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Autore: SagaFrirry    20/08/2015    1 recensioni
Storia scritta a più mani. Tre autrici diverse (SagaFrirry, enkeliNoManigoldo ed Antares 91) hanno creato questa piccola follia. Ogni capitolo sarà una missione "a sé", anche se saranno collegati fra loro, e sarà scritto da una delle tre. La storia è semplice: degli strani personaggi hanno una missione da compiere! ci riusciranno? fatevi 4 risate e scopritelo! FOLLIA A SEI MANI!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Gemini Saga, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arles e Niraja erano alla fermata del bus. Lei voleva fargli vedere un posto dove andava da piccola. Il bus era lì, fermo, ma l'autista ancora non arrivava.

 - Sai che facciamo, ciliegina? Guido io. Anche se non ho la patente... –

- Sei impazzito?! –

- Forse... Dai, vieni! –

Salirono sul bus e Arles si mise al volante. Ok, era facile. Premette appena sull'acceleratore, schiacciò ancora, forse troppo, e frenò di botto.

- Arles, ma che combini?! –

- Tranquilla! –

 Ripartì. Come guidatore faceva schifo, lo ammetteva. Stava guidando a zig zag, ricevendo strombazzamenti di clacson, insulti e epiteti vari.

- Arles, attento! Stai andando contromano!! –

Arles sterzò appena in tempo e si rimise nella carreggiata giusta. L'autista del camion, quando gli passò di fianco, gli urlò improperi dal finestrino abbassato.

 - Fanculo! - lo liquidò Arles, esibendo un elegante (?) dito medio.

Guidò per un altro breve tratto (non senza rischiare di combinare disastri), poi fece salire il controllore. Arles subito gli mostrò il biglietto e il controllore, perplesso, chiese perché, visto che era l'autista.

- Ehm... La.. Lasci stare... - balbettò, stampandosi un sorrisetto e cacciandosi il biglietto in tasca.

La sua guida a zig zag non accennava a migliorare (nemmeno un po', eh no...), ed i passeggeri erano in preda al panico. Rischiò, nell'ordine, di finire su un'auto parcheggiata in doppia fila, di investire dei pedoni, e di non frenare in tempo al semaforo rosso e quindi causare un incidente a catena con le auto che stavano davanti. E poi ancora, quando Niraja, gli aveva detto di svoltare a destra dopo l'incrocio, aveva fatto una curva troppo larga, rischiando di finire addosso ad un palazzo, fermando così il traffico della corsia opposta. E nel rimettersi nella corsia giusta, tamponò un'auto, di quelle fighe e costose, e ringraziò Paciolla che non si fosse distrutta, e che ciò che aveva ricevuto era solo un antipatico invito a star attento a come guidava.

 - Giovanotto, non si guida in questo modo! - gracchiò una vecchietta, seduta alcuni sedili più dietro.

- Arles, tesoro, scusami, ma fai pena come guidatore... –

- Lo so, lo so... –

- Meno male che siamo quasi arrivati. –

 Finalmente arrivarono a quella che era la loro fermata (dopo aver rischiato di fare altri incidenti).

 - Ecco! È qui! Ci siamo! - esclamò Niraja tutta contenta, zompando letteralmente giù dal bus - È il parco dove andavo da piccola. –

Arles la seguì. Quanto era tenera la sua ciliegina rossa, tutta sorridente... Fece un sorriso ebete, mentre le fissava la lunga e rossa chioma che ondeggiava sulla sua schiena. Percorsero una piccola salita. Al termine di essa, videro, però, che il parco era totalmente distrutto. Niraja assunse un'espressione dispiaciuta. Era molto legata a quel posto, era parte della sua infanzia, ed averlo trovato in quello stato le dispiaceva.

- Ciliegina... Ti prometto che ti regalerò un parco nuovo. Così potrò spingerti sull'altalena. –

 Lei lo guardò. - Davvero? Ed io potrò fare lo stesso con te? –

- Ma certo, mia bella ciliegina. - sorrise lui.

- Visto che il parco è deserto... che ne dici di approfittarne e di appartarci un po'? - fece Niraja, sorridendo sensualmente.

 - Ci sto. –

Camminarono tra i resti del parco, raggiungendo un albero che era forse miracolosamente scampato alla distruzione. È lì che si nascosero, ed iniziarono a baciarsi e a toccarsi.

 - Oh, c'è il fratellone!! –

- Fratellone! –

Sobbalzarono a quelle voci familiari.

Niraja, rossa in viso come i suoi capelli, si riabbottonò la camicetta, mentre Arles si portò una mano sulla faccia, esasperato per esser stati interrotti per l'ennesima volta.

- Che ci fate voi due qui?! - sibilò Niraja.

- Vi abbiamo visto che camminavate nella direzione di questo posto e vi abbiamo seguiti... - disse con naturalezza Nektarios. - Ma che fate dietro questo albero? –

- ... Ehm... Cose da grandi... - tagliò corto Arles, sbuffando.

- Fratellone! Andiamo a comprare il gelato?? –

- Gelato! Gelato! –

Arles fu tirato per le braccia da entrambi i fratelli.

- Ma perché dovrei comprarvi io il gelato?! Compratevelo da soli! Ciliegina!! Aiuto! Fai qualcosa! E dai, non ridere! –

 

Missione Santuario, tentativo 15... Missione? Quale missione?!

{By: Antares 91}

   
 
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