Vattene.
Vattene finchè sei in tempo, finchè hai ancora la possibilità di andartene.
Vattene, non bussare.
Non osare bussare.
Non bussare per nessuna ragione a questo mon-
Il rumore delle sue nocche sul metallo duro interruppe i suoi pensieri.
Oh no.
Oh merda.
Cosa ho fatto?
Cazzo.
Okay posso ancora andarmene.
Nessuno si accorgerà di niente.
Arya strinse la tracolla della sua borsa, chiuse gli occhi per qualche secondo e poi si girò di scatto su se stessa.
Proprio mentre stava per fare il suo primo passo verso l'ignoto, senti la porta dietro le sue spalle aprirsi.
Prese un respiro profondo.
Okay magari più di uno.
Magari dieci.
Quando si senti abbastanza calma si voltò, questa volta lentamente.
Davanti a lei vide un uomo alto quanto un armadio sullo stipite della porta, veramente minaccioso esclusa la pistola ad acqua che teneva in mano e la sua espressione da cucciolo smarrito.
La ragazza dopo qualche secondo di completo imbarazzo decise finalmente di parlare
Salve, io sono Ar
venne brutalmente interrotta da l'acqua che le arrivò in faccia; abbassò lentamente la mano che aveva teso all'uomo e con voce un po' meno cordiale continuò a parlare ya e non sono un demone
il pistolero selvaggio la guardò stranito, e si schiarì la voce ehm mi dispiace moltissimo ma sa questioni di sicurezza
si passò una mano tra i capelli io sono Sam Winchester, come posso aiutarla?
Arya si era preparata un discorso ben articolato in cui spiegava tutta la sua complicata storia in meno di mezzo minuto (il che era molto difficile), ma in quel momento con gli enormi occhi marroni di Sam WInchester che la fissavano l'unica cosa sensata che riuscì a proferire fu non è che avresti una stanza dove ospitare tua sorella per un po'?
Saaaalve sono tornata dopo circa due anni ahaha con una nuova storia l'unico problema è che non so se continuarla o no, cosa dovrei fare?
rachele