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Autore: Potteriana121    10/08/2015    0 recensioni
“ L’inizio della storia
L’inizio dell’avventura
L’inizio di qualcosa di nuovo
Di eccitante e spaventoso
Allo stesso tempo
Per me era l’inizio della fine
Quando in realtà tutto doveva ancora avvenire
Questa è la mia storia
Se vi aspettate una ragazza tutta arcobaleni e unicorni
è meglio che smettete di leggere
Perché quello che vi sto per raccontare
è l’opposto di quello che sperate
Buona lettura
E spero che la verità su questo mondo
Presto venga rivelata”
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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  Thalia Herondale

                                e

          il mondo dei bevitori di sangue

 

 

 

“ L’inizio della storia

L’inizio  dell’avventura

L’inizio di qualcosa di nuovo

 Di eccitante e spaventoso 

Allo stesso tempo

Per me era l’inizio della fine

Quando in realtà tutto doveva ancora avvenire

Questa è la mia  storia

Se vi aspettate una ragazza tutta arcobaleni e unicorni

è meglio che  smettete di leggere

Perché quello che vi sto per raccontare

è l’opposto di quello che sperate

Buona lettura 

E spero che la verità su questo mondo

Presto venga rivelata”

 

 

 

 

 

 

 

L’INIZIO DELLA FINE

 

 

Era una tranquillissima serata per i vampiri rifugiatisi nel grande chalet di lusso gentilmente pagato dalla regina. Tutti si stavano godendo la colazione in pace, quando un damphir disse di aver sentito dei rumori provenienti dalla foresta. Li per li nessuno sembrò curarsene e ritornarono tutti alle proprie conversazioni. Qualche altro vampiro vide le foglie della foresta spostarsi. Ormai erano tutti in allerta, i novizi più esperti saltarono giù dalla terrazza, pronti per affrontare qualsiasi cosa minacciasse la loro tranquillità. Negli sguardi si intravedeva eccitazione, voglio di combattere e di farsi valere, ora che ne avevano la possibilità, grazie alla momentanea mancanza dei guardiani più esperti. Videro un’ombra oscura uscire dalla foresta e si misero tutti in posizione, mentre altri faceva arretrare i moroi per non coinvolgerli nella battaglia. Finalmente, dagli alberi videro uscire una figura. Aveva lunghissimi e ricchissimi capelli neri, fino al sedere, il viso era a forma di cuore con lineamenti eleganti e labbra rosee e piene, ma era sporco di terriccio ,cosa che metteva ancor più in risalto i suoi occhi cangianti che sembrava cambiavano colore ogni secondo. Passavano dal verde smeraldo, all’azzurro, al blu elettrico e a una sfumatura di marrone simile al bordeaux. Le braccia toniche erano decorate con tatuaggi sinuosi dalle varie forme che assomigliavano a rune antiche. Aveva un corpo snello e slanciato, che in quel momento era pieno di ferite  e zoppicava. I vestiti erano tutti stracciati, rotti e rigorosamente neri. In vita aveva una cintura con spade, pugnali e frecce, mentre dietro, attaccato alla schiena c’era un arco. Del sangue le colava da una bruttissima ferita sul fianco e ,prima di cadere per terra come un sacco di patate, sussurrò un nome“Jonathan”.

 

*****************************************************

 

Buio. Non vedevo niente e sentivo tutto ovattato. In quel momento il panico mi assalii, mi domandavo “ Chi sono io? “ e “ Dove mi trovo? “ Cercai delle informazioni nella mia mente ma, l’unica cosa che mi ricordavo era il mio nome, Thalia. Misi tutte le mie forze nell’ardua impresa di sollevare le palpebre, naturalmente inutilmente. Dopo un paio di minuti riuscì nella mia missione e, dal buio più assoluto, mi ritrovai circondata da un bianco accecante. I miei occhi erano rivolti verso il soffitto immacolato, giacevo su un letto piccolo e scomodo, molto simile a quelli di un ospedale. Le pareti erano bianche e spoglie, senza nessun indizio che mi permettesse di capire dove mi ritrovavo. In lontananza sentivo delle voci discutere ma non riuscii a comprendere neanche una parola. Cercai di mettermi a sedere, ma una dolorosa fitta al fianco mi fece cambiare subito idea. Stavo proprio per chiamare qualcuno, quando una signora dal camice bianco ( che si intonava perfettamente al resto della stanza ) entrò. 

“ Sono la dott. Olendzki, mi puoi dire il tuo nome? “

Sembrava gentile, dolce e affidabile ma non volevo ancora rivelarmi a nessuno, perciò scossi la testa, in segno negativo. Se ci restò male, non lo diede a vedere.

“ Allora, tesoro, avevi una bruttissima ferita, causata probabilmente da un’arma, che si era anche infettata. Ho dovuto sudare sette camice per curartela ” e qui fece un grosso sorriso, come se quella battuta mi aiutasse a vederla in modo diverso, per potermi aprire. ” Inoltre , hai subito un grave trauma cranico, che mi fa supporre che tu abbia avuto un attacco di amnesia, non so se sia temporale o permanente. Visto che non vuoi parlare, puoi farmi un cenno se ricordi qualcosa? “

Feci no con la testa, in effetti non mi ricordavo niente, all’infuori del mio nome.

Il suo sguardo sembrò addolcirsi, comprendendo che per me era molto difficile fidarmi di qualcuno, non sapendo nemmeno dove mi trovavo e come c’ero finita lì. Come se mi leggesse nel pensiero …

“ Immagino vorrai sapere dove ti trovi. ”

Vedendomi annuire, iniziò a illuminarmi

“ Questa è l’infermeria dello chalet, dove sono riuniti, tutti gli studenti del’ Accademia St. Vladimir e le loro famiglie, venute qui in seguito a un attacco molto sanguinolento avvenuto per colpa degli stregoi. “ 

La mia faccia doveva trasmettere perfettamente la mia confusione per tutta quella faccenda, perché si sbrigò subito a spiegarsi meglio

“ Noi qui siamo tutti vampiri,molto probabilmente tu sei una damphir, perché sei leggermente abbronzata e non hai i canini acuminati. “

Dovevo avere in faccia la stessa espressione di prima perché continuò

“ Ci sono tre tipi di vampiri: i damphir, i moroi e gli stregoi. 

I moroi, sono la specie originale, si nutrono principalmente di sangue, ma possono mangiare anche cibi normali. Tutti hanno il fisico alto e slanciato. Hanno i sensi più sviluppati, ma non quanto i damphir. Noi possiamo attingere alla magia dei quattro elementi : acqua, aria, fuoco e terra. E, di solito, raggiunti i sedici anni, ognuno ha un elemento con cui si sente più affine. I moroi, però, non usano la magia come arma da ormai parecchio tempo, infatti, noi veniamo protetti da voi damphir. Noi siamo a capo della nostra società, in questo momento, siamo guidati dalla Regina Tatiana Ivashkov. Ci sono dodici casate reali, ogni membro più anziano della famiglia prende il titolo di Principe o Principessa. Invece, voi damphir, siete metà e metà. Metà umani e metà vampiri. Avete sensi impareggiabili e una forza maggiore del normale. Potete stare alla luce del sole e sopravvivere senza sangue. Il vostro lavoro, è quello di proteggere noi moroi. Perciò venite chiamati anche guardiani. Purtroppo, la maggior parte delle donne damphir preferisce crescere i propri figli personalmente, rinunciando quindi, al loro dovere di diventare guardiani. Molte volte queste donne si riuniscono in comunità, dove, molto spesso gli uomini moroi vanno per usufruirne. Durante l’amplesso, queste damphir permettono agli uomini di bere il loro sangue. Per questo non sono ben viste nella società e vengono chiamate sgualdrine di sangue. Perché, devi sapere che noi non ci accoppiamo più con gli umani da molto tempo. Per questo l’unico modo per far nascere un damphir è avere un rapporto sessuale fra un moroi e una damphir. Non dimenticare mai, il vostro motto è “ Loro vengono prima.” e, é anche vostro compito uccidere l’ultima categoria di vampiri, ovvero gli stregoi. Questi ultimi, sono immortali e hanno una forza e dei sensi addirittura più sviluppati dei damphir. Ci sono solo tre modi per eliminare uno stregoi: bruciarlo,impiccarlo o trafiggerlo dritto al cuore con un paletto d’argento infuso dei quattro elementi. Qualsiasi essere può diventare uno stregoi. Per noi, ci sono due modi: dissanguare completamente una persona o essere morsi da uno stregoi per poi bere il suo sangue. Quest’ultimo metodo vale anche per i damphir e per gli umani. “

Prese un lunghissimo respiro, come se non avesse respirato per tutto il racconto. Mi guardò con occhi dolci

“ Adesso che sai tutto e sai dove ti trovi, sapresti dirmi il tuo nome? “

Ero indecisa una parte di me voleva fidarsi, l’altra voleva lanciarsi dalla finestra pur di non vivere con dei vampiri. Il bello è che ancora non aveva capito il perché. In fondo lei stessa lo era per metà, giusto? No. Maledetta mente puoi smettere di essere così poco fiduciosa della persone? Alla fine decisi di parlare, con voce roca per via del poco utilizzo e tremolante per il mal di gola dissi

“ Thalia. “

Mi guardò strana, non capendo. Allora ripetei con più precisione e con voce leggermente più alta

“ Thalia, è il mio nome.”

Sulla sua espressione stupita si distese un sorriso di pura felicità

“ Piacere Thalia, e bentornata nel mondo del soprannaturale. “

Questa frase aveva un che di amaro, di vissuto, carica di dolore, perché infondo lo sapevo che la mia vita passata non era stata tutta rose e fiori. Cacciai via quei pensieri per rivolgere una smorfia che doveva assomigliare a un sorriso a quella donna tanto gentile.

 

 

 

 

   
 
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