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Autore: Little_Lotte    17/08/2015    4 recensioni
La memorabile scena dell'incontro fra Merry e Pipino, dopo l'assedio di Gondor.
E ciò che ha significato davvero, per Pipino, stare lontano dal suo migliore amico.
[DAL TESTO: "Non scorderò mai il modo in cui mi guardasti allora, Merry, il tuo volto solcato dalla paura e dal dolore, quelle stesse sensazioni che sentivo scorrere prepotentemente dentro alle mie vene.
Nessuno dei due era pronto a dire addio e nessuno dei due avrebbe mai potuto immaginare quanto sarebbe stato difficile vivere lontano l'uno dall'altro."]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Merry, Pipino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultima volta che posasti il tuo sguardo su di me, ebbi il timore che si trattasse di un addio: Tu mi guardasti con i tuoi grandi occhi ricolmi di preoccupazione e mormorasti un fioco e del tutto privo di speranza “Non lo so” in risposta alla mia domanda.

C-ci rivedremo presto... Non è vero?”

Non ebbi il coraggio di chiedere altro: Non sapevo quanto a lungo sarebbe durato il mio viaggio e per quanto tempo avrei dovuto nascondermi al nemico, tutto ciò non importava minimamente; l'unica cosa alla quale riuscivo a pensare, in quel momento, era che tu non saresti partito insieme a me.

L'idea della lontananza mi faceva paura, Merry, mi terrorizzava! Sapevo – e avevo già avuto modo di scoprirlo, durante questa nostra bizzarra avventura – di poter affrontare qualsiasi pericolo insieme a te... Ma farcela senza di te, sembrava impresa a dir poco impossibile. Non scorderò mai il modo in cui mi guardasti allora, Merry, il tuo volto solcato dalla paura e dal dolore, quelle stesse sensazioni che sentivo scorrere prepotentemente dentro alle mie vene.

Nessuno dei due era pronto a dire addio e nessuno dei due avrebbe mai potuto immaginare quanto sarebbe stato difficile vivere lontano l'uno dall'altro.

Ho trascorso giorni e notti di indescrivibile dolore, Merry: così distante da casa, distante da tutto ciò che un tempo era stato il mio rifugio, distante da tutti gli amici e le persone che fino a quel momento avevano saputo prendersi cura di me.

Tu più di ogni altro.

Ho avuto spesso paura di morire, lo confesso: Gandalf tentava continuamente di rassicurarmi sugli esiti della battaglia, ma i suoi occhi tradivano sovente la sicurezza e la sincerità delle sue parole; io, per contro, cercavo ogni giorno di farmi forza e non vi è stata notte insonne durante la quale non abbia recitato preghiere e invocazioni divine, affinché il Fato fosse così magnanimo da decidere di risparmiarci la vita.

Ci provavo di continuo, ma non è mai stato facile senza la tua continua e rassicurante presenza al mio fianco.

Forse, ripensandoci adesso, non ho mai avuto paura di morire, quanto piuttosto di morire senza di te, senza poter stringere la tua mano durante i miei ultimi istanti di vita e sussurrarti nell'orecchio le mie ultime parole, prima di spirare. Non conoscevo un'esistenza priva della tua compagnia, Merry, e temevo che portarla avanti troppo a lungo avrebbe finito per uccidermi molto più rapidamente di un qualsiasi Natzgul alla ricerca dell'Anello.

E' trascorso troppo tempo da quel nostro ultimo addio e da allora credo di aver perso il conto degli scontri mortali e dei pericoli ai quali siamo andati incontro; immagino di essere ancora vivo per miracolo, un po' come molti altri dei nostri compagni.

Non ho certo un bell'aspetto, sono pieno di ferite, zoppico e credo di essere ormai all'estremo delle mie forze, ma c'è ancora una cosa che devo fare: so che anche tu hai combattuto fra le schiere di Rohan e non posso pensare di abbandonarti ancora, di lasciarti alle spalle come l'ultima volta.

Ti cerco assiduamente, amico mio, grido il tuo nome con disperazione, il cuore appesantito dalle troppe perdite e dalla paura di aver oramai perduto anche te. Sono quasi sul punto di darmi per vinto quando, ad un tratto, ti vedo.

Proprio lì, davanti a me.

Il tuo corpo ancora privo di sensi giace a terra coperto dal cadavere di un nemico ed io subito accorro in tuo soccorso, le lacrime che rapidamente si affollano dentro ai miei occhi ed il cuore che incessantemente inizia a scalpitare dentro al mio petto.

Ti ho trovato, finalmente.

<< Merry! Merry, sono io... Sono io. >>

Tu riapri lentamente i tuoi occhi e nel momento in cui il tuo sguardo stanco si posa su di me, la mia mente dimentica ogni istante di dolore e sofferenza provocatomi dalla tua mancanza; adesso, d'improvviso, tutto sembra più chiaro e limpido, come una fresca giornata d'estate nella nostra meravigliosa Contea.

Ti sorrido dolcemente, sollevato nel trovarti ancora una volta qui vicino a me.

<< Sono Pipino. >> mormoro a mezza voce, con una certa ovvietà.

Non so perché rimarcare una simile evidenza.

Forse perché io stesso faccio ancora fatica a credere di averti ritrovato, amico mio.

Il tuo sguardo si illumina di colpo e mi sembra di notare persino, sul tuo volto, un mezzo sorriso di sollievo.

<< Sapevo che mi avresti trovato. >>

Il sorriso sulle mie labbra si amplia ulteriormente e non posso fare a meno di guardarti con premura e adorazione.

<< Sì. >> rispondo con voce fioca, mentre le mie dita ti accarezzano i capelli con fare premuroso e rassicurante.

Tu riesci a malapena a respirare, eppure in quell'apnea di dolore sei ancora in grado di dar voce ai tuoi timori.

<< Hai intenzione di lasciarmi? >> domandi spaventato, nei tuoi occhi quella stessa luce che offuscò il tuo sguardo il giorno della mia partenza.

Temi che il Fato possa separarci ancora una volta, che il Destino ignavo voglia metterci alla prova e trascinarci nuovamente da un capo all'altro della Terra di Mezzo, e con la poca forza che ancora ti rimane stringi il mio braccio come a volermi impedire di scivolare via. Di nuovo, non posso fare a meno di sorridere e guardarti con aria di conforto, scuotendo leggermente il capo e ponendo fine a tutti i tuoi dubbi con un solo sguardo.

No, amico mio... Stavolta non me ne andrò.

Non scapperò di fronte al pericolo e non mi metterò nei guai come al mio solito, noncurante delle mie responsabilità, superficiale e frivolo come un tempo; non lascerò che sia tu a pagare per ciò che io stesso ho commesso e non ti lascerò da solo mentre in silenzio rimetti insieme i pezzi di un'esistenza andata in pezzi.

D'ora in avanti, io ti sarò accanto e sarò io ad offrirti le cure e le premure che ti spettano e che tanto meriti. Per la prima volta in tutta la mia vita, mi ritrovo a pronunciare quelle parole che per troppo tempo erano rimasta sopite dentro al mio cuore.

<< No, Merry. Adesso, mi prenderò cura di te. >>


 


 







N.d.A: E' la prima volta che scrivo in questo fandom, ma stasera sono incappata in un post su Merry e Pipino e poichè shippo con tutto il mio cuore questa b-romance da quando avevo circa 13 anni, non ho potuto fare a meno di assecondare la mia Musa ispiratrice... ovviamente la Musa dello shipping.
Beh, ma che ci posso fare se la maggior parte delle scene di questi due mi fa sciogliere come neve al sole? ç_ç
  
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