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Autore: Scintilla19    19/08/2015    3 recensioni
«Il giorno in cui Light-kun non avrà il bisogno di dire centomila parole sarà il giorno in cui potrò mangiare in pace!»
Raccolta di storie brevi in cui L e Light si infastidiscono a vicenda.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: OOC, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Bucato
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L si guardò intorno nella camera da letto e notò una cosa: era sporca.
«Light-kun ha intenzione di fare le pulizie?» chiamò a gran voce.
«Ryuuzaki, sai che sono occupato in bagno!»
«Light-kun può rimandare le sue tre ore di vanità e pulire la camera da letto per il bene di entrambi?»
Light cacciò la testa fuori dalla porta del bagno. Indossava una cuffia per la doccia rosa chiaro. «Dannazione, Ryuuzaki! Pulisci la stanza e basta!» sbottò.
L infilò le mani in tasca e si curvò verso il punto in cui Light aveva fatto capolino.
«Sono disposto a fare un accordo con Light-kun.»
«Cosa?»
«Se Light-kun pulisce adesso, lo manderò in vacanza.»
Light sollevò un sopracciglio. «…Dove?» chiese.
«Dovunque lui voglia» disse L senza fare una piega.
L'adolescente strinse gli occhi per un attimo; L sapeva che stava cercando eventuali lacune nella sua proposta.
«Bene» disse, «hai detto che mi avresti mandato in vacanza.»
L annuì.
«Voglio che tu mi porti in vacanza.»
«...Questo è troppo, Light-kun» mormorò L.
«Per favoooore?» Light scatenò gli occhi da cucciolo.
L fissò Light con uno sguardo altrettanto intenso.
Si guardarono.
E rimasero a guardarsi ancora.
«Bene!» esclamò infine L, cedendo alla pressione e pestando il piede.
«Ryuuzaki, hai appena pest..»
L lo interruppe. «Light-kun cancellerà quel sorriso dalla sua faccia e inizierà a pulire prima che gli infligga una punizione!»
«Lo dici sempre ma non lo fai mai!» ribatté Light.
Lasciatosi prendere dalla rabbia, L allungò una mano e pizzicò il naso di Light tra il pollice e l'indice.
«Ahi! Ahia! Ryuuzaki, lasciami
L strattonò il braccio, tirando il viso di Light con esso. «Sembra che il lungo naso di Light-kun abbia attirato le mie dita» disse, compiaciuto.
«Non è... Ah! Lascia!»
Dal momento che Light aveva tirato fuori solo la testa dalla porta, L non aveva idea dello stato in cui era il suo compagno. Con un altro strattone, L estrasse Light da dietro la porta e il giovane finì disteso sopra di lui.
L atterrò sulla schiena con un «Oof!» e sbatté le palpebre fino a vedere Light -un Light molto nudo- che lo fissava con sguardo omicida.
«Light-kun è senza vestiti!»
«Buona deduzione, genio!» gridò Light, scendendo da L e coprendosi il naso rosso con la mano.
L si mise a sedere vicino a lui ed ebbe l'occasione di dare una bella sbirciata a qualcosa che non aveva previsto di vedere quel giorno, né mai.
«Light-kun! Copriti!» Si mise in ginocchio, spinse Light in bagno, e chiuse sbattendo la porta. «Resta lì e fai il bagno! L'accordo è annullato; pulirò io!»
«Ma per quanto riguarda la nostra vacanza...?»
Nessuna risposta.
L, deciso a riordinare da solo, si allontanò dal bagno e fronteggiò di nuovo la camera da letto. Ora... Come si faceva a pulire...?
Ho visto Light farlo mille volte! I vestiti... devo prendere i vestiti da lavare e darli a Watari... Oh, ma ho mandato Watari a prendere un po' di torta per me. Di certo non voglio lasciarli lì per lui come se fosse un servo. Forse... Posso lavare io stesso questi capi di abbigliamento? Sì! Farò così.
Ciò detto, L trovò un cesto da biancheria nell'armadio e vi gettò dentro tutti i panni sporchi. Si sorprese a canticchiare, ma poi si ricordò che non era uno sciocco come Light.
Grugnendo, sollevò il brutto cesto di vimini.
«Light-kun!» urlò.
«Sì?» fu la risposta ovattata.
«Mi assumo il compito di lavare questi vestiti! Chiuderò Light-kun nell'appartamento e spero di non dovergli ricordare che ci sono le telecamere che lo riprendono sempre!»
«Va bene, fa' come ti pare. Se desideri così tanto vedermi fare il bagno, sono affari tuoi. Mi assicurerò di mostrarti un bello spettacolo.»
L sospirò e portò il cesto nella lavanderia al piano di sotto, inciampando un paio di volte lungo la strada. Una volta lì, sistemò la cesta per terra e la fissò.
Watari non mi ha mai insegnato come si fa...
Decise che sarebbe logico dividere i vestiti in base a chi li aveva indossati, così da prevenire l'inutile diffusione di eventuali germi. Cercò i vestiti di Light, che erano relativamente facili da individuare per i loro colori sgargianti, e li mise da parte.
Una camicia rosa, una camicia rossa, un gilet verde mare acceso, quei fastidiosi piccoli shorts di jeans, parecchi pantaloni color cachi, diversi tipi di biancheria intima dai colori vivaci, e...
...Eccoli lì!
Ben fatto! pensò L, alzando i pantaloncini da ginnastica blu con cui Light amava provocarlo. Me ne libererò una volta per tutte!
Si guardò intorno per trovare un posto in cui potesse metterli via, ma non riuscendo a pensare a niente, decise di accartocciarli e di infilarseli in tasca.
Con un piccolo sorriso, L calciò i suoi panni di lato e gettò quelli di Light nella lavatrice. Lanciò un'occhiata ai molti pulsanti e interruttori e capì abbastanza facilmente come accenderla. Poi aprì l'armadio accanto alla lavatrice e cercò qualche detersivo.
Scuri, Molto Scuri, Chiari, Forza aggiuntiva, Doppia Forza Mega, Tripla Protezione, Sbiancante...
Optando per "Doppia Forza Mega", L lo afferrò, ne misurò la giusta dose e la versò nella lavatrice. Poi chiuse lo sportello.
Attese.
 
 
Nel frattempo, Light si stava godendo il suo bagno. Aveva trovato una paperella di gomma sotto il lavandino accanto al liquido per le bolle e la stava facendo galleggiare nella vasca.
«Odio le papere» mormorò. Le diede una strizzata.
«Sei il mio compagno di bagno preferito!»
Light gridò quando venne fuori una vocina dalla papera, ma si riprese e si schiarì la gola. «Dannazione, perché fanno giocattoli come questo?»
La strizzò di nuovo.
«I miei compagni di gioco amano fare il bagno con te!»
«Quali compagni di gioco?» brontolò Light. La strinse di nuovo.
«Sei stato un bambino cattivo, Light! Non toccare le cose di Ryuuzaki!»
Con un piccolo strillo, Light gettò il giocattolo fuori dalla vasca e lo fece scivolare dall'altra parte della stanza.
«Sono pronto a tutto. Preparati, bello!»
«Sta' zitto!» urlò Light. Apparentemente L aveva una papera giocattolo personalizzata per il suo divertimento, che però non divertiva affatto Light.
«In che posizione lo vuoi?»
«Devo farla tacere!» Light uscì schizzando dalla vasca da bagno e si diresse verso il giocattolo.
«Più del cinque per cento, Light!»
Light pestò la testa del giocattolo e la sua voce si deformò e si spense. Si appoggiò contro il muro, senza fiato.
Dannato Ryuuzaki e le sue manie!
«Dannato Light e i suoi vestiti colorati!»
L sollevò una camicia rovinata che una volta era rosa e, in preda al panico, prese il resto dei panni asciutti e rattrappiti. Sconfitto, L spinse i vestiti rovinati nel cestino e con essi si diresse a passo pesante al piano superiore. Aprì la porta e vide Light seduto sul divano con i resti di qualcosa di giallo accanto a lui.
«Ho fatto il bucato di Light-kun.»
Light andò a ispezionare la cesta e gli scappò un gridolino quando vide lo stato in cui erano i suoi vestiti. «Ryuuzaki! Hai ucciso i miei vestiti!»
L si rannicchiò un po' di più. «Ti chiedo scusa, Light-kun. Ho aspettato lì per due ore e non è venuto fuori come avevo immaginato» disse imbarazzato.
Light sospirò e incrociò le braccia. «Be', mi devi un viaggio per compensare questo.»
Ma L lo ignorò. «Light-kun! La mia papera!»
Light si voltò di scatto quando L andò correndo verso la paperella. «Non voleva stare zitta, così l'ho fatta tacere.»
«Light-kun ha fracassato la mia papera! L'ha schiacciata!» si lamentò L, verificando il danno. «Era quella personalizzata!»
«Lo so. Scusa!»
I due si fissarono l'un l'altro per un po' prima che Light si arrendesse allo sguardo furioso di L.
«Come posso rimediare?» chiese piano il ragazzo.
«Light-kun può finire di pulire la camera da letto.»
«...Bene.»
L indicò in fondo al corridoio. «Va', prima che rimetta la catena» ordinò.
Light, chiedendosi come si fosse fatto fregare, si trascinò in camera da letto.
Più tardi, L guardò il filmato di Light quando era rimasto da solo. Spedì la scena della papera a Mello per la sua raccolta di materiale di ricatto contro Light.
 
 
 
   
 
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