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Autore: Hilarie Winfort    21/08/2015    0 recensioni
Avevi promesso che ci saresti stato sempre.
Erano solo parole di un bambino, o lo pensavi veramente?
Io ti ho fatto la stessa promessa, ma con il mio cuore in mano.
E tu te ne sei andato lo stesso, lontano da me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi spazzolai a lungo i capelli, rossi della stessa tonalità di quelli di mia madre. In molti sostenevano che eravamo due gocce d'acqua,
ma speravo avessero torto almeno sul carattere.
In ogni caso i miei occhi blu limitavano la somiglianza ai capelli, mia madre aveva dei profondi occhi castani.
Gli occhi li avevo presi da mio padre, l'unica cosa che mi aveva lasciato.
Sospirai, stendendo un leggero strato di ombretto argento sulle palpebre. Il tutto arricchito da un po' di matita nera.
Non amavo truccarmi, Katy sosteneva che mettesse in risalto i miei occhi e ogni tanto la accontentavo.
Trangugiai svelta la mia dose quotidiana di latte col cioccolato, godendomi la leggera brezza mattutina e il silenzio della casa.
Mia madre era uscita presto quella mattina, il Dottore aveva un lavoro urgente che non poteva certo aspettare.
Sospirai, mentre il suono di un clackson mi avvisava dell'arrivo di Katy.
Chiusi a chiave la porta, prima di salire sull'auto di Katy.
Cominciò a blaterare su quanto fosse fantastica quella giornata, sui ragazzi a cui avrebbe voluto
chiedere di uscire e sulla scollatura "stratosferica" della sua maglietta.
Cercai di fingermi interessata ma proprio non ci riuscivo, era un giorno da dimenticare.
Il 27 Maggio, il giorno in cui Jordan era partito.
L'ultima volta che l'avevo visto.
Tre anni prima. Tre anni.
Entrammo a scuola, precipitandoci ai nostri armadietti, eravamo in ritardo come quasi ogni giorno.
Io e Katy avevamo pochi corsi in comune, lei aveva scelto materie più artistiche.
Il suo sogno era di diventare una grande attrice, di sfondare ad Hollywood. Le piaceva ispirarsi a Marilyn Monroe,
anche se l'unica cosa che avevano in comune erano i capelli biondi.
Ma Katy era una brava attrice, aveva ancora molta strada da fare ma alle audizioni scolastiche nessuno riusciva a batterla.
Le sorrisi, prima di dirigermi alla mia prima lezione: Francese.
Mi odiai mentalmente per averla scelta come seconda lingua. Avevo sempre odiato il francese,
l'accento francese mi aveva sempre dato i nervi e odiavo come pronunciavano le lettere.
Eppure avevo scelto francese.
Mia madre aveva insistito sul fatto che fosse molto più utile dello Spagnolo, materia scelta saggiamente da Katy.
E quindi mi ritrovavo a sopportare ben due ore con l'insegnante di madrelingua più fastidiosa del liceo.
La Signora Bloom mi accolse con un sorrisetto compiaciuto stampato in volto. Mi precipitai a sedermi, sperando che
non cominciasse a dire quanto fosse importante la puntualità e tutto il resto.
Inutile dire che mi tenne gli occhi addosso per tutta la lezione.
Non ascoltai nemmeno una parola di quello che diceva.
Ero troppo impegnata a pensare a cosa stesse facendo Jordan in quel momento.
Mi chiesi dov'era, probabilmente a scuola.
Chissà com'era vivere in una grande città.
Di certo era cambiato molto. Mi chiesi quanto di lui fosse diverso, dopo che le circostanze ci avevano costretto a separarci.
Speravo che il nuovo lavoro di suo padre stesse andando bene, la principale causa della partenza della famiglia Strout.
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Fatemi sapere, se vi interessa continuo :)
  
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