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Autore: DreamEater    08/08/2015    1 recensioni
E' nata come poesia, ma si è trasformata. Ha assimilato a sé proprietà macabre, oscure, tenebrose, che mi hanno fatto riflettere. Così ho deciso di metterla nel genere horror, in quanto mi sembrava più a suo agio.
Mi spiace per la visuale a 'mattone', ma è giusto che sia così.
Genere: Dark, Horror, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Farfalla del crepuscolo




Due mesi passati senza, sono passate le stagioni e mi lamentavo dell’assenza. Ora che torna finisce la sensazione di appartenere ad un mondo triste, pieno di ideali ma senza rappresaglie, io voglio lei per uscire fuori dagli schemi. Sono solo in questo universo imperfetto, dove l’assenza si percepisce ubriachi in un parchetto. E’ netto il distacco, sono tornato farfalla, vedo la gente viva che neanche mi parla; vedo gente morta che finge di esserlo mentre emana lo stesso profumo intenso. Lo senti, il polline delle persone, false come sono alla ricerca di un errore, che se lo trovano lo riparano, se non lo trovano lo creano, se non lo creano lo immaginano, se non lo immaginano l’annullano.
Nulla, farfalla alla ricerca del nulla, riecheggia nella notte la farfalla del crepuscolo, assenza nella morte di un futuro spicciolo, un brivido colpisce lo spirito. Sento nelle vene un profumo perfido. Tengo stretto a modo mio la voglia di andar via, non ne voglio parlare, lascia stare, preferisco la mia di storia, della farfalla buona che si mangia il cuore di chi non ha foga. Sbrano nella notte, buio pesto, mani morte, faccio presto, ossa rotte, fumo nero, prima vita ora morte. Lo sento, il desiderio dell’appassimento, del tormento, bisogna stare male per essere contento. Sh. L’animo attacca la coscienza che aspetta muta, l’azzanna tipo carne cruda, ma la farfalla si è mantenuta. Aspetto il momento, uso le ali per creare vento. Lo senti il tornado d’emozioni, non colpisce le persone che non fanno illazioni. Farfalla maledetta esci da questa stanza, attenta a come ti dipingono che rimani nella gabbia.
Nulla, farfalla alla ricerca del nulla, riecheggia nella notte la farfalla del crepuscolo, assenza nella morte di un futuro spicciolo, un brivido colpisce lo spirito. Sento nelle vene un profumo perfido. Creo un tornado nella Corea, nello spirito una combustione spontanea; funge da alibi e mi passa l’erba morte, illegale la vita con le vene troppo corte, che se son lunghe si accorciano, se son normali si lasciano, io ero troppo lungo, quindi fatti un calcolo. Volo sulle suppellettili di voi papaveri rosso sangue, oso mangiarle come rettili e poi berrei, se posso tra le lagne, quel semi vino che mi sembra dissetante. Cerco distruzione e viaggio senza tregua, sono una farfalla che dai morti si rigenera. E non c’è fine al sempre, ma è una bugia; e potrei spiegarlo a parole, ma una fantasia per quanto ti sforzi non diventa reale. Quindi agisci, mangia qualcosa, ti porto a cena e ti porgo una rosa. A lume di candela, sangue del 1948, petto umano e femore cotto.
Nulla, farfalla alla ricerca del nulla, riecheggia nella notte la farfalla del crepuscolo, assenza nella morte di un futuro spicciolo, un brivido colpisce lo spirito. Sento nelle vene un profumo perfido. E così l’ho percepita, viaggio senza meta con dentro una mollica, mi cibo delle persone senza fatica, per continuare ad essere aspetto che ritorni a casa la mia vita.



-DreamEater

 
   
 
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