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Autore: _rei_chan_11_    03/08/2015    2 recensioni
-Aaaah, la mia testa...- gemo tenendomela con entrambe le mani. Mi sembra di avere una biglia che rotola da una parte all'altra, al posto del cervello. Riesco ad arrivare fino alla stanza da bagno sano e salvo. Uscendo e tornando in sala sul mio amato divano, passo innavvertitamente davanti ad uno dei tanti specchi disseminati per casa e qualcosa attira la mia attenzione. Mi fermo ad osservarmi, ancora senza maglia, non notando nulla di strano. Aspetta un attimo...la mia pancia ha qualcosa che non va. Mi giro di lato per potermi guardare meglio. No, è piatta come al solito...ma...
La accarezzo distrattamente e una strana sensazione mi pervade, mai provata prima. È...bello?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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~Like a princess

Il matrimonio è pressochè organizzato. Mancano solo i vestiti, le fedi e gli inviti. Rileggo un'ultima volta la lista battuta a computer di "cose da fare". Sembra che ci sia tutto. Decido di chiamare Kou per accompagnarmi a scegliere gli abiti da mettermi il grande giorno.
-Moshi moshi?- risponde.
-Ciao Kou, sono Taka. Ti va di venire con me a fare shopping?-
-Ma certo, Taka-chan! Ci vediamo alle tre? Vengo a prenderti io.-
-Perfetto, a dopo.-
Akira non è in casa, è uscito poco fa con Yuu, anche lui alla ricerca di uno smoking che gli stia bene. Conoscendolo finirà con il farselo fare su misura perchè non gliene andrà bene neanche uno. "Shiroyama! Questo mi è largo sui fianchi! Vai a prendermene un'altro!", "Non mi si chiudono i pantaloni! Un'altro!". Posso immaginarlo perfettamente. Quando ci si mette sa essere un vero e proprio rompiscatole!
Mi alzo in piedi stirandomi. Sarà meglio che vada a prepararmi o arriverò in ritardo. Mi infilo sotto la doccia, insaponandomi in tutta fretta e ne esco bagnato come un pulcino. Mi asciugo con cura e mi spalmo uno spesso strato di crema idradante sutto il corpo. Questa settimana è tornato il freddo, nonostante sia primavera, e non vorrei ritrovarmi con la pelle screpolata proprio il giorno del mio matrimonio. Mi soffermo ancora una volta a guardarmi la pancia, carezzandola affetuosamente. Si gonfia sempre di più, giorno dopo giorno. Spero solo di poter entrare ancora nei miei amati vestiti...
Forse dopo aver scelto lo smoking potremmo andare a fare scorta di maglie larghe. Convincerò la papera, in un modo o nell'altro. Mi basterà tentarlo con una ciambella al bar del centro commerciale e forse mi porterà anche le buste. Metto un maglione di Aki, per nascondere al meglio tutto, e mi appresto a infilarmi i jeans.
-Dannazione...- mormoro quando vedo che non bastano per cingermi i fianchi. Trattengo il respiro, mi tendo, ma niente da fare. Non vogliono sapere di allacciarsi. Me li sfilo sospirando, affidandomi un'altra volta ai vestiti di Akira e prendo i suoi pantaloni più stretti. Non dovrebbe dargli fastidio. Mi stanno larghi sul didietro e sono un po' lunghi, ma bastano due di risvoltini per adattarli alla mia altezza. Li nasconderò in un paio di stivaletti. Prendo al volo la mia solita borsa, gli occhiali e il cappotto ed esco. Vedo Kouyou in fondo alla strada che mi viene incontro, quei due minuti di ritardo che lo caratterizzano ben presenti. Lo aspetto appoggiato al cancelletto che divide il nostro palazzo dalla strada con una sigaretta fra le labbra.
-Heilà!- mi saluta. Gli faccio un cenno con la testa soffiando il fumo dall'angolo della bocca.
-Quindi...cosa devi comprare?- mi chiede cominciando a camminare verso il centro.
-Scarpe e abiti per il matrimonio. Poi un caffè e qualche jeans nuovo.-
-Jeans? Non pensi di averne già abbastanza?- ridacchia.
-Non me ne va più neanche uno! Tutta colpa di questa stupida, piccola, adorabile creaturina che si diverte a farmi ingrassare.- mi lamento stirandomi la maglia per mostrargli il gonfiore.
-Oh sta già crescendo?- chiede con gli occhi lucidi. Annuisco con un sorrisino fiero. Poter dire "il mio bambino sta crescendo" è una cosa che mi fa sentire così maturo!
-Hai già pensato a come farai per il parto?- domanda incuriosito.
-Abbassa la voce! Penso che mi faranno il cesareo...- sussurro guardandomi in giro da dietro le lenti spesse degli occhiali scuri. Pensa se qualcuno dovesse sentirci...
-Non hai paura?-
-Sì, un po' sì.- sospiro preoccupato.
-Cambiamo argomento...non serve a nulla fasciarsi la testa prima del previsto. Piuttosto...che cosa vorresti indossare il "grande giorno"?- si appoggia a me mettendomi un braccio intorno alle spalle. Se non sapessi che è già fidanzato e che è la persona più passiva del mondo, gli avrei già staccato il braccio a morsi. O, molto più probabilmente, ci avrebbe pensato Akira. Non tollera che mi si tocchi, mi si guardi o mi si parli in un certo modo. Solo lui ha questo privilegio, il gelosone...
-Pensavo ad un smoking bianco...e magari una rosa rossa nel taschino.- rispondo dopo averci riflettuto su un attimo.
-Non male! Potresti abbinare la cravatta alla rosa...e forse mettere quel rossetto di Mac che hai comprato la settimana scorsa!-
-Ora capisci perchè ti ho portato con me?- rido vedendolo particolarmente entusiasta. Ci infiliamo al calduccio nel negozio che avevo addocchiato un po' di tempo fa passeggiando con Akira. Mi ricordo di essermi fermato a osservare affascinato tutti i completi esposti in vetrina, con Aki che mi tirava per una manica, impaziente di tornare a casa. E in quel momento avevo pensato a come sarebbe stato il giorno in cui mi sarei sposato, possibilmente con il mio amore. Chi l'avrebbe mai detto che cinque mesi dopo mi sarei ritrovato con un bimbo ed una fede al dito?
-Buongiorno, posso aiutarvi?- chiede la commessa, una signora sui quarant'anni con un simpatico taglio di capelli rossi molto sbarazzino, uscendo da dietro il bancone bianco con un elegante scritta dorata in corsivo.
-Sì, staremmo cercando uno smoking chiaro da sposo.- spiega Kou con uno dei suoi sorrisi da cucciolo.
-Molto bene, credo di avere quello che fa per voi! Chi è che si sposa?-
Alzo timidamente la mano.
-Auguroni!- esclama lei dandomi un'affetuosa pacca sulla spalla. Prende qualche completo dalle grucce, dopo avermi misurato velocemente con un metro da sarta, e ci accompagna in una stanza secondaria, con un tre poltroncine, uno scalino imbottito dove le spose salgono quando devono provare quei grandi vestiti pomposi, un specchio enorme e un camerino con una tenda a chiuderlo.
-Puoi provarti questi per cominciare. Poi ci dedicheremo agli accessori o potremo cambiare completamente genere nel caso non ti piacesse nulla.- spiega cordiale ficcandomi fra le braccia una miriade di giacche e pantaloni. Provo il primo completo: è di un bel crema con degli inserti di pelle lucida del medesimo colore. È un po' largo per me, i pantaloni hanno quell'odioso orlo di troppo e mi cade sulle spalle.
-Ehm....credo che sia troppo grande...- mormoro imbarazzato facendo capolino da dietro la tenda.
-Fatti vedere, se ti piace possiamo stringere ed accorciare dove serve.- sorride la signora. Guardo Kou in cerca di consiglio, mostrandomi a loro. Scuote la testa
-Non è questo.-
Provo tutti gli altri abiti e il responso è sempre lo stesso. Mi siedo accanto a lui sconsolato e stanco.
-Non lo troveremo mai...- piagnucolo. Mi accarezza la schiena cercando di consolarmi.
-Sssh, stai tranquillo...-
Decido di fare ancora un giro nel negozio. Scorro tutti i vestiti, soffermandomi anche a guardare qualche abito femminile. Quei corpetti decorati da pietre, fiocchetti e raso sono a dir poco divini. Per non parlare delle gonne, ce ne sono di tutti i tipi! Strette e lunghe, con lunghi strascichi, con mille strati per renderle gonfie (e probabilmente anche un po' scomode). Chissà come potrebbe starmi uno di questi? Ma non posso provarmeli! Che cosa penserebbe la commessa?
-M-mi scusi...potrei provare questo qui?- balbetto prendendo il coraggio a due mani ed indicando lo stesso vestito che mi aveva incantato quel giorno di mesi fa insieme ad Akira.
-Ma certo!- esclama tirandolo fuori e lisciandolo con le mani. Beh, è andata meglio del previsto. Mi aiuta ad allacciare tutti le zip ed i fiocchi, mi sistema le balze della gonna e cerca di tirare il corpetto con qualche spilla da balia per ovviare la mia assenza di seno. Faccio un profondo respiro e mi faccio vedere da Kouyou. Non deve dire nulla, mi basta il suo sguardo e quel sorrisino che gli increspa le labbra. L'abbiamo trovato. È lui, l'abito che mi ha sempre atteso appeso fra gli altri mille. La gentile signora che ci ha servito torna da noi una scatola da scarpe e qualche accessorio. Mi allaccia intorno ad un braccio una specie giarettiera di pizzo, solo molto più stretta. Mi posa una coroncina argento sulla testa, con annesso velo lungo fino a terra, e mi porge due decolette di raso bianco con un fiocco ed un diamantino sulla punta.
Mi guardo allo specchio: il vestito è magnifico. Il corpetto mi fascia il busto, le stecche del bustino sono nascoste dalla stoffa lucida arricciata, che mi si chiude sulla schiena con una serie di lacci fino alle fossette di Venere, dove si uniscono in un grande fiocco. La gonna è lunga fino ai piedi, delle balze con rinforzo gonfiano il retro a mò di sellino e si apre sul davanti, tenuta ferma da altri due grossi fiocchi, per mostrare una gonnellina più corta a strati. Faccio qualche giro su me stesso, per potermi ammirare al meglio. Mi sento una principessa con questo indosso. La principessa del mio principe, che di principesco ha ben poco, Akira.
-Prendo questo!- esclamo convinto con gli occhi che ancora brillano.
-Perfetto! Toglierò le coppe preformate dal corpetto per renderlo piatto e glielo stringerò leggermente.-
Kou mi picchietta su una spalla, guardandomi eloquentemente la pancia. Non ci avevo affatto pensato: ora del matrimonio il bambino crescerà ancora e il vestito non mi entrerà più!
-Potrebbe anche allargarlo sulla zona dello stomaco?- chiedo gentilmente.
-Certo, non c'è alcun problema...ma, se posso permettermi, mi sembra che vada già bene così.-
-Si fidi, questo piccoletto mangerà talmente tanto il giorno dell'addio al celibato che potrebbe non allacciarsi più!- ride Kouyou mettendosi in mezzo.
-Come desiderate. Ve lo farò consegnare insieme a tutto il resto la mattina del matrimonio verso le sette direttamente a casa.-
Annuiamo entrambi e io torno a cambiarmi, cercando di non inciampare nei vari strati di raso. Lascio indirizzo e data e pago con la carta di credito. Esco quasi saltellando con le guance rosse per l'emozione.
-È davvero bellissimo. E ti sta alla perfezione.- sorride Kou con un sospiro.
-C'è qualcosa che non va?- chiedo rabbuiandomi.
-No, non è nulla...solo...vedo te e Akira così uniti e felici. State insieme dalle superiori, siete andati a convivere dopo poco, avrete un figlio e ora vi sposate. E poi penso alla mia relazione con Yuu, che va avanti da molto tempo, anche se ci abbiamo messo un po', ma abitiamo ancora agli estremi della città. Ci vediamo tutti i giorni, ovviamente, e a volte rimaniamo a dormire l'uno dall'altro, ma non è la stessa cosa. Siamo fermi nello stesso punto da anni, non si evolve nulla. Io lo amo con tutto il cuore e credo che lui provi lo stesso. Ma perchè non me lo dimostra?- si confessa, soffocando qualche singhiozzo. Lo stringo pattandogli la testolina ormai piegata sulla mia spalla.
-Ehi, non c'è bisogno di piangere...Tu e Yuu siete una bella coppia e lui è pazzo di te. Basta solo vedere come ti guarda. È un po' timido, lo è sempre stato anche se cerca sempre di far credere il contrario, per questo spesso non riesce a mostrare appieno tutto l'amore che prova per te.-
Si asciuga le ultime lacrime agli angoli degli occhi.
-Sarà..forse dovrei fare io il primo passo...-
-Non preoccuparti, prima o poi ce la farà da solo. Se ci è arrivato Akira, ci può arrivare chiunque!- ridacchio. Ride anche lui.
-Lo prendi sempre in giro poveretto!-
-È il mio modo di dimostrargli affetto!- cerco di fare una faccia cucciolosa. Sempre ridacchiando fra di noi come due adolescenti, e raccontandoci annedoti divertenti sui rispettivi fidanzati, ci dirigiamo verso il nostro centro commerciale preferito. 
-Mi sta venendo fame...andiamo a prenderci qualcosa al bar.- propongo guardando l'orario dal cellulare.
-Mangi tantissimo in questo periodo!- mi rimbecca lo stangone.
-Senti, ho anche qualcun'altro da sfamare qua dentro!-
Raggiungiamo il bancone di vetro trasparente ricolmo di dolci e panini imbottiti.
-Buongiorno, che cosa desiderate?- chiede la signorina dietro al bancone.
-Mhm, prendiamo due cappuccini e due ciambelle.- comando per entrambi.
Prendiamo il vassoietto che ci porge la ragazza con i dolci e i caffè e andiamo a sederci ad uno dei tavolini rotondi accanto alle scale mobili.
-Sei pronto per il matrimonio?- mi chiede Kou addentando la sua ciambellina alla vaniglia e granella di nocciole.
-A dire il vero no...sono nervosissimo. Pensa se dovessi cadere! Ho il terrore di inciampare in una piega del vestito e finire a gambe all'aria...- confesso assaggiando con la punta della lingua la dolce marmellata alle fragole che riempie il mio pasticcino.
-Tranquillo, ci saranno le mie nipotine a tenerti lo strascico...saranno bellissime nei loro vestitini rosa pesca!-
-Sì, gli abiti che abbiamo scelto sono davvero carini! Preparati ad indossare il frac, mio testimone!- ridacchio finendo in due bocconi la mia merenda.
-Piuttosto voglio vedere Yuu alle prese con il papillon! Scomettiamo che se lo toglierà dopo due minuti? E non voglio neanche immaginare le lamentele che voleranno la mattina!-
-Non preoccuparti, non le sentirai! Perchè ovviamente verrai da me per aiutarmi! Akira non può stare a casa, per tradizione, quindi credo che andrà a dormire da Yuu. E probabilmente chiameranno anche Yuta e si faranno una delle loro serate fra uomini. Spero solo che non si tirino neri...non voglio sposarmi uno zombie con i postumi da sbornia.-
-Se Yuu osa bere anche solo un sorso di birra giuro che lo faccio rimanere in astinenza per mesi!- borbotta lappandosi via dalle dita lo zucchero rimasto.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         
Scoppio a ridere, quasi strozzandomi con il caffè.
Ci alziamo spazzolandoci via dalle giacche le briciole.
-Bene....e ora shopping!- esclamo tutto felice. Kouyou mi segue per una miriade di negozi, senza batter ciglio, aiutandomi a scegliere qualche abito "pre-maman", ovvero maglioni lunghi fino alle ginocchia, jeans nuovi, maglie e felpe. Nulla di diverso dal solito, solo di qualche taglia più grande.
-Mi sto gonfiando tutto...non mi entrano neanche più i miei anelli preferiti...- dico sconsolato tornando a casa carico di sacchetti.
-Ma smettila! Sei in perfetta forma...è normale ingrassare un po', ma sono sicuro che tornerai al tuo solito peso appena passata la gravidanza. Sei ancora giovane.- mi da un buffetto sulla guancia. Sorrido mesto cercando di credere nelle sue parole.
-Dai ora vado, tra mezz'oretta dovrebbe tornare Yuu e sono sicuro che vorrà venire da me a mangiare e lamentarsi di Akira. Ci vediamo domani allo studio!- mi saluta scompigliandomi i capelli.
-Sì, ciao, a domani.- sorrido aprendo il cancelletto. Infilo la chiave nella toppa dell'appartamento e non faccio neanche in tempo a girare la maniglia che Akira spalanca la porta.
-Amore! Sei tornato! Come è andata?- esclama schioccandomi un bel bacio sulla guancia.
-Benissimo! E a te?- entro in casa togliendomi le scarpe.
-Lasciamo perdere...ricordami di non andare mai più a fare compere con Yuu!- borbotta alzando gli occhi al cielo e aiutandomi a togliere il cappotto.
-Piuttosto mi sembra che tu ti sia dato alla pazza gioia! E spiegami un po' perchè hai su i miei vestiti, eh?- dice notando solo ora le buste. Le porta tutte in salotto, accanto al divano.
-Non mi entra più nulla! Ho dovuto rinnovare tutto l'armadio...- mi lamento cominciando a tirare fuori i miei acquisti.
-Sento la mia carta di credito piangere fino a qua...-
-Scemo, ho pagato con i miei soldi!- gli do uno scappellotto sulla nuca. Si limita a mugolare qualcosa di incomprensibile, ben contento del fatto che non abbia dissanguato il suo conto in banca.
-Ma...cos'è questo profumino?- chiedo annusando l'aria.
-Sorpresina!- ridacchia schiacciandomi delicatamente la punta del naso con l'indice. Va in cucina, guantone imbottito per non bruciarsi alla mano, e apre il forno, lasciando fluire una scia di dolce profumo per tutta la casa.
-Che cos'è? Che cos'è?- chiedo saltellando per cercare di sbirciare sopra alle sue spalle.
-Ah! Non si guarda!- mi spinge di nuovo sul divano e si chiude a chiave nella nostra piccola cucina.
-Dai Akiraaa!- mi lamento bussando più volte.
-Torna a sederti e chiudi gli occhi o non esco!- strilla da dietro la porta. Mi lancio sulla prima sedia che trovo e mi precludo la vista con le mani.
-Fatto, sbrigati!-
Lo sento camminare a passo felpato fino a dall'altra parte del tavolo e poggiarmi un piatto davanti.
-Ecco, ora puoi guardare!-
Tanti piccoli muffin a forma di cuore mi fissano, avvolti nelle loro cartine colorate.
-Li hai fatti tu?- chiedo con gli occhi lucidi. Annuisce fiero, spezzandone uno a metà.
-Sono quelli che ti piacciono tanto, con il ripieno di cioccolato fondente, vedi?-
Lo attiro a me sussurrando:
-Grazie amore...sei il miglior marito che possa desiderare.-
Sorride ricambiando il bacio.
-Questo ed altro per la mia principessa...-
-Aaah mi stai mettendo all'ingrasso!- sospiro assaggiandone uno. È delizioso.
-Su su, non ti fanno male un poco di energie in più!-
Mangio un paio di muffin, sebbene abbia già divorato un'enorme ciambella con  Kou poco fa, non sentendomi ancora del tutto sazio.
-Per quanto pensi di poter ancora lavorare?- mi chiede giocherellando con le briciole sul tavolo. Le mette in fila ad una ad una, per poi spargerle di nuovo con il dorso della mano.
-Non molto...guarda qua.- mormoro notando la pancia che, da seduto, mi tira leggermente la maglia.
-Non puoi capire quanto mi possa far felice vedere la tua pancia che cresce sempre di più...alcune volte faccio quasi fatica a realizzare di stare diventando padre.- sussurra accarezzandomi lo stomaco infilando la mano sotto al maglione.
Mi mordo il labbro commosso.
-Vieni qui...- lo abbraccio, stringendolo fortissimo e affondando il viso nel suo collo morbido.
-Oh, amore...- singhiozza sommessamente. Gli asciugo gli occhi umidi con il bordo della manica baciandogli la fronte.
-Basta piangere...- sussurro raccogliendo le lacrime che gli bagnano le guance con le labbra. Sorride pacifico per poi chiedermi:
-Che cosa vuoi per cena?-
Ridacchio divertito dall'improvviso cambio di argomento e gli rispondo:
-Comandiamo una pizza?-
Annuisce prendendo in mano il telefono e chiamando la pizzeria ad asporto più vicina. Mangiamo sul divano, di nuovo. Spero solo di non prenderla come abitudine...
-Uhm...domani dovremmo andare a prendere le fedi.- commento leccandomi le dita per levare ogni traccia di olio piccante.
-Già fatto!- sorride portando il suo ed il mio piatto in cucina.
-Cosa?!- salto in piedi seguendolo.
-Sh! Non chiedere nulla! È una sorpresa...-
Sbuffo infastidito tornando a sedermi, la testa che mi gira leggermente. Devo stare molto attento, sembra che la mia pressione si stia divertendo a farmi qualche scherzo. Mi sarebbe piaciuto andare a sceglierle insieme ma mi fido di Akira, sono sicuro che ha fatto una buona scelta.
Mi sdraio sul divano lanciando le pantofole sul pavimento con uno scatto dei piedi, un paio di cuscini a tenermi su il capo e telecomando alla mano. Lascio su un canale qualsiasi, sentendo le palpebre già un po' pesanti. Un turbine molto arrabbiato mi riscuote dal mio torpore.
-Takanori!- mi richiama Akira tenendo fra due dita qualcosa di indefinito. Inforco gli occhiali per poter vedere meglio. Il mio pacchetto di sigarette, aperto, dondola a mezz'aria.
-Che cos'è questo?- sibila innervosito.
-Sono le mie sigarette.- rispondo come se fosse la cosa più naturale del mondo, alzandomi su di un gomito per afferrarle. Le alza ancora più in alto.
-Perchè diavolo hai un pacchetto di sigarette, aperto per altro, nella borsa?- continua sempre più irritato.
-Akira ma che ti prende?! Ho sempre fumato, non ti sei mai lagnato.-
-Forse non prima, ma ora che sei incinta permettimi di lamentarmi almeno un po'.-
Lo guardo stralunato.
-Non puoi fumare! Non con il bambino! E non guardarmi così! Ora questo finisce dritto nella spazzatura!- esclama.
-No Akira! È nuovo, cavolo!- mi alzo a sedere.
Lo stringe nel pugno, spezzando a metà tutte le sigarette. Ormai sono inutilizzabili, tanto vale buttarle. Ed è esattamente ciò che fa, sedendosi poi accanto a me. Mi mette un braccio intorno alle spalle, come è suo solito fare quando guardiamo la televisione insieme. Mi scosto imbronciato, raggomitolandomi nell'angolo del divano, il più lontano possibile.
-Dai, Taka, non fare così...- piagnucola abbracciandomi.
-Lasciami stare.- borbotto scuotendomelo di dosso.
-Lo faccio per te...sono solo preoccupato.- dice ancora accarezzandomi lo zigomo con il dorso dell'indice. Addolcisco lo sguardo e sciolgo le braccia.
-Non volevo strillare in quel modo, mi dispiace.- si scusa tentando un'altra volta di stringermi. Lo lascio fare strofinando il naso contro la sua guancia.
-Scusa...- mormoro masticando per metà la parola. Troppo orgoglioso per potermi scusare normalmente...
-Sh, non importa.- sussurra baciandomi fra i capelli.


..................


-Kouyou! KOUYOU! Dove hai messo il mio eyeliner?-
-Dovrebbe essere lì da qualche parte!-
-Come pensi che possa capire il tuo "lì" dalla camera?!-
-Prova a dare un'occhiata in bagno...-
-"Prova"?! Dannazione Kou! Quell'eyeliner costa un'occhio della testa, se me l'hai perso giuro che....ah! Stupido vestito...vieni a darmi una mano, devo essermi incastrato da qualche parte. Quanto odio questa gonna!-
-Ti dai una calmata?- sibila raggiungendomi sulla porta, dove sono rimasto incagliato. Incrocio le braccia sbuffando ed attendo che mi liberi.
-Si era solamente incastrato un nastrino in uno dei cardini...ce la fai a non assordarmi per trenta secondi in modo che possa finire almeno di vestirmi?-
-Ridammi l'eyeliner.- borbotto semplicemente allungando una mano. Me lo lancia, pigliandomi quasi in un occhio. Finalmente posso finire di truccarmi, rischiando anche di sporcarmi il corpetto con il fondotinta. Mi sono quasi pentito di aver passato la notte nell'ennesimo night club, con stripper privato e alcool a fiumi (che non ho potuto neanche toccare con un dito), insieme a Kouyou. Dannato addio al celibato; un casino dietro l'altro...proprio il giorno che doveva essere uno dei più belli di tutta la mia vita.
-Kouyou!- strillo per l'ennesima volta.
-Cosa vuoi?- borbotta mettendosi una mano sugli occhi, cercando di mantenere la calma.
-Stringimi di più il corsetto, non voglio che mi si veda la pancia.- dico imbronciato.
-Lo sai che non puoi, anzi, secondo me dovresti allargarlo un poco.-
-Ma io...!-
-Smettila di lamentarti, siamo già in ritardo. Akira e Yuu saranno sicuramente già arrivati...-
-Pff...arrivo...- sibilo ritoccandomi per l'ennesima volta il trucco. Appunto la coroncina argento, con velo allegato, fra i capelli, assicurandola con qualche forcina.
-TAKANORI! Sbrigati! Mi ha appena scritto Yuu...stanno aspettando tutti te!-
-Ho detto che arrivo!-
Mi controllo un'ultima volta allo specchio, prendo borsetta e bouquet e corro da Kouyou indossando un sorriso smagliante.
-Eccoti qua finalmente...sali in macchina!-
-Macchina?- chiedo.
-Guarda...- dice indicando il marciapiede. Una bellissima auto d'epoca color crema, decorata da raso e fiori, ci attende, con autista in divisa al seguito. Akira si è occupato proprio di tutto...
Montiamo sui sedili posteriori e finalmente posso tirare un sospiro, un po' di sollievo, un po' per calmarmi.
-Stai molto bene in smoking.- sorrido dando un buffetto sul mento a Kou.
-Grazie! E tu sei davvero una bellissima sposina!- ridacchia lisciandomi la gonna con una mano.  Il luogo dove abbiamo organizzato la cerimonia, ovvero un grande prato circondato da alberi di ciliegio, dista a soli dieci minuti da casa, ma bastano per farmi venire il panico. Tamburello nervosamente con le unghie sul ginocchio, mordicchiandomi il labbro inferiori con gli incisivi.
-Ti sporchi i denti di rossetto...- mi rimprovera dolcemente Kouyou, accarezzandomi le spalle per rilassarmi.
-Sono agitatissimo, aiuto.- mormoro guardando fuori dal finestrino.
-Signori, siamo arrivati. Buona fortuna!- sorride l'autista girandosi.
Scendo dalla macchina e mi aggrappo al braccio di Kouyou. Non ho voluto invitare i miei genitori, ma avevo bisogno di qualcuno che mi accompagnasse all'altare e Kou, per mia fortuna, si è offerto di farmi da accompagnatore. Le sue nipotine mi precedono, lanciando petali di rosa sul lungo tappeto bianco che funge da navata. Tutti i nostri amici e parenti si alzano in piedi, sorridendomi emozionati. In fondo mi attende Akira, più bello che mai nel suo completo blu scuro, la cravatta argento legata stretta intorno al collo, i capelli lucidi, puliti e tagliati di fresco. È nervosissimo anche lui, si sta torturando le pellicine delle dita con le unghie, posso vederlo anche da qui.  Cammino lentamente fin da lui, pentendomi di aver messo i tacchi dato il tremore assurdo che mi scuote. Lascio andare il braccio di Kouyou per attaccarmi subito a quello di Aki, stringendolo spasmodico.
-Hey, stai tranquillo...- mi sussurra infilando una mano sotto al velo e accarezzandomi una guancia pallida. Yutaka ci sorride, con un non so che di malinconico nello sguardo, iniziando subito il suo discorso. Arrivano anche i paggetti con le fedi scelte da Akira. Sono pressocchè identiche, in oro bianco, una con la fascetta leggermente più spessa dell'altra, entrambe con un piccolo diamantino incastonato sul davanti e l'incisione con la data all'interno.
-Ottima scelta!- mormoro facendogli l'occhiolino. Mi guarda tutto compiaciuto, gongolando non poco. Ci scambiamo gli anelli, accompagnando il tutto con qualche dolce dichiarazione di amore eterno.
-Bene, eccoci arrivati alla fatidica domanda. Tu, Akira Suzuki, vuoi prendere Takanori Matsumoto come tuo marito?- sospira Yutaka.
-Sì, lo voglio.- risponde gonfiando il petto orgoglioso.
-E tu, Takanori Matsumoto, vuoi prendere Akira Suzuki come tuo marito?-
-Sì, lo voglio.- dico sull'orlo delle lacrime.
-Allora vi dichiare marito e marito. Prego, puoi baciare la tua sposina!- ridacchia facendo un passo indietro. Aki mi alza delicatamente il velo, prendendomi il mento fra le dita e piegando la testa con le labbra arricciate. Lo prendo per la vita, in un moto di coraggio, facendogli fare un teatrale casquè e stampandogli un lungo bacio sulla bocca dall'espressione stupita. Un applauso condito da un misto di risatine si libra nell'aria.
-Wow...- mormora rimettendosi in piedi con un sorrisino e baciandomi un'altra volta. E un'altra, e un'altra e un'altra ancora.
Ci spostiamo al ristorante, già prenotato, per il pranzo di nozze. Poco prima del primo piatto, ci versano lo champagne. Akira si alza in piedi, tenendo in alto il suo calice e battendoci contro con una forchettina un paio di volte per attirare l'attenzione.
-Ehm...scusate? Potreste rivolgermi un po' di attenzione, per favore? Vorrei innazitutto ringraziare tutti quanti per essere qui oggi per festeggiare tutti insieme l'unione del nostro amore.- mi rivolge uno sguardo affetuoso – La maggior parte di voi saprà sicuramente quanto è stata tormentata la nostra storia agli inizi, non tanto per noi, che ci siamo amati sin dal primo sguardo, ma per la società nella quale viviamo. Ma siamo riusciti a passare anche sopra a questo, ancor più uniti di prima. Ho incassato volentieri tutte le botte, anche le più forti, per poterci tenere per mano nel cortile della scuola, per poterci dare un'innocente bacio in mensa. Erano solo lividi e graffi, semplici ferite che con il tempo guarivano. Non potevo lasciare che qualcuno rovinasse il nostro amore. Volevamo dimostrarci affetto quando e dove volevamo, come una normale coppia, senza doverci preoccupare degli insulti o dei fischi. Ma non abbiamo potuto. Questo matrimonio, almeno per me, è anche una sorta di rivincita verso tutti quegli idioti bigotti che ci hanno tormentato per tutti questi anni. Abbiamo superato questo e supereremo anche tutte le difficoltà future, insieme. Spero che vi divertiate in questo giorno di festa! Ah, un'ultima cosa...direi che possiamo ufficialmente dare il benvenuto ad un nuovo Suzuki in famiglia! Anzi, a ben due Suzuki- conclude facendo l'occhiolino ai suoi genitori e accarezzandomi il ventre gonfio per non lasciare dubbi. Un coro di entusiastici "kampai" riempie la sala. Dopo esserci ingozzati di cibo fino a scoppiare, io e Akira apriamo le danze ballando un lento circondati dagli altri che ci guardano inteneriti. Ricevo un sacco di auguri per la gravidanza, insieme a moltissime domande sul "come sia potuto succedere" e riguardo al sesso del nascituro che, per ora, preferiamo non scoprire. Mi piacerebbe avere la sorpresa il giorno del parto e credo che Aki sia dello stesso pensiero.
Passiamo un pomeriggio ed una serata a dir poco stupendi, divertendoci come dei matti e festeggiando a non finire. Torniamo a casa tra le tre e le quattro di notte, mezzi ubriachi, sebbene io non abbia potuto bere praticamente nulla, ma mi è bastato quel misero bicchierino di champagne per rimanerci secco. Per fortuna che l'autista è rimasto fino all'ultimo per poterci riaccompagnare a casa in macchina...
Mi tolgo le scarpe, tenendole con due dita, e percorro il vialetto a piedi nudi, continuando a ridere sostenendomi ad Akira. Aaah mi gira la testa ma sono troppo felice! Arrivati davanti alla porta di casa Aki mi prende in braccio, tenendomi come una principessa.
-Uh oh, siamo fedeli alla tradizione fino all'ultimo...- ridacchio sbaciucchiandolo voluttuosamente.
-Beh manca ancora qualcosa...ogni matrimonio che si rispetti deve avere anche una prima notte di nozze, no?- sorride malizioso biascicando un po'.
-Andiamo in camera da letto...- sussurro leccandogli il labbro inferiore.

Note:
EEEEEEHII
Ditemi se non sono bellissimi? ;-; Adorrrrabili. Il bambino cresce sempre di più (awawaw che emosssione) e adesso i nostri Reituki si sono anche sposati! E oh oh sembra che l'astinenza per Akira sia finita ehehehe 8D
Lasciatemi perdere, sono le 4 del mattino, sto sclerando malissimo e mi sto ingozzando di patatine (le patatine mi fanno uno strano effetto...o.o).
Spero di riuscire a finire il prossimo capitolo abbastanza in fretta (non credo dato che devo ancora finire Oh my master TT^TT)...credo che sarà il penultimo (nuooo è già finita sigh mi diverte tantissimo scrivere reitukiate fluffose (?)).
Sì, la smetto, scusate.
Alla prossima!

Reichan :3

  
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