PROLOGO
Caro diario,
non so perché dovrei chiamarti caro, visto che: 1. Non ti conosco 2. Sei inanimato; ma riconosco che non avrebbe senso neanche iniziare con "stupido ed inanimato foglio di carta". Dicono che aiuti a sfogarsi, anche se credo che ci siano metodi più efficaci...eppure continuo a scrivere. Forse dovrei ammettere che in realtà lo sto facendo per esserle più vicino: lei scriveva ogni sera, ma più scrivo più mi convinco che sia un'idea stupida. Tutte queste parole non la faranno tornare e non cambieranno ció che è successo né ciò che è stato... Non mi faranno dimenticare... Ora capisco perché non voleva ricordare: trascorrere ogni giorno senza di lei è come una serata senza bourbon, come vivere a metà. Io mi alzo, parlo e continuo apparentemente la mia vita, o così sembra agli altri, ma dentro sono ancora li, al nostro ultimo ballo, alle ultime parole, all'ultimo bacio.
L'unica mia certezza è che si sveglierà, anche se quella streghetta sicuramente camperà come minimo per altri cent'anni.
L'immortalità rende il tempo soggettivo e ti offre innumerevoli possibilità, ma può essere anche una maledizione: sì, una maledizione. Soprattutto se sei solo. Rileggendo queste parole non mi sembra neanche che siano mie, la solitudine non mi è mai pesata tanto... Ma non ho nessuno con cui parlare (e forse questo spiega perché sto scrivendo ora): Stefan è troppo occupato a giocare a "tira e molla" con Caroline, Matt a proteggere la città da una mia possibile "esplosione" e Bonnie... Beh non la vedo da un po... Era mia amica, ma come posso guardarla, o parlare con lei sapendo che ogni suo respiro è uno negato ad Elena?
Elena... Dannazione perché non sei qui? Tutti dicono che sto reagendo bene e che devo tener duro, di non lasciarmi andare, che il tempo mi aiuterà, che tornerò a vivere come sempre e io faccio buon viso a cattivo gioco. Ma la verità è che ogni giorno l'idea di staccare la testa a qualcuno, come ho fatto con quel sociopatico di Kai, diventa sempre più allettante. Di certo avrebbe più senso di star qui a scrivere queste cretinate... Stefan (al diavolo lui e i suoi diari) dice che aiuta a sfogarsi, ma a me serve ben altro... Ora lui non c'è... E ho sete, potrei...
Ma che cosa sto facendo? Perché mi sembra di essere uno di quegli adolescenti incompresi che hanno bisogno di "scrivere loro sentimenti" e bla bla bla? Brucerò questa roba, da quando sono diventato un simile idio...
Non finisco di scrivere l’ultima parola che ho già stracciato il foglio e l’ho buttato nel caminetto. Di certo Stefan si arrabbierà ma è solo un povero illuso: credeva veramente che sarebbe bastato un pezzo di carta a farmi sentire meglio? Anzi, dopo averlo fatto sento ancora più voglia di andare a staccare la testa a qualcuno. La cosa più stupida è che quello che ho scritto è vero ed è vero anche che mi sto trattenendo per Elena, ma lei dov’è? Rinchiusa in una tomba per colpa di Kai, ed io me ne sto qui a scrivere su un foglio e a cercare di resistere a ciò che sono. Perché dovrei resistere? Io sono un vampiro. Io mi nutro di sangue, e lo preferisco dalla spina. Io sono cattivo ed egoista. Io non ho paura di uccidere. Io ho già ucciso in passato. Io sono Damon Salvatore e sono stufo di rinnegare ciò che sono per qualcuno che non è più qui.
Angolo Autrice:
questa è la mia prima long e la mia seconda ff e spero piacerà... A chiunque andasse mi piacerebbe leggere la sua recensione per poter migliorare. Ringrazio le mie amiche e shauni, che mi hanno spinto a scrivere una long:)
Caro diario,
non so perché dovrei chiamarti caro, visto che: 1. Non ti conosco 2. Sei inanimato; ma riconosco che non avrebbe senso neanche iniziare con "stupido ed inanimato foglio di carta". Dicono che aiuti a sfogarsi, anche se credo che ci siano metodi più efficaci...eppure continuo a scrivere. Forse dovrei ammettere che in realtà lo sto facendo per esserle più vicino: lei scriveva ogni sera, ma più scrivo più mi convinco che sia un'idea stupida. Tutte queste parole non la faranno tornare e non cambieranno ció che è successo né ciò che è stato... Non mi faranno dimenticare... Ora capisco perché non voleva ricordare: trascorrere ogni giorno senza di lei è come una serata senza bourbon, come vivere a metà. Io mi alzo, parlo e continuo apparentemente la mia vita, o così sembra agli altri, ma dentro sono ancora li, al nostro ultimo ballo, alle ultime parole, all'ultimo bacio.
L'unica mia certezza è che si sveglierà, anche se quella streghetta sicuramente camperà come minimo per altri cent'anni.
L'immortalità rende il tempo soggettivo e ti offre innumerevoli possibilità, ma può essere anche una maledizione: sì, una maledizione. Soprattutto se sei solo. Rileggendo queste parole non mi sembra neanche che siano mie, la solitudine non mi è mai pesata tanto... Ma non ho nessuno con cui parlare (e forse questo spiega perché sto scrivendo ora): Stefan è troppo occupato a giocare a "tira e molla" con Caroline, Matt a proteggere la città da una mia possibile "esplosione" e Bonnie... Beh non la vedo da un po... Era mia amica, ma come posso guardarla, o parlare con lei sapendo che ogni suo respiro è uno negato ad Elena?
Elena... Dannazione perché non sei qui? Tutti dicono che sto reagendo bene e che devo tener duro, di non lasciarmi andare, che il tempo mi aiuterà, che tornerò a vivere come sempre e io faccio buon viso a cattivo gioco. Ma la verità è che ogni giorno l'idea di staccare la testa a qualcuno, come ho fatto con quel sociopatico di Kai, diventa sempre più allettante. Di certo avrebbe più senso di star qui a scrivere queste cretinate... Stefan (al diavolo lui e i suoi diari) dice che aiuta a sfogarsi, ma a me serve ben altro... Ora lui non c'è... E ho sete, potrei...
Ma che cosa sto facendo? Perché mi sembra di essere uno di quegli adolescenti incompresi che hanno bisogno di "scrivere loro sentimenti" e bla bla bla? Brucerò questa roba, da quando sono diventato un simile idio...
Non finisco di scrivere l’ultima parola che ho già stracciato il foglio e l’ho buttato nel caminetto. Di certo Stefan si arrabbierà ma è solo un povero illuso: credeva veramente che sarebbe bastato un pezzo di carta a farmi sentire meglio? Anzi, dopo averlo fatto sento ancora più voglia di andare a staccare la testa a qualcuno. La cosa più stupida è che quello che ho scritto è vero ed è vero anche che mi sto trattenendo per Elena, ma lei dov’è? Rinchiusa in una tomba per colpa di Kai, ed io me ne sto qui a scrivere su un foglio e a cercare di resistere a ciò che sono. Perché dovrei resistere? Io sono un vampiro. Io mi nutro di sangue, e lo preferisco dalla spina. Io sono cattivo ed egoista. Io non ho paura di uccidere. Io ho già ucciso in passato. Io sono Damon Salvatore e sono stufo di rinnegare ciò che sono per qualcuno che non è più qui.