Ed ecco un'altra sfida dal gruppo di Facebook "Let's Prompt". Questa volta dovevo scrivere una storia romantica iniziando con la frase "A volte allontanarsi è l'unico modo per essere lì per qualcuno". Ho pensato quindi alla serie tv Merlin. Alla storia di Artù e Gwen, che si sono amati fin dalla prima puntata. Ho pensato come avrebbero reagito, soprattutto Artù, se non avessero potuto sposarsi. E quindi ecco qui la storia. Fatemi sapere cosa ne pensate. 
 

È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.

 

“A volte allontanarsi è l’unico modo per essere lì per qualcuno”

Perché Merlino gli aveva detto queste cose? Perché doveva lasciare Gwen e sposare una delle tante principesse che sapevano stare al loro posto, perché così avevano imparato fin da piccole? Perché non poteva sposare la donna che amava? Avrebbe voluto rinunciare al trono, pur di essere felice e invece no.

Artù ormai era diventato re e non poteva permettersi pensieri simili. Doveva vedere la sua Gwen tra le braccia di Lancillotto, sposata e con un figlio in arrivo, suo figlio. Quel bambino che non avrebbe mai preso in braccio e che non avrebbe mai potuto crescere.

Doveva allontanarsi da lei, da loro, perché un re è sempre in pericolo e se davvero amava Gwen doveva accettare tutto ciò.

‘Artù, Artù! Dove siete?’

Era Merlino che lo chiamava da lontano, non rispose, voleva stare ancora un po’ da solo. Avrebbe aspettato lì alla finestra, avrebbe continuato a vedere i cavalli allontanarsi e a sentire Merlino urlare il suo nome.

‘Artù, testa di fagiolo, dove siete?’

Merlino lo video. Eccolo lì, alla finestra, il viso bagnato da qualche lacrima.

‘Artù, venite, toglietevi dalla finestra, il popolo chiede di voi’

‘Solo un altro minuto Merlino, per favore’

Merlino, che ormai voleva bene ad Artù come un fratello si avvicinò. Lo aveva visto tante volte piangere, non aveva timore che Artù lo cacciasse via.

‘Artù, venite qui, inutile distruggersi ancora’

Artù si allontanò e si sentì stringere da due braccia, quelle di un ragazzo che con il tempo era adiventato il suo migliore amico. Quel mago che lo aveva protetto tante volte e che avrebbe rinunciato alla sua vita pur di vederlo felice.

Anche se non voleva ammetterlo, Artù gli voleva bene.

‘Oh dai, Merlino, togli queste mani di dosso. Andiamo su, il popolo ha bisogno di me’

‘Siete sempre la solita testa di fagiolo’