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Autore: Triz    16/08/2015    0 recensioni
[...] mentre sparava da dietro un muro e aspettava che Harold corresse a prenderli, John scoprì dunque l'esistenza dei Siluriani, degli alieni in generale e del fatto che almeno mezzo universo avesse un conto in sospeso con uno dei due amici di Rose, un uomo con la giacca di pelle e le orecchie a sventola che si faceva chiamare "il Dottore".
Il Dottore ha avuto un sacco di avventure a New York insieme ai suoi compagni di viaggio, ma non solo non dimenticherà facilmente l'ultima, ma scoprirà anche cosa fa il TARDIS ogni volta che lui è occupato a salvare il mondo.
Scritta grazie a un prompt di alexisriversong, è consigliabile conoscere anche Person of interest, soprattutto il periodo tra la seconda e la terza stagione. Buona lettura!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 12, Nuovo personaggio, TARDIS
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

La prima volta in cui John Reese e Harold Finch sentirono parlare del Dottore fu il giorno in cui la Macchina segnalò il numero di Rose Tyler.
Sembrava essere un numero irrilevante come tanti prima che due esseri con la pelle verde a squame cercassero di uccidere lei e i suoi due amici: mentre sparava da dietro un muro e aspettava che Harold corresse a prenderli, John scoprì dunque l'esistenza dei Siluriani, degli alieni in generale e del fatto che almeno mezzo universo avesse un conto in sospeso con uno dei due amici di Rose, un uomo con la giacca di pelle e le orecchie a sventola che si faceva chiamare "il Dottore".
«Capitano Jack Harkness...» si presentò l'altro uomo che era con Rose, un tipo belloccio con il cappotto lungo, mentre Harold guidava come un forsennato verso la casa sicura dove lui e John avrebbero sistemato il trio.
«Jack, non ora!» lo rimproverò il Dottore mentre studiava lo strano congegno che uno dei Siluriani aveva perso nella sparatoria.
«Dottore, voglio solo fare amicizia, che male c'è?» ribatté divertito Jack strizzando l'occhio a Rose e il Dottore chiuse la questione con un gesto evasivo della mano: «Comunque, tu sei...?».
«Chiamami John» disse bruscamente Reese, mentre Harold imboccava la Bad Wolf Avenue.
«In realtà parlavo con il tuo amico quattrocchi, ma grazie per l'interessamento» disse Jack con il sorriso sempre più largo.

La seconda volta in cui incontrarono il Dottore, John e Harold stentavano a credere che si trattasse dello stesso uomo: aveva cambiato faccia - letteralmente - e ora viaggiava in compagnia di una donna dai capelli rossi che non smetteva di parlare nemmeno per un minuto.
L'unica cosa che quel giorno invase New York fu un gruppetto di paffute palline piumate verdi e gialle che seguivano rotolando il detective Lionel Fusco ovunque andasse, convinti che si trattasse della loro mamma: fu parecchio imbarazzante per il detective spiegare quella scena davanti ai colleghi del distretto e il Dottore e Donna impiegarono del bello e del buono per convincere quei piccoli alieni a salire su una capsula spaziale senza "il mammo scorbutico", fermando così un'equipe scientifica che voleva prenderli e dissezionarli.
Il numero di Donna Noble arrivò poco dopo la sua partenza con il Dottore verso un luogo chiamato Shan Shen. Per Harold e John era ormai impossibile raggiungerla - stavano ancora cercando di capire perché la Macchina desse loro i numeri in ritardo - e sperarono che il Dottore fosse abbastanza in gamba da poterla salvare...

«Signor Reese».
«Aspetta un attimo, Finch» borbottò John e Harold udì nell'auricolare il rumore di un tavolo che si rompeva sotto il peso del nuovo numero dato dalla Macchina, un energumeno capo di una banda di motociclisti: «Bene, cosa c'è?».
«È appena arrivato un nuovo numero» disse appendendo alla lavagna di vetro la foto di Amelia Pond, poi udì il cigolio del TARDIS alle proprie spalle e si voltò: «John, dovresti tornare in biblioteca, abbiamo visite» aggiunse, osservando il ragazzo vestito da centurione romano che usciva dalla cabina blu.
E John e Harold lasciarono per la prima volta New York a bordo del TARDIS, diretti con il Dottore e Rory Williams verso Demons Run: mentre Harold rimaneva sconvolto dal racconto di Madame Vastra su come avesse catturato e divorato Jack lo Squartatore, John e il suo borsone del "Piano B" erano capitati vicino a una specie di uomo-patata di nome Strax.
«Il Dottore dice che anche tu sei un soldato, eppure non si direbbe dal tuo equipaggiamento» disse il Sontaran guardandolo con sufficienza.
«Tu invece non vuoi correre rischi, vedo» ribatté John alludendo all'armatura integrale dell'alieno.
«Beh, è un peccato che oggi siamo alleati, John Reese» disse Strax: «Ma spero di poterti togliere la vita in battaglia, in futuro».
«Anche per me è stato un piacere chiacchierare con te, Strax» rispose John quando il TARDIS atterrò a Demons Run.

«Mi dispiace molto per Amelia e Rory Williams, Dottore».
Il Dottore non rispose a Harold e John, con lui davanti alla tomba dei due ragazzi, e salì con sua moglie River sul TARDIS. Basta New York, basta viaggi, ora avrebbe accompagnato River Song nel 1940 e poi, forse, si sarebbe trasferito per sempre a Londra, magari nell'epoca vittoriana: si asciugò con un dito un occhio ancora bagnato di lacrime e digitò sulla console le coordinate della città di New York nel 1940, ma non riuscì ad abbassare la leva. Fece un altro tentativo e cercò persino di farsi aiutare da River, ma a quanto pareva la cabina blu aveva tutta l'intenzione di rimanere.
«Perché si rifiuta di partire?».
«Non lo so» mormorò il Dottore mettendosi davanti a un monitor: «Cosa ti succede, Sexy?» chiese e sul monitor comparve in Gallifreyano la scritta "Altri cinque minuti".
Non era la prima volta che il TARDIS si comportava in quello strano modo: di solito era abbastanza rapido a partire, ma non quando capitava a New York nella seconda decade del XXI secolo. Il Dottore pensò a John Reese, a Harold Finch e alla loro Macchina - l'ostinazione del TARDIS di posticipare la partenza avveniva sempre quando c'entravano quei tre: come potevano essere collegati questi due avvenimenti?
Il Dottore accarezzò il monitor, poi scosse la testa e lo spinse via: qualunque fosse la risposta, ormai non aveva più importanza perché lui, il Dottore, non si sarebbe più occupato di salvare persone o di trovare una spiegazione a eventi insoliti.
Il Signore del Tempo si passò una mano davanti alla faccia, sospirò e costrinse bruscamente il TARDIS a lasciare New York alla svelta.




















Note dell'Autrice
Dopo molto tribolare (?), dopo tanti tentativi e, soprattutto, dopo vari esaurimenti nervosi, finalmente vi posso presentare la mia long-fic sul crossover tra Doctor Who e Person of Interest. *^*
La long-fic, molto probabilmente, non sarebbe nata senza il prompt datomi da alexisriversong, che al mio SOS ha risposto così:
"La Macchina trova un obbiettivo particolare: una ragazza londinese che per qualche strano motivo si trova a New York. Il suo nome è *inserire nome random di companion* e gira per la città assieme ad un tipo strano. Reese e Finch devono investigare ovviamente e si ritrovano in mezzo ad un attacco alieno. Come se la caveranno?"
E così, dopo una prima stesura che non mi aveva convinto, ho scritto questo prologo che ora vi propongo. La trama è ancora in fase di costruzione e dovranno essere definiti alcuni dettagli, ma ho intenzione di portare a termine questa storia come l'ho cominciata.
Approfitto di questo spazio, inoltre, per ringraziare alexisriversong per il prompt e Cracked Actress per avermi betato la storia e dato utili consigli.
Vi lascio con la speranza che questo prologo vi sia piaciuto almeno un po'.
Alla prossima,
Triz
  
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