“Permesso? Posso venire a respirarti dentro?”
“Cosa fai? Mi scivoli addosso?”
Lentamente. Senza fermarti.
Non la vedi la paura nei miei occhi?
Piano.
Nel silenzio.
Mi scrivevi “freddo”, sulla mano.
Mi scrivevi lettere d’amore.
Io ritagliavo angeli tra i tuoi capelli.
Incidevo braccia per dimenticarti.
“Sai, sono stanco di respirarti dentro”
Mi guardi dalla tua tomba di carta.
Invece io, imperterrita, annego.
Il sangue caldo giù dal naso, nella bocca,
tra le gambe magre.
Ha il tuo stesso sapore.
Non la vedi la morte nei miei occhi?
Note di Phan: Titolo ispirato all'omonima canzone dei Nirvana. E bla, e bla bla bla, bla.