Fuori dall'Impala sta piovendo e tu, stremata dall'ultima caccia, cerchi un po' di conforto nel sedile posteriore in pelle della bellissima macchina. Dean sta guidando; la stazione radio sta trasmettendo canzoni non molto conosciute, almeno per te; Sam sta facendo delle ricerche, molto probabilmente sul Marchio, con il cellulare e Cas è seduto accanto a te, che guarda fuori dal finestrino.
Il tuo corpo sta chiedendo pietà, la tua schiena geme dal dolore e le tue gambe ormai si sono arrese.

Ti senti stanca, e non vedi l'ora di stenderti sul primo letto che ti capita.
Poi il destino, o chi per lui, ti tira un colpo basso, un colpo molto basso.
Riconosci la canzone fin dalle prime note e il tuo stomaco fa un buffo sobbalzo, mentre i sentimenti si fanno strada dentro di te.


“Wise men say only fools rush in...”

Per un istante, lo potresti giurare, il tuo cuore si ferma e la prima cosa che fai, senza badare ai tre uomini con te, soprattutto Sam, sopraffatto dal tuo gesto, è quello di sporgerti verso l'autoradio e alzare il volume.

“...but I can't help falling in love with you.”

Ritorni al tuo posto e i ricordi ti sommergono. Seguendo la dolce voce di Elvis, non canti insieme a lui, ma mimi soltanto le parole.

“Shall I stay...

would it be a sin...”

Osservi i due uomini accanto e davanti a te: Dean Winchester e Castiel.

Dean, l'Uomo Giusto e

Castiel, l'Angelo del Signore.

“...If I can't help falling in love with you.”

Li guardi intensamente e non puoi non fare a meno di ricordare l'inizio di tutto, quella sera dell'aprile del 1965, in cui Castiel teneva il bicchiere in alto mentre navigava tra la folla.

Non puoi fare a meno di ricordare di quando Dean gli sorrise, di quando lo invitò a bere un frullato e mangiare delle patatine fritte, per poi riaccompagnarlo a casa con la sua moto.

“Like a river flows surely to the sea...”

Ricordi di come è nata e cresciuta la loro storia;

del “Ti sono mancato?”

“E' lungo il giorno?”;

di come erano così innamorati e incuranti del giudizio degli altri.

Ricordi di Sam, che anche allora li voleva insieme, un po' come ora.

Ricordi la loro prima volta e ricordi la spiaggia, quella spiaggia.

“Darling so it goes...

some things are meant to be...”

Ricordi la paura della guerra dipinta negli occhi azzurri di Cas e ricordi quel maledettissimo giorno, il primo dicembre del 1969, in cui il mondo di due ragazzi crollò loro addosso.

Ricordi il latte versato e il giorno della partenza,

e quel “Ci vediamo, allora.”.

“...take my hand, take my whole life too...”

Ricordi il Vietnam e ricordi Adam. Ricordi la foto di Cas nell'elmetto di Dean e al suo ritorno, dopo tre interminabili anni, a casa, dal suo Cas, e allo stesso tempo al suo non-ritorno.

“...for I can't help falling in love with you.”

Ricordi la depressione post-traumatica di Dean e di come Cas abbia cercato in tutti i modi di aggiustarlo e farlo tornare com'era prima della guerra, invano.

Ricordi la fuga di Dean e alla depressione sempre maggiore di Cas.

“Like a river flows surely to the sea...”

Poi ripensi alla telefonata di Gabriel, all'inizio degli anni '80, e alla reazione di Dean nel sapere che Cas era in ospedale e stava per morire, alla sua decisione di ritornare dal suo Castiel.

Ricordi Tessa e di come aveva cercato di sostenere Cas nei suoi momenti difficili.

“Darling so it goes...

some things are meant to be...”

Ricordi le reazioni di entrambi alla vista dell'altro dopo anni. Alla magrezza di Cas e al dolore di Dean alla sua vista.
Ricordi il racconto di Balthazar di come Cas si sia conciato in quel modo e ricordi della malattia, ancora sconosciuta, di Castiel; ricordi che mancava poco,

“Alcune settimane. Forse meno.”

“...take my hand, take my whole life too...”

Ricordi gli ultimi giorni. Di come la situazione peggiorava sempre di più.

Ricordi in particolare uno degli ultimi giorni.

C'erano tutti: Dean, Cas, Sam, Jessica e perfino la loro piccola Abigail.

Dean aveva acceso il proiettore e il filmato di quel giorno sulla spiaggia aveva illuminato la stanza.

“...for I can't help falling in love with you...”

Ricordi gli ultimi istanti di vita di Cas. Di come Dean lo strinse tra le sua braccia e lo cullava con le parole della canzone che aveva coronato il loro amore, la canzone che stanno trasmettendo ora, in questo momento e che stai ascoltando nell'Impala.

Ricordi quel
“Ti amo.

Crash.

Ti amo.

Crash.

Ti a–“

E ricordi l'ultima lettera di Castiel a Dean, scritta un anno prima.

“...for I can't help falling in love with you.”

Ricordi il funerale e l'indifferenza di Gabriel e Michael.

Ricordi l'epilogo e ricordi Tessa e Dean che si ritrovano davanti alla tomba di Cas.

Ricordi il giorno in cui Dean si era proposto per fare da babysitter ad Abigail e ricordi le ultimissime parole:

“Caro Cas.”

Tutto questo mare di ricordi ed emozioni ti avvolge e ti sconvolge in pochi minuti e mentre la canzone continua, tu osservi ancora una volta il cacciatore e il suo angelo, e pensi a quanto siano fortunati ad avere l'uno e l'altro su cui contare.
Non appena la canzone finisce Sam abbassa il volume e, involontariamente, tiri un silenzioso sospiro di sollievo.

Osservi i due uomini e una piccola lacrima solca il tuo viso.

Ti schiarisci la voce e chiudi per un attimo gli occhi.

Non appena li riapri, la domanda ti sorge spontanea ed esce dalla tua bocca ancora prima che il tuo cervello possa formularla, con la voce appena tremante.

“Dean, ti piace Elvis?”

Il cacciatore ti guarda dallo specchietto retrovisore. Non sai se ha notato la lacrima, e comunque non ti interessa, visto che, per fortuna, non tira fuori l'argomento.
Dean scrolla le spalle e sulle sue labbra appare un sorriso appena accennato.

“Elvis?”, ripete, “Non mi dispiace Elvis.”

La risposta ti lascia sorpresa e tu ci provi con tutta te stessa, ma proprio non ci riesci a non piangere.

“Grazie, ragazzi. Grazie di tutto.”, dici tra le lacrime, mentre scompari in un bagliore accecante.

I due cacciatori e l'Angelo si guardano l'un l'altro, confusi e attoniti, mentre la voce di Elvis riecheggia per l'ultima volta nell'abitacolo dell'Impala.

Ooook, note finali.

Non so cosa dire, semplicemente che vi faccio i miei complimenti se siete arrivati fino a qui, perché i miei scleri/le mie illuminazioni a volte non le capisco nemmeno io stessa. 

No, sul serio, grazie di aver letto questa cosa.
Il finale l'ho voluto tenere incompiuto perché voglio lasciare a voi lettori la suspense di chi possa essere veramente il narratore di questa storia.
La fanfiction a cui mi sono ispirata è ovviamente “Twist & Shout”, qui il link della traduzione su EFP: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1432889&i=1

Coooomunque, spero vi sia piaciuta e niente, grazie ancora. <3