03/08/2015
6 recensioniSedici Parole
6 settembre 2014
Una parola strana:
ARZIGOGOLATO
agg. – tortuoso, complicato.
Siamo seduti nel parco del paese, io e il mio amico.
«Un ragazzo ama una ragazza. Una ragazza ama un ragazzo.» Dico io.
«Okay, questo è facile.» Mi risponde scrollando le spalle.
«Un ragazzo ama un ragazzo. Una ragazza ama una ragazza.» Ribatto sicuro.
«Non ti seguo più, Dev.» L’ho messo a disagio.
«Uno dei tanti ragazzi che ho nominato si chiama Raye.» Parlo senza guardarlo.
«Non mi piace più questo discorso, sta diventando strano.» Si mette sull’attenti.
«Sta diventando arzigogolato.» Cerco di confonderlo con una parola strana.
Raye mi guarda, si alza e se ne va.
8 settembre 2014
Due parole che ho sentito raramente nella mia vita:
MI DISPIACE
da dispiacersi
v. rifl. – provare rincrescimento per qualcosa
da dispiacersi
v. rifl. – provare rincrescimento per qualcosa
Raye mi raggiunge nel corridoio il lunedì seguente.
«Ehi Dev, mi dispiace di essermene andato sabato.»
Non lo guardo. «Dispiace anche a me.»
«Dopotutto stavi solo parlando per ipotesi, giusto?»
Io annuisco, ma lui non può vedermi perché sta già pomiciando con la sua ragazza.
12 settembre 2014
Una parola che mi è sempre piaciuta:
«Dev, l’ho invitata al ballo.»
«Mi fa piacere.»
«La amo davvero, amico.»
«Spero che tu le sia sempre accanto… fedelmente.»
«Tutto bene?»
Non rispondo.
Ho aspettato la cena di una domenica per farlo.
Volevo che fossero entrambi presenti.
Mi alzo in piedi.
«Mi piacciono i ragazzi.»
I miei genitori alzano lo sguardo.
«Nel modo in cui dovrebbero piacermi le ragazze.»
Mia madre fa finta di non avermi sentito.
Mio padre si alza, mi viene vicino e mi mette una mano sulla spalla.
«Sono fiero di te, figlio mio.»
*spazio autrice*
Una parola che mi è sempre piaciuta:
FAITHFULLY = FEDELMENTE
avv. – con fedeltà
avv. – con fedeltà
«Dev, l’ho invitata al ballo.»
«Mi fa piacere.»
«La amo davvero, amico.»
«Spero che tu le sia sempre accanto… fedelmente.»
«Tutto bene?»
Non rispondo.
21 settembre 2014
Una cosa difficile da fare:
COMING OUT
espressione usata per indicare la decisione di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale
espressione usata per indicare la decisione di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale
Ho aspettato la cena di una domenica per farlo.
Volevo che fossero entrambi presenti.
Mi alzo in piedi.
«Mi piacciono i ragazzi.»
I miei genitori alzano lo sguardo.
«Nel modo in cui dovrebbero piacermi le ragazze.»
Mia madre fa finta di non avermi sentito.
Mio padre si alza, mi viene vicino e mi mette una mano sulla spalla.
«Sono fiero di te, figlio mio.»
24 settembre 2014
Un verbo che fa male:
«Mamma ti prego, parlami.»
Mia madre strofina energicamente la pentola.
«Sono sempre tuo figlio, lo stesso a cui rimboccavi le coperte da bambino.»
La pentola cade con un tonfo.
«Sei malato, Devis.»
Esco dalla cucina senza versare una lacrima.
Mi avevano detto che sarebbe stato difficile.
Che sono circondato da persone che temono ciò che non conoscono.
Che nessuno lo avrebbe accettato.
Che i miei compagni mi avrebbero deriso.
Ciò che avevano dimenticato di dirmi era che io non sarei stato pronto ad accettarmi.
Un verbo che fa male:
RIFIUTARE
v. tr. – non accettare, respingere qualcuno o qualcosa
v. tr. – non accettare, respingere qualcuno o qualcosa
«Mamma ti prego, parlami.»
Mia madre strofina energicamente la pentola.
«Sono sempre tuo figlio, lo stesso a cui rimboccavi le coperte da bambino.»
La pentola cade con un tonfo.
«Sei malato, Devis.»
Esco dalla cucina senza versare una lacrima.
30 settembre 2014
Un aggettivo per descrivere l’umanità:
Un aggettivo per descrivere l’umanità:
IGNORANTE
agg. – di persona maleducata, rozza
agg. – di persona maleducata, rozza
Mi avevano detto che sarebbe stato difficile.
Che sono circondato da persone che temono ciò che non conoscono.
Che nessuno lo avrebbe accettato.
Che i miei compagni mi avrebbero deriso.
Ciò che avevano dimenticato di dirmi era che io non sarei stato pronto ad accettarmi.
10 ottobre 2014
Una parola che mi rende felice:
Raye mi viene vicino e mi posa una mano sulla spalla.
«Un ragazzo ama una ragazza. Una ragazza ama un ragazzo.»
Lo guardo senza capire il perché delle sue parole.
Era da quando avevo dichiarato apertamente di essere gay che non mi rivolgeva la parola.
«Un ragazzo ama un ragazzo. Una ragazza ama una ragazza.»
Continuo a guardarlo senza capire.
«E va bene così, perché è comunque amore.»
Mi abbraccia.
I miei genitori entrano nella mia stanza.
Mio padre mi siede accanto sul letto.
Mia madre resta in piedi sulla porta.
«Dev, hai il diritto di amare chi vuoi.»
Mia madre mi parla, dopo tanto tempo che non apriva bocca in mia presenza.
Mi guarda negli occhi e le leggo scritto in faccia quanto è dispiaciuta.
Mi alzo e l’abbraccio.
Le sue lacrime mi bagnano il collo della polo.
Una parola che mi rende felice:
AFFETTO
s. m. – sentimento d'amore privo di pulsioni sessuali
s. m. – sentimento d'amore privo di pulsioni sessuali
Raye mi viene vicino e mi posa una mano sulla spalla.
«Un ragazzo ama una ragazza. Una ragazza ama un ragazzo.»
Lo guardo senza capire il perché delle sue parole.
Era da quando avevo dichiarato apertamente di essere gay che non mi rivolgeva la parola.
«Un ragazzo ama un ragazzo. Una ragazza ama una ragazza.»
Continuo a guardarlo senza capire.
«E va bene così, perché è comunque amore.»
Mi abbraccia.
15 ottobre 2014
Una parola che preclude l’ignoranza:
ACCETTAZIONE
s. f. – accoglimento, ammissione di qualcosa
s. f. – accoglimento, ammissione di qualcosa
I miei genitori entrano nella mia stanza.
Mio padre mi siede accanto sul letto.
Mia madre resta in piedi sulla porta.
«Dev, hai il diritto di amare chi vuoi.»
Mia madre mi parla, dopo tanto tempo che non apriva bocca in mia presenza.
Mi guarda negli occhi e le leggo scritto in faccia quanto è dispiaciuta.
Mi alzo e l’abbraccio.
Le sue lacrime mi bagnano il collo della polo.
27 ottobre 2014
Un’altra parola che fa male:
«Ho rotto con Deb.»
Raye sgancia la bomba mentre io sono immerso nel libro che sto leggendo.
Alzo gli occhi dal libro. «Credevo fosse quella giusta.»
«Non lo era.»
«Mi dispiace.»
«Non fare la femminuccia sentimentale, Devis.»
Lui riprende a suonare la chitarra, io riprendo a leggere.
Alla festa di Halloween, Raye mi si avvicina con il suo costume da Frankestein.
Puzza a morte di alcool e fumo, deve essere strafatto in tutti i sensi.
«Ehi Dev, sai una cosa?»
Lo fisso senza rispondere.
«Mi sa che mi piaci.»
Mi bacia, e le sue labbra sanno di vodka.
«Ehi Dev, che ne dici di venire con me e Katie stasera.»
«Perché? Credevo volessi passare la serata a limonartela.»
«E dai, ho bisogno di qualcuno che faccia da spalla.»
Mi fa male sentirmi definire una spalla.
Penso di dirgli che non ci sono.
Poi però accetto.
«Amico, che ti è successo?»
Non risponde.
«Fa male?»
Annuisce.
Lo abbraccio e lo sento sussultare quando gli sfioro la schiena.
Quando arrivo a scuola, sul mio armadietto c’è l’immagine di due ragazzi che si baciano.
Sotto, con il pennarello nero, c’è scritto “eliminiamo la feccia del mondo”.
Prendo la foto e la strappo.
Dietro di me, l’intera squadra di football ridacchia.
Alzo il dito medio.
Torno a casa con un occhio nero.
«Buon Natale, Dev.»
Raye mi abbraccia, poi rimaniamo in silenzio.
«Tutto bene?» Gli chiedo.
Ancora non mi ha spiegato perché aveva il labbro spaccato quel giorno di un mese fa.
«Gliel’ho detto, a mio padre.»
«Cosa?»
«Che ti amo.»
Mi bacia ancora, e questa volta le sue labbra hanno il sapore delle lacrime e della menta.
Nel salotto di casa sua, io e Raye ci stringiamo sul divano.
I miei genitori e sua madre sono seduti davanti a noi e ci guardano sorridendo.
È allora che capisco che, insieme, riusciremo ad affrontare tutto.
Raye mi bacia e, giuro, riesco quasi a sentire mia madre che sviene.
Ma va bene così, perché io lo amo.
E lui mi ama.
E il mondo continuerà a girare, le stelle a splendere e il sole a riscaldarci.
Un’altra parola che fa male:
ROTTURA
s. f. – troncamento, interruzione brusca di rapporti o trattative
s. f. – troncamento, interruzione brusca di rapporti o trattative
«Ho rotto con Deb.»
Raye sgancia la bomba mentre io sono immerso nel libro che sto leggendo.
Alzo gli occhi dal libro. «Credevo fosse quella giusta.»
«Non lo era.»
«Mi dispiace.»
«Non fare la femminuccia sentimentale, Devis.»
Lui riprende a suonare la chitarra, io riprendo a leggere.
31 ottobre 2014
Un atto che indica amore:
BACIARE
v. tr. – accostare le proprie labbra su qualcuno o qualcosa in segno di amore, di affetto
v. tr. – accostare le proprie labbra su qualcuno o qualcosa in segno di amore, di affetto
Alla festa di Halloween, Raye mi si avvicina con il suo costume da Frankestein.
Puzza a morte di alcool e fumo, deve essere strafatto in tutti i sensi.
«Ehi Dev, sai una cosa?»
Lo fisso senza rispondere.
«Mi sa che mi piaci.»
Mi bacia, e le sue labbra sanno di vodka.
3 novembre 2014
Una parola che odio:
Una parola che odio:
INDIFFERENZA
s. f. – mancanza, spesso ostentata, di partecipazione o di interesse
s. f. – mancanza, spesso ostentata, di partecipazione o di interesse
«Venerdì sera esco con Katie.»
Raye finge di non ricordare nulla della notte di Halloween.
Io so che ricorda, ma gli reggo il gioco.
Fingo anche io che non sia successo nulla.
A volte, sento ancora il sapore della vodka in bocca.
Raye finge di non ricordare nulla della notte di Halloween.
Io so che ricorda, ma gli reggo il gioco.
Fingo anche io che non sia successo nulla.
A volte, sento ancora il sapore della vodka in bocca.
7 novembre 2014
Una parola carina per dire comparsa:
SPALLA
s. f. – nel gergo teatrale, l'attore che sostiene il comico principale
s. f. – nel gergo teatrale, l'attore che sostiene il comico principale
«Ehi Dev, che ne dici di venire con me e Katie stasera.»
«Perché? Credevo volessi passare la serata a limonartela.»
«E dai, ho bisogno di qualcuno che faccia da spalla.»
Mi fa male sentirmi definire una spalla.
Penso di dirgli che non ci sono.
Poi però accetto.
24 novembre 2014
Una parola con accezione negativa:DOLORE
s. m. – sensazione fisica che dà pena, che provoca malessere
Raye mi arriva davanti con gli occhi rossi di pianto e il labbro spaccato.s. m. – sensazione fisica che dà pena, che provoca malessere
«Amico, che ti è successo?»
Non risponde.
«Fa male?»
Annuisce.
Lo abbraccio e lo sento sussultare quando gli sfioro la schiena.
11 dicembre 2014
Un atto che manifesta l’ignoranza:
SCHERNIRE
v. tr. – fare oggetto di una derisione sprezzante e offensiva, sbeffeggiare, deridere
v. tr. – fare oggetto di una derisione sprezzante e offensiva, sbeffeggiare, deridere
Quando arrivo a scuola, sul mio armadietto c’è l’immagine di due ragazzi che si baciano.
Sotto, con il pennarello nero, c’è scritto “eliminiamo la feccia del mondo”.
Prendo la foto e la strappo.
Dietro di me, l’intera squadra di football ridacchia.
Alzo il dito medio.
Torno a casa con un occhio nero.
25 novembre 2014
Una parola che dà sollievo:CORAGGIO
s. m. – forza d'animo che permette di affrontare situazioni scabrose, difficili, avvilenti
s. m. – forza d'animo che permette di affrontare situazioni scabrose, difficili, avvilenti
«Buon Natale, Dev.»
Raye mi abbraccia, poi rimaniamo in silenzio.
«Tutto bene?» Gli chiedo.
Ancora non mi ha spiegato perché aveva il labbro spaccato quel giorno di un mese fa.
«Gliel’ho detto, a mio padre.»
«Cosa?»
«Che ti amo.»
Mi bacia ancora, e questa volta le sue labbra hanno il sapore delle lacrime e della menta.
1 gennaio 2015
Un’ultima parola:
FORZA
s. m. – mezzo che consente o determina lo svolgersi di un’azione con maggiore o minore efficacia
s. m. – mezzo che consente o determina lo svolgersi di un’azione con maggiore o minore efficacia
Nel salotto di casa sua, io e Raye ci stringiamo sul divano.
I miei genitori e sua madre sono seduti davanti a noi e ci guardano sorridendo.
È allora che capisco che, insieme, riusciremo ad affrontare tutto.
Raye mi bacia e, giuro, riesco quasi a sentire mia madre che sviene.
Ma va bene così, perché io lo amo.
E lui mi ama.
E il mondo continuerà a girare, le stelle a splendere e il sole a riscaldarci.
*spazio autrice*
Salve bella gente!
Ci sono un paio di appunti che vorrei aggiungere:
1) Sono una ragazza etero, non posso sapere cosa si prova quando si attraversano le situazioni descritte sopra, ma ho provato a immaginarle e a parlarne al meglio;
2)Con questa piccola storia, ovviamente, non avevo intenzione di nuocere nessuno quindi ci tengo a dire che se qualcuno dovesse esserne infastidito non deve far altro che farmelo sapere.
Detto questo, ringrazio tutti per essere arrivati fin qui e posso solo sperare che questo piccolo "esperimento" vi sia piaciuto :)