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Autore: OcchidiNiall    04/08/2015    8 recensioni
«Cosa siete voi due?» domandò la signora, senza neanche fissarci.
«Non so, credo che io sia un cane parlante e lui, il mio fedele amico gatto» rispose pronta mia sorella, facendomi ridacchiare.
«Vedo che non ti manca l'ironia, signorina...?»
«Henderson» rispose.
«Ecco a voi le camere, sfortunatamente sono gli unici posti liberi che sono riuscita a trovare, penso che dovrebbe essere vuota. Buonanotte».
«Sì, vaffanculo» sentii blaterare alla bionda al mio fianco.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Room 158 || Luke Hemmings.
 


2.


Puntai subito lo sguardo su Jo che, fortunatamente, aveva sempre la battuta pronta «Senti amico, dovresti coprirti invece che sbraitare come un forsennato».
«E tu dovresti smetterla di entrare senza bussare» rispose a tono, incazzato nero.  
«Rivestiti e stai zitto che fai più bella figura» sbottò la ragazza al mio fianco, posando le sue valigie a terra e cominciando a mettersi comoda.
Sopprimetti una risata, la situazione era abbastanza comica e, conoscendo il carattere della mia dolce sorellastra, sapevo fin dall'inizio che questa convivenza non sarebbe stata affatto semplice.
«Io sono Michael, comunque» dissi, presentandomi e sciogliendo il ghiaccio creatosi tra i due.
«Luke» rispose, fissando prima me e poi Jo.
Vidi mia sorella sospirare e roteare gli occhi al cielo, «hai per caso bisogno di una foto?»
«Potrei spaventarmi. Come ti chiami?»
Jo lo cominciò a fissare senza alcuna espressione in viso, «mi chiamo Banana»
Doveva smetterla. Prima o poi sarei scoppiato a ridere in faccia al ragazzo. Mi morsi il labbro e mi girai di spalle, facendo finta di ordinare la mia roba. Cominciai a ridacchiare silenziosamente, continuando poi ad ascoltare la conversazione tra i due.
Lo sentii ridacchiare, per poi rispondere acido e freddo «io ti avrei chiamata più Limone»
«La banana è più gustosa» rispose a tono, ridendo di sbieco e fissandomi. «Mike, che combini?»
«Ehm... sistemavo la mia roba...», lei sembrò annuire per poi aprire la sua valigia.
Ormai ne ero certo: ci sarebbe stato da divertirsi.







La mattina seguente mi svegliai di pessimo umore. Svegliarsi alle sette di mattina non era sicuramente tra i miei piani, anche perchè non avevo chiuso occhio la scorsa notte visto che i due amiconi non la smettevano di litigare e prendersi per capelli, letteralmente.
«E smettila di messaggiare, la luce del telefono mi da fastidio. Non riesco a dormire» o, da parte del biondo, «sei appena arrivata e già rompi le palle. Sono qui da molto più tempo di te, perciò chiudi quelle fottute palprebe e dormi!»
Portai il palmo della mia mano sulla mia bocca per poi sbadigliare, «dov'è la divisa che ho lasciato sul mio letto?» domandò la bionda, gridando verso Luke e me.
Roteai gli occhi al cielo, dirigendomi in bagno, «non ne ho la più pallida idea. Io sto ancora dormendo».



 
Jo pov's

 

Luke non mi aveva fatta dormire per niente la notte precedente. Dovevo mettere subito le cose in chiaro, non volevo assolutamente che le cose precipitassero.
«Smettila di grattarti il culo, Luke. E' un orrore, specie se lo fai proprio di fronte a me!» sbraitai, mettendo a soqquadro la stanza.
«E tu smettila di mettere in disordine. E poi, se proprio ti da fastidio non guardarmi. Se mi fissi vuol dire che ti interessa» sorrise ebete.
Scossi il capo e respirai a pieni polmoni, «senti caro, vorrei soltanto farti presente che in camera non ci sono solo maschi, ma ci sono anch'io che sono una ragazza, quindi dovresti avere almeno il buon senso di coprirti!»
Lui rise, abbassando lo sguardo sulle sue gambe perfettamente snelle per poi rifissarmi, «sei tu che sei venuta qui».
«Non c'erano altre stanze disponibili nell'ala femminile» sbottai, raccogliendo la mia roba per terra.
«Oh e comunque... - continuai - non sono interessata alle tue chiappe!»
«Mia madre pagherebbe per potermele toccare» disse con tono orgoglioso.
Cominciai a ridere, avvicinandomi a lui con passo spedito e felpato, «Luke, solo tua madre pagherebbe. Le altre, secondo me, non ti si cagano per niente» aggiunsi, prima di chiudermi in bagno «e ricorda che preferirei buttarmi da un balcone piuttosto che fissarti il lato b».
Lui ghignò, scuotendo il capo e lasciandomela passare.


 
Luke's pov


Era troppo bello per essere vero, era troppo bello avere una camera tutta per sé senza nessuno a girarti intorno.
Beh, alla fine quel Michael non mi dispiaceva poi chissà quanto, anzi, lo ritenevo abbastanza simpatico, anche se era molto taciturno. Da quando aveva fatto ingresso nella mia stanza aveva solo detto quattro parole. Al contrario invece della ragazza bionda che mi urtava palesemente il sistema nervoso. Mi dava fastidio il fatto che, come me, avesse subito la battuta pronta. La ritenevo anche abbastanza isterica, a dire il vero.
Sbottai, prendendo la cravatta e infilandomela. «Michael, vieni a fare colazione?»
«Ehi! - azzardò la ragazza - io chi sono? Un carciofo?» domandò, facendo ridere il ragazzo al suo fianco.
«Non avevi detto che eri una banana?»
La vidi sbottare, per poi incrociare le braccia al petto «deve rimanere con me, in ogni caso».
«Oh ma andiamo! Cosa sei la sua guardia del corpo?»
Lei sembrò ignorarmi, tant'è che continuai «Michael, quando comincerai a pensare con la tua testa fammi un fischio».
«Sì Michael, fagli un fischio come per i cani, vedrai che ti risponderà subito abbaiando».
Sbuffai e aprii la porta, incurante dell'ultima frase della ragazza banana.
Camminai per qualche ala, fin quando non arrivaii alla mensa, dove i miei due migliori amici mi aspettavano seduti.
«Ehilà Robert, ti vedo abbastanza stanco» mi canzonò il moro, Calum, facendo ridere anche Ashton.
«Notte di fuoco?» domandò il riccio a sua volta.
«Macchè. Ragazzi, sono stanco perchè nella mia camera sono arrivati due nuovi» aggiunsi, «un ragazzo di nome Michael e un'altra ragazza, di cui non so il nome, credo si faccia chiamare Banana».
Ashton e Calum scoppiarono a ridere, portando poi i palmi delle loro mani sulla mia fronte, «è strano... non scotti».
«No Cal, quelli sono solo i postumi della sbornia» replicò il riccio, canzonandomi allegramente.
Sbottai e bevvi il succo, mangiando poi una brioches al cioccolato. «ragazzi, sono serio!»
«D'accordo. Ora però, devo scappare a filosofia» continuò il moro, prendendo la felpa e la tracolla, «ci vediamo dopo ragazzi».
Guardammo Calum dirigersi fuori dalla caffetteria per poi ricominciare ad ingurgitare i due cornetti che il moro aveva lasciato.
«Si può sapere perchè non hai dormito?»
«Ash, te l'ho appena finito di spiegare! - ingoiai il pezzo di cornetto - quella ragazza... Banana... non mi ha fatto dormire. E' una tale rompi coglioni...»
Il riccio riprese a ridere, sputacchiando anche qualche pezzo di ciambella alla nutella. Sbottai e anch'io, imitando i movimenti di Calum, mi alzai e mi diressi in classe senza di Ashton.
Che vada al diavolo anche lui.





Guardai il bigliettino attaccato al mio armadietto: Alla prima ora avrei avuto inglese. Beh, alla fine non mi era andata male, considerando che in quella materia eccellevo. Chiusi l'anta, ritrovandomi faccia a faccia con Michael e la biondina.
«Siete venuti a chiedermi aiuto, non è così?» domandai, ricevendo in risposta un "sognatelo" da parte della ragazza e un "sì, ti prego" da parte di Michael.
«Farò finta di non aver sentito ciò che hai detto» dissi riferendomi alla ragazza, poi aggiunsi «di cosa avete bisogno?»
«Dell'aula di inglese» rispose pronto Michael.
«Seguitemi, ho la vostra stessa lezione proprio ora».




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AHIEEEEEEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH.


Sì, era particolarmente lungo il mio Ahieah. Beh, che dire, siamo al primo capitolo di questa storia. Come state? (innanzitutto).
Vi ringrazio tanto per le recensioni lasciate allo scorso capitolo, siete state dolcissimee!
Quindi, da come potete notare, il "misterioso" ragazzo nella camera era Luke, beh c'era da aspettarselo... o no? Ahaha.
Ah, ho letto che una ragazza mi ha scritto nelle recensioni che maschi e femmine non possano dormire insieme e, in parte ha ragione. Solo che... purtroppo non sarei potuta andare avanti se 'sti due non capitavano in stanza insieme, anche se penso che nel prossimo capitolo la nostra protagonista farà qualcosa per cambiare stanza. Secondo voi ci riuscirà? :)
Ah, che altro? Sì! I capitoli... sono troppo corti o li volete un po' più lunghi? Perchè per me non c'è problema, perciò ditemi che ne pensate!




Ora vi lascio,
baci Chiara x
  
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