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Autore: Renesmee_CuLLen    28/01/2009    5 recensioni
Allora per prima cosa mi dovete avvertire se non vi piace così non continuo a pubblicarla, poi è la mia prima fanfic, in corsivo sono i pensieri, poi è una storia alternativa..la storia di una Pan quindicenne dopo la partenza di Goku con Uub..niente a che vedere con la vera storia di Dragon Ball..a parte in alcuni punt..Buona Lettura
Genere: Generale, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Gohan, Goku, Goten, Pan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

Il cammino dell’età

 

non so come la prenderete..è la mia prima fanfic spero di fare buon impressione..comunque se mi fate sapere com'è è meglio così se non vi piace non vado nemmeno avanti.. grazie.. CeCy

 

 

Una Giovane Ragazza

 

 

DRIIIIIIIIIIIIIIN

 

La sveglia suonò nel comodino vicino al letto dove si trovava una ragazza avvolta tra le sue coperte e con il braccio penzolante. Quel letto fu improvvisamente illuminato da un incredibile luce proveniente dalla finestra che si trovava nella parete di fronte alla ragazza.

-“Mamma!!!

-“Su Pan svegliati!!! E’ ora!!! E’ il tuo primo giorno all’ Orange Star!!!”

-“Oddio, perché me l’hai ricordato..

Pan, 15 anni, avrebbe cominciato il secondo anno di liceo all’ orange star (si chiama così no?? Ndme) con la sua amica Bra Briefs, figlia di Bulma Briefs: e per questo ne era molto felice, la cosa che la preoccupava di più era il fatto che suo zio Goten avrebbe avuto il suo quarto anno sempre in quella benedetta scuola.

Oddio che incubo avere zio Goten nella mia stessa scuola..Non lo sopporterò mai.. pensò.

Il ragazzo a cui si riferiva era infatti Goten, fratello di suo padre Gohan nonché figlio del grande eroe Goku, che, come al suo solito, era sparito dalla circolazione.

Goku era andato insieme a Uub nel suo villaggio per insegnargli le tecniche di combattimento; Pan avevo 4 anni quando suo nonno partì e quel maledetto giorno in cui spiccò il volo insieme al ragazzino per Pan fu una vera tragedia: era legatissima al suo nonnino, si allenavano insieme, stavano sempre insieme..ma solo da qualche tempo Pan cominciò a sentire veramente la sua mancanza. Non che non l’abbia mai avuta : sempre si era ricordata le parole del nonno che gli disse poco prima di partire : “Non sparirò nel nulla..di tanto in tanto verrò a farvi una visitina..Parola d’onore!”…Non le andarono più via dalla sua mente. Fino a qualche anno fa stava sempre alla finestra a guardare il cielo e ad aspettarsi una minuscola luce in lontananza che venisse verso di lei sperando che fosse il suo caro nonnino. Quella luce, Pan non la vide per 11 anni. Verso i 9 anni smise di stare alla finestra, ormai si era arresa. Ormai l’ aveva abbandonata… LI aveva abbandonati. Pan perse tutte le sue speranze ma nonostante questo non smise MAI di allenarsi.. anche se questo gli altri non lo sapevano.

 

-“ E dai mamma.. è presto ancora..ti preeeeeeego!!”

-“Muoviti signorina che è tardi!! Guarda che ti devi fare in volo un sacco di strada..FORZA PAN!!”

E dicendo così tirò via tutte le coperte dove era avvolta la ragazza facendole fare un cadutone dal letto assurdo.

-“Ma dì ti sei impazzita, forse!?! Certo che hai proprio la grazia di un ippopotamo!!”

-“Su muoviti!!!

Pan, avendo capito che era veramente ora di alzarsi, si avviò in pigiama, si trattava di una maglia che le stava lunghissima rubata allo zio (xD ND me). Scese le scale e si avviò in cucina dove lo aspettava suo padre tutto tirato a lucido pronto per partire al lavoro.

-“ Buongiorno tesoro, svegliata bene!?

A quelle parole la ragazza avrebbe voluto scagliarsi contro il padre e sbatterlo contro il muro con tutta la sua potenza ma capì che non era il caso.

-“Non così bene da essere da buon umore”

-“Ok, Ok, ho capito. Io vado che sennò faccio tardi. Ciao tesoro!”

E dicendo così le diede un bacio sulla fronte e scappò via; in un certo senso Pan stava tornando piano piano il buon umore.

-“ Ah!! Cornetti! Buoni..!! (stile homer!!)”

Si ingozzo come solo una sayan sa fare perché non dimentichiamoci che Pan bene o male è una sayan.

Tornò di sopra, si lavò i denti, entrò in camera e vide una cosa che non avrebbe mai e dico mai voluto vedere : LA DIVISA DI SCUOLA.

-“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!

Videl intanto era accorsa preoccupatissima nella stanza della figlia.

-“Che è successo, tesoro!??!”

-“La.. la.. la.. di.. di.. di..”

-“ E’ si tesoro quest’ anno ti toccherà indossare la divisa.. Mi dispiace!”

E così dicendo la madre se ne andò avendo paura che la figlia gli si potesse scagliare contro.

Pan pensò la stessa cosa che pensò la madre ma dopo decise di starsene ferma.. anzi.. di mettere quella orrenda cosa chiamata “divisa”.

Uscì dalla camera: Pan era cambiata da quando aveva 4 anni.. era cambiata enormemente.

Era cresciuta di altezza.. Era poco più bassa di come era sua madre alla sua tenera età. Pan, fino alla fine delle vacanze estive, indossava sempre la sue fedelissima bandana arancione, ma per la scuola aveva deciso di cambiare, anzi, era stata costretta dalla nonna paterna: “Non puoi andare a scuola con una bandana!” Quella parole le rimbombavano in testa continuamente: quindi, in alternativa della bandana, Pan decise di legare i capelli: i capelli le erano molto cresciuti: le arrivavano quasi fino al fondoschiena  e con la frangetta tagliata (in stile sailor mars avete presente?). Era veramente bella. Quel sorriso, che ancora di primo mattino non le era venuto ma che presto sarebbe riuscita a fare, era stupendo. Anche se aveva dentro di sé della tristezza per il fatto di suo nonno, non lo voleva dare a vedere: durante gli anni della sua assenza aveva capito che non meritava le sue lacrime, perché Pan pianse tanto, insieme a sua nonna.

A Pan mancava veramente..

-“PAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!!!!!! E’ TARDISSIMOOOOOOOO!!!!!!! TI VUOI MUOVERE!??!?!?”

Quella voce la distolse dai suoi pensieri.. anche perché quasi non le perforava un timpano.

-“Si si ecco ora vado! Comunque potresti anche evitare di perforarmi un timpano dato che ancora ho una vita davanti e me la vorrei vivere!!!”

-“Fai attenzione”- Le diceva sua madre mentre varcava la soglia di casa.

-“Mamma ma che dici!? Sono una sayan, no!?”- E dicendo così le fece l’occhiolino e spiccò il volo.

Pan pensava molto mentre volava ma quella mattina era veramente stanca e quindi chiamò la nuvola speedy per farsi dare un passaggio. Ci mise 1 oretta per arrivare. Atterrò in un boschetto accanto al muro laterale della scuola.

Sporse la testa da dietro un albero per assicurarsi che non ci fosse nessuno.. e infatti non c’era nessuno. Però era sollevata perché sentiva le grida e il parlare dei ragazzi nel cortile e da questo capì che nessuno ancora era entrato. Quando mise piede nel marciapiede il cuore le batteva forte.

Il primo anno di liceo pensò chissà se farò colpo su qualche ragazzo. Sorrise. Come avevamo previsto. Quel sorriso magnifico che poteva far felice anche il più triste essere umano della galassia.

Si avviava verso il cancello. Ma due pensieri le arrivarono in mente Accidenti c’è mio zio, Noooooo!!!  ma pensò anche Che bello rivedrò Bra, la mia migliore amica Bra.. chissà se mi troverà cambiata!? E lo zio!? Mi troverà cambiata?! Già perché Pan non vedeva da tanto suo zio.. era sempre in giro con le ragazze ed era dall’ inizio dell’ estate che non la vedeva.

Chissà se la troveranno cambiata.. spero in meglio.

 

 

  
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