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Autore: Arasi    27/01/2009    3 recensioni
"Mi concede questo ballo, mademoiselle?"
Alzai lo sguardo, distrattamente. C'era una mano tesa verso di me. - Prima FF, siate buoni!!
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Road Kamelot, Tyki Mikk
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dance with me, my lady

Dance with me, my lady

and if you want, we'll dance forever


"Mi concede questo ballo, mademoiselle?"

Alzai lo sguardo, distrattamente. C'era una mano tesa verso di me. Misi a fuoco colui che mi aveva richiamato alla realtà: la prima cosa che mi colpì fu il suo sguardo.

Due profondi occhi neri, scuri quasi tanto quanto la pece.

Mi ci persi: sprigionavano una grande sicurezza, dietro la quale però mi sembrava di potervi scorgere un'infinita tristezza. Distogliendo a fatica il mio sguardo dal suo, lo osservai: era un giovane alto, di bell'aspetto, con dei lunghi capelli mossi raccolti da un nastro, in modo tale che cadessero comunque naturalmente lungo il collo.

"Mi concede questo ballo, signorina?"

ripeté con voce calma e gentile.

A quel punto mi accorsi che lo stavo fissando da ben oltre un minuto, e non avevo ancora risposto alla sua domanda. Arrossendo, abbassai rapidamente lo sguardo; le note di un valzer risuonarono nella sala gremita di gente.

Allungando la mia mano verso la sua, gli feci intendere che acconsentivo. La sua presa era salda e sicura.

"Perfetto. Le piace il valzer?"

chiese con uno strano accento, forse portoghese, che prima avevo notato vagamente.

"Certamente"

risposi io, mentre venivo trascinata nel vortice di danze da quell'uomo del quale non conoscevo neppure il nome.

Dall'inizio della serata, avevo sentito molte dame parlare di un certo giovane, e di averci ballato assieme, e i pettegolezzi erano innumerevoli: la figlia di una ricca duchessa aveva ballato per un'ora ininterrottamente con quell'uomo, ed era stata una perfetta inaugurazione per il suo ingresso in società.

Ora capivo bene cosa avevano provato. I suoi modi garbati e il suo atteggiamento sembravano provenire da un'epoca più antica di noi, ma nonostante ciò, ballare con lui era incredibile: sembrava di volare tra le braccia di un angelo.

Ballammo tanto che persi la cognizione del tempo: ci trovammo praticamente soli al centro della sala, mentre tutti gli altri, benché sapessi che erano ai tavoli o a bordo pista, sembravano svaniti, e davanti a me rimaneva solo quel principe tenebroso. Percepivo l'attenzione di molti su di noi, o meglio, su di lui: soprattutto, notai l'insistente sguardo di una ragazzina dai capelli corti che ci fissava con uno strano sorriso dall'alto della scalinata. Si voltò, e corse verso un antro coperto da una tenda.

Un giro più veloce degli altri distolse la mia attenzione da quella, e mi voltai verso il mio cavaliere: per un attimo mi parve di scorgere nei suoi occhi un lampo di luce. Sembrava che in quell'istante fosse uscito il lato tenebroso del giovane, ma non ne avevo paura, anzi, mi affascinava. Evidentemente però qualcosa lo indusse a fermarsi: fu come tornare sulla terra, e per qualche secondo dovetti reggermi a lui, temendo di cadere.

Camminando verso l'esterno della pista, mi sembrava che la sua carnagione fosse lievemente più scura, ma attribuii il fatto ad un gioco di luci. Mi fece accomodare su di un divanetto ed andò a prendere da bere. Tornato, mi porse il bicchiere: sembrava tentato di sedersi con me, quando scorsi un altro lampo nel suo sguardo. Si scosse, ed indietreggiò di un passo.

"Mi perdoni, mademoiselle, ma la devo lasciare. A presto."

Detto questo, si allontanò.

Lo vidi in cima alla scalinata poco dopo, mentre osservava la sala: nel suo sguardo, ora non più mascherato, vidi distintamente le fiamme.


"Sei troppo buono, Tiki!"

disse Road, saltandogli al collo

"Dovresti lasciarti andare un po’ di più, sai?"

Tiki la guardò, invidiando la facilità con la quale lei viveva, se quella poteva essere chiamata vita, la sua condizione di Noah. Le sorrise tristemente, poi si diresse verso il loro signore, il Conte del Millennio, sperando che gli fosse affidato un compito attraverso cui liberare, dopo tanto tempo, l'anima nera che lo soffocava.



Fatta!! Allora, è la prima FF che faccio, e so di non essere una grande scrittrice... per favore dunque, siate buoni e... commentate!! Così imparo!! XD

  
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