Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Shary_Leonetta    06/08/2015    0 recensioni
Violetta è una ragazza che abita a Buenos Aires con la sua famiglia: German ed Angie. Ha 18 anni e quello che vuole è sempre divertirsi e pensare soprattutto a se stessa, senza però deludere i genitori. Leon invece è un ragazzo che fa spesso a botte, che se ne frega di molte cose..ma un giorno venne sbattuto fuori casa e così conosce la famiglia Castillo. Di mezzo ci sono anche gli amici di Violetta..Cosa succederà quindi? Tra scuola, casa, feste ecc. Le loro vite come proseguiranno?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alla fine diedi la notizia alle ragazze che sorrisero subito abbracciandomi molto felici e fiere di me dicendomi di stare tranquilla e che faccio bene e che così magari mi dimentico di Leon. Ora è mattina e sono le 9.30, mi sono alzata presto perché volevo fare una colazione decente e decisi anche di andare al parco a fare una passeggiata. Cercavo di pensare alla mia nuova storia con Robert ma non facevo altro che pensare a lui..a Leon. Finchè non trovai il chioschetto delle mele caramellate! Mamma da piccola me le prendeva sempre. “buongiorno, vorrei una mela caramellata grazie” diedi i soldi al venditore e lui mi rese il dolce augurandomi buona giornata. Mi fermai su una panchina e dopo 10 minuti sentii una melodica meravigliosa e una voce profonda e bellissima: era lui, lo sentivo accanto a me. Aprii gli occhi e lo vidi poco distante, di spalle, con la sua chitarra che cantava “Abrazame y Veras”, la nostra ultima canzone composta insieme. Chiusi gli occhi e respirai profondamente.. “Violetta!” no, non era lui, purtroppo.. “Robert! Ciao! Che ci fai qui? Non lavori?” mi stava per dare un bacio sulle labbra ma io mi scostai all’improvviso, così lo ricevetti sulla guancia “no stamattina fa il turno il mio collega. Potevi dirmelo che uscivi, così venivo anche io e stavamo insieme” io abbassai lo sguardo “sì..ma volevo stare un po’ sola ecco” lui mi accarezzò “capisco..ma, quello che si sta avvicinando non è Leon?” feci finta di niente “ah già..ehm..sì” passò davanti a noi guardandomi negli occhi e si fermò al chiosco dove mi ero fermata io prima..non mi ha nemmeno salutata! Sta volta ha superato il limite! Mi alzai e andai dietro di lui toccandogli una spalla e si voltò chiedendomi “sì? Hai bisogno?” incrociai le braccia al petto “hai proprio una bella faccia! Mi guardi e manco saluti?” lui sbuffò “non volevo di certo interrompere i vostri discorsi amorosi” e si girò dandomi le spalle ma io lo spinsi facendolo voltare nuovamente verso di me “sei un maleducato Leon! E un codardo!” ma non ebbe il tempo di ribattere che si intromise Robert “dai ragazzi..non fate così..non potete essere amici?” e Leon subito sbottò “tu non intrometterti e fatti gli affari tuoi” .. “e tu non ti permettere di parlare così a lui!” dissi io per poi riprendere verso Robert “comunque è vero, è meglio se ce la sbrogliamo io e lui” e Robert si offese “lo stai difendendo?” mi innervosii furiosamente “per favore non ti ci mettere anche tu” e Leon riprese a parlare “è ovvio che mi difende, mi ama ancora! Non la vedi quando mi guarda che le brillano gli occhi? Ma evidentemente non la conosci così bene come dici” io scoppiai a ridere “e sentiamo..quello che mi conosce così bene chi sarebbe? Tu? Non farmi ridere!” lui sorrise..il suo splendido sorriso. “però non hai detto che non mi ami..visto?” ecco che il mio cuore iniziò ad accelerare “io..non..” stavo balbettando ma a fermarmi fu il mio “nuovo ragazzo” se così si può definire “Violetta io me ne vado, tolgo il disturbo” e si girò camminando dalla parte opposta e Leon rise di nuovo “e sarei io il codardo?” nel frattempo il signore stava porgendo la mela a Leon “ecco a te” ma la presi io “ecco a te Leon” e gliela spiccicai in testa ridendo a crepapelle “ecco così sei davvero bello”. Lui con fatica se la tolse dai capelli arrabbiandosi da morire “sei impazzita? Adesso vedi” e mi prese in spalla “Leon mettimi giù immediatamente! Cosa fai? Mettimi giùùù” intanto che lo stavo riempiendo di pugni nella schiena lui camminava velocemente e mi ritrovai in una fontana con l’acqua gelata, completamente bagnata dalla testa ai piedi e lui che rideva di gusto. “che cosa ridi? Eh? Sai stai proprio bene con i capelli tutti appiccicati..sappi che ti ci vorrà un po’ per far sparire tutto quel caramello” uscii dall’acqua “sìsì, vai ad asciugarti intanto” lo fulminai con lo sguardo poi intravidi dietro la sua chitarra e sorrisi “che ti sorridi così?” mi chiese ed io risposi facendo finta di niente “no nulla..” e mi incamminai fino poi a correre e presi la chitarra in mano mentre Leon si avvicinava “Violetta che intenzioni hai? Non ti azz..” ma troppo tardi! Iniziai a sbattere la chitarra contro un albero fino a spezzarla “oh come mi dispiace!” la lanciai e iniziai a camminare per tornare a casa ma Leon mi fece lo sgambetto e caddi a terra e di nuovo lui si mise a ridere “che schiappa che sei! Manco sei capace a stare in piedi” allora io lo presi dalle caviglie e lo feci cadere e per poco non mi schiacciava “oh vedo che tu invece sei l’uomo equilibrista eh” iniziai a ridere ma pian piano mi fermai perché avevo il suo viso a pochi centimetri dal mio..iniziammo a fissarci e mi mise una mano al fianco, mentre il mio cuore accelerò ed io iniziai a respirare con fatica. Si stava avvicinando quando sentimmo “Vilu! Leon! Che fate?” erano le ragazze e i ragazzi e così ci alzammo di colpo “ha iniziato lui!” esplosi io “ma che dici, sei stata tu a mettermi la mela caramellata tra i capelli” .. “e tu non mi hai salutata” .. “ah allora ti rode eh che non ti saluto” .. “no..sei un maleducato! Ecco cosa sei” ma prima che lui rispose si intromisero i nostri amici “ok basta basta! Ma dico..non avete 2 anni! Non state più insieme ma non serve fare tutto questo! Mica siete al circo!” a parlare fu Maxi. “sì..sì hai ragione Maxi..” esclamai io “allora perché non essere semplici amici? Io e Marco quando ci siamo lasciati siamo rimasti amici finchè non è partito! Che male c’è?” disse Francesca. “sì anche io e Seba, Vilu. Voi vi volete bene anche se non state insieme. Non serve fare così, peggiorate solo le cose” disse Camilla. “è vero..tu..tu cosa dici?” mi chiese Leon con una mano dietro la testa “sì..sì hanno ragione Leon. Potremmo almeno provarci” .. “amici?” mi tese una mano “amici” sorrisi io stringendogliela. “bene! Stasera andiamo al cinema? Che dite?” domandò Fran “sì per me va bene” rispose Nata guardando Maxi che annuì subito “vuoi far venire Robert?” domandò Federico “no..io..credo che abbiamo chiuso perché prima era qui e mi ha vista discutere con Leon e credeva che lo stessi difendendo così si è offeso e se n’è andato. Provo a sentirlo e poi vi dico, ma non credo comunque” .. “a parte che proprio non vi ci vedo a voi insieme. Non fa per te Vilu, e te non fai per lui. Siete troppo diversi, si vede lontano un miglio!” esclamò gesticolando Ludmilla “forse hai ragione” risposi con una smorfia. “allora ci vediamo dal cinema nel pomeriggio?” chiese Broadway “sì, facciamo per le 17? Così diamo un’occhiata ai film che ci sono” domandò Diego e tutti confermarono. Allora ci salutammo e rimanemmo soli io e Leon “se vuoi..ti accompagno” mi chiese lui ed io non sapevo che dire..sì? No? Boh..ma infondo non c’è niente di male giusto? “va bene, grazie” così ci incamminammo “i tuoi sono a casa? Così li saluto” .. “sì dovrebbero esserci” e una volta arrivati entrammo dalla cucina dove c’era mamma che parlava con Jade “sì hai ragione Jade” esclamò e quando si accorse di noi non riuscì a credere che c’era anche Leon con me “Leon! Che bello rivederti! Come stai?” lo abbracciò dandogli un bacio “bene grazie! Tu come stai?” .. “oh io bene! Lei è Jade, la moglie di Pablo. Il direttore della scuola! Sai no, la cosa che hanno adottato Francesca..” .. “sìsì lo so, piacere Leon” si presentò stringendo la mano di Jade “ciao Leon, io sono Jade. Angie io vado, ci sentiamo! Ti voglio bene amica mia e grazie del tuo appoggio” abbracciò la mia mamma e anche lei ricambiò “ti voglio bene anche io! E lo sai che qualsiasi cosa io sono qua” e così dicendo Jade uscì di casa “ah che brava donna che è Jade! È sempre così dolce..” disse mamma mentre preparava il sugo “mi fa piacere mamma che hai un’amica così! Ma cos’aveva? Ha avuto qualche problema?” nel frattempo mi sedetti sullo sgabello vicino al tavolo e feci gesto a Leon di fare lo stesso e così fece. “ah no, voleva solo sfogarsi perché ormai vive da tempo con Francesca e si sente sempre in dovere di proteggerla e starle accanto e non vorrebbe fare degli sbagli, quindi mi ha chiesto qualche consiglio” .. “aaah..pensavo qualcosa di peggio! Massì sai anche com’è fatta Francesca, mamma. A lei basta un abbraccio, basta una sola parola per essere felice” e io e Leon ci guardammo un momento “già è vero! Tesoro la pasta è quasi pronta, andresti a chiamare tuo padre? È su in camera che sta controllando delle cose” scesi dallo sgabello e tinsi un dito nel sugo assaggiandolo “Viluuu! Dai” io risi dandole un bacio sulla guancia “è buonissimo come sempre! Vado a chiamare papà” così andai su e bussai “papà sono Violetta. Il pranzo è pronto, vieni?” lui aprì “sì arrivo tesoro, faccio un ultima chiamata e arrivo. Devo sentire Matias se oggi può organizzare una riunione” mi diede un bacio tra i capelli e rientrò “mmh..oook” e mentre scesi sentii la mamma e Leon parlare “allora Leon..come va con Vilu? È tutto aposto?” mi fermai in salotto dietro la parete per sentire cosa stavano dicendo “sì..cioè c’è stata qualche discussione ma adesso è tutto aposto. Io le voglio bene e mi fa male starle lontano, ma d’altronde devo rispettare la sua scelta” .. “se vuoi provo a parlarci io Leon” rispose mia madre “no lascia stare grazie..va bene così, meglio di niente” feci finta di fare qualche passo per far sentire che stavo arrivando e quando tornai in cucina era tutto come prima “papà ha detto che deve chiamare Matias poi arriva” dissi io mezza felice e mezza sconvolta “ah sì, sarà sicuramente il fratello di Jade. Cercava lavoro e come al solito tuo padre si è offerto” io intanto presi la tovaglia per apparecchiare la tavola “ah sì me lo ricordo! Quello che stava con l’ispettrice Parodi, giusto?” chiesi prendendo anche i piatti e mettendoli al proprio posto “sìsì! Marcela” annuì la mamma sorridendo e poi riprese a parlare “quante gliene ha fatte passare e quante ne ha combinate per conquistarla! Lei è sempre stata una tosta ma alla fine ha ceduto” io risi e Leon mi domandò “ti aiuto?” io lo guardai mettendomi i capelli dietro le orecchie “ma no tranquillo..” lui si alzò comunque prendendo i bicchieri mentre io prendevo le posate. “ah che sciocca! Leon ti fermi qui vero?” mi caddero quasi tutte le forchette dalle mani “Vilu tutto ok?” mi domandò papà che stava venendo verso di noi “ehm..sìsì papà, mi sono solo scivolate..ho le mani un po’ sudate” .. “ah Leon! Ciao! Come stai?” papà lo abbracciò..lui non ha mai abbracciato un ragazzo! “bene grazie! Tu German?” .. “massì bene! Ti fermi qui quindi?” Leon si mise una mano dietro la testa “non so..non vorrei disturbare” intanto la mamma stava mettendo un altro posto a tavola ed io ero immobile a guardare ciò che accadeva “ma figurati! Sei sempre uno di famiglia, ricordalo” ecco..ci risiamo..uno di famiglia?! Allora non avevano ancora capito..infatti tutti notarono che subito abbassai lo sguardo diventando un po’ triste “Vilu io..scusa non volevo..” sussurrò papà avvicinandosi ma io mi spostai “vado a lavare le mani”. Ci misi un po’ a tornare di là, facendo lunghi respiri e cercando di stare calma con un sorriso. “eccomi” erano già tutti seduti che mi aspettavano ed io feci lo stesso iniziando così a mangiare. Una volta finito il dolce mi alzai “vado un attimo su in camera, devo fare una telefonata” mi voltai quando mamma parlò “porta anche Leon con te così non rimane solo visto che 10 minuti ed io e tuo padre dobbiamo tornare a lavoro” .. “ehm..sì certo! Vieni pure” sforzai un sorriso “allora ci vediamo stasera tesoro!” esclamò mia madre “sì..ah oggi ci incontriamo con gli altri per vedere che film ci sono al cinema che stasera ci andiamo” i miei genitori annuirono “va bene” e così andammo su in camera chiudendo la porta “scusa se non te lo chiesto di salire con me..sono un po’ soprapensiero” dissi sedendomi e Leon fece lo stesso “tranquilla..stai bene?” mi misi in ginocchio “non lo so Leon..e tu?” mi prese le mani “non pensare a me..tu devi stare bene! Non mi piace vederti così..io voglio che sorridi sempre” mi accarezzò in viso ed io chiusi gli occhi assaporando questo suo gesto per poi posare la mia mano sulla sua e riaprendo gli occhi. Ci guardammo un istante e poi poco a poco ci avvicinammo..aspettavo con ansia questo momento, mi mancano le sue labbra e i suoi caldi e dolci baci..ma purtroppo non succedette perché mi squillò il telefono e con rabbia ci allontanammo “perdonami” sussurrai io rispondendo “chi è?” .. “come chi è? Hai pure cancellato il mio numero?” .. “ah..Robert! No è che non ho visto chi era, ho risposto di fretta” e appena dissi il suo nome Leon mi guardò scocciato “sei con lui?” immaginai subito a chi si riferisse. Lo guardai.. “sì..Robert senti..” ma lui mi bloccò “no lascia stare..ho capito..ciao Vilu” e mise giù e le lacrime iniziarono a scorrere. Ero alla finestra e cercavo di non farmi vedere da Leon ma mi scappò un singhiozzo “Violetta?” si avvicinò togliendomi i capelli dal viso mettendomeli dietro l’orecchio “ehi..cos’è successo?” io non ce la feci più e così sbottai “sono stanca Leon! Prima ero sola, con gli amici, sì, ma senza l’amore. Pensavo a me stessa e stavo bene. Poi sei arrivato tu, mi hai capovolto la vita facendomi cambiare e soprattutto innamorare, cosa che non ho mai fatto ne provato. Ci innamoriamo, stiamo insieme, viviamo momenti bellissimi e poi? Poi tutto sparisce! Te ne vai, io soffro, sto male, piango. Incontro Robert, cerco di dimenticarti, provo a starci insieme ma non faccio altro che pensare a te..a noi! Poi litighiamo..litigo con te, litigo con lui e così mi trovo di nuovo da sola! Sono stanca di tutto Leon” tutto questo lo dissi con le lacrime, piangendo ma appena terminai il tutto il ragazzo che ho di fronte mi fece sprofondare in un suo abbraccio. Quell’abbraccio che mi consolò sempre, che mi ha sempre aiutata e confortata. Ed io ricambiai mentre lui mi accarezzava i capelli “ssshh..va tutto bene” pian piano ci staccammo e lui mi mise le mani sulle spalle “Violetta io ci sono! Sono qui con te! Puoi sempre contare su di me..non posso dirti che ti voglio bene perché mentirei a te e a me stesso. Tu sai bene cosa provo, nonostante la nostra guerra” disse ridendo e così feci io “siamo stati due stupidi” lui annuì “altrochè! Puoi ben dirlo..vedi come sei bella quando ridi? Voglio vederti sempre così” lo abbracciai nuovamente e quando si staccò sussultò “ehi! Ho un’idea! Te le ricordi le nostre canzoni?” io lo guardai confusa “sì ovviamente! Perché?” si avviò dalla pianola che ho qui in camera e iniziò a fare qualche nota “vediamo se riesci a starmi dietro. Io faccio un piccolo mix e vediamo cosa riesci a fare” mi avvicinai a lui “è una sfida Vargas?” .. “più o meno Castillo” così iniziammo con Podemos, continuammo con “Nuestro Camino” e finimmo con “Abrazame y Veras” e sono riuscita a stargli dietro. “ah! Ce l’ho fatta! E il premio qual è?” chiesi vantandomi facendolo ridere “sei incredibile” e con l’indice mi fece segno di avvicinarmi a lui e quando ero lì accanto mi diede un bacio sulla guancia e mi sussurrò all’orecchio “sei bellissima” io diventai un po’ rossa ma mi ripresi subito e ci guardammo negli occhi a poca distanza finchè io mi avvicinai mettendogli una mano al collo e l’altra sulla spalla e lui si avvicinò a me mettendo le mani sui miei fianchi e finalmente potei risentire il sapore del suo bacio. Ci staccammo sempre guardandoci “Leon..” abbassò lo sguardo “lo so..ho sbagliato..mi dispiace..sono uno scemo..sicuramente non ti sentirai di nuovo pronta a ricominciare e..” ma non lo lasciai terminare, gli presi il viso tra le mani e occhi negli occhi gli dissi “ti amo” lui inarcò le sopracciglia “cosa..cos’hai detto? Tu..sei sicura?” mi morsi il labbro inferiore annuendo “certo che la sono! Non ho mai smesso di amarti e ti voglio di nuovo con me, ma sta volta deve essere per sempre e soprattutto affrontando tutto insieme senza mai alcun segreto” lui mi diede un altro bacio “te lo prometto amore mio” io lo abbracciai ancora una volta “mi sei mancato così tanto! Tu, le tue parole dolci, i tuoi abbracci, i tuoi baci..tutto” .. “lo stesso penso io di te”. Ci sedemmo sul letto “la prima cosa da fare però è parlarne con i miei” dissi io puntando l’indice verso di lui e infatti alzò le mani “assolutamente! Però saranno andati via ora..prima quindi lo diciamo ai ragazzi appena li vediamo, poi stasera quando torniamo ne parliamo con i tuoi, va bene?” io finsi di essere arrabbiata ed incrociai le braccia girandomi ma poco dopo mi sentì abbracciare la vita da dietro e piccoli baci sul collo “lo so che fai finta” sussurrò ed io non riuscì a trattenermi che scoppiai a ridere “però non vale” e mi rivoltai posando le mani sul suo petto “vale eccome” e ci baciammo nuovamente. Sono di nuovo felice con il ragazzo che amo insieme a me.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Shary_Leonetta