Appena mi svegliai non vidi nessuno, se non Lui, sembrava stesse dormendo ancora... Solo in seguito mi chiesi perché fossi lì. L'odore familiare di Makoto mi aveva immerso. Sentivo del calore su tutta la schiena e parte del braccio sinistro. Decisi di girare lo sguardo dal suo viso perfetto per capire cosa stesse accadendo. Un sorriso si allargò lentamente sul mio viso. Makoto mi stava abbracciando. Ora le ragioni per cui fossi lì non mi importavano. I miei pensieri erano fissi su quel che stava accadendo, cercavo di memorizzare secondo per secondo perché sapevo che non si sarebbe ripetuto. Provai ad ipotizzare che fosse un sogno, accarezzai con delicatezza e disinvoltura la gota rosea di chi mi stava accanto. Era tutto reale. Iniziai a pensare alla reazione che avrebbe potuto avere, se negativa o positiva non mi importava. Volevo solo restare ancora a guardarlo. Passati alcuni minuti sentii del calore sulle guance, non capivo cosa stesse accadendo, ma lentamente iniziai a capire che stavo arrossendo, le braccia di Makoto mi impedivano di muovermi. -Meglio così- pensai. Poi sentii che le sue dita iniziarono a premere sulla mia schiena, si stava svegliando. Preso dall'agitazione pensai a una possibile soluzione, di solito non faccio capire in pubblico che provo emozioni. Solo quando sono con Lui riesco ad esprimermi al massimo. E Lui mi capisce. Chiusi gli occhi e feci finta di dormire ancora, si sarebbe spostato o agitato se mi avesse visto sveglio. E non volevo rovinare questo momento. Makoto allentò allentò appena la presa e dai rumori pensai che si stesse girando per guardarsi in giro. Sentii il calore del suo respiro sempre più vicino, fino a quando fu a un palmo dalle mie labbra, non riuscivo minimamente a credere a quel che stava accadendo, ero tesissimo. Per un secondo pensai di aprire gli occhi, ma sapevo che non dovevo farlo assolutamente. Probabilmente mi avvicinai senza volerlo fino a quando non sentii un piacevole calore sul labbro inferiore, solo un tocco di pochi secondi ma che mi era bastato per arrossire come un peperone.