X: Spinga Rachel, spinga!
Rachel: Aaaah, ahhh
Kurt: Forza, Rach
x:Un ultimo sforzo e ci siamo!
24 ore prima
Sono esattamente le 3 del pomeriggio e Rachel è sdraiata sul letto,ha appoggiato le gambe al muro dice che fa bene alla bambina. In realtà ha le caviglie gonfie e quella è l'unica posizione che gli da un po' di sollievo.
Stava leggendo il New York Time, nella sezione Spettacolo ed ovviamente stava leggendo alcune critiche fatte sul suo nuovo film.
"Non è affatto vero questa, sono un ottima attrice io", "Rachel Berry debutta ancora sul grande schermo, si spera che questa volta sia qualcosa di spettacolare – ma io sono spettacolare tz".
A Rachel quelle critiche non davano fastidio, lei stessa diceva che servivano per far crescere la bravura di un attore/cantante. Se vuoi essere un ottima star, le critiche sono il tuo pane e più spietate sono e più si cresce.
Ogni tanto la piccola dava qualche calcio, anzi più del normale. Ma ormai lo faceva da qualche giorno e quindi non sembrava nulla di preoccupante. "Sarai una ballerina da grande, si lo sarai secondo me".
A casa c'era solo lei, Jessie era a lavoro e sarebbe ritornato dopol'ora di cena, come ogni giorno alla fine. Ma la cosa non pesava a nessuno dei due, erano celebrità e le celebrità lavorano sodo. A Rachel però sarebbe piaciuto cenare con il proprio marito, magari andando a cena fuori. Avere un po' di privacy ed essere intimi.
Ad un tratto il telefono squillò.
Rachel: Pronto?
Kurt: Ciao Rach sono Kurt, come stai?
Rachel: Kurt! Con le gambe in aria mentre leggo delle critiche e tu?Non dovresti essere su qualche set?
Kurt: Dovevo, ma ho finito prima. Così sono a casa che aspetto Blaine. Comunque non dovresti leggere quelle cavolate, alcune sono anche anonime!
Rachel: anonime o no, io devo crescere come attrice e...
Kurt: Si si. Comunque, la piccola come sta?
Rachel: Scalcia sempre di più, credo che dobbiate iscriverla adanza. Ouch..ha scalciato.
Kurt: una ballerina dici? Sarebbe stupendo, magari poi va alla NYADA.
Blaine (in lontananza): Kurt sei già a casa?
Kurt: Amore! Scusa Rach ma ora devo andare,per qualsiasi cosa chiama sono il numero 1. Devi avere il telefono sempre accanto sai il..
Rachel: Il giorno tanto atteso si è avvicinato, si Kurt tranquillo.Saluta Blaine
Dopo che la chiamata fu finita, Rachel decise di andare sul divano e vedere qualcosa alla TV. Mentre faceva zapping tra un canale el'altro, una fitta dolorosa le prese alla pancia. Poi passò, ma subito dopo ne seguì una più forte. Non sapeva cosa stava succedendo e così andò in bagno.
Durante il piccolo tragitto dal divano alla toilette, si accorse diuna casa. "Dannazione" gli si erano rotte le acque e le fitte tornavo , una dietro l'altra a distanza di qualche minuto.
Prese il telefono per chiamare Jessie, ma non rispose. Chiamare Kurt?- pensava- sarebbe andato in estasi e si sarebbe agitato come un matto. Così decise di prendere le chiavi della macchina e durante il viaggio lo chiamò. Partì la segreteria.
"Non so cosa tu stia facendo, ma lascia tuo marito e vieni in ospedale. Sta per nascere!"
Poi avvertì l'ospedale, una volta arrivata lì la soccorsero con una sedia a rotelle e la portarono dentro.
X: Ma è venuta da sola?
Rachel: Mio marito lavora e i genitori della piccola anche, ma loro stanno arrivando
X: okay signora ogni quanto ha le fitte?
Rachel: Ogni 7-8 minuti credo. Aia!
Rachel fu portata in una sala d'attesa per le madri che stavo per dare alla luce il proprio figlio. Dopo un po' senti il telefono squillare, era Jessie.
Rachel: jessie!
Jessie: sto arrivando! Mi ha chiamato Kurt pieno di panico, è lì?
Rachel: Non ancora...o eccolo
Jessie: corro
Rachel: va piano!
Kurt e Blaine entrarono. Kurt era entusiasta, saltava da una parte e l'altra, Blaine aveva gli occhi lucidi. "Non iniziare Anderson!"e lui sorrise. Kurt era agitatissimo, non faceva altro che chiedere a Rachel come stava, cosa voleva.
Blaine: Kurt falla respirare
Rachel: avete chiamato i vostri genitori?
Blaine: Burt sta arrivando insieme a Carole, mia madre arriverà tra qualche settimana quando la piccola sarà a casa.
Blaine era così calmo, stranamente. La guardava con occhi dolci,lucidi e felici. Aveva un sorriso enorme e quello calmava Rachel. Lui era un uomo d'oro, si ora era un uomo e stava per diventare padre come Kurt. Kurt invece non faceva altro che muoversi, andava dalle altre madri e chiedeva. Erano felici e Rachel era felice di fare la madre surrogata. Quei ragazzi le avevano dato così tanto. Kurt gli era sempre restato accanto, nonostante i momenti in cui faceva la diva. Blaine l'aveva aiutata molte volte, dallo scegliere degli spartiti a tirarla su di morale, la sosteneva sempre e in tutto.Rachel era felice ma molto dolorante.
Le fitte iniziavano ad essere sempre più frequenti. Era in travaglio da 17 ore. Erano arrivati tutti. Carole e Kurt le rimasero accanto, mentre gli altri erano in una sala d'attesa. Carole era la persona più cara che aveva, per Rachel era quasi una madre. Averla lì vicino quel giorno, era importante per lei.
Poi arrivò il momento tanto atteso. Una dottoressa avvertì gli altri nella sala con un "è entrata in sala parto". Se era difficile scegliere la canzone giusta prima di fare un provino fino a quel giorno, partorire andava oltre ciò che immaginava. La voglia dispingere e la speranza che tutto finisca presto. Carole le teneva la mano e le diceva "Brava tesoro, ancora" mentre Kurt stava piangendo e le ripeteva di resistere.
Sembrava essere passata un eternità, poi il dottore disse "Ecco la testa, un ultimo sforzo". Rachel spinse per un ultima volta, si disse "ora o mai più". Era stanca ma ci riuscì. La piccola iniziò a piangere, segno che era sana. Rachel sorrise tra le lacrime, Kurt ormai non smetteva di piangere e Carole era così emozionata ma notò qualcosa tra i dottori.
X: Sa il sesso del bambino?
Kurt: femmina!
X: Beh il destino a voluto un maschietto. Complimenti!
Rachel e Kurt si guardarono, per 9 mesi sapevano che la piccola sarebbe stata una lei. Ma non era quello la cosa importante, stava bene il piccolino e quello era l'importante. Carole e Kurt uscirono ed andarono dagli altri.
Kurt: E' un bellissimo maschietto
Blaine: Cosa?
Blaine iniziò a piangere, ripeteva "un maschietto" e abbracciava suo marito. Tutti nella stanza erano felici. Arrivò poi la dottoressa e chiese hai neo genitori di dare un nome al piccolo.
Kurt e Blaine si guardarono, poi Kurt disse : Alfredo FinnHummel-Anderson.
Poi tutti andarono da Rachel, l'abbracciavano e la coccolavano.Blaine non smetteva di ringraziarla, e Rachel era sempre di più convinta della scelta fatta.
Un infermiera porto Alfredo e lo diede a Rachel, lei sorrise e lo tenne con se per un po'. Quando aveva saputo il suo nome, aveva pianto di gioia. Finn, l'amore della sua vita, non veniva mai dimenticato. Poi passò il piccolo a Blaine e Kurt. Blaine sembrava aver paura di farlo cadere, "è' così piccolo" e Kurt non faceva altro che fargli le carezze. Erano stupendi insieme, l'amore vero, e vederli come una famiglia era ancora di più spettacolare.
Dopo mezz'ora, nella stanza rimasero solo Rachel, Blaine e Kurt.Rachel teneva in braccio Alfredo ed iniziò a cantare.
Only one –Kenye West
Rachel: quando mi sdraio a dormire
la sento parlare con me
Ciao Mari, cosa stai facendo?
Kurt: Penso che la tempesta abbia esaurito la pioggia
le nuvole sono in movimento
Blaine: So che sei felice, perchè posso vederlo
Quindi di alla voce nella tua testa di crederci
Guardavano il piccolo, e sorridevano. Erano felici, felici davvero.
Kurt: Ho parlato con Dio di te
ha detto che ti ha mandato un angelo
Rachel: E guardate tutto quello che ha dato
avete chiesto una cosa e ne hai ottenute due
Rachel guardò Kurt e Blaine. Sarebbero stati degli ottimi padri.
Blaine: Lo sai che non ti lascerò mai
Perchè ogni strada che porta al paradiso è proprio dentro te
Quindi posso dire
Tutti e tre: Ciao mi unico e solo
proprio come il sole del mattino
Potrai continuare
a salire fino a quando il cielo conoscerà il tuo nome
Ciao mio unico e solo
ricordati chi sei
No che non sei perfetto, ma non hai errori
Poi Kurt prese Alfredo tra le sue braccia e si avvicinò a suomarito.
Kurt: Oh che il bene superi il male
anche nel giorno peggiore
Kurt e Blaine: Ricordi come ti ho detto?
Un giorno sarai l'uomo che ho sempre saputo
che saresti potuto essere
Blaine: e se tusapessi come ero orgoglioso /
non avresti mai versato una lacrima, mai una paura
No non lo avresti fatto
Rachel: e se anche non ho scelto
il giorno in cui voltare pagina
lo so che non è la fine
Poi Kurt si avvicinò a Rachel.
Rachel e Kurt: ogni volta che vedo il suo viso.
E ti sento dire
Tutti e tre: ciao mio solo e unico
ricordati chi sei
hai il mondo perchè hai l'amore nelle tue mani
E tu sei ancora la mia prima scelta
Così puoi capire?/
Un giorno capirai
Kurt: allora ascoltami, ascoltami
Rachel: non voglio andare, nessun addio
Blaine: solo ciao, appena un ciao
Blaine e Kurt: e quando piangerai, piangerò
Quando sorridi, io sorrido
Rachel: E la prossima volta, quando ti guardo negli occhi
Tutti e tre: avremo le ali e voleremo
E' un maschietto. Alfredo Finn Hummel-Anderson