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Autore: FantasyAddicted    04/08/2015    0 recensioni
Tutti conosciamo le vite di Katniss e Peeta e dei loro amici durante e dopo i 74esimi Hunger Games, ma come erano le loro vite prima di questo evento? Come andavano avanti prima che le loro vite venissero stravolte per sempre?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita nel Distretto 12 è così… monotona. Fin troppo monotona. Soprattutto nel Giacimento: la zona più povera del distretto. Si fanno sempre le stesse cose, dall’alba fino al tramonto: ti svegli, aiuti in casa, badi a tua sorella, cerchi di vendere il latte della capra per racimolare un po’ di soldi per comprare i pane, vai a scuola quando puoi e dormi. Tranne in un giorno: il giorno della Mietitura. La Mietitura è il primo passo per gli Hunger Games: un’idea partorita dalla mente malata di Snow, il presidente di Panem. Snow prende a caso un ragazzo e una ragazza da ciascun distretto e li rinchiude in un’arena. I 24 ragazzi combattono, finchè solo uno sopravvive a questa brutalità. Snow lo fa per divertimento. Per riempire la sua vitavuota e penosa. Ci tratta come dei burattini, lui è il burattinaio. Ma Snow racconta tutta un’altra storia:” …per evitare un’altra rivoluzione, come quella che è avvenuta nel Distretto 13”. Già… come se uccidere 23 ragazzi innocenti servisse a rendere il popolo felice. Mi piacerebbe che ci fosse una rivoluzione, un giorno. Non credo che io sia capace di guidarla: serve un leader deciso e che sappia ciò che fa. Voglio che qualcosa cambi. Anzi, voglio che tutto cambi.
Nel giorno della Mietitura devi essere pronto: devi indossare i tuoi abiti più belli e prepararti per bene. Scendi in piazza e senti i nomi dei due sfortunati che parteciperanno ai giochi. Devi solo sperare che non sia tu o qualcuno che conosci. Per quanto riguarda gli altri giorni, nessun divertimento.  Mi sento finalmente libera quando, nel tardo pomeriggio, vado a caccia nei boschi. Prendo la faretra e le frecce, che nascondo sempre in un albero cavo per non farmi scoprire dai pacificatori mentre esco illegalmente dal distretto, e mi avventuro nei boschi. Alla ricerca di cosa? Non so… fagiani, oche, cerbiatti. O semplicemente una via di fuga dalla monotonia.
Siamo troppo povere per comprare della carne o anche solo del pane. Mio padre è morto qualche anno fa, in miniera. Da allora viviamo da sole io e mia sorella Primrose… anche mia madre, ma anche se è con noi fisicamente, alcune volte è assente del tutto. Per sopravvivere vendiamo il latte della capra di Prim, o lo scambiamo con altri prodotti alimentari. Mia madre, invece, vende i suoi infusi da guaritrice. Ma molte volte, tutto questo non basta: qualche anno fa stavamo morendo di fame. Sono stata costretta ad andare nella parte più ricca del distretto, con la speranza di riuscire a rubare qualcosa. Sono andata dietro alla panetteria, ma ero stanca: non riuscivo a reggermi in piedi e, in più, stava piovendo a dirotto. Avevo pensato di restare lì finchè non avrebbe smesso di piovere, ma all’improvviso dall’edificio uscirono un ragazzo che portava due pagnotte (ho pensato che doveva essere il figlio del fornaio) e una donna, probabilmente sua madre. La donna gli urlò qualcosa che non riuscii a sentire ed entrò in casa. Il ragazzo mi vide, mi lanciò il pane e subito dopo entrò in casa. Andai a casa nel mondo più veloce che potevo e faci vedere il pane a mia madre e a mia sorella. Era un po’ bruciato: forse era per questo che la signora sgridò il ragazzo. Gli dovevo la vita. Era stato un gesto così gentile da parte sua… avrei voluto conoscere il suo nome, così avrei potuto ringraziarlo. Lo vedevo ogni tanto a scuola, ma ogni volta che tentavo di avvicinarmi lui andava in un’altra direzione. Pensavo a lui quando ero da sola nei boschi, ma smisi perché per cacciare ci voleva concentrazione.
Scoccai una freccia che colpì un cervo. “Hey, Catnip.” Gale sbucò da un cespuglio. “L’hai colpito dritto in un occhio! Brava!”
“Gale, quando imparerai che il mio nome è Katniss?”  “L’ho imparato, ma preferisco Catnip”
Io e Gale ci siamo conosciuti a 14 anni, le prime volte che cominciai ad andare a caccia illegalmente. Lui pensava che volessi rubargli le prede, ma ero solo interessata alle sue trappole e da lì cominciammo a parlare e a conoscerci. Gale è il mio migliore amico da allora, nonché unico amico. Suo padre morì per lo stesso incidente in miniera che causò la morte del mio. E’ un ragazzo molto interessante, credo che resteremo amici a lungo… 
   
 
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