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Autore: ShadowsOfBrokenGirl    08/08/2015    0 recensioni
Non riuscivo a smettere di guardarli, mi trasmettevano calore, speranza. Erano il qualcosa che cercavo. Erano l’unica bussola che potesse guidarmi verso un porto di pace. Un’ancora in quella tremenda tempesta che stava avvenendo intorno a me. Dentro di me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chocola Meilleure, Houx, Pierre Tempête de Neige, Vanilla Mieux
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un’ancora nella tempesta

Chocola
Il Punto di non ritorno

Bussai alla porta con delicatezza ed attesi pazientemente di essere invitata ad entrare.
Quando entrai nella stanza, la donna non si mostrò sorpresa di vedermi.
Fissò su di me i suoi occhi blu e profondi incastonati in un viso stanco, su cui uno scultore aveva scolpito profonde e innumerevoli rughe, una per ogni sofferenza che aveva dovuto sopportare.
-Chocola che piacere che tu sia venuta a trovarmi! Come va la gravidanza?-
-Bene…anche se a volte ne avverto,ahimè, i fastidi e le ansie.-
-Cosa ti preoccupa, tesoro?-mi chiese con fare premuroso.
I suoi modi nei miei confronti erano sempre stati molto gentili e materni, tanto che non ero mai riuscita a credere all'immagine di mamma distaccata e severa che mi aveva spesso descritto Vanilla. 
-Vostra maestà…-
-Perché mi chiami così? Ora sei tu la Sovrana, lo hai forse dimenticato?-
Scoppiai in una risata imbarazzata e mi scusai.
-Io non ho idea di come debba comportarsi una madre dato che non ne ho mai avuta una… - aggiunsi.
-Che sciocchezza! Le qualità appropriate ad una madre sono intrinseche in una donna, la pazienza, la dolcezza, quel pizzico di severità che non guasta e tanta saggezza.-
Le feci notare, piuttosto scoraggiata, che io non avevo mai mostrato di avere nessuna di quelle qualità.
-Cresceranno in te proprio mentre il corpo di tuo figlio prenderà forma. Nasceranno in te insieme al tuo amore per lui.-
Mi accarezzò il mento e diede una carezza anche al mio ventre, in cui in modi inspiegabili si sarebbe creata una nuova vita.
Poi passò una mano tra i suoi capelli che erano diventati una candida cascata e appoggiò la sua schiena alla grande scrivania di mogano dietro di lei.
-Ma sbaglio o non sei venuta qui per dirmi questo?- 
Mi guardai la punta delle scarpe colpevole, come una bambina che ha rubato delle caramelle che teme ora la sua punizione.
Il momento di affrontare la verità. 
Entrambe sapevamo quale argomento stavamo per trattare e per nessuna delle due sarebbe stato piacevole. Il timore di scoprire qualcosa di terribile mi logorava.
Feci un sospiro e senza convenevoli le chiesi : -Di quali ricordi mia madre mi ha tenuto all'oscuro?-
Il punto di non ritorno.
-Hai trovato la lettera. Quando ieri sera non l'ho più vista sulla scrivania, ho immaginato che fosse arrivata nelle tue mani. -
-Non mi avete risposto. Cosa è imprigionato in quel diamante?-
-Chocola ne so meno di te : non so quali ricordi ti abbia cancellato tua madre. Mi ha dato quella lettera, quando ti ha affidato a tuo nonno e mi ha chiesto di vegliare su di te. Non mi ha detto cosa contenesse. Forse i momenti belli trascorsi con lei, che ha preferito eliminare dalla tua mente affinché tu non sentissi la sua mancanza.-
La sua ipotesi era verosimile e le avrei creduto volentieri, se non avessi riconosciuto dai suoi occhi che stava mentendo.
-Sapete come potrei liberare i ricordi dal diamante? Ci terrei davvero tanto a ricordare questi bei momenti trascorsi.- risposi.
-Non credo che tu possa.-affermò seria.
Incrociai le braccia e la fissai con un sorriso beffardo, stanca di ascoltare bugie.
-Non sono più una ragazzina : sono sicuro che lei sappia bene cosa mi ha nascosto mia madre e che non voglia dirmelo. Tuttavia credo di essere abbastanza adulta da poter sopportare qualsiasi cosa mi dirà. -
-Ascolta, Chocola,-cominciò passandosi nervosamente una mano
tra i capelli.
- Ci sono verità che è meglio non sapere. Del resto io ho promesso a tua madre che non ti avrei mai raccontato nulla, per il tuo bene.- continuò - Sono comunque convinta che tu cercherai in ogni modo di conoscere la verità, nonostante i miei avvertimenti e quindi ti suggerisco di rivolgerti a qualche stregone di Extramondo : loro forse sapranno come fare a liberare i ricordi.-
Mi sentii pervasa da una febbrile eccitazione e non vedevo l'ora di convocare tutti gli stregoni del Regno per poter finalmente scoprire che cosa mia madre e la sua amica nascondevano così gelosamente.
Stavo quindi per congedarmi, quando l'ex Regina mi bloccò con la scusa di dovermi chiedere una cosa molto importante. Accettai di ascoltarla e risponderle il più rapidamente possibile, ma la sua domanda mi sconvolse tanto da raffreddare la mia impazienza ed ogni frenesia.
-Cosa c'è tra te ed il Principe degli Orchi?-
Sgranai gli occhi sorpresa e le mie labbra tremarono. Le morsi per farle stare ferme e dissi con la voce più tranquilla, che riuscii a fare : -Nulla. Cosa dovrebbe esserci?- 
-Ieri sera vi ho visti, mentre ballavate davanti alla Fontana della Primavera.-
Cominciai a tremare tutta, ricordando che in effetti gli appartamenti dell'ex sovrana si affacciavano proprio su quella parte di giardino, che aveva curato lei stessa.
-Pierre, volevo dire il Re degli Orchi, ama provarci con ogni ragazza. Credo che rafforzi il suo ego. L'ho allontanato non appena mi ha baciato.-cercai di difendermi.
-Quello che mi ha stupito è stato il tuo atteggiamento! Sai perché ci prova con te? Perché è molto evidente che tu lo ami e che non aspetti altro! O credi che lui sia cieco e che non veda il rossore sulle tue guance non appena ti rivolge lo sguardo? O la tua agitazione quando ti sfiora? O che i tuoi occhi brillano e le tue ginocchia tremano non appena lui è con te? Lo ami!- mi sgridò indignata.
-No. Io lo odio!-gridai furiosa.
-Non mentirmi Chocola. Ti conosco bene. Non voglio condannarti, ma aiutarti.-
La sua voce si era addolcita ed il suo sguardo bonario cominciò ad irritarmi tremendamente. Mi voltai versi la porta, pronta ad andarmene.
-Io odio Pierre.-ripetei, sicura di dire la verità.
Le lacrime spingevano per uscire ed il mio petto era scosso da terribili sussulti. Non riuscivo più a trovare la mia forza e non mi riconoscevo più.
Mi girai di nuovo verso la madre di Vanilla e gridai quello che provavo.
-Non mi credete? Io lo detesto davvero! E’ a causa sua se sto vivendo questa vita infelice insieme ad un uomo che non amo e che mi attanaglia con continui attacchi di gelosia. Odio Pierre perché non mi lascia mai in pace e anzi mi ossessiona : lo sogno continuamente, lo penso ogni giorno. E ogni sospiro che gli é seguito da una maledizione, perché se avesse lasciato gli Orchi, come mi aveva promesso, ora vivremmo felici e questo figlio sarebbe suo. Come desidero ucciderlo, vendicarmi, ma con lo stesso ardore desidero baciarlo ed essere baciata da lui. Il mio odio per lui mi corrode e mi uccide internamente.-

Le mie parole furono seguite da fiumi di lacrime, che trattenevo da chissà quanto. Mi pentivo di aver rivelato a qualcuno i miei sentimenti, ma dovevo ammettere che mi sentivo più leggera,liberata da quel peso. Lei mi abbracciò e mi accarezzò i capelli, cercando di consolarmi come se fossi una bambina, che si è sbucciata un ginocchio.
-Stai tranquilla, non ti giudicherò! Tutti possiamo commettere degli errori ed innamorarci della persona sbagliata.- disse, accarezzandomi il mento con dolcezza.
Sorrisi sollevata e mi chiesi se non fosse arrivato il momento di smetterla di sentirmi in colpa per tenere tanto alla persona sbagliata.
-Basta pentirsene in tempo e rimediare.-mi consigliò.
La guardai con gli occhi sbarrati, sorpresa dalle sue parole.
-Tu non puoi amarlo, dopo tutto quello che ci ha fatto. Pierre è il Principe degli Orchi e guida ogni giorno migliaia di mostri che uccidono i tuoi sudditi. Lui ti ha fatto soffrire e ti ha abbandonato a te stessa. Lui ci ha strappato via Vanilla e ha riempito il suo cuore di odio, rendendola come lui e mettendola contro di noi. Contro noi che l’amiamo tanto!-
Le sue parole erano ragionevoli e sentivo perfettamente quanto avesse ragione.
-Ti impegnerai a dimenticarlo??-
Sapevo che non sarebbe stato facile perché ci avevo provato per tanto tempo, senza riuscirvi. Tuttavia annuii e mi impegnai a rispettare quell’impegno.
Uscii dalla stanza e decisi di impegnare ogni mia energia per scoprire i segreti che mia madre mi aveva nascosto. Tenni la testa occupata, convocando tutti i più importanti magi del Regno. Ad ognuno di loro mostravo il diamante luccicante e dopo che loro lo avevano fissato attentamente per qualche istante, scuotevano il capo sostenendo di non potermi aiutare. Ben venti stregoni visitarono il Castello, prima che uno di essi mi disse qualcosa di decisamente utile.
Dopo aver fissato quel gioiello, mi chiese di mostrargli la lettera che lo accompagnava. Alla vista di quel foglio si carta, l’uomo dalla lunga barba esclamò che era naturale che nessuno riuscisse a capire l’incantesimo che si nascondeva dietro il ciondolo.
-Cosa intende?-domandai.
-La lettera risale al decimo anno della terza decade, ano in cui Cinnamon non era più su Extramondo, ma era già nel Castello di Glace. L’incantesimo è stato quindi certamente compiuto da uno dei maghi degli Orchi e solo lui potrà liberare i ricordi.-
Le sue parole provocarono sentimenti dolciamari : se avevo finalmente una pista, tuttavia questa mi conduceva proprio dall’uomo che volevo dimenticare.
Meditai se valesse la pena di recarmi dagli Orchi per scoprire i miei ricordi nascosti, sebbene questo mi costringesse all’umiliazione di chiedere aiuto a Pierre. Per un po’ riuscii ad abituarmi all’idea di non conoscere mai i miei ricordi, ma la curiosità era troppo forte ed in poco tempo presi la decisione di fare di tutto, pur di poter svelare il mistero. Comunicai dunque ad Houx la mia decisione ed accadde quello che, del resto, mi aspettavo : fece una grossa scenata e mi proibì di andare, anche dopo avergli proposto di seguirmi.
Fui costretta dunque a fare l’unica cosa possibile. Finsi di essere d’accordo con lui e aspettai che si coricasse, ma dopo che mi fui assicurata che non si sarebbe svegliato presto, scappai diretta all’alto Castello Nero che si stagliava sullo sfondo.
 
Spero che vi piaccia questo capitolo in cui ho voluto dare maggiore importanza a descrivere  la Regina Candy ed in particolare il suo rapporto con Chocola. Negli altri capitoli analizzerò invece il rapporto decisamente diverso tra Vanilla e sua madre, che l’ha poi portata ad essere gelosa di Chocola. Allo stesso tempo ci stiamo avvicinando a scoprire il mistero : secondo voi cosa sarà? Nel prossimo capitolo sarà svelato tutto!! Grazie per aver letto il capitolo e se volete lasciate una recensione ;)          
  
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