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Autore: stro410    13/08/2015    1 recensioni
In stazione e negli aeroporti ci sono i saluti più sinceri e sentiti che si possano vedere.
Ne ho scelto uno in particolare a cui ho assistito non molto tempo fa.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccomi di nuovo con un'altra storiella. Questa è iniziata da una scena che ho visto in stazione mentre attendevo il mio treno, in questi luoghi ci sono sempre saluti molto drammatici, ma questo mi ha colpito in particolare per la sua sobrietà. Da quella scena ho poi costruito tutto il resto nella mia mente malata!
Ora vi lascio alla storia, a dopo.





Aveva appena salutato la persona più importante della sua vita per salire sul treno che l’avrebbe riportata crudelmente alla sua realtà.

Nulla le si sarebbe mai cancellato dalla mente, ogni singolo minuto di quella settimana sarebbe rimasto impresso a vita nella sua memoria. Niente e nessuno l’avrebbero portata a dimenticare quello che aveva visto, vissuto, provato.

In molti hanno cercato di farla sentire in errore, di farla tornare sui suoi passi, perché sicuramente quello che pensava di provare era, appunto, solo un pensiero, non la realtà. Ma ciò che questi non capivano è che lei sapeva già di essere in errore, sapeva che non era corretto quello che provava e quello che faceva.

Perché? Semplice: la persona che aveva lasciato sulla banchina della stazione, salutandola fino a perdita d’occhio, quella stessa persona di cui era follemente innamorata era una ragazza.

Questo rendeva il loro un amore segreto, che nessuno doveva conoscere, di cui nessuno doveva sapere nulla. Certo, era difficile, non poterla prendere per mano, baciarla in pubblico, nulla di tutto questo le era permesso. Ma questo non faceva altro che aumentare il valore di quei pochi momenti in cui poteva agire liberamente.

Avevano passato una settimana insieme, a casa della sua ragazza, che strano chiamarla così, ed era stata probabilmente la vacanza più bella della sua intera vita.

I suoi capelli ricci erano diventati ormai un lontano puntino nero quando staccò gli occhi dalla banchina della stazione. Ora poteva finalmente lasciare scorrere le lacrime che aveva trattenuto in sua presenza, non voleva farla stare peggio di quanto già il momento portasse di per sé.

Trovò il posto a sedere, sistemò la sua valigia sul portapacchi e chiuse gli occhi. 

Non avrebbe potuto fare scelta peggiore: tutte le immagini di quella settimana le si presentarono davanti agli occhi. Tutte le risate, i giochi, i musi tenuti per chissà quale motivo, tutti i disastri combinati in cucina..

L’immagine che le diede il colpo di grazia fu il loro ultimo abbraccio, proprio mentre lo sferragliare del treno iniziava a sentirsi. Quell’abbraccio conteneva tutte le parole che se espresse a voce sarebbero state fuori luogo, in quel momento niente, neanche un ‘Ti Amo’ avrebbe avuto più significato di quella stretta. Non riusciva a lasciarla andare, non avrebbe mai voluto prendere quel treno, non avrebbe mai voluto lasciarla da sola e sapeva che per lei era lo stesso. Lo percepiva nel modo in cui la stringeva a sé, come a voler fondere i loro corpi per non doversene separare. 

Nessuna di loro avrebbe mai voluto allontanarsi dall’altra, sapevano entrambe che lontane non erano al pieno, non erano complete e che solo quando erano insieme tutto era perfetto.

Dopo non poté evitare di pensare a quell’ultimo bacio rubatole prima di uscire di casa, con gli occhi lucidi che esprimevano tutta la tristezza che albergava nei loro cuori.

Nel momento in cui le loro labbra erano unite sentivano che tutto ciò che pensavano diventasse proprietà anche dell’altra persona. Come se un bacio potesse essere la chiave per aprire le porte delle rispettive menti. Aveva percepito tutto il suo amore in quel bacio e ci aveva messo tutto quello che lei provava nel suo cuore.

L’unica cosa che ora le rimaneva ora era fare tesoro di questi ricordi ed aspettare che i giorni passino, augurandosi che lo facessero il più velocemente possibile.

Anelava l’arrivo del giorno in cui si fosse potuta tuffare nuovamente tra i suoi ricci e gustare di nuovo le sue labbra.



Come sempre spero vi sia piaciuta la storia, se vi va lasciate un commentino, mi farebbe piacere conoscere le vostre opinioni!
Alla prossima!

  
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