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Autore: Dubawebi1710    03/08/2015    0 recensioni
Taking every breath away
with all of the mistakes I made
from all the letters that I saved
This is everything I didn't say
I wish I could've make you stay
and I'm the only one to blame
I know that it's a little too late
This is everythin I didn't say.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esco dall'edificio che ormai da un anno mi tiene prigioniera. Strizzo gli occhi e sbuffo, odio il sole e odio il fatto che nel paese in cui vivo, un piccolo paese vicino Sidney, ci sia sempre il sole. Mando un messaggio alla mia amica nonchè coniquilina che mi risponde dicendo che mi aspetterà all'uscita con una sorpresa. odio le sorprese. Scorgo i suoi capelli lunghi lucenti che brillano ancora di più al sole e accanto a lei una testa rossa... testa rossa? Una volta vicino a lei mi rendo conto... Michael?? Appena lo riconosco mi fiondo tra le sue braccia ricevendo un'occhiataccia da Rose. Michael è uno dei nostri migliori amici, che hanno intrapreso una cariera in giro per il mondo. Avevano messo su una band un paio di anni fa e ormai da un anno non tornavano in Australia. Mi stacco dal suo abbraccio guardandomi intorno sperando di non scorgere i ricci ramati di Ashton. Ashton era colui che io e Rose avevamo conosciuto per primo. Tutti e tre frequenatavamo lo stesso liceo mentre gli altri tre, Michael, Luke e Calum ne frequentavano un poco lontano. Il rapporto tra me e Ashton era davvero forte, più di quelli che avevo con gli altri tre e sono sempre stata sicura che fosse stata più di una semplice amicizia. Tutto era però finito l'anno prima quando prima di partire, all'aeroporto con un inaspettato bacio sulle labbra mi aveva detto che per lui sarebbe stato insostenibile un rapporto a distanza, rapporto che in teoria non vi era mai stato, e che mi avrebbe soltanto fatto soffrire. Da quel momento qualsiasi contatto tra me e lui si interrupe e per quanto sentissi il resto dei ragazzi via skype sgusciavo via ogni volta che Ashton compariva anche solo per sbaglio nell'obbiettivo della videocamera.
 
"No lui non c'è..." mi risveglia Micahel dai miei pensieri scambiandosi un'occhiata d'intesa con Rose. Il loro rapporto era completamente diverso, per quanto sostenessero d'essere buoni amici sapevo che la storia non finiva li, sapevo che si sentivano quasi tutte le sere su skype, sapevo che tutte le frasi che si sussurravano la sera pensando di non essere sentiti, non erano frutto di una semplice amicizia. Annuisco semplicemente all'affermazione di Michael.
 
"Ma gli altri avrebbero davvero voglia di vedervi motivo per cui... "dice indicando la macchina alle sue spalle "vi sono venuto a dare un passaggio. Siamo tutti a casa di Luke" dice ridacchiando il ragazzo dai capelli tinti aprendo la portiera della macchina.
 
"Rose stai tu davanti" dico con un sorriso dandole un'impercettibile gomitata facendola ridacchiare sotto lo sguardo confuso di Michael. Mi accomodo sul sedile posteriore sporgendomi con la testa tra il sedile anteriore e quello del guidatore con un enorme sorriso. Li avrei fatti mettere assieme.
 
"Mike ti trovo bene, ti stanno bene questi capelli rossi, non è vero Rose?" Le chiedo con un ghigno.
 
"Certo"risponde lei tenendo lo sguardo basso facendo sorridere Michael.
 
"Grazie ma me ne sono quasi stufato" dice picchiettando il dito sul volante sistemandosi un berretto in testa. "Vedo bene anche voi" dice sorridendo alla mia amica. La cosa non mi risulterà nemmeno tanto difficile! Penso sorridendo tra me infilando la mia agenda consumata nella mia tracolla. Michael parcheggia bruscamente facendomi sobbalzare, le sue maniere sono sempre le stesse. Sospiro un po' agitata al pensiero di dover entrare in casa di Luke e ritrovare li anche Ashton. Usciamo dalla macchina e subito mi affianco a Rose che mi rassicura dicendo che tutto andrà bene. Anche se non ne sono poi cosi sicura.
 
Appena bussiamo, la porta lascia intravedere un Calum che non mi ricordavo di aver lasciato così. Ora è molto più alto e muscoloso e sulla pelle olivastra del suo braccio sinistro risaltano svariati tatuaggi. Rose gli salta praticamente addosso non ha mai avuto problemi nell'essere espansiva, Michael entra assieme a Rose lasciandomi sola sull'uscio a guardare imbambolata Calum.l
 
"Troppo entusiasmo eh" dice calum guardandomi divertito. Io sorrido intimidita abbracciandolo debolmente mentre lui mi stringe forte. Da dove esce tutto questo imbarazzo? è uno dei miei migliori amici.
 
"Sei cresciuta.." dice facendomi allontare un po' da se squadrandomi da testa a piedi. "Mi piacciono i tuoi capelli" sorride sfiorandomi le punte dei capelli rosso scuro.
 
"E a me i tuoi!" Dico notando il ciuffo biondo tra i suoi capelli scuri, mai visto prima. Glieli scompiglio energicamente facendolo sorridere.
 
"Entra su che anche Luke voleva vedervi e sai come diventa quando è impazziente" mi ricorda Calum. Bene nessuno ha fatto riferimento ad Ashton fino ad ora, tiro un sospiro di sollievo. Entro in salotto e devo davvero rimanere interdetta. A parte Rose che sta tempestando tutti domande, il Luke che vedo mi fa sbarrare gli occhi. Non é più un pulcino rachitico ora è.. é rimasto rachitico comunque ma le sue spalle ora sono larghe e ben definite e non ha più quel faccetto da bambino.
 
"Luke?" Chiedo perplessa passandomi una mano in volto.
 
Lui scoppia a ridere rispondendomi nella stessa maniera: "Sara?" Alzandosi e venendomi ad abbracciare.
 
"Non posso girarmi un secondo che non siete più gli stessi" dico nascondendo il viso nel suo petto.
 
"Già tutti dei beipollastri" si fa scappare Rose facendo ridere tutti.
 
"Oh e dovreste vedere come è diventato Ashton! Dio le fa cadere tutte ai suoi piedi" dice con leggerezza Luke. Il silenzio avvolge la stanza appesantendo il mio cuore. "Luke!" Lo rimprovera Calum a denti stretti. 
 
"Hei vi.. vi dispiace se faccio un salto in bagno? Non ho fatto in tempo ad andare a scuola e ora devo beh insomma.." alzo le spalle sotto lo sguardo mortificato di tutti e abbozzo un sorriso per rassicurare. Mi dirigo in cucina verso l'uscita sul retro. Ormai conosco la casa di Luke come le mie tasche. Richiudo la porta alle mie spalle con un sospiro e chiudendo gli occhi frugo nella tasca e tiro fuori la sigaretta d'emergenza. E cavolo se quella era un'emergenza. Insomma cosa mi aspettavo che mi avrebbe tenuta nel cuore per sempre? io non sono nessuno. Faccio per portarmi la sigaretta alle labbra ma quando apro gli occhi sono costretta a rimanere con la mano a mezz'aria e la sigaretta stretta tra le labbra. La sua figura mi sovrasta e le sue braccia muscolose, i suoi capelli lunghi e la barba incolta non me lo farebbero riconoscere se non fosse per quegli occhi, che sono rimasti gli stessi anche se ora più stanchi e arrossati.
 
"Sara?" Si cavoloo cosa avete tutti da meravigliarvi? Magari ho dell"insalata tra i denti! 
 
"Ashton" dico con voce flebile levando la sigaretta dalla bocca. 
 
"Cosa ci fai qui?" Cosa ci faccio qui? Cosa ci fai tu qui pezzo di coglione!
 
"Andavo in bagno e io..." le parole mi muoiono in bocca quando mi soffermo a vedere quanto sia dannatamente bello e io mi sento un'insignificante mosca accanto a se. I suoi capelli e i suoi occhi brillano al sole, è abbronzato e la canotiera troppo smanicata lascia poco spazio all'imaginazione.
 
"Andavi in bagno con un sigaretta?" Chiede perplesso alzando un sopracciglio. 
 
"Io..." bisbiglio alzando le spalle. sono stupida? Ho perso la funzione vocale? 
 
"Da quando fumi?" Chiede levandomi la sigaretta dalla mano. Da quando te ne sei andato tu caro.
 
"Da un po'" ammetto alzando le spalle. Butta la sigaretta a terra guardandomi fisso negli occhi per poi guardare altrove e sbuffare.
 
"Quel giorno io.." tu? 
 
"Io..." su dai sentiamo! Riporta il suo sguardo su di me e devo abbassare il mio o i suoi occhi scaveranno una fossa ai miei.
 
La porta alle mie spalle si spalanca facendomi capitombolrare tra le sue braccia. Dio questa vita è uno schifo.
 
"Oh dio eccoti" la voce di Luke sollevata mentre vedo Rose coprirsi la bocca con una mano. Michael alza gli occhi al cielo e Calum si limita a guardare Ashton in maniera torva.
 
È passato neanche un giorno e già la situazione è insostenibile.
 
"Ragazzi magari ci si sente io... ora preferirei andare a casa" mi sforzo di sorridere mentre tutti tacciono e Ashton sta fermo davanti alla porta senza fiatare. 
 
"Vi accompagno io" parla Calum dietro di me posandomi una mano sulla schiena. Mi allontano senza sembrare troppo paranoica mentre Rose dice che due passi non ci  faranno male ringraziando Calum.
 
"Ti scrivo più tardi" sento poi sussurrare Michael a Rose.
   
 
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