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Autore: Cloudlight95    03/08/2015    4 recensioni
.Hiccup alzò lo sguardo dall'inchino e la vide:Astrid,splendida,fiera e bellissima lo stava aspettando.«Oss».
La Astrid che aveva conosciuto martedì sera non avrebbe fatto quel sorriso con quella leggerezza,lei stava cambiando e Hiccup lo sapeva...sapeva che stava succedendo a causa sua.
Genere: Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Eret, Gambe di Pesce, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How To Train Your Karate 3

Astrid ricordò quanto i suoi primi cinque anni di vita furono bui. 
«Noi non ti vogliamo».
Riecheggiò una qualche voce nei suoi ricordi.
«Io non voglio essere tua amica»
Fece capolino un altra voce.
«Sai che chi è brutto rimane da solo?».
«Rimarrai sempre da sola».
«Nessuno ti vuole».
«Peccato che tu sia nata».
L'oscurità della sua infanzia invase la sua mente,come succedeva ogni giorno.Ma poi venne la luce.
Una luce che aveva la forma degli occhi verdi di quel nuovo allievo della Samurai Karate Berk:Hiccup.
Una luce che sprigionò ricordi bellissimi.
L'erba illuminata alla luce del sole prese forma nella mente di Astrid al pensiero degli occhi del ragazzo.«Avanti Astrid,Sinistro avanti Gedan Barai!».Gridò il maestro Eret.
«KYAHH!».Eseguì la parata con la ferocia di un Uncinato Mortale e i suoi piedi nudi affondarono nell'erba.Adorava allenarsi all'aperto,la faceva sentire inglobata nella natura.
All'epoca aveva solo sei anni ed era ancora cintura bianca,il mondo esterno non faceva per lei,non le interessava più avere amici,tutti a Berk la evitavano  e non volevano avere nulla a che fare con lei e lei non voleva aver nulla a che fare con loro,non c'era niente che le piacesse fare...niente eccetto il karate.
Fu il maestro Eret,all'epoca appena cintura nera,che le aprì le porte di quella meravigliosa disciplina salvandola dall'esclusione dal mondo.Il karate fu l'unica arma di Astrid per tutta la sua infanzia,imparò a farsi temere da tutti,maschi e femmine ricavandone una certa soddisfazione,nessuno riusciva a gareggiare con lei lei o a tenere testa al suo spirito guerriero.
Astrid impedì a sè stessa di affezionarsi a qualcuno,evitando di fare amicizia o di innamorarsi ...fino allo scorso martedì sera.
"Hiccup".
Quel ragazzo così fragile ma così determinato aveva in un attimo conquistato il suo cuore:le ricordava quanto la sua infanzia fosse stata dura ma anche quanto il karate le avesse salvato la vita,Hiccup era il tassello mancante di Astrid.
La sua corazza guerriera si arrendeva ai suoi occhi,verdi e profondi come i coralli su un fondale marino.
Mentre lo allenava vedeva la sua determinazione crescere sempre di più,non avrebbe mai voluto smettere di praticare karate con lui,ma il pensiero che entro poco tempo sarebbe stata costretta a tornare ai suoi normali allenamenti nel gruppo delle cinture nere la divorava dall'interno.In poche parole...
"Io...sono innamorata di lui".

Hiccup entrò nello spogliatoio,come al solito al suo arrivo la lezione stava per iniziare,nello spogliatoio c'era solo Gambedipesce.
«Ehm...ciao Gambedipesce».Salutò un po'imbarazzato.
«Oi Hic!».Lo accolse l'amico.
«Allora come procede il karate?Astrid è tosta eh?».Hic si sedette togliendosi le scarpe e preparando il karategi.Il suo viso si illuminò quando pensò a lei e il suo cuore sussultò dolcemente.
"Lei è meravigliosa".Avrebbe voluto dire.
«Già è proprio una vera samurai!Il karate procede bene...be almeno credo».Rise a denti stretti.
«Sono davvero contento che tu abbia continuato Hic,ti ho osservato mentre ti allenavi qualche volta e  ti assicuro che stai andando molto bene per queste prime lezioni».Gli confessò l'amico.
«Grazie Gambedipesce...anche io sono contento di aver deciso di rimanere,e non vedo l'ora di iniziare l'allenamento».Rispose Hic.
«Io invece non vedo l'ora che ti allenerai con noi».Esordì Gambedipesce.
Il cuore di Hic si strinse,lui non era pronto per smettere di allenarsi con Astrid,non dopo lo sguardo che alla fine della scorsa lezione gli aveva lanciato.
«Già,a chi lo dici».Mentì.
Hic finì di allacciarsi la cintura,pronto per l'allenamento.«Vedo che hai imparato ad allacciarla bene».Rise l'amico.
«Già,se non mi aiutavi tu probabilmente starei ancora cercando di allacciarla con mio padre che dice cose tipo...».Imitò suo padre.«"La prima regola del karate è allacciarsi la cintura!"».
«Siete ancora dentro?Forza muovetevi!».Era il maestro Eret,dal tono piuttosto serio.
«Arriviamo!».
I due amici corsero nella stanza dell'allenamento.
«Allora buon allenamento Hic».Entrarono.
«Oss».
Gambedipesce si diresse dal suo gruppo che si stava già allenando.
Hiccup alzò lo sguardo dall'inchino e la vide:Astrid,splendida,fiera e bellissima lo stava aspettando.
«Oss».Si inchinò di fronte a lei.
Lei ricambiò.«Oss».
Astrid sorrise,per la prima volta senza ostacolarsi.
«Proprio non vuoi saperne di essere puntuale tu».Disse in tono scherzoso.
La Astrid che aveva conosciuto martedì sera non avrebbe fatto quel sorriso con quella leggerezza,lei stava cambiando e Hiccup lo sapeva...sapeva che stava succedendo a causa sua,aveva in qualche modo scosso le fondamenta della sua anima e le aveva fatte vacillare.
«Già...la puntualità non è il mio forte».Sorrise il ragazzo.
Gli occhi di Astrid stavano perdendo inesorabilmente tutta la loro aggressività,se prima Hiccup vedeva nel loro blu un oceano in tempesta,ora ci vedeva un mare placido.
Era lo sguardo dell'ultima volta,lo sguardo del quale Hiccup si era innamorato.
L'amore.

Astrid sorrise furbescamente.«Ah si?Allora mettiamola così:ad ogni minuto di ritardo corrispondono dieci flessioni alla fine della lezione..io dico che diventerai il più puntuale di Berk».
Hiccup però,era ormai affogato nel suo mare placido."Io credo che invece diventerei più ritardatario di adesso...potrei passare più tempo con te".
Hiccup dovette davvero sforzarsi per non dirle ciò che aveva appena pensato,si limitò semplicemente a uno scherzoso:«Forse potrebbe funzionare».
L'espressione di Astrid tornò seria,l'allenamento stava iniziando.
«Avanti,altrimenti oggi non combineremo nulla.Subito forte,sinstro avanti Gedan Barai,VIA!».
«KYAH!».Ormai le parate erano diventate quasi meccanice per Hic.
«Bene Hic,da adesso in poi,anzi di "via" griderò "Hajimè",e quando devi fermarti dirò "Matè".Iniziamo ad entrare nel vero karate».
Hiccup annuì,ancora tuttavia distratto dal suo sguardo.
«Adesso fai un passo e  attacca con Oitsuki Jodan e para Age Ukè,voglio il kiai su entrambi.Hajimè!».
Hiccup prese fiato e tentò in ogni modo di togliersi lo sguardo profondo di Astrid dalla testa.
«KYAH!».
Attaccò Jodan e poi parò.
«Kyah!»
.«Matè!».Gridò Astrid.
«Adesso immagina di avere un avversario davanti a te a cui hai parato un attacco,controattacca con il pugno sul fianco ma senza cambiare posizione:questa tecnica si chiama Jaku Tsuki.Ricordati che mentre il pugno destro attacca,il sinistro si ritira sul fianco e viceversa».
Hiccup controattaccò col pugno destro,ripiegando al fianco quello sinistro.
«Bene,adesso passo avanti e Oitsuki Ciudan,para Soto Ukè e controattacca Jaku Tsuki.Hajimè!».
Hiccup eseguì le tecniche,facendo kiai su tutte e tre,immaginando davvero di avere un avversario davanti a lui.
«Molto bene!Adesso attacca con Oitsuki Gedan e para Gedan Barai con controattacco.Hajimè!».
Per la terza volta Hic eseguì le tecniche richieste molto aggressivamente col controattacco finale.
«KYAH!».
«Matè!».
Quando Astrid lo fermò,Hic si rese conto che tutto quello sfogo di energia lo aveva stancato.
«Queste sono le basi per il kumitè Hic,quello su cui tutto il gruppo di Eret si sta allenando».Le rivelò.
«Come vedi hai fatto bene a non mollare».
Il viso di Hic si illuminò.«Lo so...e non voglio mollare per nulla al mondo».Rispose.
«Molto bene».Concluse Astrid,piazzandosi esattamente faccia a faccia davanti a lui.
Entrambi dovettero sforzarsi per non arrossire.
«Il kumitè si pratica con un avversario davanti,immaginarlo come hai fatto adesso è facile,ma devi abituarti ad averne di fronte uno vero».
"Oh no...non dirmi che"
.La sicurezza di Hiccup iniziò a vacillare.
«Per adesso sarò io il tuo avversario».
All'improvviso Hic si sentì perso."Io...dovrei colpire Astrid?".
Quasi come se gli avesse letto nella mente Astrid rispose.«Non aver paura di colpire forte,perchè io lo farò.E' così che ci si allena nel karate,bisogna colpire ma anche essere colpiti e saper resistere».
Disse.Hic deglutì,non era pronto per avere davanti un avversario,figuriamoci Astrid.
«Attaccami prima tu con i tre oitsuki,io parerò col controattacco e dopo invertiamo i ruoli».
"Lei non si farà nulla no?Ha detto che è resistente".Pensò,mentre era a disagio.
«Non aver paura».Gli ricordò Astrid.
«Va bene...».Hiccup si concentrò,socchiuse gli occh isolandosi dal resto del mondo.
Gli riaprì.
«KYAH!».
Parò Gedan Barai.«
Attacami!».Gridò Astrid.
Non aveva scelta.Attaccò con il primo Oitsuki ma come se un'insidiosa barriera invisibile gli impedisse di attaccare forte Astrid,l'attacco quasi si annullò al momento dell'impatto con la parata.
Il risultato fu che il pugno di Hic fu portato talmente fuori portata da sbilanciarlo completamente.
«ATTACCA FORTE!».
Procedette con il secondo attacco ma ancora una volta non riuscì a metterci la forza necessaria,e ancora una volta Hiccup si ritrovò sbilanciato senza possibilità di fare niente.
«Ti sembra forte?Avanti come hai fatto prima!».
Per il terzo attacco ci mise tutto sè stesso."Lei non è Astrid,è solo un'avversario".Cercò di convincersi,trovò l'energia dentro di sè,poteva farcela,Astrid non si sarebbe fatta alcun male.
Attaccò e...l'attimo dopo il pugno era fuori pericolo mentre Astrid sferrò il Jaku Tsuki.
«KYAHI!».
Il pugno di Astrid fu talmente forte che per qualche istante Hiccup sentì la colazione tornare su.Emise un soffocato gemito dolorante.
«Più forza Hic,fare karate in questo modo è iutile!Nessuno di noi due si allena.Ora tocca a te parare,concentrati e spezza i miei attacchi!Hajimè!».
Hic si preparò ad avere il corpo completamente dolorante.
«KYAHI!».Astrid esordì col suo Gedan Barai e subito iniziò ad attacare Hic."Posso farcela".
Parò i primi due attacchi ma non riuscì a mandare fuori pericolo il secondo,l'oitsuki Gedan invece lo colse al bacino provocandoli una fitta intensa di dolore.
«Devi agire più in fretta,ormai conosci i movimenti,non pensare a come eseguirli...eseguili!».
«S.Si!».Rispose Hic Stordito.
«Per oggi proveremo solo queste basi del kumitè,avanti ricominciamo!».
La terza lezione di Hiccup procedette tra sfinenti dolori provocati dai colpi di Astrid e tentativi vani di mettere forza negli attacchi:non riusciva in nessun modo colpirla,quando fissava i suoi occhi puri tutta la sua forza diminuiva e annullava i suoi Oitsuki.
Lei però continuava ad attaccare senza esitare.
«Avanti Hiccup!Nel karate affronterai sempre un avversario!Mettici forza,colpiscimi!».
Hiccup continuò ad attaccare,tentò in ogni modo di convincersi che Astrid avrebbe resistito ai suoi attacchi,ma ogni volta che sembrava esserci riuscito ecco che i suoi attacchi andavano a vuoto.
Era come se un'altra sua personalità nella testa gli impedisse di colpire Astrid.
A pochi minuti dalla fine della lezione,Hiccup non riusciva più a reggersi in piedi,le gambe tremavano dalla stanchezza e aveva un piccolo livido in faccia.
«Non...non ci riesco Astrid...».
«Non ricominciare come la prima volta!SI che ci riesci ad attaccarmi!».Hiccup distolse lo sguardo da lei.
«Non lo so perchè non ce la faccio...è come se qualcosa mi bloccasse».
L'idea di avere un avversario davanti metteva Hiccup a disagio,perdeva la concentrazione e non riusciva ad eseguire nessuna tecnica correttamente...e poi davanti a lui non c'era un qualsiasi avversario...c'era Astrid.
«Guardami!».Astrid gli afferrò la testa.«Tu puoi farcela».
Astrid credeva in lui con tutto il cuore,non avrebbe lasciato che si arrendesse,tuttavia quell'esitazione di Hiccup fu un passo avanti verso la verità che ancora non le era chiara:
"E se...io gli piacessi?".
«Non ti lascerò arrendere così facilmente Hiccup.Finchè non mi attaccherai forte non andremo avanti».
Hiccup sapeva che poteva attaccare come si deve ma non su di lei,ogni attacco verso di lei si spegneva da solo,tuttavia volle provare ancora.
«Va bene...ancora».Astrid fu sollevata.
«Molto bene,allora sinistro avanti Gedan Barai!Hajimè!».
«KYAH!».
"Non devo esitare".Hiccup si convinse che poteva riuscirci.Prese fiato,caricò il pugno e attaccò jodan.
«KYA...».
Si ritrovò steso a terra,senza sapere come.
«Questo non è attaccare forte,hai fatto un kiai che non veniva assolutamente dal cuore...era solo voce.Era un finto kiai».
Astrid aveva parato il pugno e con la gamba destra aveva fatto perdere a Hic l'equilibrio.La rabbia di Hic fu tale che sbattè un pugno per terra.
«Non riesco ad attaccarti Astrid...avere un avversario davanti in un certo senso mi spaventa....e poi...».
Il cuore di Astrid si infiammò e inziò a battere emozionato.
Le parole di Hic riecheggiavano nella sua mente."E poi..."."Cosa?".
Hiccup si rese conto che non riusciva a proseguire la frase.
"Tu sei la ragazza di cui sono innamorato".
Ma nonostante avrebbe voluto dirglielo con tutto il cuore,non ci riuscì.«Tu...sei una ragazza...sai com'è...».
Tutto il battito cardiaco di Astrid decellerò improvvisamente.
«Ah...».
Sbottò.
Si sentì cadere dentro un tunnel oscuro,mentre una luce di fronte a lei si allontanava inesorabilmente.
«Oss».
Gli allievi di Eret salutarono il maestro.
La lezione era finita.Hiccup ancora non si era rialzato in piedi.Il viso di Astrid assunse un'espressione triste e delusa,persino la luce nei suoi occhi si spense."Ma come ho fatto anche solo per un attimo a credere che lui fosse...innamorato di me".
"Ho passato tanti anni ad evitare ogni tipo di relazione...be...".
Stava per piangere.
"Ci sono riuscita bene...".Strinse i denti.
"Vero?".
Hiccup notò subito che c'era qualcosa che non andava i lei.
Si rialzò.«Astrid...va tutto?>.
«Sto bene!>.Mentì lei ad alta voce.
Come al solito alla fine della lezione si presentò maestro Eret.
«Allora,tutto bene questa volta?».Chiese sorridente a entrambi.
Fu subito Astrid a prendere la parola.«Abbiamo iniziato le basi del kumitè,conosce le tecniche ma quando ha un avversario davanti non riesce ad attaccare».Hiccup non potè replicare.
«Mhh...ho capito...be bisogna abituarsi Hiccup,dovrai sempre allenarti con qualcuno nel karate,solo così si impara al meglio».
«Si lo so...Astrid me lo ha detto...è colpa mia se avere un avversario davanti mi mette in soggezione».
Rispose Hic.Il viso del maestro Eret improvvisamente si illuminò.
«Mi è appena venuto in mente che la volta prima che arrivassi tu,quindi sabato scorso è arrivato un nuovo allievo,ma frequenta il corso precedente* a questo ed ha la tua età...come si chiama?...Jack!».
Questa si che fu una sopresa per Hiccup,un ragazzo della sua età al suo stesso livello.«Ah si,il ragazzo albino.L'ho visto giusto la scorsa lezione mentre se ne andava».Disse Astrid.
«Be...».Continuò Eret.«Possiamo chiedergli se almeno per una volta può venire a questo corso...o magari tu puoi frequentare per una volta il suo.Magari avere un ragazzo del tuo livello come avversario ti può aiutare».
A Hiccup sembrò un'idea buona.«Ah...si va bene,vorrei solo che fosse lui a frequentare il mio corso».
L'idea di allenarsi senza Astrid,per di più nel kumitè lo terrorizzava.«Allora è deciso!».Affermò Eret.«Penserò io a chiederglielo e in qualche modo ti farò sapere».
Hiccup annuì.
«Astrid...vorrei che lasciassi a Merida il compito di insegnare a Hiccup e Jack il kumitè...mi piacerebbe che tu iniziassi di nuovo ad allenarti con il tuo gruppo per la gara che ti aspetta».
Hiccup sgranò gli occhi."No...".Fare kumitè con un avversario,senza Astrid come maestra era fuori discussione.Lei non avrebbe acconsentito,ne era sicuro.
«...Va bene...almeno per la prossima volta sarò dei vostri...».
Rispose,ma il suo tono era amarggiato e flebile.
Hiccup non ebbe modo di dire nulla,avrebbe voluto dire qualsiasi cosa per farle cambiare idea ma non ne aveva nessun diritto.
Si inchinò semplicemente,con le sue gambe tremolanti di fatica.
«Oss...».

ANGOLO AUTORE:Questo è stato decisamente il capitolo più difficile da scrivere di HTTYK,scusate se a uscire ci ha messo tanto...spero solo che chi lo aspettava lo legga e non rimanga deluso come Astrid alla fine.
Per quanto riguarda il corso precedente(*),mi riferisco al corso che si tiene un'ora prima di quello di Hic,anche dove io facevo karate c'erano più corsi.
Prima di chiudere vorrei ringraziare di cuore Heather Filcon,che ogni volta mi incoraggia a scrivere,grazie davvero,sappi che le tue storie sono meravigliose.
CI sentiamo al prossimo episodio...pronti per un piccolo crossover con Rise Of The Guardians?-Cloudlight95-
  
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