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Autore: Martinss01    17/08/2015    1 recensioni
Rosie MccRy è una studentessa diciassettenne, con grosse responsabilità sulle spalle, come la mamma Sophie ed i due gemelli Sindy e Gemia.
Le piace l'avventura e proprio ciò porterà Rosie a conoscere il ragazzo più stronzo, menefreghista e strafottente del raduno nonchè, molto presto, suo compagno di scuola.
Riuscirà Rosie a non far crollare i suoi muri non appena i suoi occhi incontreranno quelli del ragazzo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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"Avete preso la colazione dal bancone?" osservavo i due bambini in piedi di fronte a me mentre piccole urla rimbombavano nei giardinetti della scuola elementare, facendomi così sbuffare.
"Si!" risposero all'unisono prima di avvicinarsi ad abbracciarmi, allontanandosi poco dopo.
Osservavo i piccoli visini scuri dei bambini,i loro capelli castani e gli occhi a mandorla, facendomi così scuotere il capo.
Erano due gocce d'acqua e quasi li avrei scambiati ogni volta se non fosse che Sindy aveva la frangetta e Gemia i capelli a scodella.. Povero piccolo, avrei dovuto portarlo dal barbiere.
"Bene, verrò a prendervi verso le cinque e.." alzai l'indice come per puntualizzare qualcosa e far ridere così i gemelli "..vi prego, una volta dentro non fate casini perchè ci saranno delle conseguenze."
I due smisero di ridere prima di annuire e ritornare ad abbracciarmi.. cercavano di addolcirmi, piccoli diavoletti!
"Porta il lecca-lecca, Issie!" Sindy mi osservava mentre provava a fare il labbruccio, rinunciando poi prima di afferrare la manina di Gemia e dirigersi verso la maestra posta di fianco alla porta principale incitandoli ad avvicinarsi.
Mi raddrizzai con la schiena prima di agitare la mano per salutarli, raggiungendo così l'auto nel parcheggio.


Osservavo attentamente i numeri digitali posti poco sopra il volante mentre rumorosamente battevo le dita sulla pelle di quest'ultimo, lasciando cadere lo sguardo dal rosso acceso del semaforo al verde spento, sbuffando rumorosamente sapendo che ancora una volta ero in ritardo a scuola e che quindi la Signorina Marwell avrebbe aggiunto un'altra nota alle nove prese nell'ultimo mese.
Non appena il rosso del semaforo passò al verde feci pressione sul pedale dell'accelleratore facendo strisciare le ruote al pavimento della strada, partendo così a tutto gas.
Se c'era una cosa a cui non avrei mai, e dico mai, rinunciato di fare erano le corse al raduno il mercoledì sera.
Mi facevano sentire viva, liberavano la mia mente da ogni tipo di pensiero e la parte figa è che alla fine della gara, se eri il vincitore, ti pagavano.
Mi sembra normale, no? Potevi rimetterci la pelle, ecco perchè ti pagavano bene.


Una volta posata l'auto nel parcheggio della scuola mi ritrovai, come ogni fottuta mattina, a camminare lungo il vialetto che portava all'entrata della scuola spostando con le braccia i gruppetti di ragazze che si fermavano per spettegolare.
Ma cosa ci trovano di divertente nel parlare di scarpe, trucchi, sulla Mccart in bici o la signorina Swatz ed i suoi orrendi capelli?
Sbuffai rumorosamente finchè una voce non mi risuonò alle spalle, attirando la mia attenzione.

"MccRy, aspetta! Jessy ha un messaggio per te!" mi girai a guardare Matt corrermi dietro fino a raggiungermi.
Mi guardai per qualche secondo intorno prima di afferrare la manica della sua giacca e tirarlo con me dietro un piccolo cespuglio.
"Ma dico, sei impazzito?" ritornai a guardare i diversi ragazzi entrare nell'istituto prima di spostare lo sguardo sul suo viso pallido, ai suoi occhi di ghiaccio.
Era il ragazzo perfetto, ma non il MIO ragazzo perfetto.
"Scusa, hai ragione.. ma Jessy ha detto che domani c'è qualcuno che vuole sfidarti.. la vincita è sui mille dollari! seicentro in più delle altre volte!" sembrava entusiasto ed io non potevo crederci.
Mille dollari, cazzo!
Mille!
"Cazzo, chiamalo e digli che ci sto." avevo bisogno di questi soldi e come ottenerli se non praticando il mio sport preferito?


La lezione di biologia stava per iniziare ed io ero totalmente rinchiusa nei miei pensieri.
Chi mi ha sfidato? Mi aveva mai visto correre? E perchè ha voluto farlo?
Sospirai sonoramente in preda all'ansia, per la prima volta, quando una mano mi coprì gli occhi.
"Indovina chi sono? Sono bella, simpatica ed il mio nome inizia per M e finisce per A.. non contando le lettere nel mezzo che sono arth." quasì urlò mentre una risata risuonò nel corridoio del terzo piano, facendo così girare lo sguardo a metà dei presenti.. ne ero sicura.
"Martha, perchè lo fai!" accennai una risata prima di girarmi a guardarla ed abbracciarla.
Io e Martha siamo amiche dalle elementari.
Un giorno la sua testa l'obbligò a regalarmi una caramella facendomi così diventare automaticamente la sua migliore amica.
"Ah, taci" ridacchiò prima di avvicinare le labbra alle mie e lasciarmi un sonoro bacio a stampo, mormorando poi un "hai saputo di domani sera?"
Aggrottai la fronte, confusa.
"E tu come fai a saperlo?" come poteva?
"Oh andiamo, lo sa tutta la scuola!" sorrise prima di abbracciarmi nuovamente ed afferrarmi la mano, entrando così in classe.
  
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