Ancora un paio di gradini e sarebbe arrivato. Non aveva alcuna voglia di andarci, ma capiva che le urgenze erano urgenze e con la guerra in corso, sarebbe stato davvero difficile assecondarle.
Accidenti, ma perché toccava sempre a loro? Si definivano “guardiani della pace”, eppure ogni volta che scoppiava una guerra erano sempre i primi ad essere interpellati. Da quando era cominciata quell’enorme guerra, ormai più di dieci anni prima, non aveva avuto un secondo di pace. Aveva un padawan a cui badare, lui!
- Si sbrighi, stanno per cominciare!- gli urlò un passante che portava un grosso scatolone con su scritto: “Per chi ama la bontà!”.
- Ecco, ecco, arrivo.
Entrò nella sala del gran consiglio e si mise a sedere sulla sua poltrona, l’ultima. Giusto in tempo. Il maestro Yoda iniziò a parlare un secondo dopo che ebbe accavallato le gambe.
- Tutti meglio di me sapete che questa guerra da troppo tempo avanti sta andando. La gente a morire continua e le sorti ancora non si intravedono, poiché le parti troppo equilibrate sono. È giunto il momento di finirla. Troppi anni sono che questa guerra strada si fa. È l’ora della pace riportare.
- Con permesso, maestro Yoda- si intromise maestro Windu- sono più di 10 anni che ci stiamo provando e ancora non è successo niente, anzi, i Sith ci stanno superando, poiché sono molti in più di noi e abbiamo subito troppe perdite.
- Questo lo so. Ed è per questo motivo che di dare una vera svolta alla guerra deciso ho.
- Abbiamo provato di tutto, siamo perfino scesi in prima linea, non possiamo fare più di così.
- Un mormorio triste si diffuse per la sala, mentre tutti concordavano tristemente con maestro Windu. Dal canto suo, l’occupante dell’ultima poltrona, dava ragione al maestro Windu in tutto. A parte sull’ultima frase. Lui era convinto che si potesse sempre dare di più. Si era impegnato anima e corpo per far finire questa guerra, ed era decisamente logorato. Qualche risultato lo aveva ottenuto, ma erano conquiste troppo piccole per far spostare l’ago della bilancia, dando finire questa situazione di stallo. La voce di Yoda lo riscosse dai suoi pensieri.
- Maestro Windu ragione ha. Noi più di così non possiamo fare. Ha detto bene: noi.
- Cosa intende con questo maestro? Siamo le persone più potenti dell’intero universo, le uniche che hanno accesso all’uso della Forza. Nessuno può fare più di noi.
- Maestro Windu, lei sapere dovrebbe che la Forza “usata” non deve essere. Essa non è un’arma.
- Certo, ma è stata sempre l’unico meccanismo di difesa della pace da parte dei jedi. È sempre stata l’unica soluzione.
- Vero, ma ormai non basta più. Il lato oscuro ormai troppi seguaci ha. Trovare un’altra via da affiancare con la forza dobbiamo.
Egli decise di esprimersi con queste esatte parole:
- Se mi posso permettere, maestro Yoda, quale altra via ci potrebbe essere oltre alla Forza? Essa è la cosa che tiene insieme l’universo!
- L’ultimo arrivato ma anche così perspicace sei. L’altra via la saggezza, la fantasia, l’imprevedibilità e il non arrendersi mai è.
- Ma noi abbiamo tutte queste qualità qui nel consiglio. Insomma, ciascuno di noi le possiede, e poi nessuno è più saggio di lei.
- Della tua fiducia contento sono, ma torto hai. Nessun uomo più saggio di un altro è. Solo le saggezze diverse sono.
- Quindi cosa facciamo? Lei ha parlato di un’altra via. Bene, qual è? Perché se esistesse la abbracceremmo volentieri.
- Di contattare un esperto suggerisco.
- Un esperto?- maestro Windu perse la pazienza- Mi scusi maestro Yoda, ma chi può essere più esperto di noi?
-… non starà suggerendo… no, vi prego, no! Chiunque, ma non lui!
- La nostra unica possibilità è. Un’altra via non c’è.
- Scusi se mi intrometto, di nuovo, ma di chi si sta parlando?
Yoda lo guardò. Era l’unico che avesse sorriso, quel giorno, ma anche lui debolmente e sempre con un triste velo sul volto.
- Sì. Abbiamo intenzione di mandargli un messaggio.
- Lui?! Ma è impossibile! Non sappiamo neanche con quale si avrà a che fare!
- Egli l’ultima possibilità è.
- Maestro Yoda ha ragione. C’è qualche contrario?
- Ma sono l’unico che non sa di chi si sta parlando?- esordì lui, frustato.
- Nessuno sa esattamente chi sia quest’uomo- spiegò maestro Windu.
- Il suo nome?
- Nemmeno quello si sa. Ma assolutamente trovarlo dobbiamo, se a questa guerra porre fine vogliamo.
- Sì, va bene, ma chi è? Non si può trovare un uomo senza sapere il suo aspetto.
- Lui a trovare noi sarà. Tuttavia mandare un ambasciatore dobbiamo.
- Maestro Yoda ha ragione. Maestro Kenobi, accetta questo compito?
- Perché volete mandare me? Sono l’unico che non conosce questa persona, a quanto pare!
- Probabilmente se la conoscessi non accetteresti.
- Ditemi almeno che aspetto ha, quanti anni ha, il suo pianeta!
- Potrebbe avere da 5 a 10000 anni e dimostrarne da 0 a 100000. Può avere da un papillon decisamente imbarazzante a un lungo cappotto o da un flauto dolce a un vestito blu elegante o un fez. Il suo pianeta è stato bruciato prima della nascita dell’universo ed è da sempre un gran viaggiatore.
- E io come diavolo faccio a trovarlo?
- È la sua nave spaziale. Non assomiglia alle nostre, ma è l’unico modo per identificarlo. Trova la nave, trovi lui.
- D’accordo, andrò io. Anche se ancora non capisco come un uomo solo possa cambiare le sorti di una guerra come questa.
- È per questo che ho intenzione di chiamarne due.
- Due?! Ma litigherebbero sicuramente e non oso immaginare cosa ne verrebbe fuori.
- Maestro Windu, tu dimentichi che due di loro già incontrati si sono. E hanno salvato un intero pianeta. Qualcuno si oppone?
- Bene, perder tempo non dobbiamo. Domani all’alba partirai.
- Vado subito ad avvertire Koi-Jon.
- No, il giovane padawan qui ci serve. Andrai da solo.
- Maestro Yoda, con tutto il rispetto, ma vorrei che il mio Padawan venisse con me. Qui non è di nessuna utilità e vorrei tenermelo vicino per proteggerlo, viste le circostanze.
- Viste le circostanze, maestro Kenobi, Koi-Jon è molto più utile e più al sicuro qui, vista la guerra. E poi è una missione veloce, deve solo andare a prendere il nostro uomo e portarlo qui.- rispose maestro Windu.
- Ma a questo punto non può venire lui da solo?
- No, la sua astronave è troppo riconoscibile, deve restare una misssione segreta perfino qui nel palazzo. Ci sono delle spie, lo sai. Quest’uomo non deve essere riconosciuto.
- Aspetta, ma non dovevo cercarne due?
- Più o meno. Le due astronavi identiche cercare e gli uomini condurre da noi tu devi.
- Non sto capendo molto.
- Normale è. Trovali, il messaggio già inviato loro ho.
- E come posso identificarli se non so il loro nome?
Yoda smiled again.
- You can call them “the doctor”.
Angolo autrice
Salve a tutti!
Grazie mille di aver letto questo piccolo capitolo di "prologo". Non succede molto, ma poi mi rifarò, non dubitate!
Ringrazio in anticipo tutti i lettori e soprattutto quelli che ricensiranno!
Un bacio,
Greece <3