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Autore: Cloudlight95    23/08/2015    2 recensioni
Erano innamorati,si amavano quanto una sorgente d'acqua pura in un deserto torrido,si amavano come una madre ama un figlio.
Si amavano come Hiccup e Astrid.
Genere: Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                         How To Train Your Karate 5
Lo sguardo gelido di Jack congelò il tempo,era un'infinita tempesta di gelo che immobilizzò Hiccup e lo fece sentire terribilmente indifeso.Senza Astrid,il karate divenne quello che il ragazzo temeva:qualcosa di troppo difficile.
«Vedo che siete già pronti e vi siete presentati>.
Quella voce riportò Hiccup alla realtà.
Di fianco a loro comparve una ragazza poco più grande di Hic,aveva i capelli rossi che formavano un magico intreccio di riccioli che le ricadevano sulla schiena lasciando scoperto un dolce viso guerriero.
Indossava un karategi strappato e logoro in diversi punti con allacciata una cintura nera piena di strappi e cuciture.
Ogni cosa di quella ragazza esprimeva la forza di un vulcano in eruzione;fin dal primo momento Hic percepì le molte vittorie e sconfitte che aveva vissuto durante la sua vita e tutto il sudore versato per diventare cintura nera.
«Quindi tu sei Hiccup,l'allievo di Astrid>.Disse con tono deciso.
«Io sono la maestra di Jack,mi chiamo Merida!>.
Hiccup non ebbe scelta se non inchinarsi.«Oss>.
«Oss maestra Merida>.Si inchinò Jack.
Infine Merida ricambiò il saluto ai due allievi.

"Ogni volta...lei è sempre più bella".
Jack la osservò,completamente perso dentro ai suoi occhi abissali, mentre i suoi riccioli ondeggiavano come le onde di un mare al tramonto e il suo viso ribelle emergeva come il sole al mattino.
"Non c'è dubbio...io...la amo".
«Questa lezione sarà importante per entrambi>.Iniziò Merida.
«Praticare karate significa imparare a non temere il nostro avversario e affrontarlo a testa alta,stasera sarete uno davanti all'altro e imparerete a non temervi>.
Jack non staccava gli occhi da Hiccup;il suo viso albino non lasciava trapelare la minima emozione ma appariva forte e pronto all'allenamento,proprio come aveva detto Merida:affrontare l'avversario a testa alta.
Quello di Hic era visibilmente incerto e spaventato.
Eppure,all'interno Jack bruciava d'amore come una fiamma che si consuma in una foresta. "Con te accanto Merida...so che posso riuscire ad affrontare qualsiasi cosa".
«Bene ragazzi,saluto!>.
Hic e Jack si inchinarono.
«Oss>.
L'allenamento stava per iniziare.
«Adesso entrambi sinistro avanti Gedan Barai,voglio il kiai ora e su ogni tecnica dopo!Hajimè!>.
«KYAH!>.
Jack letteralmente esplose eseguendo la tecnica,gridò uno spaventoso kiai e il suo viso divenne aggressivo come quello di una mamma drago che protegge i suoi cuccioli.
"Posso farcela".
Il Gedan Barai di Hic,fu invece poco forte e l'emozione gli bloccò il kiai.
«Ottimo Jack,Hiccup devi sfogare la tua rabbia,chi è davanti a te deve temerti quando ti metti in posizione,il tuo viso adesso è uno specchio della paura ma non deve lasciar trapelare niente,devi sembrare vuoto>.Lo corresse Merida.
«Si...>.Rispose Hic poco convinto.
«Adesso guarda Jack e cerca di vincere la paura>.
Jack prese sicurezza.
"Mi ha fatto un complimento...con lei...sono riuscito a vincere la mia paura".
Si sentì potente,rischiò di infrangere il suo sguardo di ghiaccio con il calore dell'amore per Merida ma si impose di concentrarsi sul suo avversario.
Hiccup sembrava solo un ragazzo debole e impaurito agli occhi di Jack.
"Lo affronterò".Si disse.
«Forza,adesso Hiccup attacca Jack con i tre oitsuki!Conosci le tecniche no?>.
Jack vide Hiccup cercare in ogni modo di non sembrare spaventato,fallendo miseramente.
«Si...Astrid me li ha insegnati>.Rispose Hic.
«Bene allora tu attaccalo e Jack parerà i colpi controattaccando sull'ultimo!Concentratevi,non abbiate paura e sfogate il kiai!Hajimè!>.
Jack era pronto a ricevere e neutralizzare gli attacchi.
"Fatti avanti Hiccup".
I suoi occhi scrutavano ogni singolo movimento dell'avversario,vedeva ogni attimo di paura nei suoi occhi verdi e ogni singola goccia di sudore che scorreva sulla sua fronte.
Sentì i piedi nudi che come molle erano pronte a scattare e fu conscio di avere tutto il corpo sotto controllo:non aveva paura di niente,lui,insieme a Merida l'aveva sconfitta.
"Come ti ho promesso Merida...niente più paura".
Finalmente Hiccup si decise.
Attaccò Jack con un oitsuki Jodan.
«KYAH!>.
Jack parò con age ukè in modo forte,deciso e sicuro neutralizzando l'attacco.Il suo avversario procedette con l'attacco Ciudan.
«KYAH!>
.Ancora una volta Jack parò,stavolta con soto ukè e la sua parata fu talmente forte da far male al pugno di Hic prima di venire portato fuori bersaglio.
L'oitsuki Gedan finale di Hiccup fu lento e poco preciso,pararlo fu semplice per Jack che sferrò Gedan Barai e neutralizzò l'attacco per poi controattaccare.
«KYAH!!>.
Colpì Hic al torace sfogando la sua energia,facendolo arretrare di un passo.
Hiccup si rialzò in piedi e Merida fermò l'allenamento.
«Matè!>.
Poi si rivolse a Jack e di nuovo gridò.«Ora invertite i ruoli!Hajime!>.
"Lo faccio per te Merida".
«KYAHHH!>.
Jack non esitò nemmeno un attimo e subito attaccò con oitsuki Jodan,il suo kiai riuscì a spaventare l'avversario.
Hiccup riuscì a pararlo e a portarlo via ma subito dopo si trovò faccia a faccia con l'attacco Ciudan.
«KYAH!>
Hiccup tentò di contrastarlo ma la sua parata soto ukè fu più debole dell'attacco avversario e il pugno lo sfiorò.
L'attacco Gedan di Jack invece fu forte e mirato appena sotto la cintura.
«KYAHH!>.
Con un kiai fortissimo e un attacco pulito e veloce Jack sferrò l'oitsuki.
L'avversario non riuscì a parare in tempo,Jack fu più veloce e Hic fu colpito in pieno,dimenticandosi di controattaccare.
«Argh...>.Strinse i denti,cercando di trattenere il dolore.
«Matè!>.
Gridò Merida.
«Saluto!>.
Jack era soddisfatto e felice,lo aveva colpito in pieno senza avere paura.
"E'tutto merito tuo Merida...grazie".
«Oss>.Dissero entrambi,Hic aveva il morale a terra.
«Questo allenamento è utile anche per le gare di kumitè per le cinture colorate.>.
Disse Merida,mentre i due allievi prendevano fiato.
«Jack,per essere la tua prima volta con un avversario hai dimostrato un buon controllo delle tecniche e delle tue emozioni.Mettiamola così,se fosse stata una gara...avresti vinto>.
Disse Merida.I suoi occhi ribelli,solo per un attimo si illuminarono.
"Ora ne sono sicura...Jack...fa tutto questo per me".
Sentì il cuore accellerare dolcemente il battito,le venne quasi da sorridere nel vedere l'espressione soddisfatta di Jack dopo aver colpito Hiccup.
Il ragazzo albino si voltò verso di lei,rosso in viso dall'emozione.
«Grazie maestra Merida>.
Sussurrò quasi come una velata dichiarazione d'amore.
Erano innamorati,si amavano quanto una sorgente d'acqua pura in un deserto torrido,si amavano come una madre ama un figlio.
Si amavano come Hiccup e Astrid.

Hiccup era sul punto di piangere."
Lo sapevo,non posso reggere il confronto con un avversario...io sono il più debole di tutti...non sono fatto per il karate...non senza di lei>.
Sentì le lacrime che volevano scendere,cacciarle via fu difficile.
"Astrid...ti prego,torna ad allenarti con me>.
Percepì la forza che lo abbandonava lentamente mentre,a due passi da lui,Jack sembrava essersi realizzato...e Merida sembrava esserlo quanto lui."
Merida non mi ha neanche parlato finito l'esercizio,non ha neanche detto che devo impegnarmi di più,che non devo temere nessuno...".Osservò.
Merida era rossa in viso,a Hic ricordò quando nella sua seconda lezione,Astrid era arrossita allo stesso modo.
Poi il suo sguardo si posò su Jack:il ragazzo albino era soddisfatto sorpreso e il suo sguardo gelido si era placato mentre guardava Merida come un bambino guarda il suo primo regalo di Natale.
Tutta quella scena fu familiare a Hiccup.
"E se...anche lui...fosse innamorato di lei...come io lo sono di Astrid?"
.
Jack ripensò a quanta strada aveva percorso in quelle sue prime lezioni.
Resistere al richiamo dei ricordi fu impossibile.
«Come diavolo si allaccia quest'affare?>.
Aveva indossato il karategi ma (ovviamente) non riusciva ad allacciarsi bene la cintura bianca che a ogni passo si allentava e prontamente cadeva al minimo movimento.
"Ci mancava anche che la luna mi mandasse in questo scoglio sperduto per fare karate...ma non poteva mandarci Calmoniglio?".
Fece un altro nodo ma non ci fu modo di farla stare ferma e ancora una volta gli cadde ai piedi nudi.
"Neanche sono entrato e già me ne andrei da qui".
«Prendila alle estremità e fai un semplice nodo,vedrai che in questo modo non ti cadrà più...aspetta ti faccio vedere>.
"Merida".
Quella ragazza bellissima dai capelli color fuoco ma che ricordavano una splendente cascata di riccioli,era così che per la prima volta l'aveva conosciuta.
Jack si innamorò di lei fin dal primo sguardo,fin dalla prima volta che sentì la sua voce che nel suo cuore risuonò come quella di una dea.
"Forse è per questo che la luna mi ha mandato qui...per incontrare lei".
«Io sono Merida molto piacere,vedo che sei un nuovo allievo>.Disse fiera,dopo aver allacciato la cintura di Jack.
«Io...sono Jack,piacere mio>.Disse mentre era arrossito.
«Sarò io la tua maestra per le prime lezioni>.

Sotto la guida di Merida,Jack iniziò così il suo cammino nel karate.
«Forza Jack!Metti forza nelle parate!>.
«Non staccare gli occhi da me!>.
«Il kiai viene dal cuore,non è semplicemente voce!>.
«Non ci si arrende se una cosa non ci riesce,ma si prova e si riprova!>.
Jack sudava e non smetteva mai di riprovare e migliorare ogni tecnica.
«Si Merida!>.
Ricordò le emozioni intense di quelle prime sere:la corsa affannata per raggungere la Samurai Karate Berk,la fretta nell'indossare il karategi,l'emozione nell'inchinarsi prima di entrare e soprattutto...la sua anima che vibrava come il cuore pulsante in un feto alla vista di quella meravigliosa karateka dai riccioli rossi...Merida.
«Sempre in ritardo tu>.Lo punzecchiò la terza lezione.
«Vorrà dire che ti allenerai qualche minuto dopo la fine della lezione>.Sorrise.
"Solo pochi minuti?Con te potrei stare fino all'alba".
Quando Jack era accanto a Merida si sentiva invincibile,avrebbe potuto affrontare qualsiasi ostacolo e uscire a testa,qualsiasi ostacolo tranne...Merida stessa.
«Dovrai colpirmi con gli oitsuki e poi parare i miei attacchi>.Disse all'inizio della quarta lezione.
Quelle parole,per Jack furono un pugno nello stomaco.
In cuor suo sapeva che lei non si sarebbe fatta male ma il solo pensiero di sfiorarla con un pugno lo disgustava.
Merida però lo attaccava senza esitare e Jack in un attimo si ritrovò dolorante.
«Hai paura Jack...te lo leggo negli occhi,non vuoi attaccarmi,ma se non attacchi il tuo avversario...lui ti sconfiggerà>.
Per la prima volta,il ragazzo albino si sentì debole anche in sua presenza,ma quella sera ebbe la certezza di quello che sperava da ormai diversi giorni:la passione con cui Merida lo allenava,gli sguardi che sembravano denudarlo,la sua determinazione a non farlo arrendere...e soprattutto il suo viso che arrossì come un peperone.
Insomma,Merida ricambiava i suoi sentimenti.
«La prossima lezione troveremo una cintura bianca e vi allenerete con me...nel gruppo di Eret ne è arrivata una da pochi giorni,credo si chiami Hiccup>.Gli disse a fine lezione.
«Si,mi sembra una buona idea!>.Ammise Jack.
«Promettimi una cosa Jack...>.
Sussurrò lei,con un tono materno.
«Non dire altro Merida...non avrò paura,te lo prometto>.

Ed eccolo li,uscito trionfante dallo scontro con le sue paure e dopo aver affrontato e in un certo senso anche battuto Hiccup,il suo avversario.
Lui era Jack Frost.
Non aveva paura.
Merida tornò a dirigere l'allenamento.
«Bene ragazzi,allora ricominciamo!Hiccup mi raccomando,non avere...>.
La porta della stanza si aprì.
«Oss>.
Un sussulto,un battito,un'illuminazione negli occhi.
Hiccup si voltò,lentamente e a bocca spalancata.
"...Lo sapevo...".
La figura che era entrata avanzò verso di lui,fiera come un drago,silenziosa come una farfalla.
«Posso venire anche io ad allenare queste due cinture bianche?>.
Sorrise distrattamente a Hiccup.
Il ragazzo in un attimo sentì tornare a scorrere dentro di sè l'energia perduta;si incanalava dai suoi piedi scalzi per diramarsi in tutto il corpo.
Era il karate,era tornato con lui....era tornato con Astrid.
«Come ti ho insegnato Hiccup...non temere il tuo avversario>.Lo incoraggiò Astrid.
Subito Hiccup si voltò verso Jack,affrontò il suo sguardo gelido e riuscì a non farsi intimorire.
Sorrise.
"Adesso...io...non ho paura".

ANGOLO AUTORE:Due settimane...due settimane sono passate da quando ho pubblicato il capitolo precedente,quindi vi devo (ancora) delle scuse.Non so come sia possibile che questa storia stia ricevendo tanti complimenti,non me li merito,siete voi che la seguite che dovete congratularvi con voi stessi.
Vi amo.
Cosa posso dire di questo capitolo?
Ho cambiato e ancora cambiato la sua struttura per un mucchio di volte e spero di averlo reso al meglio,sappiate che ho fatto il possibile per rendere Jack un personaggio simile ma anche molto diverso da Hiccup.
Vorrei sapere cosa ne pensate del loro "combattimento":vi piace l'idea di Hic e Jack rivali?
Personalmente è una scena che in molti modi e da molto tempo gira nella mia testa,ma vi prego,fatemi avere un vostro parere.
Passiamo a una nota dolente:Giovedì 27 Agosto partirò tre settimane in Inghilterra...ho partecipato a un progetto Erasmus e andrò in casa da una famiglia e lavorerò a Portsmouth come impiegato per quel periodo.
E'un esperienza che segnerà la mia vita ma purtroppo non potrò scrivere niente mentre sarò laggiù...ma vi prometto che appena tornerò,il 17 Settembre vi regalerò gli ultimi capitoli di questa serie e saranno memorabili...parola di autore.
Grazie del vostro supporto.
Un grazie speciale alla mia cara Heather...mi mancherai tanto...scusa ma voglio dirtelo...anche se da dietro un pc ti voglio bene.
Un grazie anche a Skrill Rider,ti prometto che prima di partire finirò di leggere la tua storia!
Ci vediamo presto...lunga vita alla fantasia.-Cloudlight95-
  
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