06/08/2015
1 recensioniUhm, dunque. Un bel giorno - ieri - Mary chiese "Chi mi scrive una CrissColfer con questa canzone?", quindi prendetevela con lei/ringraziatela se è uscita questa cosa.
Ovviamente parla di Chris e Darren. Ovviamente se non shippate CC nessuno vi sta imponendo di leggere niente - basta cliccare la X in alto a destra e amici come prima. :)
Ah, ovviamente c'è l'avvertimento OOC, perché per quanto abbia avuto l'onore di incontrare Darren e speri di incontrare Chris, un giorno, non *conosco* nessuno dei due. So.
Oh! Le date hanno un significato particolare. Perché sono il tipo di persona che impazzisce per queste cose, sì. Comunque sia, la cosa più importante sono gli anni. Mesi e giorni si riferiscono a eventi particolari che qualcuno capirà. *winka*
(Non so quanto la OS possa avere senso senza ascoltare la canzone, quindi io ve la linko. :3)
Grazie alla favah Fravah per aver letto in anteprima e per avermi chiamata tuberoh. ILYSM.
Enjoy!
Will you marry me?
[click me]
A Mary.
4 Ottobre 2015
A hundred and five is the number that comes to my head
When I think of all the years I wanna be with you
Wake up every morning with you in my bed
That's precisely what I plan to do.
“Ci hai mai pensato?” Chris distoglie lo sguardo dai riccioli di vapore che si alzano dalla sua tazza di cioccolata calda e attira le gambe a sé, arricciando i piedi coperti da un paio di calzettoni pesanti sul bracciolo della poltrona.
“A cosa?” chiede, il viso inclinato appena e il naso arricciato. Darren scrolla le spalle – ed è così tipico di lui, parlare senza pensare, che ora si ritrova quasi senza fiato quando i polpastrelli di Chris gli accarezzano gentilmente i riccioli morbidi. Giocherella delicatamente con le frange del tappeto su cui è seduto.
“A sposarti,” sussurra, alludendo alla canzone che risuona dalle casse dello stereo. Poi alza gli occhi e si ritrova a fissarlo al contrario, la testa poggiata al bordo della poltrona e al fianco di Chris, perché quello è il tipo di discorso che semplicemente non può fare senza guardarlo negli occhi.
I'll say, "Will you marry me?"
I swear that I will mean it
I'll say, "Will you marry me?"
E Chris ride – coi denti scoperti e le rughe attorno agli occhi, come fa solo con lui –, getta la testa all’indietro e ride, una scia di cioccolata sulla guancia e la perfezione incarnata nella curva dei suoi zigomi.
“Cosa c’è da ridere?” borbotta Darren, mascherando a malapena il proprio sorriso in una smorfia imbronciata.
“Darren, non ho neanche ventisei anni.”
“Ma potrei sposarti in cinquanta stati diversi. Pensaci, Chris. Cinquanta.” Chris scoppia a ridere, poggia la tazza sul tavolino davanti a lui e si sporge in basso, poggiando le labbra su quelle di Darren in un bacio al contrario. Respira piano, incurvando le labbra in un sorriso, mentre Darren le schiude appena e trattiene il fiato.
“Certo che ci ho pensato,” soffia, quando si separano e tra di loro resta solo il contatto visivo.
“E …?”
“We’ll forever be in love, so there ain’t no need to rush.”
*
18 Gennaio 2025
“Te l’ha mai detto nessuno che sei la persona più sdolcinata di questo pianeta?”
“Te l’ha mai detto nessuno che non sei bravo a dire le bugie?” Chris afferra la sua mano e lo spinge contro la prima superficie verticale che è in grado di raggiungere.
“L’ultima volta che ho controllato tutti i giornali dicevano che ero un attore eccezionale,” soffia, e Darren ghigna in risposta, prima di pressare le labbra contro le sue e spingergli la lingua in bocca. Aggancia una mano alla sua nuca e sente il braccio di Chris cingergli la vita possessivo, mentre si alza leggermente sulle punte e respira a bocca aperta.
“Buon quinto anniversario di matrimonio, signor Chris Criss-Colfer.” Chris rotea giocosamente gli occhi, allontanandosi lentamente dal suo viso – come se ancora, dopo tutti questi anni, avesse paura di vivere in un sogno.
Accarezza con lo sguardo i cuscini morbidi sparsi sul pavimento, attorno al tavolino di vetro del salone di quella che ormai non è più casa sua ma casa loro, e i piatti e i bicchieri che circondano il mazzo di rose bianche sistemato in un vaso trasparente. C’è un biglietto a terra, tra i petali di rosa sparsi sul tappeto, inchiostro nero su carta rigida ripiegata a metà, e Chris lo apre con delicatezza.
“Cosa c’è da ridere?” borbotta Darren, mascherando a malapena il proprio sorriso in una smorfia imbronciata.
“Darren, non ho neanche ventisei anni.”
“Ma potrei sposarti in cinquanta stati diversi. Pensaci, Chris. Cinquanta.” Chris scoppia a ridere, poggia la tazza sul tavolino davanti a lui e si sporge in basso, poggiando le labbra su quelle di Darren in un bacio al contrario. Respira piano, incurvando le labbra in un sorriso, mentre Darren le schiude appena e trattiene il fiato.
“Certo che ci ho pensato,” soffia, quando si separano e tra di loro resta solo il contatto visivo.
“E …?”
“We’ll forever be in love, so there ain’t no need to rush.”
*
18 Gennaio 2025
“Te l’ha mai detto nessuno che sei la persona più sdolcinata di questo pianeta?”
“Te l’ha mai detto nessuno che non sei bravo a dire le bugie?” Chris afferra la sua mano e lo spinge contro la prima superficie verticale che è in grado di raggiungere.
“L’ultima volta che ho controllato tutti i giornali dicevano che ero un attore eccezionale,” soffia, e Darren ghigna in risposta, prima di pressare le labbra contro le sue e spingergli la lingua in bocca. Aggancia una mano alla sua nuca e sente il braccio di Chris cingergli la vita possessivo, mentre si alza leggermente sulle punte e respira a bocca aperta.
“Buon quinto anniversario di matrimonio, signor Chris Criss-Colfer.” Chris rotea giocosamente gli occhi, allontanandosi lentamente dal suo viso – come se ancora, dopo tutti questi anni, avesse paura di vivere in un sogno.
Accarezza con lo sguardo i cuscini morbidi sparsi sul pavimento, attorno al tavolino di vetro del salone di quella che ormai non è più casa sua ma casa loro, e i piatti e i bicchieri che circondano il mazzo di rose bianche sistemato in un vaso trasparente. C’è un biglietto a terra, tra i petali di rosa sparsi sul tappeto, inchiostro nero su carta rigida ripiegata a metà, e Chris lo apre con delicatezza.
“How many
Baby I don't ever plan to find out.”
“Apprezzo la correzione.” Darren ridacchia, si avvicina quel che basta per cingergli i fianchi con un braccio e poggia il mento sulla sua spalla, guardandolo in quegli occhi così oceanici che a volte gli sembra di affondarci dentro.
“Ti amo,” mormora.
Chris gli preme un bacio sulla fronte, prima di sussurrare “The more I look, the more I find the reasons why you're the love of my life.”
*“Ti amo,” mormora.
Chris gli preme un bacio sulla fronte, prima di sussurrare “The more I look, the more I find the reasons why you're the love of my life.”
4 Ottobre 2019
And if I lost everything
In my heart it means nothing
'Cause I have you,
Boy, I have you
To get right down on bended knee
Nothing else would ever be better, better
That day when...
In my heart it means nothing
'Cause I have you,
Boy, I have you
To get right down on bended knee
Nothing else would ever be better, better
That day when...
“Vuoi sposarmi?”
E Darren non aveva programmato di chiederglielo così. Aveva pensato a un appuntamento elegante, occhiate intime scambiate al lume di candela, bicchieri di vino e discorsi lunghi sui perché.
Perché voglio sposarti.
Perché voglio trascorrere la mia vita con te.
Perché sei la mia persona.
Perché ti amo.
Perché Darren Criss era un inguaribile romantico, anche se a nessuno era concesso saperlo – a parte Chris, che era l’unica eccezione della sua vita.
E invece glielo aveva chiesto di getto, avvolto dalle prime luci del giorno e dalle lenzuola aggrovigliate alle loro gambe, dopo una notte passata a fare l’amore.
Glielo aveva chiesto di getto perché non ci era riuscito più, a trattenersi. Glielo aveva chiesto di getto, un gomito piantato nel materasso e una guancia poggiata al palmo della mano, nudo e puro e vero come solo a Chris era concesso vederlo da anni a quella parte. Glielo aveva chiesto di getto, il cuore leggero per la sensazione di star facendo la cosa giusta e il vuoto nello stomaco per quella di star vivendo troppo e troppo in fretta.
E Chris aveva aperto lentamente gli occhi colmi di sonno, lame di luce rosea filtrate dalle tende si erano rispecchiate in essi, e lo aveva guardato come se al mondo non esistesse una creatura più perfetta di quella che aveva davanti – quando Darren avrebbe voluto gridare No, sei tu la perfezione – sei tu.
Poi aveva sorriso, delicatamente, le ciglia intrecciate e i denti scoperti, e aveva annuito.
“Sì,” aveva risposto.
“Sì?” aveva ripetuto Darren incredulo e Chris era scoppiato a ridere e Darren si era innamorato di lui tutto daccapo.
“Sì, sì, sì, un milione di volte sì.” Poi Chris l’aveva baciato, premendolo forte contro il suo viso e contro il suo cuore, e tutto era tornato al posto giusto, e avevano fatto l’amore un’altra volta, la prima del loro per sempre.
E Darren non aveva programmato di chiederglielo così. Aveva pensato a un appuntamento elegante, occhiate intime scambiate al lume di candela, bicchieri di vino e discorsi lunghi sui perché.
Perché voglio sposarti.
Perché voglio trascorrere la mia vita con te.
Perché sei la mia persona.
Perché ti amo.
Perché Darren Criss era un inguaribile romantico, anche se a nessuno era concesso saperlo – a parte Chris, che era l’unica eccezione della sua vita.
E invece glielo aveva chiesto di getto, avvolto dalle prime luci del giorno e dalle lenzuola aggrovigliate alle loro gambe, dopo una notte passata a fare l’amore.
Glielo aveva chiesto di getto perché non ci era riuscito più, a trattenersi. Glielo aveva chiesto di getto, un gomito piantato nel materasso e una guancia poggiata al palmo della mano, nudo e puro e vero come solo a Chris era concesso vederlo da anni a quella parte. Glielo aveva chiesto di getto, il cuore leggero per la sensazione di star facendo la cosa giusta e il vuoto nello stomaco per quella di star vivendo troppo e troppo in fretta.
E Chris aveva aperto lentamente gli occhi colmi di sonno, lame di luce rosea filtrate dalle tende si erano rispecchiate in essi, e lo aveva guardato come se al mondo non esistesse una creatura più perfetta di quella che aveva davanti – quando Darren avrebbe voluto gridare No, sei tu la perfezione – sei tu.
Poi aveva sorriso, delicatamente, le ciglia intrecciate e i denti scoperti, e aveva annuito.
“Sì,” aveva risposto.
“Sì?” aveva ripetuto Darren incredulo e Chris era scoppiato a ridere e Darren si era innamorato di lui tutto daccapo.
“Sì, sì, sì, un milione di volte sì.” Poi Chris l’aveva baciato, premendolo forte contro il suo viso e contro il suo cuore, e tutto era tornato al posto giusto, e avevano fatto l’amore un’altra volta, la prima del loro per sempre.
I'll say, "Will you marry me?"
I swear that I will mean it
I'll say, "Will you marry me?"
*
18 Gennaio 2020
“La prima volta che mi ha chiesto di sposarlo non aveva neanche un anello con sé.” La gente nella sala del ricevimento ride – parenti, amici, famiglia, tutti lì a festeggiare il giorno più bello della loro vita. Darren incassa la testa tra le spalle, scuotendo la testa mentre afferra il microfono dalla mano di suo marito – suo marito.
“Vero. E la seconda volta che ci ha provato mi ha preceduto lui, inginocchiandosi mentre cercavo di tirar fuori la scatolina dalla tasca.”
“Alla fine ci siamo infilati gli anelli a vicenda e ci siamo rincorsi per decidere chi dovesse dare la notizia per primo a chi.”
“E lui è inciampato su Cooper e si è quasi slogato una caviglia.”
“L’inizio del matrimonio più funzionale di sempre.” Qualche applauso, due o tre fischi, altre risate.
“Ti amo, Chris.” Un sussurro, perché quelle parole sono solo per lui.
“Ti amo anch’io.”
“La prima volta che mi ha chiesto di sposarlo non aveva neanche un anello con sé.” La gente nella sala del ricevimento ride – parenti, amici, famiglia, tutti lì a festeggiare il giorno più bello della loro vita. Darren incassa la testa tra le spalle, scuotendo la testa mentre afferra il microfono dalla mano di suo marito – suo marito.
“Vero. E la seconda volta che ci ha provato mi ha preceduto lui, inginocchiandosi mentre cercavo di tirar fuori la scatolina dalla tasca.”
“Alla fine ci siamo infilati gli anelli a vicenda e ci siamo rincorsi per decidere chi dovesse dare la notizia per primo a chi.”
“E lui è inciampato su Cooper e si è quasi slogato una caviglia.”
“L’inizio del matrimonio più funzionale di sempre.” Qualche applauso, due o tre fischi, altre risate.
“Ti amo, Chris.” Un sussurro, perché quelle parole sono solo per lui.
“Ti amo anch’io.”
A hundred and five is the number that comes to my head
When I think of all the years I wanna be with you
Wake up every morning with you in my bed
That's precisely what I plan to do, yeah.
When I think of all the years I wanna be with you
Wake up every morning with you in my bed
That's precisely what I plan to do, yeah.
Tutte le frasi in corsivo sono state prese dalla canzone Marry Me di Jason Derulo linkata a inizio pagina - con le dovute modifiche tra girl(s) e boy(s). Spero vi piaccia! Io per colpa di Mary non faccio altro che ascoltarla, umpfh.