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Autore: sassa    11/08/2015    0 recensioni
In un mondo che segue precise e rigide regole, cosa accadrebbe se due ragazzi per legge incompatibili si innamorassero? Sfiderebbero tutto e tutti o si limiterebbero a subire e conformarsi?
Dal capitolo IX:
...-Ma le mie mani, per quanto abili, sono vuote- disse confidandole il suo dubbio.
-Non più: ora custodiscono il mio cuore-
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Garantisco che le vostre fatiche verranno ripagate- gridò Leonard al gruppo di cittadini dietro di sé. Penò che avessero bisogno di essere rassicurati e di riposarsi dopo una marcia così lunga, ma non era questo il momento adatto: erano quasi arrivati ad Ersal.

Leonard amava i giardini e fu felice nel vedere quello che circondava il vecchio castello: si estendeva a perdita d'occhio, senza limiti dati dai cancelli e con un grande labirinto che lasciava tutti estasiati.

-Bello, eh?- Pete il birraio si fermò accanto a lui.

-Già-

L'altro gli batté una mano sulla spalla. -Ma non è il caso di fermarci ad ammirarlo adesso: abbiamo una battaglia da vincere, artista-

Leonard sentì delle urla provenire dal retro del castello e portò una mano sull'elsa della spada che un vecchio fabbro aveva forgiato per lui non appena saputo dello scontro; non aveva mai usato una di quelle armi e il pensiero di doverlo fare lo riempiva di terrore, ma al contempo lo emozionava, perché sapeva che avrebbe combattuto per una causa che, giusta o sbagliata che fosse, aveva a cuore.

-Ora il giardino è sicuro- disse Raphael avvicinandosi a Leonard con la spada cosparsa di sangue stretta nella mano destra. -C'erano tre guardie- spiegò dopo aver notato che lo sguardo del fratello cadeva sulla lama.

-E le hai uccise da solo?- chiese il biondo incredulo.

-Non sopravvalutarmi. Per fortuna il mio migliore amico era con me-

In quel momento Leonard si accorse della mancanza di Fred. -E dov'è ora?-

Raphael indicò un punto dietro le spalle del pittore. -Lì con gli altri- sorrise.

 

Entrarono nel castello dopo aver lasciato mezza dozzina di uomini di guardia alla porta e si diressero nei sotterranei, dove si stava tenendo la riunione.

Leonard ritenne tutto troppo facile:-in città nessuno ci ha fermati, in giardino c'erano solo tre guardie e qui all'interno silenzio totale- sussurrò a Fred.

-Accettalo così, Leo, non fare domande-

A Leonard la risposta non bastò e decise di disporre sette di loro ad ogni piano, così che solo in undici continuassero il cammino verso la sala.

 

 

Sophie guardò i Diamanti intorno a sé con rispetto. Sapeva di essere una presenza non desiderata: la riunione coinvolgeva solo le Essenze di diamante e il fatto che il signore di Santer avesse esteso l'invito a lei, la sua amante, un Legno, aveva creato non poche discussioni; il vecchio aveva però assicurato che Sophie non avrebbe rivelato le decisioni prese, e tutto era finito lì. Dal canto suo, Sophie, non avrebbe davvero mai detto niente, limitandosi a sentire e a stare lì in piedi, a distanza dall'uomo che l'aveva trovata a vagare per le sue terre e dalla moglie, ignara del rapporto clandestino.

-Il liquido non va più bene- disse Tanet -prima bagnavamo con semplice acqua di rose i bambini destinati a diventare Legno, incidevamo disegni sulle mani del piccoli Ferro e sceglievamo i Diamanti iniettando nei loro palmi il cosiddetto “liquido”. Il sistema con cui era stato costruito il Grande Ordinatore reagiva a contatto con l'acqua, il sangue delle mani e il liquido, così come alcuni metalli reagiscono tramutandosi in oro. Ma ora non più-

Da dietro la porta, Leonard fece segno ai suoi di tacere; avevano messo fuori combattimento le guardie nel sotterraneo, ma non potevano sapere se ve ne fossero altre nella stanza e, soprattutto, se da dentro avessero sentito il suono dello scontro avvenuto poco prima. Uno dei loro era morto e Leonard si ripromise che, quando tutto sarebbe finito, avrebbe riportato il cadavere alla famiglia.

-Tacete- disse qualcuno all'interno. -Vado a controllare se il rumore che ho sentito è frutto della mia immaginazione-

Prima che l'esercito potesse muoversi, un uomo sulla quarantina uscì dalla stanza.

Indossava un'armatura. Superflua, ovviamente, per un Diamante con tante guardie al suo servizio, ma estremamente utile quel giorno; Raphael lo colpì poco sotto l'ascella e, senza curarsi se fosse morto o solo ferito, fece irruzione nella stanza.

Dieci Diamanti con le rispettive spose lo guardarono con sgomento, crescente non appena entrarono gli altri.

Sophie incontrò lo sguardo di Leonard. Era certa che si sarebbero rivisti prima o poi; quante volte aveva sognato un futuro al suo fianco, di stendersi stanca la sera e lasciargli spazio sufficiente sul pagliericcio sistemato alla meglio, di accarezzare il suo corpo e di vedere la vecchiaia tingere di bianco i suoi capelli! Lo aveva addirittura seguito! E tutto questo per ritrovarsi a fare da amante ad un uomo a cui nemmeno teneva. Prima che potesse dire qualcosa, quel vecchio, pallido sostituto la prese per un braccio trascinandola verso il lato opposto della stanza. -Segui gli altri attraverso quel passaggio nel muro: arriverai al primo piano-. Sophie eseguì l'ordine senza voltarsi.

 

Nel giardino regnava il caos: ognuno correva a destra e sinistra, inseguito o inseguitore che fosse. Leonard pensava che sarebbe stato uno scontro veloce: pochi Diamanti non potevano molto contro di loro. Udì un rumore sordo e notò con orrore il corpo senza vita di uno dei suoi appena precipitato da una delle tre finestre del primo piano; lasciare un gruppo lì era stata una mossa previdente. Entrò per portare aiuto a chi era rimasto dentro e si accorse, celando un sorriso d'orgoglio, che Fred aveva avuto la sua stessa idea.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mio piccolo angolino felice delle scuse:

Salve,

come avrete intuito dal nome dell'angolo dell'autore, vorrei scusarmi milioni di volte con tutti voi che seguite la storia (più lettori silenziosi che altro, ma non fa nulla, anzi) per il ritardo. Anche se non credo si possa proprio parlare di ritardo, visto e considerato che mi sono allontanata un po' volutamente dal sito... ma ora sono tornata e sono più... … metteteci quello che volete di prima! Yeeeee!

Comunque sia, ho già scritto il nuovo capitolo, quindi dovrei postarlo verso la fine della settimana, così mi faccio perdonaaaare.

Oh! Ecco spiegato che fine ha fatto Sophie!

Spero che la prima parte del capitolo vi sia piaciuta.

Da svidania e scusate ancora,

Sally

  
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