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Autore: TheCandyDark    16/08/2015    1 recensioni
Cosa succede secondo me, una giornata d'estate, al parco.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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Dopo aver visitato il museo più noioso di tutta Cagliari per uno stupidissimo compito volevo rilassarmi un po’. Non volevo risalire in auto e ritornare alla vita di tutti i giorni. Mi fermai in mezzo al marciapiede catturata da delle grida.. di gioia. Era un semplice parco: 3 scivoli, 5 altalene di cui 2 per neonati, il percorso ad ostacoli, la corda per arrampicarsi e il dondolo.
<> mi chiese Gianluca sventolandomi la mano davanti al viso.
Sbattei un paio di volte le palpebre e lo guardai << E’ necessario tornare subito a Villasimius? >> chiesi
<< Non credo, nelle condizioni della Professoressa non c’era nulla del genere >> ridacchiò.
Io sorrisi, guardando che il semaforo era appena diventato verde e le macchine si fermavano davanti allo stop. << Bene, allora io faccio una pausa e stacco la mente >> dissi. Ed iniziai a correre neanche avessi 5 anni. Entrai nel parco giochi e occupai subito un altalena. Iniziai a ridere come una cogliona, in mezzo ai bimbi che continuavano a giocare tranquilli. Gianluca arrivò poco dopo e si piazzò davanti a me
<< Non pensi di essere un po’ troppo grande per questo genere di cose? >> mi chiese, già intento ad afferrare il cavo d’acciaio dell’altalena, per fermarla. Gli sfuggì
<< No!>> e gli feci una linguaccia.
Arrivai più in alto, temendo per la mia poca stabilità.. Sarei caduta probabilmente.
Gianluca sorrise.. Probabilmente si leggeva tutto dal mio volto. Si spostò dietro di me e poi iniziò a spingermi più in alto, dandomi la sensazione di poter toccare il cielo. Risi divertita. E per quando mi stessi divertendo dimenticai di mettere la forza giusta nelle mani. Scivolai e caddi a terra a gambe all’aria. Gianluca Stava ridendo come un matto
<< Idiota! Mi sono fatta male veramente! >> gli urlai, fermando contemporaneamente il sellino dell’altalena arrivato per colpire la mia fronte
Ma lui continuava a ridere sostenendosi lo stomaco. E vederlo così euforico fece ridere anche a me.
<< Sei antipatico >> gli dissi con una voce da bimba viziata, riprendendo poi a ridere.
<< Anche tu lo sei, cosa credi? >> alzò le sopracciglia.
Mi alzai in piedi, “seria” come lui << No no, sei tu quello antipatico >>
Scosse la testa facendo schioccare la lingua
<< No no, io sono solo... una schifosa corritrice >> gli afferrai il cappellino che teneva in testa ed iniziai a correre per il parco giochi per bambini. Riprendermi per Gianluca fu semplicissimo. Facevo veramente schifo a correre via. Mi aveva intrappolato per la vita, da dietro.
<< Adesso rimettimi il capellino in testa >> disse con finto tono da duro. Io presi l’oggetto in mano e lo strinsi sul petto
<< No! >> dissi ridendo
<< Bene, allora passiamo alle maniere forti >> afferrò l’elastico presente sulla mia nuca. Avevo fatto quell’acconciatura di mezz’ora. << Dammi il cappellino 1.. >> ed iniziò a sfilarle l’elastico << ..2.. >> era quasi uscito dalla mezza coda strana.
<< No no! Tieni >> gli misi il cappellino in testa liberando mi dalla stretta e cercando di aggiustare l’ormai disastro che avevo in testa
Adesso era davanti a me, col capellino messo perfettamente. Mi prese la mano che stavo usando per aggiustare i capelli e la usò per accarezzarmi il viso << Brava Ragazza >> e si chinò su di me fino a baciarmi.
La sua mano corse alla mia nuca a sfilare l’elastico e lanciarlo chissà dove. Fece un risolino, ancora sulle mie labbra. Questa volta aveva vinto lui.
 
   
 
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