Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Martinss01    07/08/2015    0 recensioni
"A cosa cazzo pensavi mentre mandavi la tua vita a puttane, Charlie?!" la voce del ragazzo risuonò nella stanza vuota dell'ospedale facendomi diventare ancora più piccola di quello che già ero.
"I-io.." balbettai "Io non so a cosa cazzo pensavo, va bene? Non lo so! Ero lì che ti aspettavo e.." mi si si fermò il fiato in gola, incapace di pensare, di parlare.. ma sopratutto di piangere.
Ero lì, ferma immobile ad osservare il pavimento bianco di quella schifosissima stanza che iniziava ad essere troppo stretta a causa della presenza del ragazzo in piedi ai piedi del letto.
"Te lo giuro, justin.." nel pronunciare il nome del ragazzo alzai lentamente lo sguardo volendo incontrare il suo sguardo ritrovandomi però ad osservare il muro azzurro della camera.
Avevo rovinato tutto.. e mi sentivo a pezzi.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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6 years later.



Quel fastidiosissimo ticchettio dell'orologio mi rimbombava nelle orecchie facendomi così ricordare che da lì a poco sarebbe suonata la sveglia e di conseguenza il mio primo giorno da diciottenne sarebbe iniziato.
Restai col viso affondato nelle lenzuola finchè non udii del leggeri passi avvicinarsi al letto..
Un serial killer? improbabile, erano soltanto le sette del mattino!
E se fosse il vicino sexy ma, sfortunatamente, gay? 
Mi lasciai sfuggire una lieve risata divertita al tale pensiero sesseguita subito dopo da un gemito strozzato.

"Ahi!" sbottai.
"Auguri sorellina!" una voce squillante quasi mi sfondò il timpano, facendomi affondare così maggiormente il viso nelle lenzuola "andiamo Beth, sono soltanto le sett.." mi bloccai non appena l'orologio iniziò ad emmettere dei "too" continui.
"Oh, al diavolo!" sbottai alzando il viso cosi da osservare i numeri rossi lampeggiare sullo schermo dell'orologio.
"Devo dire che sei davvero fine, sai?" girai il viso per guardare la mia fotocopia in carne ed ossa, tirando in fuori la punta della lingua prima di abbracciare la mia gemella "auguri anche a te, Beth!" ridacchiai dolcemente prima di iniziare a farle il solletico sui fianchi nudi, lasciando che la ragazza si dimenasse.
Mi fermai per qualche secondo volendola scrutare, soffermandomi sul taglio corto dei capelli ai suoi occhi a mandorla.. eravamo uguali ma la vedevo comunque più sexy di me, strano vero?
 "Per quanto sia figo festeggiare gli anni lo stesso giorno.. direi che siamo in ritardo per il nostro primo giorno di scuola!" urlò Beth prima di scivolare giù dal letto e dirigersi verso l'armadio che sfortunatamente condividevamo.
Eravamo due fotocopie fisicamente ma non caratterialmente, fortunatamente.
Bethany è la classica sfigata sexy di cui tutti i giocatori di football si innamoravano e come biasimarli.. era davvero figa.
Io invece.. son io.
E cristo, pagherei per non esserlo.




Restai impalata per ben due minuti e cinquantasette secondi nel parcheggio, osservando l'enorme istituto a trentaquattro passi da me.
Ebbene sì, sono al quinto anno di superiore ed ogni anno conto i passi che faccio dal parcheggio all'ingresso, sperando che non siano sempre trentaquattro ma trentasei.. segno che le mie gambe si siano allungate.
Ma guardacaso sono sempre trantaquattro fottutissimi passi.

"Non ci credo! Vuoi davvero contare anche questa volta quanti passi mancano?" la risata contagiosa di Beth mi risuonava nelle orecchie, ed ovviamente anche nelle orecchie dei passanti perchè in quel momento gli FDP si girarono a guardarci.. che imbarazzo!
Afferrai per la manica la mia gemella, strattonandola lievemente prima di sussurrarle all'orecchio con un filo di voce roca, non volendo che gli altri ascoltassero, un
"non urlare!" 
E per chi non lo sapesse, "FDP" è il nome che io e Beth diamo ai coglioni che giocano a football del quinto anno.. "Figlio Di Papà".
"Ehi ehi! Ho capito, ho capito!" Beth si allontanò di qualche passo prima di indicare la strada verso l'ingresso, incitandomi a fare ciò che facevo ormai da cinque anni.
"Va bene.. magari questa volta sarà un nuovo inizio!" accennai una risata per scaricare il nervosismo.. assomigliavo esattamente ad una drogata psicopatica bisognosa di un'altra dose di eroina.
Orribile.
Respirai a fondo prima di dirigermi a passo lento verso l'ingresso, osservando attentamente il pavimento in pietra del parcheggio..

"ventidue.."
continuai, senza mai alzare lo sguardo o voltarmi indietro, notando come i propri piedi affondavano nell'erba chiara posta ai lati del vialetto che portava all'ingresso..
"trentatrè, trantaquattro, trentacin.." ero arrivata alla scale.. mancavano solo tre gradini e ciò significava che.. 
Mi bloccai non appena andai a sbattere contro qualcosa.. e quel qualcosa aveva due braccia, due gambe e due occhi familiari, indimenticabili.
Justin.







 
Buoonpomeriggio ragazze e ragazzi, sempre se ce ne sono..
In ogni caso, ho iniziato questa storia in un pomeriggio d'agosto.. no seriamelte, deh, volevo puntualizzare delle cose sulla storia.
Per quanto riguarda Bethany e Charlie mentre scrivevo le ho immaginate entrambe e devo dire che mi è saltato in testa Ariana Grande.
Quindi se voi, come me, mentre leggete una storia immaginate le parti.. pensare ad Ariana.
Non so se la storia vi piacerà o meno, ma lo spero vivamente..
Se volete lasciare qualche recensione mi fa più che piacere.. detto ciò, buona lettura.

M. x
  
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