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Autore: mds1890    12/08/2015    0 recensioni
Mya Silverston è orfana di genitori, è stata cresciuta dai suoi zii, tutti credono che lei abbia una vita perfetta ma in fondo non è così semplice.
Genere: Generale, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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Tutto accade per una ragione, bella o brutta che sia non importa. Mya Silverston non aspettava altro che  scappar via dalla sua vita, da molti definita “perfetta”: famiglia benestante, molti amici, il capitano di Football come fidanzato e tutto ciò che per altre persone era irraggiungibile per lei non lo era. Mya Silverston era stata cresciuta dai suoi zii, poiché i suoi genitori son stati trovati morti nella loro casa situata ad Austin, Texas nel bel mezzo delle vacanze estive. Lei aveva appena compiuto due anni quando l’affidarono ai suoi zii paterni.

Mya era solita uscire con i suoi molteplici amici e la maggior parte dei luoghi che frequentavano erano feste. Lei era la tipica ragazza che non amava i fronzoli e farsi notare, ma per tener alto il suo “nome” doveva partecipare.
- Mya, sono giù da te - Eric, il suo ragazzo, stava sotto casa sua ad aspettare che lei scendesse, ma Mya era in bagno ancora indaffarata. Dopo un po’ si affacciò e gli fece cenno di salire.
- Non sei ancora pronta - Disse il ragazzo robusto difronte a lei.
- A quanto vedi devo solo vestirmi - Lo zittì Mya. Salirono entrambi al piano di sopra ed entrarono nella camera. Mya si posizionò dinanzi all’armadio ed estrasse due abiti ed incitò Eric a decidere quale mettere: il primo abito era lungo ed era di un rosso vivo, molto elegante e lasciava la schiena scoperta fin sopra al sedere; il secondo abito era corto e si presentava come un abito casual, era blu cobalto ed aveva una scollatura a cuore perfetta per il suo decolté.
- Metti quello blu, si abbina di più al mio -. Mya fece un cenno di consenso, ed andò in bagno.


Mya riusciva solo a pensare al collage, a tutto ciò che lì poteva fare, lì nessuno la conosceva e poteva rifarsi una vita, aveva tutto programmato.
Eric e Mya erano la coppia dell’anno, la coppia del momento e tutti invidiavano loro per il rispettivo compagno. Appena arrivarono alla festa raggiunsero il gruppo, il gruppo più grande che c’era lì. Mya ed Eric non erano soliti a fare effusioni in pubblico, ma Mya fu presa alla sprovvista mentre stava conversando con la sua migliore amica Abbie, Eric la prese e la baciò. Tutto il gruppo si girò e incominciarono con un coro di “oooh”. La festa proseguì in modo normale.


Mya si allontanò con Abbie, la quale riprese il discorso che stavano affrontando prima che Eric le desse il bacio.
- La prossima settimana ci sarà una grande inaugurazione alla Columbia University, tutti gli iscritti andranno – Disse Abbie tutto d’un fiato con aria emozionata.
- Mi sembra perfetto, dobbiamo subito organizzarci però devo aspettare che i miei zii vengano, devo parlarne con loro-. Gli zii di Mya non erano molto permissivi quando si trattava di viaggi o gite, erano persone autorevoli, stabilivano regole e volevano che Mya le rispettasse, ciò che lei già faceva. Mya aveva un bel rapporto con la zia, un rapporto quasi come una madre e una figlia, si confidava molto con lei e si aiutavano a vicenda.


Eric si avvicinò a loro, e disse qualcosa nell’orecchio a Mya che la fece trasalire, lui le porse la mano e lei la prese e la strinse, e insieme uscirono dirigendosi alla macchina. Eric era agitato, Mya non sapeva a cosa pensare, voleva dirgli qualcosa ma non gli uscì nulla dalla bocca. Erano diretti all’ospedale, la sorella di Eric aveva avuto un grave incidente d’auto con il suo ragazzo; appena entrati nel reparto, Eric si catapultò dalla sorellina e Mya aspettava in sala d’attesa.


-i suoi parametri vitali sono stabili, ma c’è qualcosa che ci sfugge ma non sappiamo cosa- Mya sentì la conversazione tra due medici e delle infermiere, e intervenne di colpo dicendo che dovevano fare il possibile.


Eric uscì dalla stanza, era scosso e disse a Mya di entrare. Mya e la sorella di Eric erano molto legate.
-Piccina, ma cosa è successo ?- Le disse Mya con un tono di voce pacato.
- Eravamo in macchina, stavamo andando al centro commerciale quando abbiamo visto un bagliore di luce bianca, era un grosso camion e non ricordo più nulla- Era ancora sotto shock, aveva le lacrime che le rigavano il viso ricoperto di trucco.
- E nessuno vuole dirmi come e dove sta Caleb – Disse urlando e dimenandosi dal lettino, Mya cercò di calmarla e dopo un bel quarto d’ora ci riuscì.
La famiglia di Eric era con il medico di guardia che li rassicurò dicendo che non aveva nulla di grave, e che i referti medici erano risultati negativi ad ogni frattura, mentre il ragazzo aveva riportato una leggera commozione celebrale e una frattura all’omero. Dopo qualche ora dimessero la sorella di Eric e la portarono a casa, Mya fu accompagnata da Eric stesso.
Mya salutò Eric, ed entrò in casa dove all’interno vide dei bagagli; i suoi zii erano tornati. 
   
 
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