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Autore: _Among_the_lines_    21/08/2015    2 recensioni
Dal testo:
"Ma soprattutto, e Vì lo pensava davvero, quel vento dolce e implacabile aveva con sé una nota frizzante, un pizzico di malcelata eccitazione che poteva scuotere chiunque. La Danza delle follie di stagione. Stava per avvenire, per cominciare; sarebbe entrata nei respiri all'interno della valle e Verdepiano avrebbe brillato di colori e odorato d'emozione"
***
Una one shot incentrata sul mio personaggio preferito:Pervinca. Spero vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Flox Pollimon, Grisam Burdock, Pervinca Periwinkle, Vaniglia Periwinkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La danza delle follie di stagione

 

Un'ancora ti lega a terra, signorina, ma la fiducia...

Ah la fiducia! La fiducia può farti volare dove vuoi!”

William Edward Temby

 

Un'ancora. Un'ancora avrebbe desiderato Pervinca. Quel giorno alla spiaggia, tra i riflessi del sole sulla sabbia, strappata dal bagnasciuga all'arrivo della prima onda. C'era la brezza, profumava di acqua salmastra e di foglie del primo autunno dei boschi ad ovest, delle crepes del signor Cicero e della tempera di Flox. Sì, sapeva di tante cose. Ma soprattutto, e Vì lo pensava davvero, quel vento dolce e implacabile aveva con sé una nota frizzante, un pizzico di malcelata eccitazione che poteva scuotere chiunque.
La Danza delle follie di stagione. Stava per avvenire, per cominciare; sarebbe entrata nei respiri all'interno della valle e Verdepiano avrebbe brillato di colori e odorato d'emozione. E Pervinca lo sapeva, avrebbe raggiunto tutti. La frenesia non si sarebbe fermata alla prima porta sbattuta in faccia, avrebbe continuato a scavare, ad impossessarsi d'ogni animo, fino a raggiungere anche il cuore più freddo.
Non c'era da stupirsi che anche l'intoccabile Scarlet ne risentisse, con quei piccoli segni di ribellione: un vestito bianco anziché azzurro, una lunga chioma sciolta al vento al posto di quelle intricate trecce. Una traccia di cambiamento che l'avrebbe accompagnata fino a al termine della stagione, quando avrebbe cominciato a richiamare lei e sua sorella “Periwinkle 1” e “Periwinkle 2”. Eh sì, un altro mutamento c'era stato e per quel periodo non si sentiva altro che “Gemella più o meno simpatica” e “Gemella per niente simpatica”; che la Pimpernel avesse cominciato a distinguerle? No, non era possibile, non dopo che aveva dato dell'antipatica a Babù facendola svolazzare lontano con una smorfia.
C'era rimasta male la poveretta, nonostante fosse solo Scarlet, beh, la sensibilità delle streghe della luce aveva colpito lo stesso. Come l'ira d'una strega del buio, o meglio, di una sorella infuriata. Ricordava con piacere, Pervinca, le zampette pelose che avevano sostituito le gambe snelle della campagna e quel musetto adorabile in cui era mutato il suo viso. S'era presa una brutta punizione per quella trasformazione ma, dal suo punto di vista, aveva solo reso la Pimpernel molto più docile e sopportabile...sotto-forma di una graziosa tarantola.
Doveva smetterla di divagare, soprattutto perché non le andava a genio di ricordare come Vaniglia avesse riportato la figlia del sindaco alla sua forma originale, certe volte sua sorella era proprio un enigma da comprendere. Le pazzie dell’autunno, ecco a cosa doveva tornare. Erano tutti un po’ usciti dagli schemi ultimamente ma se c’era un esempio da fare, beh era scontato. Flox Pollimon, nonché sua migliore amica fin dall'infanzia. La ragazza aveva riempito la sua camera di ogni barattolo, barattolino, pennello e bomboletta che avesse potuto trovare e il lavoro era cominciato. Ogni parete era stata trasformata in un tripudio di colori, con quelle mille tonalità di rosso, duemila di verde e altrettante di violetto e blu che solo lei poteva conoscere. Quello era il suo modo d’esprimersi, sprizzante d’energia, ben predisposta a tutto ciò che potesse illuminare, stupire, esprimere gioia attraverso un solo sguardo.
Quello era il suo momento, “il periodo di Flox”, come l’aveva soprannominato Babù. Poteva far uscire la vera sé in ogni forma, sbizzarrirsi e urlare in piazza della Quercia “Battaglia di gavettoni!”, senza che nessuno la fermasse insistendo che stava un tantino uscendo di senno. La stagione delle follie era la stagione delle follie, niente eccezioni, non potevi scappare, alla fine...un po’strano diventavi pure tu, motivo per cui giudicare gli altri non sarebbe stato altro tranne che insensato.
Eppure, oltre ogni previsione, c’era qualcuno che ancora tentava di fuggire, d’aggrapparsi saldamente a terra per non essere risucchiato in quel vortice che aveva attirato tutti a sé, facendoli “volare” un tantino più in alto del solito. Come chi? Naturalmente, Pervinca Periwinkle. Un sassolino si staccò dal muretto che delimitava la stradicciola che collegava il villaggio al faro, precipitando fino ad atterrare sulla spiaggia. Si sarebbe trasformata pure in un sasso se necessario, per scivolare lontano, insensibile al richiamo delle follie.
Non voleva starci a quel gioco, non quell'anno, no e no. E se un’idea aveva, quella restava. Lasciò penzolare le gambe a vuoto seduta sopra a quei massi biancastri, posizionati uno sopra all'altro. Il motivo di quel rifiuto non riusciva a definirlo bene nemmeno lei, bastava la testardaggine a farle tenere testa e forse … quel mancato invito di Grisam all'ultima riunione della banda. Era riuscita ad estorcere a Babù qualche dettaglio di quell'incontro segreto, a cui avevano partecipato solo sua sorella, il giovane capitano e la ragazza dei colori, Flox.  
Non c’era stato nessuna chiamata perché vi partecipasse anche lei. Vaniglia sì e lei no? La cosa la irritava parecchio e il motivo non importava, la innervosiva e basta. L’ombrosa strega del buio s’era ritirata in silenzio, a contemplare sulla vicenda accompagnata dall'infrangersi delle onde sugli scogli. Lì era rimasta, mettendosi ben in testa di smetterla di seguire la sua migliore amica, che per quanto adorasse, riusciva sempre a strapparle un sorriso con le sue stramberie. Ma forse era proprio questo che la rendeva così attraente.
Pervinca smise di pensarci, non poteva continuare se voleva mantenere il broncio. Decise di concentrarsi sui movimenti delle nuvole e si impuntò un tantino troppo, tanto da non sentire quelle tre paia di piedi che cominciavano a raggiungerla, due zampettando silenziose sull'asfalto e l’altro paio volando a qualche centimetro da terra. Le nubi si raggrumavano, gonfiandosi, spostandosi con velocità mosse dai venti. Vì si immagino la fila di compaesani bussare alla porta della sua casa, per chiedere all'esperto meteorologo Cicero una sua opinione su quell'improvviso ingrigirsi del cielo. Chissà, in futuro, magari, lei avrebbe preso il suo posto.
E fu in balia di quei pensieri che un mini diluvio piombò sopra la sua testa. Il gavettone era andato in mille pezzi al primo contatto con la sua nuca, inondandola e facendola immediatamente voltare indignata. Tra sua sorella dall'espressione colpevole, con una mano davanti alla bocca per reprimere una risata, e Grisam e Flox che si sbellicavano senza ritegno, non seppe proprio su chi puntare lo sguardo. Decise per una visione d’insieme quando la giovane Pollimon parlò cercando di riprendere fiato.

-Dovremmo proprio organizzarle più spesso quelle riunioni private Grì.

E di nuovo a scompisciarsi. Vaniglia sorrise scuotendo la testa, i suoi occhi fissi sulla punta delle scarpe, troppo innocente e gentile per fare un commento. A quello ci pensò Pervinca, ancora gocciolante.

-Questa me la pagate- il suo dito indice puntato su i tre amici -soprattutto tu, Burdock!

Ma dovette proprio trattenersi dall'inarcare le labbra verso l’alto. In fondo, la stagione delle follie stava iniziando anche per lei, solo un po’ in ritardo.


Angolo autrice:
Salveee a tutti (saltellare di grilli...palla di fieno che rotola solitaria)
Ehm, ok. Sono registrata da poco su questo meraviglioso sito che seguivo già da tre anni e ho deciso di pubblicare la mia prima storia. La one shot è incentrata sul personaggio di Pervinca che personalmente adoro (anche se non le somiglio per niente, se non per l'eterna vena disordinata) e quindi spero di averlo reso quanto più simile a quello della Gnone. Dato che il racconto parla degli inizi dell'autunno a Fairy Oak, dove le follie sono "di casa", non potevo non aggiungere anche la fantastica Flox per delineare al meglio questo periodo XD
Se siete arrivati a leggere fino a qui vi ringrazio, spero vi sia piaciuta. Se ci sono errori sorratemi ma se avete critiche da fare non esitate, aiutano sempre a migliorare.
Una recensioncina me la lasciate? Avrete un Grisam in omaggio *-*
Baci e alla prossima :)


 

 

   
 
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