A quel tempo il piccolo Aiolia - in età prescolare - non era ancora il potente Gold Saint del Leone, ma un bimbo in costante e sincera adorazione per il suo fratellone, col quale viveva all'interno del tempio del Sagittario.

Aiolos, il Gold Saint a cui il tempio era stato affidato, aveva fatto predisporre una cameretta per il piccolo Aiolia nella stanza attigua alla sua, sia per essere tranquillo, sia per poter vegliare sui suoi sonni agitati nelle notti di temporale.

Quel giorno il cielo sopra il tempio era particolarmente minaccioso, al punto che Aiolos sentiva il suo cosmo e quello del fratellino – nonostante questo non fosse ancora emerso – emanare una strana energia ma decise di tenerlo celato il più possibile al bimbo.

<< Aiolossss andiamo ad allenarci?? >> urlò il piccolino entrando in cucina dove il fratello lo attendeva per la colazione << no piccolo mio, oggi stiamo qui a casa, io devo vedere il Gran Sacerdote >>.

Aiolia sbuffando disse << e va bene >> poi i due proseguirono la colazione.

La giornata proseguì in tutta serenità, i due fratelli passarono il tempo a rincorresi spensierati per casa, fino all'arrivo di Shion, che entrando e vedendo Aiolos sorridere disse << è tanto che non ti vedevo così >> il giovanissimo saint – aveva si e no 12 anni – prese il fratellino in braccio e rivolgendo lo sguardo verso l'entrata repicò << bè sommo Shion, lei sai quanto tenga a non deluderla, ma con sta peste.... >> questi dandogli una pacca sulla spalla << bè la "peste" è la cosa migliore che tu possa avere , almeno riesce a farti rilassare un pò >>.

I tre si erano accomodati sui divanetti, con Aiolia che, come d'abitudine, si era messo vicino a Shion << lo metto a nanna e sono subito da lei, mi dia 5 minuti >> disse Aiolos, notando che l'orologio segnava le 22 , mentre prendeva in braccio il piccolino, assopitosi sulle gambe del Gran Sacerdote.

Proprio quando tornò dall'ospite cominciò nuovamente a piovere, i due finirono la loro conversazione e il caffè , poi Shion congedò il fanciullo << Va a riposare anche tu, la giornata che attende domattina te e Saga sarà lunga >>.

Aiolos entrò in camera sua, e decise di leggere un libro su alcune cose che gli sarebbero tornate utili la mattina dopo.

Intorno a mezzanotte un fulmine cadde poco distante dalla nona casa, facendo saltare la luce in tutte le 12 case.

Sapendo della paura per i temporali del fratellino Aiolos aveva messo in un cassetto del comodino di Aiolia un piccolo candelabro con dei fiammiferi e gli aveva detto << quando hai paura usali, e se hai bisogno vieni da me >>; quel tuono improvviso svegliò il futuro Saint che si fece coraggio, accese una candela e s'incamminò verso la stanza del fratellone.

Questi vedendolo esclamò << Aiolia, Hai avuto di nuovo paura!! >> e gli fece segno di sedersi sul suo letto, il piccolo, senza dire una parola posò il candelabro su una mensola e si buttò tra le braccia del fratello << i – i fulmini mi fanno troppa paura!!! sei proprio sicuro che il mio cosmo sia come il tuo?? >> chiese fra le lacrime << ma certo, hai uno splendido cosmo simile al mio, e un giorno non avrai più alcuna paura >> lo rassicurò il sagittario, accarezzandogli la testa.

<< ne sei sicuro??? io ho pauraaaaaa >> urlò mentre un altro tuono rimbombava in quella notte piovosa << vedrai che passerà, per stanotte rimani qui, e vedrai, un giorno diventerai il Cavaliere del Leone, e nulla e nessuno ti farà più paura , ora dormi >> disse dolcemente il Sagittario.

I due fratelli si addormentarono a pochi minuti di distanza e la mattina dopo, quando Saga entrò nel nono tempio in cerca di Aiolos li trovò che dormivano abbracciati.

Un oretta dopo i due si svegliarono e una volta affidato il piccolo alle cure di Shion Aiolos e Saga si avviarono verso la loro missione.

Gli anni passarono, due anni dopo vi fu la notte degli inganni, e poco dopo Aiolia diventò Saint Del Leone. Quella sera tornò nella casa del Sagittario, e entrando nella camera del fratello si sedette sul letto e disse << avevi ragione tu Aiolos, però io vorrei che tu fossi qui con me... >>