Tokyo era sempre stata una città affollata, ma per Seishiro lo era sempre troppo.. non riusciva a sopportare la gente che si accalcava allentrata dei grandi magazzini o i ragazzi che scorazzavano felicemente per la città in sella alle loro bici..

Spintonò con forza una anziana signora, cercando di farsi largo tra la folla, i suoi passi successivi furono accompagnati da qualche imprecazione della donna ma il giovane non ci fece caso, non gli importava assolutamente cosa una persona sconosciuta pensasse di lui..

Non gli importava di niente infondo...

Gli era stato detto che avrebbe dovuto uccidere una piccola bambina, lui non sapeva neanche il perché e non si era curato di chiederlo. Per lui uccidere era qualcosa di normale, di quotidiano tanto che non ci faceva più caso. Finalmente arrivò in un piccolo spiazzo erboso, dove un enorme ciliego la faceva da padrone imponendosi su tutti gli altri alberi.

Una bambina dai riccioli biondi giocava con la sua palla, proprio ai piedi della pianta, ed intonava una canzone allegra. Gli occhi di Seishiro diventarono due fessure nello scrutare la piccola..

//Era lei//

Ne era certo, era proprio la bambina che stava cercando..

Un ghigno si dipinse sul suo viso mentre si avvicinava alla sua ignara vittima. Seishiro si avvicinò lentamente alla bimba e la perse tra le braccia tappandole con forza la bocca in modo da non darle il tempo di emettere alcun suono..

Il ragazzo alzò lo sguardo e ammirò lo splendido ciliegio e con un rapido balzo fu sopra uno dei rami più grandi. La piccola, mezza intontita dal grande salto e da tutto il resto, non oppose neanche resistenza. Con un semplice gesto spense la fiamma della sua vita, stroncando la sua esistenza, strappandola da questo mondo... Improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione..

Era un bambino che non doveva avere più di nove o dieci anni.. lo fissava con uno sguardo che era un misto tra stupore e paura. Seishiro lasciò cadere a terra il corpo della bambina, ormai senza vita, e si accostò al piccolo facendolo svenire.. Nessuno mi aveva mai visto uccidere...

Quel bambino, aveva qualcosa di veramente strano.. Seishiro notò che indossava un abito da cerimonia, questo significava che era senza dubbio un suo collega.. Per la prima volta nella sua vita non sentì l'irrefrenabile istinto di uccidere, tutt'altro.. gli venne in mente un idea che non era da lui..

Il bambino spalancò i suoi piccoli occhietti scuri e lo fissò, la paura era scomparsa dal suo giovane viso ed ora sembrava solo spaurito.. non avrebbe ricordato ciò che era successo, almeno finchè non il suo aggressore non l'avesse deciso..

"Devo essermi addormentato" disse il piccolo con la sua vocina acuta mentre Seishiro esibiva il migliore dei suoi sorrisi "Grazie mille per avermi soccorso" disse inchinandosi fino quasi a cadere.

Il più grande dei due sorrise e prese le mani del bimbo tra le sue "Tu sei una persona buona e sono convinto che lo sarai anche da grande, in te io vedo il mio opposto.. perciò" aggiunse inginocchiandosi davanti al piccolo Subaru in modo da poterlo vedere bene negli occhi "Ora io e te faremo un patto.. quando ti rivedrò.. per un anno ti starò accanto, se allo scadere di quell'anno ti considererò una persona importante allora avrai vinto tu la nostra scommessa.. altrimenti" un ghigno apparì sul volto di Seishiro "Se per me non sarai nulla, a quel punto avrò vinto io e ti ucciderò.." dei petali di ciliegio caddero a terra sospinti dal vento "perciò ora ti lascerò andare.." disse baciando le mani del piccolo in modo da imprimervi il segno che simboleggiava che era una sua preda "A presto allora..". disse alzandosi e allontanandosi lentamente da lui...