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Autore: miky14    04/08/2015    2 recensioni
(dal testo)
"Per qualsiasi abitante di Oz, il castello e la storia del suo padrone sono una leggenda da narrare ai bambini ogni sera prima della nanna, da raccontare ai turisti di altri reami che capitano nella osteria del posto, insomma, la leggenda con cui invecchiare."
"Regina scende dalla carrozza, con un meraviglioso abito di lino e pizzo bianco che le fascia seno e fianchi, impreziosito dai tantissimi gioielli e dal velo lungo drappeggiato.
I capelli sono nero corvino lunghi, raccolti in una semplice coda e il trucco è essenziale, quasi invisibile.
Come è diventata grande..e bella. "
Zelena e Regina.
Due destini legati e lo stesso lieto fine?
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regina Mills, Un po' tutti, Zelena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' freddo qui. E' già arrivato l'inverno da un bel pezzo e con l'inverno un freddo gelido. Passeggio e sotto i miei passi la neve si accumula formando tante piccole orme. Non si era davvero mai visto un inverno così freddo qui a Oz. 
Vedo i fiocchi di neve che cominciano di nuovo a cadere giù dal cielo e penso che per una volta sono fortunata ad avere la piccola casa di famiglia vicino al castello principale, almeno per oggi. 
Finalmente arrivo, ma nonostante il breve tragitto, i miei lunghi capelli rossi sono inumiditi e i miei vestiti freddi quasi quanto la neve appena caduta, così decido di sostare ancora qualche secondo davanti l'uscio di casa per scrollarmi di dosso le gocce di troppo. Tolgo le scarpe, il mantello, e raccolgo i capelli in una piccola coda morbida. Solo in seguito mi decido ed apro definitivamente la  porta di casa. Sento dei lunghi brividi lungo la schiena, come se mi fossi improvvisamente ghiacciata al solo entrare.
"Avrò sicuramente qualche linea di febbre" penso senza preoccuparmi troppo.
Continuo allora a camminare decisa attraversando il corridoio che porta nella stanza più ampia della casa, quella con il camino, le posate buone e il tavolo delle belle occasioni. Proprio nell'angolo c'è mia madre che allatta una piccola bambina, stringendo forte quella neonata come un grande e ricco tesoro. Mi avvicino e pongo a mia madre le foglie del bosco che mi aveva chiesto, in realtà sono delle erbe magiche che non faranno sentire alla piccola il vento e l'aria gelida di questi giorni. Accarezzo dolcemente quel corpicino paffuto e chiedo:
" Che nome avete deciso di darle, madre?"
" Regina, perchè lei è destinata ad esserlo mia cara Zelena".

I primi anni sono stati decisamente i più duri, mia madre Cora, aveva deciso ,a causa dei pochi soldi e della necessità impellente di comprare del cibo per tutte noi (compresa Regina), di farmi lavorare proprio nell'enorme castello che la sera quando ero bambina faceva da sfondo ai sogni, quelli belli, quelli veri.
Il castello era governato da un potente mago, lo chiamavano tutti Oz, come il regno d'altronde e come se il regno intero fosse di sua proprietà.  
Il signore non si faceva mai vedere in casa, ma io sapevo che c'era, dovevo solo dare qualche pulita qui e lì e assicurarmi che nessuno entrasse nella sua enorme dimora. Era davvero dura ma se potessi, tornerei volentieri a quelle giornate di duro lavoro e alle belle sere in cui io e  Regina esploravamo Oz, quando spensierate ci nascondevamo o guardavamo, con il naso all'insù, la nuvola con la forma più strana. Era dura, ma ce la potevamo fare, tutte insieme. E poi a differenza di Regina, io e Cora avevamo dei poteri magici e speciali e ci divertivamo tantissimo a farla sognare e far si che ogni suo desiderio possibile, potesse realizzarsi.

La mia vita è stata TUTTO questo per circa 6 anni o meglio fino a quando Regina, non compì 6 anni.
Il giorno del suo sesto compleanno infatti, mia madre anzi sua madre, decise di portarla via, in un nuovo regno. Fece quasi un accordo con il diavolo per citare meglio le sue parole. 

Era un giorno speciale per tutti, mi ero svegliata di buon mattino per affrettarmi a sbrigare le faccende e poter essere presente al risveglio della mia sorellina. Stavo pulendo la grande vetrata principale del castello ; il vetro verde smeraldo di quella finestra non era mai stato così splendente tanto quanto il sole appena spuntato, mi chinai ad intigere la spugna per lucidare e chiudere le ante quando qualcosa infranse e ruppe una piccola finestrella al di sopra del portone principale. Andai letteralmente nel panico così decisi di uscire fuori e controllare personalmente il danno, ma quando uscii non fu un vetro rotto a preccuparmi. 
Quel giorno infatti non si ruppe solo quella piccola finestrella, ma anche il mio cuore.
Cora stava scappando furiosamente mano nella mano con Regina, inerte di tutto, erano già abbastanza lontane ma Cora mi vide e l'unica cosa che mi disse gridando fu:
"Mi dispiace Zelena ma tua sorella non può assolutamente vivere qui! Lei è destinata ad avere una vita grande e lunga; La Foresta Incantata la sta aspettando, ma non preoccuparti sentirai un giorno parlare di lei. Addio." 

Quella fu, letteralmente, la fine del mio inizio.
Quelle parole furono... il c'era una volta della mia storia.





N.d.a 
Ciao a tutti! Questa è la prima storia che scrivo su questo fandom e per farlo ho scelto un personaggio particolare ma, secondo me, con una storia molto interessante.
Ringrazio  di cuore tutti coloro che leggeranno questa long fiction e chiunque vorrà lasciare una piccola recensione.
Alla prossima.
Buona lettura.
miky14
  
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