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Autore: Dany Art 99    02/08/2015    1 recensioni
Eccomi qui con una nuova storia di una delle saghe che amo di più :) Qui voglio approfondire una coppia di cui non si parla molto, ovvero JuniperxGrover che io ho sempre amato..dandogli una mia interpretazione.
dal primo capitolo "In fondo l'amore ..non lo capisci finché non lo provi in prima persona.. ed io ero una di quelle ninfe che quando un'amica trovava il ragazzo e si univa a lui.. che la prendeva in giro anche se in fondo, per me, era più gelosia che sarcasmo..
bramavo quella felicità.
Ma non avrei mai pensato che sarebbe accaduto con quel satiro così buffo.
Ma l'amore è cieco.
E non sceglie chi unire."
se vi va passate a leggera e lasciate una recensione, Un bacio Dany
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grover Underwood, Juniper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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eccomi tornata con il 4 capitolo, il penultimo.
vi lascio alla storia,
buona lettura
[Revisionato]




Il giorno in cui mi sposai con Grover.. non lo ricordo molto.. insomma era tutto un' immensa emozione che non mi lasciava capire niente.
Clarisse ed Annabeth mi aiutarono a vestirmi e truccarmi.. il vestito era di lino leggero decorato con dei fiori sul fianco che sembravano aprirsi e chiudersi mentre camminavo.
In testa, sopra i capelli intrecciati leggermente, avevo una corona di rose bianche, in mano un bouquet che mi avevano fatto le altre ninfe.
I piedi erano scalzi e mi accompagnò Percy nonostante fosse il testimone di Grover ma avevano deciso tutto loro e non mi avevano dato il permesso di metterci bocca.
-Tutto bene Juni?- mi chiese poggiando una mano sul mio braccio incrociato al suo.
-Sì.. o meglio no.. cioè... si sto bene.. ma sono nervosa- dissi io in preda ad un totale delirio, -hey.. andrò tutto bene- sorrise lui e gli credetti mentre lo guardavo.
Feci un respiro profondo e finalmente le idee mi si schiarirono.
Era il giorno del mio matrimonio.
Lo stavamo celebrando al campo mezzosangue..  in un tendone da celebrazioni vicino al pugno di Zeus.
Stavo camminando con un Percy vestito in camicia e pantaloni scuri che mi teneva in caso cadessi da tensione.
Chirone avrebbe fatto da celebratore.
Annabeth era la mia testimone e continuava a sorridermi incorraggiante mentre camminavo.
Ai nostri lati, delle piccole fiaccole illuminavano la navata che portava all'altare che avevano costruito in quattro e quattrotto.
Al di là della torce c'era un piccolo pubblico composto prevalentemente da spiriti della natura e i ragazzi del Campo mezzosangue.
In prima fila c'era anche quello che rimaneva del Consiglio dei Satiri anziani e sinceramente ne ero felice, anche perchè voleva dire che finalmente avevano perdonato Grover e avevano dimenticato tutti i loro burrascosi trascorsi di cui non ne volevo nemmeno più sapere.
Erano solo brutti ricordi.
Le Ninfe d'acqua mi salutavano dal laghetto delle canoe in lontananza.. avevo sempre desiderato essere una di loro, ma adesso non contava.. volevo solo essere la sposa di quel bel satiro che mi guardava con le gote tutte rosse mentre cercava di respirare.
Quel satiro che sembrava stare per svenire da un momento all'altro se non fosse per Annabeth che continuava a rassicurarlo con pacche sulla schiena e parole dolci.
Dovevamo molto a quella coppia.
Una musica lenta cominciò ed io mi mossi con Percy al suo ritmo.. troppo lento per i miei gusti.. volevo arrivare lì il prima possibile per guardar Grover nei suoi bellissimi occhi color cioccolato.
Anche per evitare che svenisse sul serio.
Quindi presi una decisione.
Me ne fregai altamente della musica lenta e aumentai il passo trascinandomi appresso Percy che biascicò qualcosa mentre quasi correva.
Quando arrivai finalmente lo potei toccare e tutti i miei istinti, emozioni, paure ed insicurezze si condensarono in un bellissimo sorriso sul mio volto.
Lui mi rispose con lo stesso sorriso seppur vedevo che era davvero molto emozionato.
Forse più di me.
Gli avvicinai la mano e lui la strinse.
Ci demmo stabilità per tutta la cerimonia.
Chirone cominciò a parlare, non ricordo molto bene cosa disse troppo concentrata sulla mano del satiro stretta nella mia ma sentì chiare e concise le parole, “Amore”, “Figli” “eternità” e cose del genere e mi bastarono per capire che era esattamente quello che volevo condividere con lui e donargli.
Chirone sorrise caldamente a tutti e disse -quindi.. restringendo la cerimonia in stile mortale direi di arrivare al fatidico sì- disse girandosi verso Grover che deglutì.
-Di le tue promesse- gli intimò gesticolando con una mano e il satiro cominciò a cercare qualcosa nelle tasche che però non trovò.
Io risi leggermente e a quel suono lui alzò lo sguardo e mi guardò deglutendo e rilassando la posizione.
-Al Tartaro i foglietti che non si trovano.. non mi servono quelli per dirti quanto ti amo.
Juniper.. mia bellissima ninfa dei boschi..ringrazio gli Dei per averti trovato quella notte in quel fiume e mi averti portato qui.. senza di te la mia vita è vuota.. come un albero solitario che non da né fiori né frutto.. ti voglio al mio fianco e anche se ti stancherai di me non ti abbandonerò.
Voglio avere una famiglia con te.. voglio respirare ogni mio singolo istante al tuo fianco finchè non esalerò l'ultimo ma anche in quel momento ti dirò quanto ti amo.
Tu mi completi.. siamo come un ruscello e la luce del sole, che si amano e creano milioni di arcobaleni.. siamo come le fragole e la cioccolata -rise leggermente, come tutti gli invitati e me medesima- Sei un candido fiore che io ho avuto l'onore di cogliere.. sei bellissima, intrepida, di una dolcezza infinita e continuo a dire che io non sono abbastanza ma sembra che a te basti.. quindi va bene così.
Quando ho avuto bisogno di qualcuno che mi abbracciasse e che stesse al mio fianco tu ci sei stata.. ora voglio ricambiare il favore.. sei stata l'unica a credere che questo satiro imbranato potesse fare qualcosa di buono e ci sono riuscito solo perchè tu eri al mio fianco.. eri tu la musa ispiratrice di tutte le cose buone che ho fatto.
Ti sei schierata sempre al mio fianco...contro tutto e tutti, incurante se io avessi ragione o torno.
Tu stavi al mio fianco, solo perchè ero io.. e questo dimostra quanto io non ti meriti.. insomma sono un vero disastro, parliamoci chiaro, cado anche da fermo ma saprò sempre che tu sarai quella che riderà e mi porgerà la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Quindi.. questa per me è solo una formalità ma la voglio fare.. sposarti sarà forse la seconda cosa più giusta che ho fatto nella mia esistenza.. perchè la prima è stata baciarti quella sera al molo- disse scandendo piano piano le parole ed ogni parola era una lacrima che minacciava di uscire dai miei occhi per rovinarmi quel bel trucco che Annabeth mi aveva fatto.
Diamine.
Alla fine però piansi.
Sentirlo parlare così.. era naturale.. dolce ma sopratutto era lui che si apriva a me e mi diceva tutto quello che aveva nel cuore.
-Molto dolce, Grover.. ora tu signorina- disse Chirone sorridendomi dolcemente.
Cercai di riprendermi.. o meglio a cercare di ricordarmi come si facesse a parlare dopo quel discorso che francamente mi aveva distrutto e biascicai qualche parola prima di cominciare a parlare.
Non mi ero preparata un discorso lo ammetto.. non sapevo che scrivere e non volevo provarci per poi vedere che veniva un fiasco.
Quindi improvvisai.
-Grover.. mio piccolo satiro.. per prima cosa sei stato davvero fantastico e certamente non riuscirò a dire qualcosa di migliore ma ci proverò.
Voglio ricordare un fatto doloroso ma che in sua assenza tutto questo non ci sarebbe.
Quando vivevo lontano da qui con la mia famiglia, ero gelosa delle ninfe che trovavano l'amore.. le prendevo in giro, perchè era esattamente quello che volevo io.
Avere qualcuno che mi abbracciasse la notte, che mi baciasse ogni volta che piangevo, che mi stringesse fino a farmi male anche solo per dirmi che era qui con me.
E con te ho trovato tutto questo.
Quando hanno dato fuoco alla mia piccola foresta credevo di non sopravvivere per rivedere un nuovo sole.. riuscii solo a ripiantare quella piccola rosa che era diventata mia madre e decisi che non c'è l'avrei fatta ma poi ti sentii e fu il suono più bello che potessi sentire in quel momento.
Tu mi salvasti, mi hai dato una nuova casa,un nuovo albero e una nuova famiglia.. di cui tu facevi parte.
Poi sono successe tante cose.. con cui potrei riempire dei romanzi e poi venderli.. che ci hanno fatto combattere assieme e per la prima volta ebbi paura di perdere qualcun'altro.
Tu.
Avevo paura di perderti e di rimanere ancora da sola, perchè tu sei una delle uniche cose fisse che ho nella mia vita.. ci sei sempre stato.. prima come salvatore, poi come amico da tirar su di morale..poi come ragazzo e infine adesso come mio sposo.
Sono io a non meritarti.. ci completiamo a vicenda e voglio passare ogni singolo istante che mi separa dalla morte con te e la famiglia che ci creeremo.
Ti amo, mio piccolo satiro- dissi io cercando di non far figuracce balbettando e magari sbagliando le parole, ma probabilmente per via dell'adrenalina che mi scorreva nelle vene con la clorofilla.
Lui mi strinse la mano e sorrise dolcemente.
Poi Chirone parlò e disse -ora senza ulteriori preamboli.. ed evitando altri discorsi strappalacrime.. passiamo al vero e proprio evento- disse poi si girò verso Grover e disse -vuoi tu Grover Underwood prendere la qui presente Juniper come tua moglie, ninfa e spirito della natura?- chiese, lui mi guardò e con tono sicuro rispose -sì-.
Poi passò a me e disse -vuoi tu Juniper, driade della foresta prendere questo satiro come tuo marito?-, e risposi anche io con un -sì-.
Tutti applaudirono e nessuno disse niente quando Chirone chiese se qualcuno aveva da obbiettare.
-Ora Grover..puoi baciare la tua bella mogliettina- disse Chirone sorridendo e lui mi prese per i fianchi mi alzò e mi baciò intensamente.
E quello fu il bacio più bello che si potesse avere.

Non avemmo viaggio di nozze anche perchè io non potevo muovermi molto ma passammo ogni momento insieme come ci eravamo promessi il giorno del nostro matrimonio.
Anche quando per la prima volta mi sentii strana e qualcosa scalciò all'interno di me, Grover fu con me.
E non potevo scegliere compagno migliore.




il prossiimo sarà l'ultimo di questa piccola storiella su una coppia che mi è sempre piaciuta molta, e spero di averle dato come dire.. un buon tributo con questa storiella senza pretese..
se vi va lasciate una recensione; mi fareste molto contenta.
Un bacio,Dany

   
 
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