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Autore: padacuddles    14/08/2015    3 recensioni
Ghiaccio e fuoco; due opposti che mai dovrebbero incontrarsi, legati l'un l'altro indissolubilmente. Mondi diversi e circostanze sbagliate. C'è mai stata storia d'amore più tragica di questa?
[Lyanna x Rhaegar] [L+R=J]
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A song of the boy born from ice and fire.

 

 

La prima volta che gli era capitato davanti agli occhi gli era sembrato così terribilmente diverso da tutto quello che aveva visto in vita sua.

Uomini duri, gelidi quasi come l’inverno stesso, erano quelli del Nord.

Lui era luce, era risa e musica; era come un sole, troppo luminoso per essere guardato a lungo, di un calore tanto intenso quanto seducente.

Le anziane di Grande Inverno dicevano che il sole era una creatura errante, nomade, e che quando, un giorno, se ne sarebbe andata, un inverno perenne sarebbe sceso sul mondo e il buio avrebbe avvolto ogni cosa.

Forse il solo toccarlo l’avrebbe fatto fuggire; anche il suo mondo si sarebbe perso nel buio della sua assenza?

Se chiudeva gli occhi, vedeva la curva del mento, le sfumature violette nei suoi occhi, il riflesso dei candidi capelli.

Se ispirava a fondo, riusciva a sentire il suo profumo, simile all’odore dell’erba dopo la pioggia.

Se ascoltava attentamente, poteva udire il suono della sua lira, suonata sotto la luce irradiante e pallida della luna, le sue melodie dalla ultraterrena malinconia.

Dolore e gioia si alternavano nel cuore di quella che in tanti chiamavano la Regina d’Inverno.

Non avrebbe più visto quel viso amato, né l’avrebbe più sentito cantare.

Qualcosa era rimasto, si ricordava per impedire alla malinconia d’inghiottirla nelle lunghe notti insonni.

Forse avrebbe ritrovato le cose che amava di lui nel bambino che stava per nascere, piccolo barlume di speranza in un tempo così cupo.

Quel bambino era destinato a fare grandi cose.

Si augurava di riuscire a crescerlo nel modo in cui suo padre avrebbe fatto.

Si augurava di viverlo come un dono, mai come una condanna.

Si augurava di poter essere il suo sostegno nei momenti difficili.

Si augurava di poterlo vedere mentre faceva del mondo un posto migliore.

Si augurava che un giorno sarebbe riuscita a raccontagli la storia di quell’amore maledetto, la causa della sua nascita.

E’ l’immagine di lui quella che vede in suo figlio, la prima volta che lo prende in braccio.

Scorge lievi somiglianze, la prima ed ultima volta che lo prende in braccio.

E’ l’immagine di Rhaegar, sorridente mentre canta per farla addormentare, che la spinge a pronunciare quelle parole.

E’ l’immagine di suo figlio, bambino senza nome, che cresce coraggioso e fiero, esattamente come suo padre, ma senza di lei al suo fianco, a rendere tutto così doloroso.

“Promettimi che non rivelerai a nessuno la sua identità. Promettimi che lo proteggerai.”

I suoi occhi supplicanti.

“Promettimelo Ned, ti prego. Promettimelo.”

La sua voce è debole, una fitta di dolore parte dal basso ventre e si espande in tutto il corpo. Il tempo stringe.

Suo fratello acconsente. Sta piangendo, nota tristemente.

Lyanna sorride attraverso il dolore, fredde lacrime scendono sulle guance scarlatte.

La stanza è densa di calore, o almeno così le sembra.

Non vedrà suo figlio crescere, forse non era così che doveva andare.

Il sangue scorre copioso.

Supplica silenziosamente gli Antichi Dei del Nord di avere pietà per quel bambino indifeso, così innocente.

Stringe forte la mano di Ned, quasi potesse tenerla ancorata alla vita.

L’ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi è che gli era sembrato di vedere dei riflessi violetti negli occhi del neonato.

I mugolii infantili sembrano sempre più distanti.

Un giorno, sussurra a se stessa nel suo ultimo attimo di lucidità, qualcuno canterà una canzone sul bambino nato dal ghiaccio e dal fuoco.

 

 

 

L’angolino dell’autrice.

 

Salve gentaglia,

se non si fosse capito, è la mia prima ff su GoT (o AsoIaF, come preferite)  e ci terrei moltissimo a sapere il vostro parere - che sia positivo, negativo o neutro – perché sono estremamente indecisa tra il tenerla e il non tenerla.

Come potete ben capire, sono una forte sostenitrice della teoria L+R=J (ditemi che si chiama così, vi prego) e questo è il mio modo per dire che sì, Martin, ti abbiamo beccato, e non cercare di negarlo.

Detto questo, io mi ritiro nel mio TARDIS a sfondarmi di gelato e a fare riflessioni infelici sul mio modo di scrivere.

Bye, C.

  
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