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Autore: Junjou_blackOkami    08/08/2015    1 recensioni
Si trovava da sola, con addosso una semplice camicia azzurrina, in una bianca e piccola camera, arredata solo da un letto e un comodino.
(Shinoa centric / micro accenno alla YuuNoa )
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shinoa Hīragi, Yūichirō Hyakuya
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una città distrutta non era altro che un cumolo di macerie, sinonimo di distruzione.
Palazzi abbattuti ornavano quelle strade vuote, prive di bambini che potevano giocarvi e rimpirle con le loro risate.
Macerie, distruzione e vuoto, era quello il solo paesaggio che una persona poteva osservare in quel mondo.
Anche coloro che potevano essere solo dei viandanti, degli osservatori, pittori o comune persone che passavano, abituati a vivere in un posto lontano dai combattimenti, potevano cogliere quel senso di malinconia che la dominava.

Era inevitabile, così come il non poter far finta di nulla.
Perché adesso quella triste città distrutta era un campo di battaglia, macchiato da sanguinose battaglie e divenuto il luogo di morte per molti uomini.
Uomini che combattevano per la rinascita e la vendetta.
Perché infondo dopo la distruzione non seguiva sempre un periodo radioso?
Ed era quello l'obiettivo dell'Esercito Demoniaco Imperiale Giapponese: la resurrezione del genere umano.

Crash! Il bicchiere che aveva poggiato qualche minuto prima nel comodino accanto al letto si frantumò in piccoli pezzi, catturando la sua attenzione.
Shinoa smise di osservare quel paesaggio, di riflettere e si chinò a raccoglierne i frammenti che, illuminati dal tenue bagliore della luce, scintillavano.

Si trovava da sola, con addosso una semplice camicia azzurrina, in una bianca e piccola camera, arredata solo da un letto e un comodino. Una stanza abbastanza spoglia che, accompagnata dalla triste vista che si poteva osservare dalla finestra, aumentava quel senso di solitudine che risiedeva nel suo cuore. Opprimente, soffocante, così era quella sensazione.
Da quanto tempo non lo provava? Molto probabilmente da tanto, visto che con il tempo se ne era liberata.
Eppure, adesso, era ritornato questo senso angoscioso che le aveva reso ostile l'infanzia.
Che avesse paura di perderli..? Paura di rimanere sola un'altra volta..?

Raccolse tutti i pezzi, non preoccupandosi minimamente di potersi tagliare, e li lasciò sopra il comodino visto che nella camera non c'era l'ombra di un cestino. Evidentemente, non lo si riteneva abbastanza importante per l'arredamento.
Sospirò e istintivamente si portò il dorso della mano destra sulla fronte per controllare la sua temperatura corporea. Era decisamente calda, quindi la febbre non le era scesa minimamente.

Poi il suo sguardo fu catturato da un pezzetto di carta, talmente piegato che se non fosse stato per l'incidente di poco prima non avrebbe neppure notato.

Incuriosita, lo aprì e non le ci volle molto per riconoscere quella calligrafia disordinata che poteva essere paragonata a quella di un bambino delle elementari.


"Guren ha deciso di farci continuare l'allenamento. Volevamo passare per vedere come stavi ma quell'idiota dice che non è nulla di che.
Più tardi, verrò lo stesso da te"


"Yuu-san.." sussurrò, lasciando che quelle parole fossero inghiottite dall'udibile rumore del vento che soffiava.

Per la prima volta, un vero ma accennato sorriso le si dipinse in volto.





(((Angolo dell'autrice))):

(visto che alla fine il mio computer mi ha abbandonata, ho scritto tramite Tel.
Quindi vi chiedo scusa per gli errori che troverete e per il breve testo che forse avrete anche faticato a leggere)

  
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