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Autore: Mudie    17/08/2015    6 recensioni
{Five Nights at Freddy's 4 - Kid's Centric}
Il tuo cuore è diventato un piccolo treno che corre all'impazzata nel petto, incapace di frenare. Per poi bloccarsi completamente e perdere un battito ad ogni cigolio del loro corpo. Sembrano prendersi gioco di te. Si avvicinano e ritornano indietro, vagando per la tua casa in attesa del momento giusto per un altro attacco. Un continuo via vai di rumori sinistri, che, in cuor tuo, speri vivamente che se ne vadano per sempre. Invece ripercorrono la strada centinaia e centinaia di volte, stando lì dietro alla tua porta ad attendere un tuo scatto verso di loro.
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'orchestra del terrore



Pesanti passi si trascinano per tutto il corridoio, tonfi attutiti dalla soffice moquette del pavimento. Degli altri suoni però catturano maggiormente la tua attenzione ed iniziano a far capolino nelle tue orecchie: risate metalliche, stridenti e beffarde davanti alla tua paura e gorgoglii così profondi da essere inumani. Un'orchestra di paura.
Un'atmosfera buia e pesante ti avvolge, come se il terrore avesse preso forma e ti avesse seguito, entrando dentro casa tua e nascondendosi in ogni piccolo angolo. Ed a mezzanotte avesse deciso di uscire allo scoperto, muovendosi per la tua dimora in cerca di qualche preda, tu. Ti ha trovato e sente la tua paura. E' lì, pronto per abbracciarti e portarti nel suo mondo fatto di tenebre dal quale non farai più ritorno. Ma questo terrore si sta diramando, non proviene più da un solo ed unico corpo, bensì da tre o forse quattro. Non riesci più e tenerne il conto, vero?
Il tuo cuore è diventato un piccolo treno che corre all'impazzata nel petto, incapace di frenare. Per poi bloccarsi completamente e perdere un battito ad ogni cigolio del loro corpo. Sembrano prendersi gioco di te. Si avvicinano e ritornano indietro, vagando per la tua casa in attesa del momento giusto per un altro attacco. Un continuo via vai di rumori sinistri, che, in cuor tuo, speri vivamente che se ne vadano per sempre. Invece ripercorrono la strada centinaia e centinaia di volte, stando lì dietro alla tua porta ad attendere un tuo scatto verso di loro.
Puoi vedere di sfuggita un loro ghigno, prima di chiudere l'uscio della tua stanzetta. Un sorriso di sfida “Ce la farai a sopravvivere?”. Non vuoi incontrarli, coltivi quella speranza di non vederli mai completamente davanti a te, di non sapere mai veramente qual è la loro forma.
Ritorni in fretta e furia tra le coperte davanti al tuo letto, cercando nel loro tepore un po' di conforto. Una fiducia vana, quelle coperte non servono a nulla e lo sai bene.
Non puoi permetterti di abbandonarti al loro tepore, chiudendo gli occhi e lasciando che Morfeo ti faccia suo; devi rimanere sveglio e vigile su ogni loro possibile spostamento.
Se loro ti prendessero, cosa ne sarebbe di te? Non vuoi scoprirlo, giusto?
Preghi che si dimentichino della tua esistenza, che trovino il cuore di lasciarti in vita e perdano la voglia di cacciarti. Davvero pensi che sotto quell'ammasso di incubi, sangue e terrore vi sia un cuore a cui appellarsi? La tua speranza sei tu, sei solo ad affrontare le tue più grandi paure. Non hai scampo, non puoi sottrarti a questo. Eppure vuoi urlare, vuoi dire a quegli ignobili esseri di sparire... ma la tua voce non vuole saperne e solo piccoli gridi strozzati escono dalla tua bocca. Sussurri un “aiuto” ogni tanto, come se davvero ci fosse qualcuno che ascolta le tue continue richieste di salvezza.
Sei solo, accettalo. Il tuo orologio non sembra andare avanti, continua a segnare le tre del mattino.
E mentre una lacrima scende sul tuo viso, ti giri e punti la torcia verso quelle orribili entità sul tuo letto. Non riesci a toglierti dalla loro mente i loro occhi neri, spenti e vuoti. Come può esserci un'anima dentro a quei corpicini? Semplice, non può. Sono talmente pieni di odio e di rancore che ti prendono in giro, facendoti credere che abbiano lasciato la tua cameretta. Invece ricompaiono e ti tengono compagnia ogni volta che ti rigiri verso l'armadio. Ridono e non cessano, richiamano a sé i loro compagni di giochi. Tanto lo sai, il gioco sarà sempre lo stesso: aspettare ed essere preso. Una sorta di nascondino a vicolo cieco.
Ritorni lì a fissare le porte, scuotendo la testa a destra ed a sinistra per controllare che quei mostri non entrino. Tenti di fare degli scatti per chiuderti dentro, rimanendo poi in ascolto di un possibile segno della loro rinuncia. Speri che quelle specie di respiri cessino e tu possa finalmente riaprire.
Ti mordi il labbro, mentre butti un occhio all'orologio sul comodino: ancora troppo presto per esultare vittoria, o anche solo per tirare un sospiro di sollievo.
Ancora poco, per favore.
Gli occhi si fanno più pesanti, non riesci più a teneri aperti come facevi all'inizio.
Singhiozzi un poco mentre vai a fermare con tutta la tua forza l'anta del tuo armadio, non vuoi che esca, non vuoi che ti prenda. Aspetti un lasso di tempo che per te pare interminabile. Riapri, coscienzioso del fatto che anche un misero secondo in meno può far la differenza. Fortunatamente è rimasto solo un piccolo peluche ad attenderti, così carino da non sembrare più un pericolo mortale, almeno per il momento.
Andatevene, andatevene.
Implori in ginocchio ai piedi del tuo letto e finalmente un suono amico ti viene incontro: il rumore della sveglia che con gioia ti comunica che sono le sei del mattino. Come d'incanto, quella cupa atmosfera abbandona la casa la tua stanza e si dilegua. Il nero della notte lascia spazio al chiaro sole. Puoi concederti un attimo di relax. Un attimo soltanto... presto sarà di nuovo mezzanotte. E sai che quell’orchestra del terrore tornerà da te.

4 days until the party

 


Angolo autrice:
Hello! Questa è la mia prima fan fiction in questo fandom. Personalmente ho adorato tantissimo l'atmosfera del quarto gioco, tanto che volevo riportare su "carta" tutto quello che il povero bambino ha dovuto sopportare. Ho voluto un'atmosfera macraba e ansiogena, senza però rendere pesante la lettura. Ho chiamato questa fic "L'orchestra del terrore", perché, come sapete, FNAF 4 è basato soprattutto sull'ascolto. Tutti quei terrificanti rumori - i passi, i sospiri, i suoni che provengono dalle varie parti della casa - creano una vera e propria orchestra composta da incubi. Vi ringrazio per aver letto la mia fic.
Mud.

   
 
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