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Autore: SHineRose    09/08/2015    1 recensioni
''Due anni fa mi hai spezzato il cuore. E tu non ne sai neanche il motivo!''
''Ti sei affezionato a me Jiminie, ti capisco e mi dispiace'' Jimini lo guardò torvo.
''Ma sei idiota? Il motivo per cui mi hai spezzato il cuore era perché..."
#YoonMin ♥
Genere: Sentimentale, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                             Real Love

                            

          Yoongi continuava le sue giornate tranquillamente. Nessuno che gli desse fastidio nessuno che lo stressasse. Però continuava a sentirsi solo, e la solitudine lo stava rendendo pian piano pazzo, tanto da cominciare a parlae da solo. Decise che il giorno seguente sarebbe andato dal suo amico Hoseok e porgli delle domande riguardante gli ibridi. Pensava che un ibrido era meglio che comprare un cane oppure un gatto. Ma era ancora meglio avere un ibrido in casa, perché avere un compagno di stanza sarebbe stato estremamente irritante.



          Il giorno seguente, proprio come si era imposto, andò da Hoseok, facendogli diverse domande.
''Ascolta Hoseok, so che in questo momento sembrerò un pazzo, ma voglio adottare un'ibrido.''
okay. Questo Hoseok non se lo aspettava. Era la prima volta che Yoongi voleva adottare un'ibrido.
''Ya, Yoongi-ah sei sicuro di voler adottare un'ibrido? Sai che gli ibridi richiedono molte attenzioni, devi dare loro Amore. Sei sicuro?'' Yoongi lo guardò per qualche secondo. Hoseok aveva ragione, e se poi non fosse riuscito a dare amore al suo ibrido? Ma doveva almeno provarci.
''Voglio provare qualcosa di nuovo. Tu hai già un'ibrido. Potrai darmi una mano. Ti prego Hoseok, sento che diventerò pazzo se continuo a vivere da solo.'' Hoseok lo guardò attentamente negli occhi. Sembrava sincero.
''Va bene Yoongi. Ti aiuterò, ma prima devi adottare un'ibrido.''


          Dopo due ore in macchina i due arrivarono ad un centro di addozioni per ibridi. Le lettere 'HSS' lampeggiavano proprio davanti ai loro occhi. 'HSS' significava 'Hybrid Store Shop', certo che Yoongi non pensava agli ibridi come a degli oggetti ma a come degli esseri umani.
          
          Hoseok e Yoongi si diressero verso la sala d'attesa, e una commessa gli spiegò come funzionava il programma dell'HSS. Gli davano un mini portatile con il programma dell'HSS aperto e doveva inserire alcuni dati personali per poi inserire le abilità che voleva ritrovare nell'ibrido.
''Perche non metti solo carino e angelico? Non riempire quegli spazi per delle cose che potresti scoprire tu stesso con il tempo. Dopo tutto è più divertente scoprire giorno dopo giorno qualcosa di nuovo su una persona.'' disse Hoseok. Il suo amico aveva ragione. Decise di non bifare le altre opzioni e decise che si, avrebbe fatto proprio come aveva detto Hoseok.
Una serie di foto apparirono ma scelse la foto che ritraeva un ragazzo dai lineamenti molto dolci e aveva i capelli neri, portava un cappello per cui era impossibile vedergli le orecchie, anche se vedeva che non era l'unico le cui orecchie non erano visibili.
Yoongi disse alla commessa che aveva fatto la sua scelta e lo voleva vedere. Quando andarono nella stanza dell'ibrido, come era stato presentato dalla commessa, lo vide sul letto intento a canticchiare una canzone. Quando l'ibrido si accorse della presenza di ben tre persone saltò giù dal letto.


          
           Il primo giorno per l'ibrido fu estremamente imbarazzante, e tutto a causa di quel biondino che lo aveva adottato. Min Yoongi se non sbaglia.
''Allora, mi presento. Io sono Min Yoongi, tu?''l'ibrido lo guardò torvo. Non sapeva che doveva dargli lui un nome? Ma poi ci pensò. Voleva scegliersi lui il nome, ma non poteva inventarlo così su due piedi. Così  disse la verita a Yoongi.
''Ascoltate, Padrone, io non ho un nome, dovreste sceglierlo voi per me'' Yoongi rimase pietrificato. Padrone? Voi? Ascoltate? Cos'era tutta quella formalità?
''Allora, prima di tutto, non chiamarmi mai più Padrone, non sei mica un'animale, secondo butta via le formalità e parla con me come se avessimo la stessa età'' disse Yoongi accarezzandogli la testa '' A proposito'' ricominciò  ''Dimmi, il nome vuoi che lo scelga io per te o vuoi sceglierlo tu?'' chiese il biondo grattando l'ibrido dietro le orecchie da gatto. L'ibrido rimase leggermente scosso da quella domanda. Ma poi sorrise ''Scegliamolo insieme''



          ''Jimin!!'' gridò Yoongi dalla cucina. L'ibrido corse velocemente per le scale arrivando davanti a Yoongi. ''Si Padrone'' Yoongi roteò gli occhi ''Jimin, ne abbiamo già parlato ieri, niente Padrone'' Jimin mormoro un semplice scusa e si guardò intorno. La cucina era letteralmente un porcile.
''Padr-Yoongi ma cos'e successo qui?'' chiese Jimin raccogliendo dei piatti da terra. Yoongi di solito era ordinato, ma questa volta stava cercando di essere il più disordinato possibile solo per passare più tempo con Jimin.
''Stavo cucinando, ma purtoppo sono inciampato ed ecco cos'é successo. Mi dai una mano a ripulire?'' Jimin disse di si ed ecco che passarono quattro ore solo a ripulire e parlare dei propri interessi. Yoongi capì che Jimin amava ballare, gli piaceva cantare e il cibo. L'ultima sua stranezza lo fece ridere tanto che non si rese neanche conto che ormai lo stava abbracciando.


          Il terzo giorno Jimin si sentiva già più familiare con la casa e con Yoongi. Quest'ultimo stava preparando la cena, ovviamente Jimin mangiava molta carne, amava la carne, quindi Yoongi si vide costretto a rinunciare alla sua adoratissima insalata dietetica. Doveva tener conto del fatto che da adesso in poi ci sarebbe stata una bocca in più da sfamare. Ma chissa perché questo dettaglio non gli dava fastidio, sopratutto se questo 'dettaglio' era – ormai il suo- Jimin. Sorridendo come un'idiota apparecchiò la tavola e chiamò Jimin. Quest'ultimo aveva appena fatto la doccia e con il pigiama che Yoongi gli aveva dato, si era seduto a tavola.
''Buon appetito Yoongi-hyung!'' disse Jimin donandogli un sorriso angelico. Yoongi sorrise, i giorni passavano in fretta, ma anche il rapporta tra lui ed il suo bellissimo ibrido stava cambiando andando sempre in meglio.

          

          Dopo due settimane, Jimin e Yoongi, andarono a trovare Hoseok. Voleva che Jimin conoscesse qualche suo simile. Appena arrivati Yoongi suonò il campanello ed un sorridente – quasi creepy- Hoseok gli venne ad aprire.
''Yoongi!! Ti stavo aspettando! Oooh Jimin! Benvenuto, mi presento, mi chiamo Hoseok e sono il miglior amico di Yoongi, piacere di conoscerti'' disse stringendogli la mano. Hoseok li fece accomodare nel soggiorno.
''Volete che vi porti qualcosa?'' chiese Hoseok gentilmente. Yoongi guardo Jimin.
''Vuoi una tazza di cioccolata calda?'' gli chiese mentre accarezzava la testa dell'ibrido, questo disse di si.
''Taehyung una tazza di cioccolata calda per Jimin!''

Taehyung e Jimin fecero subito amicizia creando un guaio dopo l'altro, erano peggio del diavolo insieme, e a volte Yoongi rimpiangeva quei giorni in cui Jimin non combinava guai.
E con guai intendeva dire che Jimin e Taehyun lanciavano torte e marmellata dalla finestra per farle arrivare in testa ai passanti e ridere a causa delle loro facce buffe.
Ma Yoongi, nonostante tutto, era felice che Jimin fosse felice.


         Era passato ormai un mese da quando Yoongi aveva adottato Jimin, e dire che Jimin gli era sempre accanto non era un'eufemismo. Jimin, anche se aveva imparato molte cose sul mondo che lo circondava, non riusciva a stare lontano dal suo Hyung, si sentiva sempre insicuro se era da solo, per questo aveva cominciato a seguirlo anche a lavoro.
L'ibrido all'inizio pensava che dava fastidio a Yoongi, ma quando vide la dolcezza con cui lo trattava si rese conto che, il biondino, amava la sua presenza, e che forse anche lui ne era dipendente.

           Due mesi ormai da quando Jimin era entrato a far parte della sua vita. Erano inseparabili. Ormai condividevano anche il letto. Jimin la notte si accoccolava al petto di Yoongi e quest'ultimo lo stringeva tra le sue braccia per tenerlo al sicuro. La mattina, come ormai era solito fare, Yoongi baciava la fronte del suo piccolo ibrido indeciso, come al solito, se svegliarlo o no.  Ma poi quando vide che erano le sette e mezza del mattino decise che si, doveva svegliarlo.

          ''YOONGI HYUNG!!!'' l'urlo che seguì fu atroce per le povere orecchie di Suga. Preoccupato per il suo piccolo Jimin corse per le scale e spalancando la porta della loro stanza si fiondò sull'ibrido.
''Jimin! Stai bene?'' chiese controllando il corpo dell'ibrido in cerca di graffi e taglietti.
''Yoongi hyung... io sto bene.. ma il mio cuoricino no...'' Yoongi lo guardò  stranito.
''Cosa?''
''Stavo pensando a.... il mio cuore ha cominciato a battere velocemente e forte, come se stesse per uscire dal mio petto.'' Yoongi lo guardava stranito.
''A cosa stavi pensando?''
''Ecco... faccio prima a fartelo vere che a spiegartelo.'' e detto questo Jimin posò le proprie labbra su quelle del suo hyung.



          Dopo altri due mesi Jimin decise di rivelare il suo amore a Yoongi, ma quando entrò nella loro stanza e vide che Yoongi stava mettendo dei vestiti in una valigia si fermò, e gli chiese se stesse partendo da qualche parte. Yoongi abbassò lo sguardo triste non volendo gurdare il suo Jimin negli occhi.
''Jiminie, mi dispiace... ma... devo partire'' disse con un filo di voce.
Jimin in quel momento non sentiva più la terra sotto i piedi.''Dove devi partire?'' gli chiese con voce bassa.
''In Cina'' disse Yoongi continuando a mettere i suoi vestiti nella valigia.
''Verrò anch'io con te?'' gli chiese con una punta di speranza.
''Mi dispiace Jiminie'' disse continuando a rifiutare l'idea di guardarlo in faccia. Sapeva che il suo ChimChim aveva le lacrime agli occhi, non voleva vederlo in quello stato.
''Quanto tempo?'' ecco. Questa era la domanda che Yoongi sperava tanto di evitare. Con un groppo in gola rispose ''Due anni'' Jimin cadde in ginocchia, cominciò  a piangere. Era difficile da ammettere ma senza Yoongi al suo fianco lui era un debole. Perché il mondo era cosi crudele con lui? Proprio ora che aveva capito di amarlo? Proprio ORA che voleva DICHIARARSI? Il mondo, la vita era uno schifo!





         Un anno era già passato, e a Jimin sembrò che fossero passati cento anni senza il suo Yoongi-hyung. Fortunatamente Taehyun era sempre accanto a lui per rallegrargli le giornate, insieme ad un nuovo amico -ibrido- di nome JungKook. In quell'anno, durante l'assenza di Yoongi erano cambiate molte cose. Come ad esempio il corpo di Jimin, che cominciò a ballare insieme agli altri due suoi amici ibridi, e aveva tonificato i muscoli con aggiunta di abs.
Jimin in più aveva trovato un lavoro, perché comunque aveva dei compiti in assenza di Yoongi, come pagare le bollette dell'acqua, del gas eccetera. Per non parlare dei vestiti, trucchi, creme, accessori. E se aveva cambiato completamente look era grazie all'aiuto di JungKook e Taehyung che lo avevano praticamente trasformato in un solo giorno.
Taehyung entrò in casa cua sfondando la porta, e Jimin lo guardò con fare omicida.
''Razza di tigre paleolitica.... non sai che le porte dev-'' ma la giovane tigre non lo fece finire ficcandogli in bocca il gelato che stava mangiando.
''Smettila di fare la brava mogliettina e ascoltami'' disse trascinandolo sul divano dell'appartamento di Yoongi.
''Ascolta razza di gatto selvaggio, domani dovrai venire con me e Jungkook in un pub, dobbiamo esibirci lì, la canzone e la coreografia di cui dovremo fare la cover sarà Worrior dei B.A.P capito?'' il moro stava per picchiarlo.
''Tu, tu.. tu mi hai letteralmente spaccato in  due la porta di casa solo per dirmi questo?'' Taehyung lo guardava tremando leggermente.
''Beh...  teoricamente .. si..''
''KIM TAEHYUNG DI' ADDIO AL TUO CARO HOSEOK!''



         Un'altro anno è passato, e non sa quando Yoongi tornerà, lui ha detto due anni, e se invece non tornasse? Jimin ha aspettato pazientemente per due anni che il suo amato hyung tornasse, e se si rivelasse inutile? E se Yoongi avesse deciso che la vita in Cina era migliore rispetto a quella che aveva in Corea? Un sacco di domande gli passavano nella testa, senza nessuna risposta.
Il mattino seguente si preparò a malavoglia ed andò a lavoro insieme al suo amico Taehyung.
''Emozionato hyung?'' gli chiese Taehyung mentre saltellava invece di camminare. Jimin lo guardò scocciato.
''Per cosa dovrei essere felice?''
''Beh.. Sono passati due anni e Yoongi hyung potrebbe arrivare da un momento all'altro.'' disse Taehyung sorridendo, cercando di trasmettere un pò della sua felicità al suo hyung. Ma quest'ultimo non ne voleva proprio sapere di sorridere.
''Concentriamoci sul lavoro invece che pensare a cose inutili''

Quando si voltò  vide una testa bionda con una borsa in bano camminare fuori dal locale, in un primo momento pensò che fosse il suo Yoongi, ma poi scacciò dalla testa quell'idea assurda. Il suo hyung era in Cina.


Ormai erano le nove di sera e Jimin era stanco di tutto questo lavorare. Aveva ancora un'ora e poteva finalmente andare a casa e dormire. Salutò gli ultimi clienti che uscirono dal bar ed insieme a Taehyung andarono a cambiarsi.


La divisa da cameriere non è che gli andasse molto a genio dato che non gli stava una meraviglia. Ma era sempre meglio dello straccetto bianco che purtroppo i cuochi dovevano indossare.

 Quando tornò a casa  buttò la sua roba per terra e si lasciò cadere sul divano. Era stanco morto. Oggi stranamente c'erano stati più clienti del solito. Chiuse gli occhi pronto ad abbracciare Morfeo.
''Jiminie, non ricordo di averti mai insegnato che devi buttare la roba a terra appena entri in casa''

Quella voce... Jimin pensò che stava sognando e decise di non aprire gli occhi, immaginando il suo hyung mentre lo sgridava. Sentì qualcuno tirargli la manica.
''Jungkook lasciami sognare''
''Sognare cosa?'' chiese il ragazzo non capendo cosa stesse dicendo l'ibrido.
''Sto sognando il mio hyun-YOONGI!!!'' urlò quando aprì gli occhi e vide chi aveva davanti a se.
''Jiminie'' disse dandogli un bacio sulla fronte. '' Ti sono mancato?'' Jimin cominciò a piangere.
''Mi dispiace, non potevo lasciare mia nonna ridotta in quel modo. Mi dispiace se per due anni ti ho lasciato solo, perdonami ti prego!'' disse Yoongi mentre lo teneva stretto tra le braccia.
''Stronzo'' disse Jimin, Yoongi rimase pietrificato. Da quando il suo Jiminie usava parole del genere?
''Due anni fa mi hai spezzato il cuore. E tu non ne sai neanche il motivo!''
''Ti sei affezionato a me Jiminie, ti capisco e mi dispiace'' Jimini lo guardò torvo.
''Ma sei idiota? Il motivo per cui mi hai spezzato il cuore era perché quel fottutissimo giorno volevo dichiararmi, ma tu stupido idiota che non sei altro te ne sei uscito con un 'devo partire' '' disse Jimin arrabbiato e frustrato. Yoongi rimase scioccato. Non pensava che anche Jimin nutrisse gli stessi sentimenti. Yoongi si era innamorato dell'ibrido da quando aveva deciso di condividere il letto.
Sorrise, e cominciò a baciarlo prima dolcemente per poi, con l'acconsenso di Jimin, approfondirlo.

Passarono la notte insieme, diventanto una sola cosa.


Salve a tutti!!!
Questa e' la prima fanficion che scrivo sui BTS, spero che sia stata di vostro gradimento :)))
Qualsiasi tipo di recensione e' ben accettata ;3

Baci SHineRose ;3
   
 
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