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Autore: Kronos333    26/01/2009    9 recensioni
Un tranquillo pomeriggio al cinema si trasforma in una rocambolesca e demenziale avventura; con corse sfrenate, geroglifici, maschere malefiche e... 4 euro e 30 centesimi
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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M&M’s

 

Ho appena mangiato un panzerotto di Luini; Quegli stupidi panzerotti. Tutti i miei compagni li considerano una bontà, ma a me non mi ingannano. Il formaggio è disgustoso, e per saziarti ce ne vogliono almeno tre. Poi, come se non bastasse, te li fanno pagare una fortuna. Andiamo al cinema. All’appello manca Aro che arriva in ritardo, tanto per cambiare. Facciamo una colletta per i biglietti. Io mi faccio prestare i soldi da Corvo, Andrea e Scaccia si pagano i loro. La scelta è tra “Sette anime” , accanitamente sostenuto dal sottoscritto, e “Italians”. Io mi impunto, sbraito, critico e mi lamento sostenendo la mia tesi. Andiamo a vedere “Italians”. Voglio comprare un pacchetto di M&M’s grande, costo: 4 euro e 30 centesimi. Il film sta per iniziare, rimando all’intervallo. Il film è piacevole, fa ridere ma soprattutto fa riflettere, cosa assai difficile al giorno d’oggi. Penso che effettivamente Scamarcio ha ragione a definire “folcloristica” una rivista porno. Arriva l’intervallo. Ho i soldi contati in mano dall’inizio del film (4 euro e 30 centesimi). Non si sono ancora accese tutte le luci e io già mi sono scagliato in perfetto stile Fiona May verso l’uscita, deciso a conquistarmi quegli M&M’s grandi da 4 euro e 30 centesimi. Abbatto il muro del suono e con una spallata apro la pesante porta d’uscita. Non avremmo dovuto prendere i posti in galleria. Scendo i gradini tre alla volta saltando sempre gli ultimi cinque. Sempre scendendo incrocio Beep-Beep inseguito da Willy il Coyote e li supero con decisione. Finalmente in fondo alle scale apro la porta e mi affaccio. Ho sbagliato strada! Questa è la porta di uscita, vedo i passanti per strada, i venditori di colore… ma niente che assomigli nemmeno vagamente al bar del cinema. Imprecando riparto con un nuovo scatto leonino salendo le scale alla velocità della luce. Sui pianerottoli tra una rampa e l’altra per la velocità salgo sui muri in perfetto stile Matrix. Supero nuovamente Beep-Beep e Willy e finalmente vedo la porta.  Non tutto è perduto, mi fiondo sulla porta con una spallata e mi fratturo scapola e braccio destro rimanendo tipo geroglifico spalmato sul freddo metallo. Cerco di capire dove sto sbagliando. Capisco: la porta si apre solo dall’interno! Freneticamente cerco il cellulare e comincio a chiamare tutti. Aro:silenzioso, non può rispondermi. Corvo: silenzioso, non può rispondermi. Andrea: silenzioso, non può rispondermi. Scaccia: silenzioso, non può rispondermi. Penso che potrei tranquillamente fare concorrenza a Paperino. Intanto le luci in sala si stanno spegnendo e il film ricomincia. Freneticamente, restando attaccato al cellulare, cerco di vedere un angolo di schermo dalla fessura della porta. Passa un quarto d’ora. Mi accorgo che ho ancora in mano i 4 euro e 30 centesimi per gli M&M’s grandi. Decido di tentare il tutto per tutto: spiegherò la situazione alla maschera e le chiederò gentilmente (ma fermamente) di farmi passare. Mi accingo ad un nuovo scatto e parto lasciandomi dietro una nuvola di fumo. Lungo le scale cado e mi faccio rotolando due rampe. Arrivato in fondo con un urlo disumano salto e apro la porta con un calcio volante da far invidia a Bruce Lee. Ricomincio a correre cercando di raggiungere il più presto possibile l’ingresso del cinema. Dribblo abilmente i venditori di braccialetti della fortuna ma resto impantanato in un gruppo di turisti giapponesi che si mettono a fotografarmi. Riesco a salvarmi solo richiamando alla loro attenzione qualche piccione dal colore particolare che li distrae momentaneamente. Per l’ultimo tratto mi metto a quattro zampe e mi copro di macchie nere su fondo giallo. Finalmente arrivo al cinema, scanso un grosso topo marrone che distribuisce volantini pubblicizzando un ristorante messicano, e entro nel cinema. Freno in scivolata falciando due vecchiette e una scolaresca ma riesco a fermarmi proprio davanti alla maschera. «M&M’sfilmscaleportamanigliastradascalegeroglificoBeep-Beepportabraccialettipiccionivecchiettascolarescabiglettiamici… posso?». La maschera non capisce niente e mi vedo costretto a rispiegare il tutto. Quando la maschera finalmente capisce cosa le sto chiedendo mi guarda con compassione e dice «Dai, paga il biglietto che non è così caro». Vengo preso da un istinto omicida ma mi trattengo. «No, davvero sono rimasto chiuso fuori non voglio entrare a sbafo». Il teatrino si ripete per altre sette volte. Alla fine la maschera mi sogghigna e fa «Vabbè dai entra, anch’io alla tua età lo facevo». Non ci vedo più. Un fischio da teiera e delle nuvole di vapore accompagnano il mio fiume di insulti. «Cosa cazzo dici! Io il tuo schifosissimo biglietto l’ho già pagato, e se vuoi saperlo credo che sia un furto far pagare 8 euro per un FOTTUTISSIMO biglietto del cinema, ma nonostante io la pensassi così ho pagato il tuo stupido biglietto e adesso esigo il mio posto a sedere in questo cazzo di cinema!!!» Tutte le persone si voltano verso di me. Una bambina di tre anni chiede a sua nonna«Nonna, cosa vuol dire cazzo?». Io faccio un ultimo scatto verso la sala. Salgo i gradini quattro alla volta e incrocio di nuovo Willy e Beep-Beep. Ormai siamo in confidenza e ci scambiamo i numeri di cellulare. Dopo questa brevissima pausa riprendo a correre rischiando di tramutarmi in una supernova. Arrivo alla sala, il film è già a buon punto. Mi accovaccio e sgattaiolo rapido e silenzioso verso la mia poltrona. Appena mi siedo Andrea mi chiede che fine avevo fatto. Io lo fulmino con gli occhi e, mentre gli altri tre cercano di spegnere Andrea in fiamme, io mi accorgo di avere qualcosa in mano: 4 euro e 30 centesimi. Stringo fermamente il pugno e li sbriciolo nella mia mano. Intanto Verdone sta flirtando con una donna sexy e seducente sul grande schermo, io penso a come sia ridicolo a quella età. Mi rilasso sulla poltrona, mi aggiusto la fasciatura sulla spalla, e mi godo il film, senza quegli stupidi M&M’s grandi.  

 

Nota dell’Autore: Tutto questo mi è successo davvero (ovviamente qui il tutto è molto esagerato) andando ieri al cinema con i miei amici. Recensite per favore 

  
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