Alla fine arriva quel momento, quel fatidico momento in cui ti ritrovi sdraiata accanto alla persona che ami e tutto va bene. O almeno per noi è arrivato. Provi quella rinomata pace dei sensi che tanto si cerca nella vita. Pace, solo quattro lettere per esprimere il mio stato d'animo. Ho il sorriso stampato nel viso da 20 minuti, vorrei parlargli, sento un peso dentro di me e vorrei tirarlo fuori ma ho paura di spaventarlo. I miei sentimenti per Saverio sono diventati forti molto in fretta e non so se per lui è lo stesso. E ora siamo qui, stanchi dopo il ricevimento del nostro matrimonio. Non abbiamo mai fatto l'amore e io ho paura di non essere all'altezza, lui mi ha già vista nuda ma non è la stessa cosa. Non so se mi saprò muovere o se sarò sensuale come piace a lui. Mi ha già confidato di non essere vergine mentre io lo sono. "Oddio spero che sia lui a prendere l'iniziativa". Siamo ancora sdraiati ,vestiti, sul letto della nostra casetta anche se non abiteremo qui, ci passeremo solo questo fine settimana. Dopo qualche minuto Saverio si solleva sul gomito e mi guarda. "Che begli occhi", non smetterò mai di dirlo.

«Piccolina...», sussurra mentre avvicina il palmo della sua mano alla mia gote, «faremo l'amore solo quando sarai pronta, io posso aspettare», continua.

"Che cosa? No!" Io non voglio aspettare.

«No, io ho già voglia di fare l'amore con te», affermo decisa. Lui sorride mi bacia sulla punta del naso e dice:«Va bene, perfetto».

Si alza dal letto e io lo seguo, non voglio restare indietro. Lui continua a sorridere mentre prende a spogliarsi. "Dio gli sembrerò ridicola". Si toglie la giacca, la cravatta, sbottona i primi bottoni della camicia, leva i gemelli e arrotola le maniche fino ai gomiti, solo con i piedi si sfila le scarpe e rimane in pantaloni e camicia. È bellissimo mentre io sono così agitata che mi duole lo stomaco. Lui si mette le mani in tasca e mi guarda. Oddio, forse si aspetta che mi spogli come ha fatto lui, ma io sono paralizzata, non riesco a muovermi, abbasso persino lo sguardo. Lui si avvicina mi solleva il mento con due dita e mi bacia dolcemente. Chiede il permesso di entrare leccandomi il labbro inferiore. Le sue mani finiscono fra i miei capelli e li scioglie lasciando cadere tutte le mollette per terra. Si china per afferrare l'orlo del mio abito e lo solleva, mentre si rialza mi guarda con un ghigno di soddisfazione. Ho un completino intimo bianco composto da delle giarrettiere in pizzo legate al corsetto che solleva i seni. Dopo che mi ha sfilato l'abito comincia a baciarmi dal collo all'orecchio, poi scende nella spalle sinistra ed arriva al cuore che bacia con più trasporto mormorando:«Mio, mio bellissimo cuore». "Che dolce!"

Mi sfilo le scarpe mentre lui slaccia il corsetto e i miei seni cadono sotto i suoi occhi maliziosi. Prende a baciarmeli e leccarmeli, non mi aspettavo di provare un piacere simile, sento una piccola contrazione nel ventre. Mi sfila anche le mutandine e le giarrettiere così sono nuda, completamente nuda sotto lo sguardo dell'uomo che amo. Si porta le mie mani fino ai bottoni della sua camicia invitandomi silenziosamente a slacciarli ed io eseguo mentre gli bacio il petto. Slaccio la cintura e lascio cadere i pantaloni, lui si china per togliersi i calzini e le mutande e siamo entrambi nudi completamente. Lui è stupendo, non ha un chilo di troppo, mentre io non mi sento alla sua altezza. Come se mi avesse letto nel pensiero si avvicina, mi abbraccia e mi sussurra:«Sei bellissima piccolina, la donna più bella che abbia mai visto».

Mi porta a letto, mi fa sdraiare, si mette fra le mie cosce e porta le sue mani alla mia intimità. Sono completamente esposta.

«Parlami Flavia, dimmi sempre come ti senti, se provi piacere o dolore, ma dimmelo altrimenti impazzisco» dice mentre porta le sue dita al mio clitoride per massaggiarlo, il piacere si impossessa di me e prendo a muovere il bacino contro la sua mano. "Ma cosa fa??" Voglio che smetta ma anche che continui. Lui si china per baciare anche i miei capezzoli che sono diventati turgidi e poi un calore estraneo comincia a salire dalle mie cosce. Non lo conosco, non so cos'è, ma ad un certo punto mi stringo a Saverio e urlo di piacere. Un piacere mai provato prima. È fantastico. Il rinomato orgasmo.

«Oddio, è stato ... non si può spiegare» farfuglio mentre l'orgasmo si allontana.

«Sei bellissima quando vieni piccola, ora voglio provare anche io questo piacere» dice e posiziona il suo membro in mezzo alle mie cosce. Lo bagna con i miei umori e lo infila dentro.

«Ah, piano Saverio, piano ti prego» lo supplico mentre il dolore mi blocca.

«Tranquilla ora passa».

Prende a muoversi lentamente e piano piano il dolore si affievolisce. Mentre comincio a provare piacere lui trema e viene dentro di me. Io gli accarezzo i capelli e gli bacio la fronte mentre lui avvicina il suo orecchio al mio cuore per ascoltarne i battiti.

«Ti ho fatto tanto male?» chiede mentre respira ancora affannosamente.

«No, amore no» rispondo sinceramente. Sento ancora un po' di bruciore ma è sopportabile.

«Voglio chiederti una cosa. Come fai ad essere sicura che mi ami?» chiede.

«Come posso spiegartelo? Io ti amo perché in un periodo di carestia ti lascerei cibare del mio corpo, dissetare con il mio sangue. Per allontanarti dal male ti porterei in spalla per tutto l'universo, e ti scalderei fra le mie braccia, darei la mia vita per poter salvare la tua, venderei l'anima, tu non capisci magari ti sembrano frasi da ragazzina sciocca ma io lo farei davvero. Io farei di tutto per te perché tu sei tutto per me» dico e una lacrima scende dal mio occhio.

«Piccola allora ti amo anche io» risponde e in quella bellissima notte della mia vita finalmente ci addormentiamo insieme abbracciati. Tutto è perfetto, completo, eccellente, pieno.