurargli una buona notta, e forse è la luce che fa qualche scherzo quando vedono un po’ di umidità negli occhi di John mentre si dirige verso la sua camera, scacciando i ragazzi a letto.
 
Per le dieci e mezza si sono cambiati tutti in magliette e camice di flanella di vari colori, e Jess sta tornando alla stanza degli ospiti dopo essersi lavata quando individua Mary e Cas attraverso il passaggio ad arco della cucina che parlano a voce bassa. Sta per riprendere a camminare, essendo sbagliato origliare, ma si ferma un attimo quando Mary da un amorevole buffetto sulla guancia di Cas. “Sono felicissima che l’abbia capito finalmente,” dice Mary. “Grazie per averlo aspettato. So che non è stato facile.”
 
Cas sorride ed è così tenero che Jess sente il suo cuore stringersi un po’. “Non lo era, ma avevo te con cui parlare e… e io- avevo fiducia che avrebbe funzionato per noi. Dean significa… Significa così tanto per me, Mary, e non avrei mai rinunciato a lui.”
 
Il leggero inciampo nel suo respiro è percepibile persino per Jess, che sguscia via quando Mary stringe Cas tra le sue braccia come farebbe con Dean o Sam. C’è un nodo che si sta formando nella gola di Jess ma lei lo ingoia via, perché le lacrime sembrano inappropriate per il calore crescente nel suo petto.
 
Sam si sta agitando per la stanza degli ospiti e spiumacciando i cuscini sul letto, ai piedi del quale sono poggiate una pila di coperte piegate nonostante sia aprile e faccia caldo in casa. “Hey, va bene?” le chiede mentre entra, le dita che sfiorano deliberatamente la federa di un cuscino, stirandone il tessuto.
 
Jess non risponde subito e cammina verso di lui, avvolgendo le braccia attorno alla sua vita. “E’ perfetto,” mormora felicemente, al quale Sam ride e bacia la sua testa – semplice da fare per lui perché, davvero, è troppo alto per il suo bene. Quando Sam se ne va dopo averle dato la buona notte, Jess sospira, sorridendo ancora come una maniaca, ricordandosi come fosse andata vicino al rinunciare interamente ai ragazzi prima che la sua bicicletta si scontrasse con quella di Sam nel cortile (va beh, lei crede ancora che sia romantico, goffo o no).
 
Si muove verso la porta e sente la voce di Sam fare “Oh dio, Dean, andiamo non pomiciare nel corridoio! Questa è una zona comu- Ow! Cas, digli di- Dean, giuro che va- Mamma!” C’è un intero giro di “puttana” e “coglione” e “Dean” così come un altro indignato “Cas, no, non lasciare che ti influenzi!” fino a che Mary non giunge per il salvataggio, zittendo tutti e tre i ragazzi con materna autorità e mandandoli al piano di sopra. Jess chiude la porta, soffocando le risate che gorgogliano dalla sua stessa gola, e sale allegramente sul letto, aspettando con ansia il resto del suo weekend con i Winchesters e, ovviamente, Cas.


 
   
 
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