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Autore: Fantasia_98    03/08/2015    1 recensioni
Essa è incentrata su Isla Nublar. Racconta di come un gruppo di persone, tra cui i nipoti di Claire, ci approdino sventuratamente; esso si separerà e i superstiti, tra cui i due ragazzi, faranno la conoscenza della loro salvatrice: un vecchio esperimento di Hanry Wu, di cui nessuno a parte lui stesso ne era a conoscenza. La ragazza, durante il tragitto per la salvezza dei naufraghi dall'isola farà scoprire ai due ragazzi i pericoli e le meraviglie del posto. Alla fine Sonia comprenderà che dietro lo sbarco di quelle navi c'è sotto qualcosa di più e si metterà sulle tracce per capire l'intera faccenda
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano passati due giorni da quando erano partiti e ancora Isla Nublar non era in vista; i piccoli erano cresciuti in men che non si dica ed avevano presto acquisito un colore diverso sulla loro pelle. Sulla nave i ragazzi trascorrevano molto tempo a giocare a carte o a cercare di dimenticare ciò che era successo loro mentre Sonia si aggirava mangiando qualche boccone di carne cruda ascoltando musica con le sue altre cuffie blutute. -Tra quanto arriviamo ?- chiese Grey impaziente - procedendo così, per domani mattina- gli rispose un marinaio. La ragazza stava girando avanti e indietro ma ad un certo punto vedendo un pezzo di sbarra rovinata si fermò; toccò quel punto con le dita poi alzò la testa e scrutò l'oceano.

-correte! - stava urlando a Selene e alla sua famiglia -non vi voltate, andiamo!- continuava a urlare mentre correva su di un largo muretto mezzo distrutto.
 La scena tutto ad un tratto cambiò, -Selene!- stava urlando ora tra un pianto e l'altro -Selene!- continuava a chiamare disperata dopo di che vide velocemente l'artiglio dello Spinosauro che rovinava la sbarra, un urlo e poi buio.

- Sonia- chiamò più volte Zack mentre lei ritornava al presente -si- rispose lei dopo un po' - è tutto apposto?- le chiese poi senza aver alcuna risposta; lei poco dopo andò giù in coperta; nel mentre una lacrima le cadde sulla guancia sinistra. Decise di andare dai cuccioli ma quando arrivò nella stanza, un marinaio era a terra immobile mentre loro gli erano sopra pronto a sbranarlo da un momento all'altro; lei, non appena vide la scena, emise il richiamo del t-rex nella piccola stanza. Venne la pelledoca a tutti e 4 i raptor che non ci pensarono due volte a tornare al loro posto in silenzio senza fiatare.

Quando arrivarono a Isla Nublar erano le 11 del mattino e nel cielo era esposto un bellissimo sole caldo; dopo aver attraccato al porto ed esser scesi, Sonia si avviò verso la sala controllo lasciando sia i cuccioli sia le borse ai militari che, con calma vennero portati nella sua stanza.

 Un addetto tentò di bloccare l'accesso a Sonia; poco dopo lei lo scaraventò contro la parete di fronte rompendogli molte ossa. Tutti rimasero stupiti e impauriti nel vedere ciò.  - Chi di voi imbecilli era assegnato alle imbarcazioni ?!- disse furiosamente -ok, stai calma, va tutto bene- le disse Clare; nel frattempo tutti, essendo spaventati, tentarono di alzarsi e di scappare ma lei li avvertì subito urlando - tutti seduti!-. Tutti i presenti si rimisero a sedere, successivamente la ragazza ripeté - chi era assegnato alle imbarcazioni!- ma non ricevette alcuna risposta; pochi minuti dopo un uomo grassoccio simile a Nedry si alzò e si diresse verso l'uscita il più velocemente possibile. Sonia in pochi secondi gli fu davanti, lo prese per il collo e lo sbatté sulla parete più vicina; lui stava provando paura, sentiva che era arrivata la sua ora. Tutti la stavano fissando impauriti aspettandosi che lo uccidesse ma l'unica cosa che fece lei, fu guardarlo dritto negli occhi. Mollò la presa subito dopo, si girò e disse -se ti uccidessi sarebbe troppo facile; vivi con questo rimorso per tutta la tua breve esistenza- ; aveva appena compiuto pochi passi quando una delle sue dita si trasformò in artiglio poi si girò e gli distaccò il braccio sinistro. L'uomo urlò dal dolore mentre gli altri di paura di fronte a quella scena; Sonia che era rimasta indifferente raccolse il trofeo da terra poi disse -la prossima volta..spera che non ci sia una prossima volta- dopo di che se ne andò come se niente fosse.

Quando fu fuori chiamo Rosi, protese in alto il pezzo di braccio e le disse mentre lei planava per raccoglierlo fra le sue zampe -nascondilo- poi si avviò verso camera sua mischiandosi fra la folla.

Zack e Gray avevano nel frattempo appena raggiunto Owen e Claire, loro zia;  mentre i ragazzi raccontavano loro la vicenda appena vissuta sull'altra isola Claire cercava di dimenticare la scena a cui aveva appena assistito; pochi istanti dopo la ragazza le stava passando davanti con la mano ancora sporca di sangue. Zack e Gray quando la videro le corsero subito incontro ma vennero fermati pochi secondi dopo da loro zia; -è lei- stavano esclamando mentre entrava nel recinto dei Raptor. Owen tentò di fermarla invano mentre lei entrava e si chiudeva la porta alle spalle; dei 4 che una volta popolavano quel recinto ne era rimasto solamente uno che se ne stava nascosto nel fitto fogliame. Sonia rimase seduta per molto tempo sotto il sole mentre osservava i piccoli uscire e andare verso la loro madre; in quel momento Owen, assieme agli altri, stava salendo velocemente le scale per vedere da sopra la piattaforma cosa stava succedendo. Quando arrivò vide appena in tempo i cuccioli addentrarsi nel fitto fogliame mentre Sonia si alzava e si dirigeva verso la porta; non appena ebbe fatto pochi passi si fermò. Sonia aveva sentito dietro di se il respiro di Blu che con i piccoletti che le ronzavano sotto i piedi l'aveva successivamente chiamata con il suo verso. Nel frattempo Owen e gli altri stavano osservando dall'alto la scena; - esci subito da li- le urlò Barry ma l'unica cosa che fece la ragazza fu girarsi e fare un piccolo inchino col capo in segno di rispetto. Rimase ferma, finché non ricevette una risposta da Blu che abbassò la testa in segno di sottomissione; subito si avviò verso di lei tranquillamente. Nel frattempo due persone armate si erano appostate puntando al Raptor -aspettate, vediamo che succede- disse Owen ora incuriosito; Sonia oramai le era arrivata davanti. Stava andando tutto bene quando uno dei due uomini decise di caricare l'arma; Blu si girò emettendo il richiamo mentre Sonia metteva dietro di se i 4 cuccioli soffiando a sua volta quasi fosse un gatto rabbioso. Solo quando misero via le armi e si ritirarono la calma tornò a regnare. Finalmente Sonia poté accarezzare Blu; le due si misero a giocare poco dopo sotto le facce stupefatte di Owen e degli altri. Ad un certo punto, quando Sonia fu seduta a terra e Blu le fu sopra, con le zampe sulle spalle, si aggiunsero anche i piccoli che sino ad ora erano rimasti fermi. Owen era rimasto di stucco davanti a quella scena; in quell'attimo quelli che di solito erano pericoli dinosauri si erano trasformati in dolci e teneri cuccioletti. Mentre Sonia era ancora seduta, Blu era sopra di lei in piedi e i piccoli le si erano accoccolati sulle gambe, facendogliele addormentare, lei chiese - perché non entrate?- ; a quella domanda i ragazzi accettarono subito. Sonia gli fece accarezzare Blu e successivamente i piccoli che si mostrarono subito attivi e pronti a rimettersi a giocare; non passo molto tempo che entrò anche Owen. Mentre Blu si faceva accarezzare, dopo molti anni, di nuovo da lui Sonia richiamò i piccoli con un fischio; quando furono tutti a raccolta sotto di lei se li prese in braccio nonostante poi Charlie si spostasse sulla sua testa. Quando fu davanti a Owen disse dolcemente -finalmente lo zio Owen è arrivato; mi raccomando ragazzi fate i bravi e ascoltatelo in mia assenza e anche vostra madre- -ma come fanno a capirti?- gli chiese lui mentre le tirava via Charlie dalla testa -è complicato da spiegare- rispose lei aggiungendo poi -ok, allora non dovresti confonderli, sono esattamente con i tuoi vecchi Raptor, compresi i nomi però ti avverto Charlie ha la mania di salire sulla testa- -sei sicura che mi obbediranno?- -dovrai conquistarti il loro affetto ma fatto quello si non ti daranno grossi problemi, sono come i bambini: Attivi, pestiferi, giocherelloni e coccoloni - concluse lei prima di avviarsi verso la porta -Claire ho bisogno che tu venga con me- -ma tu dove vai- chiese Gray -a sistemare un altro possibile problema prodotto da Henry- annunciò.

Allontanatosi dal recinto dei Raptor, Sonia e Claire si stavano avviando verso il vecchio recinto dell'Indominus rex; - perché hai strappato il braccio a quel pover uomo- chiese in fine Claire che era andata con lei portandosi dietro i due uomini armati come protezione -voi umani non imparate mai- rispose lei -in che senso?- -quel pover uomo come lo chiami tu, ha pensato di far attraccare quelle due barche, ridotte in fine a una sola, sulla mia isola- Claire però ancora non capiva così Sonia si fermò e le disse - il tuo Indominus rex in confronto a loro non è niente e i tuoi dolci nipoti ci hanno quasi rimesso la pelle, se non fosse che li ho trovati e salvati in tempo. Per quella stronzata sono morte un sacco di persone- a quella spiegazione Claire rimase sconvolta e capì finalmente la reazione avuta. Quando si inoltrarono nel vecchio e dismesso recinto Claire le chiese - a cosa ti servo io?- -tu ora sei a capo di questo parco, sei tu che prenderai decisioni e io voglio assicurarmi che tu non commetta gli stessi errori degli altri della tua specie- -della tua specie- disse lei  mentre camminavano tra le vecchie ossa dei pasti che una volta il dinosauro esauriva -perché continui a fare così?- le chiese poco dopo -a fare come?- -umani e specie, lo dici come se tu non fossi un umana, come se fossi uno di loro, un mostro- -una volta, ma ora non lo sono più- rispose con tono triste aggiungendo poi -sai Claire, i veri mostri sono le persone-. Quando arrivarono al centro del recinto Sonia spostò alcune foglie; Claire la guardò come se fosse pazza: li, non c'era nulla se non qualche foglia schiacciata e qualche goccia di sangue secco qua e la. Quando Sonia intravide ciò che era successo tornò delusa verso l'uscita.

Nel frattempo si era fatta sera e Hanry Wu aveva appena finito di spostare il corpo dell'Indominus al confine del recinto. -Signore, la ragazza è tornata assieme alla donna all'entrata del recinto- -si, lo so, non si sarebbe mai inoltrata con lei fin qui di buio- -crede che domani riproverà?- -no, sa bene che oramai è inutile, il tempo sta per scadere-

Verso le dieci erano tornate dagli altri agli alloggi e si erano trovati a mangiare assieme -Claire, tra quanto aprirete di nuovo il parco?- - tra un mese- al sentire ciò Sonia rise a crepapelle, poi aggiunse - non ce la farete mai- -perché ?- chiese Gray -senti, io ti stimo, d'avvero, ti darei un premio per la tua spericolata e assurda corsa sui tacchi di qualche anno fa, ma dovresti prendere un elicottero assieme a chiunque ci sia qui, portarti Blu e i suoi piccoli dietro e tornartene a casa tua- lei la guardò esterrefatta mentre mangiava poi esclamò -io non me ne vado!- -e neanche noi!-aggiunsero i nipoti -chi non se ne va?- chiese Owen appena arrivato vestito in smoking. Claire era vestita con un vestito a tubino color bianco, indossava i tacchi con cui anni fa si era dovuta mettere a correre per tutto il parco ed aveva i capelli piastrati a differenza dei suoi nipoti che si erano messi una semplice maglietta e dei comuni pantaloncini corti abbinati a delle scarpe da ginnastica in fine Sonia, per quella sera, aveva deciso di indossare delle zeppe color beige e un tubino mono spalla di semplice tessuto elastico color nero assieme a degli orecchini rotondi color argento ornati da delle scritte dentro, di truccarsi come spesso faceva con la semplice matita nera e il mascara e piastrandosi anche lei i capelli, che le erano stati da non molto scalati sul collo assieme al suo inseparabile ciuffo sul lato sinistro della testa.
 -Qualche mese fa- iniziò a dire la ragazza mentre spalmava della Philadelphia su di un panino tostato - ero sulla mia bella isoletta e..- -taglia corto- le disse Owen -sa anche rigenerarsi- disse prima di incominciare a mangiare; nessuno parlò poi Sonia inizio a dire sottovoce -senti, per me se vuoi rimanere con Owen e i ragazzi puoi anche farlo ma.. tieni presente che non potrò garantire la vostra sopravvivenza, quindi fossi in te prenderei il prossimo traghetto che di preciso sarà qui a mezza notte- le disse controllando l'orologio del telefono, dopo di che si alzò e andò a fumare una sigaretta.
Era fuori già da un po' quando Claire la trovò; - era questo che volevi farmi vedere oggi pomeriggio, non è vero?!- le disse alzando la voce mentre avanzava verso di lei. Sonia decise di tornare dentro, probabilmente il pasto era pronto. Sonia mangiò tranquillamente, poi, quando ebbe finito andò in camera a dormire.

-correte! - stava urlando a Selene e alla sua famiglia -non vi voltate, andiamo!- continuava a urlare mentre correva su di un largo muretto mezzo distrutto.
 La scena tutto ad un tratto cambiò, -Selene!- stava urlando ora tra un pianto e l'altro -Selene!- continuava a chiamare disperata dopo di che vide velocemente l'artiglio dello Spinosauro che rovinava la sbarra, un urlo e poi buio.

Si svegliò tutto ad un tratto tra le lenzuola, bagnata di sudore freddo e spaventata; andò in bagno, si rinfrescò la faccia , le braccia e la pancia che il semplice top lasciava scoperto dopo di che prese le chiavi, il pacchetto di sigarette e uscì.

Si fece una lunga passeggiata tra gli edifici principali mentre si fumava una sigaretta quando ad un certo punto incontrò Claire e Owen. -Anche tu non riesci a dormire?- le chiese lui  -sono anni che non riesco più a dormire Owen- precisò Sonia -dunque domani ve ne andate?- -non possiamo, dobbiamo assicurarci che questo dannato dinosauro muoia definitivamente- -allora sarà meglio che mi obbediate- li avvertì lei -ma i tuoi genitori non sono preoccupati per te?- -loro... sono morti anni fa- disse tifando su un tiro subito dopo - ancora non ti sei perdonata quel giorno?- disse ad un certo una voce alle loro spalle:era Henry wu. -Che ci fai qui?- chiese Claire mentre Owen prendeva il fucile; Hanry mentre si avvicinava chiese tranquillamente -voi credete che io sia stato un mostro nel creare quel dinosauro?- -è morta un sacco di gente- gli rispose Owen - se volete un mostro forse dovreste guardare accanto a voi- -ma cosa sta dicendo?- chiese Claire a Sonia mentre iniziava ad andarsene -vi ha raccontato degli incubi che ha ogni notte?, di come sogni ogni sera la stessa cosa? o che cosa è diventata?- Sonia si fermò, si voltò e gli rispose -io non sono meno mostro di te ma se non altro rimedio ai miei errori Hanry- -di cosa sta parlando Sonia?- -di niente- -niente?, è niente aver ucciso la propria madre e il proprio fratello?, è niente essersi fatti impiantare del dna di dinosauro nel sangue per modificare il proprio?- Sonia gli si avvicinò e gli tirò un ceffone poi se ne andò mentre delle lacrime iniziavano a scenderle sulle guance rovinandole il trucco ancora perfetto sui suoi occhi.

Il giorno seguente, verso le dieci, quando si sentì un rumore assordante da molto lontano la ragazza era già in piedi con i vecchi vestiti che portava sempre sull'altra isola, i capelli mossi e il trucco che si era rifatta dopo la calda e lunga doccia; -il tempo è scaduto- fu l'unica cosa che disse mentre gli altri accorrevano a vedere cosa fosse. La guerra per il dominio dell'isola era incominciata e presto sarebbe diventata più dura che mai.

Nel frattempo, durante la notte, su Isla Sorna lo Spinosauro si era avviato, dopo aver ritrovato le tracce delle prede perse, verso Isla Nublar; ora era solo questione di tempo prima che li raggiungesse.

   
 
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