30/01/2009
14 recensioniGod saves the Queen from her
hell
Il sole la accecava. Rukia aprì gli occhi a fatica, alzandosi da terra e tenendosi un braccio sulla fronte: la luce colorava tutti i contorni di un bianco abbagliante, tanto che la shinigami non riuscì subito a dare un nome al posto in cui si era svegliata.
[Dio, quanta luce]
Dopo un po' i suoi occhi si abituarono e Rukia si ritrovò ad osservare delle mattonelle ai suoi piedi, anche queste bianche, che ricoprivano quello che lei capì essere un terrazzo. Un attico, per la precisione. All'ultimo piano di un enorme grattacielo che si ergeva così in alto fra le nuvole da non riuscire a scorgere il terreno sottostante.
<< Dove diavolo sono? E dove sono tutti quanti? >>
[Se era un sogno, voleva svegliarsi al più presto. Se Ichigo fosse morto nel frattempo?]
Prima di svenire non si trovava di sicuro in quel posto, ne era convinta.
Era all'Hueco Mundo, e ricordava i colori vividi di una ferita al fianco, una corsa disperata per raggiungere il ragazzo steso a terra, e il sospiro di sollievo quando aveva scoperto che il cuore di Ichigo batteva ancora. E allora come accidenti aveva fatto a finire lì?
<< Benvenuta, mia Regina. >>
La shinigami si voltò di scatto, mentre le sue mani volavano sull'elsa di Sode no Shirayuki e i suoi occhi si stringevano in due fessure, cercando di mettere a fuoco la figura che avanzava verso di lei in controluce.
<< Chi sei tu? >>
La risata che seguì la sua domanda gli fece venire la pelle d'oca: era acuta, gelida e crudele.
<< Chi sono io? Sul serio non lo sai, mia Regina? Eppure un creatore dovrebbe riconoscere ciò a cui ha dato vita, non credi? >>
La figura continuava a avanzare rapida nella sua direzione, e lei riusciva ormai a sentire il fruscio del suo mantello. Quando i suoi occhi diventarono capaci di distinguere i contorni, Rukia riconobbe nei tratti dello sconosciuto qualcosa che la sbalordì.
<< Tu! >>
Sapeva dov'era ora, anche se non aveva la minima idea di come aveva fatto ad arrivarci: Aveva già visto la maschera di Ichigo e ora la ritrovava nel volto inumano di colui che aveva di fronte.
[Materializzazione di un incubo]
<< Già, io. Il tuo più fedele ammiratore, mia Regina, per servirti. >>
Hichigo si lasciò andare ad una risata di scherno e si inchinò, tenendo sempre lo sguardo fisso sul volto della shinigami, scrutandola nel profondo, con una strana soddisfazione sul viso.
<< Lo sapevo che non avresti avuto paura di me. La tua amica l'ho terrorizzata per bene, ah sì, ma con te non ci riesco. >>
L'Hollow si leccò le labbra, come a pregustare qualcosa che non sarebbe tardato ad arrivare.
<< Secondo te come mai, mia Regina? >>
[Lo sapeva lei, oh sì che lo sapeva]
Rukia non rispose, ma sul suo viso balenò un'ondata di dolore lacerante, una ferita mai rimarginata del tutto, nonostante lui le avesse fatto capire che era contento di averla incontrata perché grazie a lei era stato capace di proteggere tutti.
[E se mentisse per non farti del male?]
<< Non hai paura di me perché in realtà sei spaventata da te stessa no, mia Regina? Dimmi, c'è qualcuno al mondo che odia Rukia Kuchiki più di Rukia Kuchiki? Rukia Kuchiki ha ucciso Kaien Shiba. Rukia Kuchiki ha trascinato Ichigo Kurosaki nell'abisso. Oh sì. sei proprio degna di essere la mia Regina. >>
[Dio, se aveva ragione]
Hichigo le si avvicinò tanto da sfiorarle l'orecchio con le labbra, ma lei non si spostò. I suoi occhi erano vuoti e stranamente affini a quelli dell'Hollow che le era accanto, le nocche erano sbiancate per la forza con cui stringeva la zanpaktou.
<< Ma anche se sei la mia Regina, ciò non vuol dire che io non possa compiere un regicidio: potrei mettere le mani intorno al tuo bel collo >> Le mani di Hichigo si spostarono sul collo di Rukia
<< E potrei stringere un po'. Solo un po' basterebbe. Lo sai no, quanto io sia più forte di te? >>
<< Perché non lo fai, allora? >>
La voce di Rukia era poco più di un soffio. Con poche parole l'Hollow aveva distrutto quel fragile ponte di carte che scuse, sorrisi e ammonimenti erano riusciti a costruire.
[Ti ho detto di non scusarti!*]
<< Perchè? >>
La sua risata ebbe il potere di gelarla.
<< Perchè altrimenti rinizierebbe a piovere, non lo credi anche tu? Io odio la pioggia, mia Regina, così come la odia il mio Re. Non mi piace affatto e se tu morissi, perchè moriresti se io decidessi di ucciderti, si scatenerebbe un vero e proprio uragano. No no, non ti ucciderò io. Se ti farai ammazzare sarà solamente colpa della tua debolezza. Chissà, magari ti potrebbe uccidere il Re stesso. Perchè no, in fondo? Grazie a te io mi sono risvegliato, lo capirei se volesse ucciderti. Tu non lo faresti, mia Regina?>>
[Sì, lo farei]
<< Tu muori e io ho nulla da fare tranne contare le gocce di pioggia. Preferisco questo sole, anche se acceca, non trovi anche tu Regina? >>
<< Sì, è abbagliante. >> Rispose Rukia, apatica.
[Sembravano due vecchi amici che parlavano del tempo]
L'Hollow si guardava intorno, come a cercare un posto dove proteggersi dalla luce.
<< Prova a indovinare perché brilla così, mia Regina. >>
<< Non ne ho idea.>> Rukia voleva solo che quella tortura finisse.
<< No no, non si fa così, mia Regina. Una regnante dovrebbe almeno rispondere al suo servitore. >> Le si fece più vicino e fissò nei suoi occhi le sue iridi gialle.
[Dio se le facevano male quegli occhi]
<< Ichigo è riuscito a trovare Inoue. Suppongo sia felice per quello... >>
[Le sue parole suonavano false anche a lei]
Un sibilo divertito uscì dalle labbra dell'essere che non aveva mai smesso di fissarla. E appena l'Hollow colse l'incertezza e il dolore negli occhi della shinigami, ne approfittò subito per continuare a torturarla.
<< Non si prende in giro un sottoposto, mia Regina, potrebbe risultare scortese. Non pensi che qui non piova solo perchè un attimo prima di svenire, Ichigo ti ha visto correre verso di lui? Già tuonava in lontanza quando vi siete dovuti separare all'arrivo a Las Noches e volavano fulmini e saette quando Ulquiorra gli ha detto che la sua preziosa Regina era morta. E allora, non mi prendere in giro, stupida Regina. Torturati nella consapevolezza di avergli fatto del male la prima volta in cui ti ha incontrata e in quella di sapere che, andandotene, faresti peggio. Logorati e lacera il tuo spirito perchè, Regina condannata, è la sola cosa che sei in grado di fare, e la consideri la tua espiazione. Non mi resta che farti i miei migliori auguri. Dio salvi la Regina dal suo inferno.>>
E allora Rukia urlò.
<< Rukia! Dannazione, Rukia, svegliati! >>
Era lui. No, non si doveva svegliare, l'avrebbe ferito ancora, lo sapeva, lo sapeva, lo sapeva.
[Cola, cola il sangue]
<< RUKIA! Basta, falla finita, svegliati! >>
[Non svegliandosi lo feriva. Svegliandosi lo feriva.]
Rukia decise di svegliarsi.
[Egoista]
Si ritrovò stretta al petto di Ichigo, che la stringeva a sè cullandola mentre cercava disperatamente di calmarla.
<< I-Ichigo >>
Il sorrise sollevato che lui le rivolse l'abbagliò.
<< Yo! Ce l'hai fatta a svegliarti. Brutto sogno, direi. >> La lasciò subito andare, imbarazzato.
<< Sì, suppongo di sì... Non lo ricordo, a dire il vero. >>
Ricordava solo di essere svenuta sul petto di Ichigo subito dopo essersi accertata del fatto che il cuore del ragazzo battesse ancora.
<< Non alzarti, demente, sei messa male: Nel caso non te ne fossi accorta hai uno squarcio nel fianco. >>
[No, non se ne era accorta]
<< Cazzo. >>
<< Dai ti porto in braccio. A volte mi chiedo se io non sia il tuo schiavo personale, regina da strapazzo. >>
...
...
...
Dio salvi la Regina dal suo inferno.
*Frase detta da Kukaku Shiba a Rukia nel volume 21
Allora, dire che scrivere questa fanfic è stato un parto suppongo che sia riduttivo xD Ho amato scriverla, sul serio, ma non so se esserne completamente soddisfatta. Beh, lascio a voi il giudizio. Dopo "Who will you rescue, King?" Volevo un dialogo fra Hichigo e Rukia, per quanto impossibile possa essere. Volevo rappresentare una Rukia che odia se stessa per Kaien, ma soprattutto per ciò che ha fatto ad Ichigo. Spero di averlo fatto benino. Vi piace? Baci, Flame *O*